Arrivo. Appena riemersa dallo sgombero vecchiumi dall'armadio del consorte. Pant.
Riprendo i vari punti di Pianetaazzurro, uno per uno:
1) Pienamente d'accordo. Per esperienza personale, e anche vedendo quello che accade ad altri, ci si blocca quando non si sa come si vuol far procedere il racconto. Per me un punto di partenza e uno d'arrivo sono fondamentali; in mezzo si può imbrogliare le carte quanto si vuole, purchè i vari fili narrativi alla fine siano completati.
2) I punti sparsi: straquoto! Una scena che hai bene in mente va scritta subito, IMHO, pena il trovarsi a scriverla successivamente quando ormai è scipita nella nostra mente. Se la scena è pronta, va scritta.
3) Silenzio. Per quanto possibile, data la convivenza con tre maschi umani e due gatti.
4) Musica: no! Se sto scrivendo, mi irrita. Può essermi utile mentre sto inventando la trama, anzi, in certi casi è MOLTO utile, però mi succede raramente averne bisogno, e comunque è sempre immaginata, mai ascoltata. Semmai, posso "evocarla" per avere ben presente come rendere un certo stato d'animo. Mi serve di più però evocare sensazioni, odori, luci.
5) Raccoglimento? Come no! mentre faccio i lavori di casa, e sperando che non venga qualche seccatore ad interrompermi. In questi casi, il mondo esterno è lì solo per infastidire.^^
6) Appunti... a volte, ma rari. Ad esempio, ho scritto l'elenco dei nomi dei personaggi per Rubinetta e Dukeo. Del resto, il tutto è nato proprio dal nome Rubinetta Vegapuleti. Qualche volta mi segno una frase, magari un botta e risposta tra due personaggi, che mi è venuto in mente e che trovo valido. In genere si tratta poi di frasi che poi mi dite che sono più riuscite.
Nei racconti lunghi scrivo in genere la scaletta, per visualizzare meglio l'evolversi dei fatti. In quelli corti non mi serve.
7) Ricordi, esperienze, sensazioni certo, e molta recitazione, ovviamente partendo dai medesimi ricordi, esperienze e sensazioni. Se devo far muovere Re Vega, o Actarus o Zuril, devo in quel momento "diventare" Re Vega, Actarus o Zuril. Ovviamente, più un personaggio mi è dissimile, più mi è difficile interpretarlo (vedi Alcor/Koji). Anche il personaggio più carogna ha sempre un qualcosa che mi permette di comprenderlo - anche se non giustificarlo, si capisce!!!
8) Uso il thesaurus di Word, ma non molto spesso. In genere ho pochi dubbi sull'ortografia, se mai ho dei lapsus sui sinonimi. Alle volte poi i sinonimi sono talmente "tirati" che va a finire che giro la frase e taglio.^^
9) Wikipedia benedetta... libri... consultati spesso, specie prima di descrivere un nuovo pianeta, o per la cerimonia nuziale di Zuril e Maria (un'occhiata alle usanze nel mondo non guasta mai...), o per trovare ispirazione per lo skr'aur.