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Come lavorate, voi?

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view post Posted on 22/6/2010, 18:25     +1   -1
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Fratello di Trinità e Bambino

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I punti di vista diversi possono infastidire, convengo, anche se sono affascinanti: mi sono divertita a farlo, per esempio mettendo i pensieri, chiaramente opposti, di Naida e Hydargos quando non arrivavano a capirsi.

A me piace cercar di "entrare" anche in personaggi decisamente lontani dalla mia sensibilità. Uno dei più difficili in assoluto, almeno per me, è stato Re Vega; l'altro, Actarus. Sembra persino ridicolo...
 
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view post Posted on 22/6/2010, 19:09     +1   -1

Ill.mo Fil. della Girella

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CITAZIONE (runkirya @ 22/6/2010, 14:35)
Aster :Sulla scia di un what if avevo cominciato a scrivere qualcosa, ma per il momento è sospeso, però devo dire che è una bella sfida e non è detto che non riprenda il racconto....mi spiace tenere quel lavoro solo soletto sul computer :via:
Altro elemento fondamentale , almeno per me, quando scrivo devo stabilire il punto di vista che non può essere di più di un personaggio per volta.Scelgo il personaggio che agisce in modo più rilevante in quel momento e tutta l'azione è vista attraverso i suoi occhi... più punti di vista mi danno un senso in confusione.

Io invece prendo i punti di vista di diversi personaggi: mi intriga molto il loro confronto.

Un personaggio è un mondo a sè: modi di vedere le cose, modi di pensare e di rapportarsi con gli altri, con se stesso. Il confronto fa venire fuori tutte queste cose... :face24.gif:

CITAZIONE (H. Aster @ 22/6/2010, 19:25)
I punti di vista diversi possono infastidire, convengo, anche se sono affascinanti: mi sono divertita a farlo, per esempio mettendo i pensieri, chiaramente opposti, di Naida e Hydargos quando non arrivavano a capirsi.

A me piace cercar di "entrare" anche in personaggi decisamente lontani dalla mia sensibilità. Uno dei più difficili in assoluto, almeno per me, è stato Re Vega; l'altro, Actarus. Sembra persino ridicolo...

Actarus, è vero, è difficile da interpretare ma la vedo come una sfida affascinante da fare...

Quello che mi ha messo più in difficoltà, in tutte le mie storie, è Koji Kabuto. Non riesco a pensare a lui come personaggio: non so chi è, cosa vuole...so solo che è un bravo ragazzo che guida Mazinga. Troppo poco. Faccio fatica a dargli una personalità... :29784128hj5.gif:
 
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Lela72
view post Posted on 22/6/2010, 20:37     +1   -1




CITAZIONE (H. Aster @ 22/6/2010, 19:25)
A me piace cercar di "entrare" anche in personaggi decisamente lontani dalla mia sensibilità. Uno dei più difficili in assoluto, almeno per me, è stato Re Vega; l'altro, Actarus. Sembra persino ridicolo...

Altro che ridicolo...Actarus è senza dubbio il personaggio più difficile dell'intero anime. Confesso che ho sudato freddo e passato notti insonni quando ho dovuto scrivere qualcosa su di lui. :29784128hj5.gif: Uomo molto problematico e come dice bene Aster è un tipo da champagne...
CITAZIONE
Actarus, è vero, è difficile da interpretare ma la vedo come una sfida affascinante da fare...

Joe hai ragione! E' affascinante affrontare nuove sfide che riguardano sua maestà. E qualcosa mi dice che la pratica non renderà più semplice l'impresa...
 
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isotta72
view post Posted on 22/6/2010, 20:48     +1   -1




Io però non lo trovo difficile da trattare Actarus.. semplicemente pieno di spunti, questo si...forse io non mi pongo tanti problemi e gli faccio fare o dire o pensare cose che forse "nell'anime" non avrebbe fatto o detto o pensato..ma si tratta pur sempre di fan fiction ed un pò di arbitrio credo sia lecito..
io mi trovo abbastanza a mio agio col bietolone.. :via: non s'è capito??
 
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view post Posted on 22/6/2010, 21:09     +1   -1
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Fratello di Trinità e Bambino

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Io mi trovo a mio agio con lui solo nei racconti umoristici. Lì, non mi da il minimo problema. Deve dire qualcosa, fare qualcosa? Basta fargli dire o fare la cosa più bietolona possibile, ed è sempre lui!^^

Parlando seriamente, uno dei personaggi che mi ha dato meno problemi è stato Hydargos. Mi sono divertita moltissimo ad interpretarlo, come mi piacciono molto Zuril e Tetsuya.
Il difficile di Re Vega, invece, è stato far trasparire i suoi sentimenti senza renderlo forzato, sdolcinato o, peggio, completamente snaturato da sé stesso. Tra i miei lavori seri, quello dedicato a lui è stato il più difficile in assoluto.
 
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venusia71
view post Posted on 22/6/2010, 21:51     +1   -1




non vorrei sembrarvi ripetitiva, ma ascoltatevi C'è un re dei Nomadi, soprattutto la versione dal vivo.
vi sarà d'aiuto
besos
 
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Lela72
view post Posted on 22/6/2010, 22:45     +1   -1




CITAZIONE (H. Aster @ 22/6/2010, 22:09)
Io mi trovo a mio agio con lui solo nei racconti umoristici. Lì, non mi da il minimo problema. Deve dire qualcosa, fare qualcosa? Basta fargli dire o fare la cosa più bietolona possibile, ed è sempre lui!^^

In effetti a te riesce benissimo pestare il bietolone :wahaha.gif:
Ti basta solo pronunciare quella parola di cinque lettere per farlo fugire a gambe levate.
Seriamente, mi rendo conto che scrivere in generale sui personaggi di Goldrake è molto stimolante. Mi chiedo se la difficoltà nel rappresentare alcuni di essi dipenda anche da quanto li sentiamo distanti da noi, inteso come modo di sentire e vedere. Credo che questo possa rappresentare una complicazione in più...
 
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view post Posted on 23/6/2010, 00:08     +1   -1
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Fratello di Trinità e Bambino

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Credo che sentir distante un personaggio, qualunque sia, sia un ostacolo non da poco. In qualche modo, bisogna cercare in lui ciò che ha di più simile a noi. Actarus mi è ostico perchè è complicato e "bloccato" nei suoi sentimenti. Re Vega è stato difficile perchè dovevo trovare un punto in comune, almeno uno, con lui, per poterlo "sentire". Altri personaggi possono essere molto più affini a noi, e quindi più "facili".
Ho sempre sostenuto che per scrivere bisogna essere un po' attori.^^
 
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Lela72
view post Posted on 24/6/2010, 15:35     +1   -1




CITAZIONE (H. Aster @ 23/6/2010, 01:08)
Ho sempre sostenuto che per scrivere bisogna essere un po' attori.^^

Quoto. Occorre realmente calarsi nei panni altrui, anche se non sempre è facile...
 
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view post Posted on 24/6/2010, 17:42     +1   -1
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Anzi, alle volte è davvero difficile, specie se un personaggio è troppo diverso da te... o se davvero ti disgusta.
 
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Lela72
view post Posted on 24/6/2010, 19:26     +1   -1




CITAZIONE (H. Aster @ 24/6/2010, 18:42)
Anzi, alle volte è davvero difficile, specie se un personaggio è troppo diverso da te... o se davvero ti disgusta.

Poi ci sono anche le simpatie e le antipatie. Ciò conduce a tratteggiare i personaggi in funzione di come ci piacerebbe vederli. In questo bisogna prestare un po' di attenzione altrimenti si corre il rischio poi di creare qualcosa di poco credibile. E se ciò accadesse, cosa ne pensate in proposito? La cosa potrebbe piacere oppure infastidire?
 
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view post Posted on 24/6/2010, 19:59     +1   -1

Filologo della Girella

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Salve, ragazzi, eccomi ad intrufolarmi anch'io nella discussione ^_^ .

Non saprei nemmeno se il mio si può definire un metodo, ma... vedete, ho la bieca tendenza a farmi dei film sui personaggi che mi folgorano sui due piedi (so di sconvolgervi, ma uno di questi è Ryoma - e in tempi più lontani Akira Fudo e Ryo Asuka di "Devilman"), se poi si trovano delle situazioni o intere sequenze che mi si piantano nel cerebro, nel cuore e nello stomaco, allora è la fine: inizio a ronzare attorno all'embrione d'idea, butto giù qualcosa, magari ci scappa anche il disegno... poi arriva il momento giusto in cui l'alchimia è perfetta, stacco il telefono e scrivo di getto finché non esaurisco la montata di idee. Dopodiché rileggo, aggiusto qui e lì, mi prendo una pausa (che va da qualche ora a qualche settimana... :asd: ) in modo da farmi tornare la gioia di occuparmi del racconto, e così via :).

Poi ci sono i punti della casa che ispirano in maniera particolare, il mio per esempio è la cucina o la verandina appena fuori di casa, dove sono circondata dai miei pucciettoni pelosi che mi riossigenano il cervello ^___^ , anche quello mi aiuta parecchio :) !

A presto!

Haris

P.S.: Gran bella discussione, Aster ;)
 
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view post Posted on 24/6/2010, 20:58     +1   -1
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Fratello di Trinità e Bambino

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CITAZIONE (Lela72 @ 24/6/2010, 20:26)
CITAZIONE (H. Aster @ 24/6/2010, 18:42)
Anzi, alle volte è davvero difficile, specie se un personaggio è troppo diverso da te... o se davvero ti disgusta.

Poi ci sono anche le simpatie e le antipatie. Ciò conduce a tratteggiare i personaggi in funzione di come ci piacerebbe vederli. In questo bisogna prestare un po' di attenzione altrimenti si corre il rischio poi di creare qualcosa di poco credibile. E se ciò accadesse, cosa ne pensate in proposito? La cosa potrebbe piacere oppure infastidire?

Interessantissimo, Lela. Personalmente, mi ci riconosco in pieno: io fatico ad accettare alle volte certi lati "oscuri" di un personaggio non creato da me. Ad esempio, non ho mai sopportato certi atteggiamenti comandoni e maneschi di Actarus, e tendo a glissarli un poco quando scrivo di lui. In questo caso, non penso che la cosa infastidirebbe troppo: si tratta solo di un'aggiustatina.
Ben diverso è il caso del personaggio che magari ti sfugge di mano, che rendi troppo diverso da quel che è; in questo caso, penso proprio che il lettore s'infastidirebbe. Tratteggiassi un Actarus che pesta i fiorellini, piglia a calci gli animaletti e usa Mizar come un punching-ball, e tutto questo senza alcuna giustificazione (un condizionamento dei cattivi), penso proprio che mi candiderei al pubblico spernacchiamento. Correggetemi se sbaglio.

@ Haris: Ciao, e grazie per l'apprezzamento!
E' vero, quando l'alchimia è perfetta e si vorrebbe restare ore e ore soli con la tastiera, il mondo è lì solo per rompere, e non sempre basta staccare il telefono.
Mah, personalmente non ho luoghi prediletti; ho però posti e periodi in cui, siccome ho avuto un momento fortemente creativo, mi sono molto cari. Ricordo ancora il giugno di trent'anni fa: il primo autentico attacco di creatività pazzesca (Goldrake già allora!). Non passa anno senza che non ricordi quella volta.
 
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venusia71
view post Posted on 25/6/2010, 10:11     +1   -1




ciao a tutti!

a proposito di "come lavorate voi?" approfitto per postare in questo spazio uno sfogo che ho scritto in questi giorni, vedendo una mia collega in crisi per il lavoro. Il mio capo, re Vega, e il suo scagnozzo colpiscono sempre. E' un po' diverso da come e da quello che scrivo di solito, ma vorrei condividerlo con voi a proposito delle fonti da cui prendiamo gli spunti.

DELIRIO.

Uno scenario talmente spento e morto da sembrare una realtà post-atomica.
Il rispetto: un valore annientato.
Regna l’anarchia. Solo qualcuno, il demone dell’ignoranza, è presuntuosamente convinto che tutto sia al suo posto. Anzi da quando ci sei, “qualcuno”, sostieni fermamente che le cose vadano meglio. Che è proprio merito tuo se le cose vanno così bene! La tua presuntuosa illusione è una cancrena delle peggiori ed è alimentata dalla bramosia spasmodica del potere che ti scorre nelle vene. Si, nelle tue vene e in quelle di coloro che sono come te: una casta oppressiva e virulenta.

Vorrei togliermi di dosso la schifezza che mi tocca tutti i santi giorni, non mi voglio sporcare ma gli schizzi di fango e melma purtroppo mi arrivano lo stesso. Vorrei spazzare via la cattiveria e l'avidità meschina e subdola di certi “qualcuno” che si sanno solo riempire la bocca con la parola potere. già POTERE, potere... prevaricare sugli altri con il ricatto, con l'arroganza e con la prepotenza di sé.
Vorrei andare via, ricominciare da zero, anche ripetendo gli stessi errori, ma lontano dalla meschinità nauseabonda che mi circonda ogni giorno, quasi una meschinità stantia, noiosa, una nenia, un continuo stilicidio, una continua caccia alle streghe. voglio andare via da questo girone infernale, da questa orda di pazzi avidi, avari e iracondi. Ho bisogno di pulito, di purezza, di aria fresca...

La cura? Aria fresca e acqua limpida.


un abbraccio a tutti
 
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view post Posted on 25/6/2010, 11:44     +1   -1
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Fratello di Trinità e Bambino

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Ti quoto in pieno, Venusia. La schifezza collosa circonda tutto e tutti, non ci si riesce a salvare da nessuna parte.
Alla tua cura, destinata a chi vuole ripulirsi, aggiungo anche una dose massiccia di candeggina, da usarsi sulla schifezza medesima, per farla sparire per sempre.
E se non basta, vai di acido muriatico.
 
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