CITAZIONE (Lela72 @ 24/6/2010, 20:26)
CITAZIONE (H. Aster @ 24/6/2010, 18:42)
Anzi, alle volte è davvero difficile, specie se un personaggio è troppo diverso da te... o se davvero ti disgusta.
Poi ci sono anche le simpatie e le antipatie. Ciò conduce a tratteggiare i personaggi in funzione di come ci piacerebbe vederli. In questo bisogna prestare un po' di attenzione altrimenti si corre il rischio poi di creare qualcosa di poco credibile. E se ciò accadesse, cosa ne pensate in proposito? La cosa potrebbe piacere oppure infastidire?
Interessantissimo, Lela. Personalmente, mi ci riconosco in pieno: io fatico ad accettare alle volte certi lati "oscuri" di un personaggio non creato da me. Ad esempio, non ho mai sopportato certi atteggiamenti comandoni e maneschi di Actarus, e tendo a glissarli un poco quando scrivo di lui. In questo caso, non penso che la cosa infastidirebbe troppo: si tratta solo di un'aggiustatina.
Ben diverso è il caso del personaggio che magari ti sfugge di mano, che rendi troppo diverso da quel che è; in questo caso, penso proprio che il lettore s'infastidirebbe. Tratteggiassi un Actarus che pesta i fiorellini, piglia a calci gli animaletti e usa Mizar come un punching-ball, e tutto questo senza alcuna giustificazione (un condizionamento dei cattivi), penso proprio che mi candiderei al pubblico spernacchiamento. Correggetemi se sbaglio.
@ Haris: Ciao, e grazie per l'apprezzamento!
E' vero, quando l'alchimia è perfetta e si vorrebbe restare ore e ore soli con la tastiera, il mondo è lì solo per rompere, e non sempre basta staccare il telefono.
Mah, personalmente non ho luoghi prediletti; ho però posti e periodi in cui, siccome ho avuto un momento fortemente creativo, mi sono molto cari. Ricordo ancora il giugno di trent'anni fa: il primo autentico attacco di creatività pazzesca (Goldrake già allora!). Non passa anno senza che non ricordi quella volta.