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Test: quanto eravate secchioni?
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11-20: lieve pericolo. Qualche nozione residua, ma non in quantità pericolosa.11 [45.83%]
1-10: lievissimo pericolo. Qualcosa vi è rimasto, ma in quantità irrisoria.3 [12.50%]
21-30: pericolo medio. Nozioni varie, lieve intossicazione.3 [12.50%]
31-40: pericolo consistente. Intossicazione più forte.3 [12.50%]
41-50: pericolo molto serio. Siete al limite di secchionaggine. Vergogna!3 [12.50%]
50-55: pericolo mortale. Irreversibilmente contaminati. Non c'è speranza per voi.1 [4.17%]
0: Siete salvi, totalmente disintossicati.0 [0.00%]
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Test: quanto eravate secchioni?, Scorie tossiche lasciate in voi dai Promessi Sposi

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view post Posted on 1/3/2011, 14:02     +1   -1
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Fratello di Trinità e Bambino

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Mah, il Purgatorio non mi dispiaceva, e ho persino pensato di rileggerlo. Il Paradiso... aagh... l'ho fatto all'ultimo anno, continuavo a prendere regolarmente i miei 8 (di più la vecchia carogna non scuciva) ma ricordo pochissimo... e ammetto che non mi faccia granché voglia.

Per me il problema non è solo l'accessibilità: la coscienza di Zeno proprio non mi attira per l'argomento, mentre invece di Verga ho letto e riletto parecchio. Immagino che sia una questione di gusti, semplicemente. :)
 
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piccic
view post Posted on 2/3/2011, 20:04     +1   -1




Bah, può darsi che di Verga avessimo letto soltanto una selezione limitata di cose, e allora, come succede sempre quando non si conosce l'autore, se non attira poi non si va avanti.
"La coscienza di Zeno" a me piacque molto sin dal principio, senza che si precisasse un determinato tema. Non lo leggo da allora, ma ricordo che avevo iniziato "senilità" e trovo intrigante il tono ironico con cui Svevo prende le distanze dal tema trattato, mi sembra che riesca a trattare con levità anche quando è persuasivo in quello che espone.

Non credo molto ad un valore del gusto puramente soggettivo. È strettamente correlato al senso critico, e non è una cosa innata.

Noi abbiamo avuto la fortuna, ad esempio, di avere un prof. di Italiano che in seconda media ci fece leggere "La Storia Infinita" (che era appena uscito in italiano) introducendoci al retroterra culturale di Ende. L'aspetto formativo è determinante per il gusto.
 
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view post Posted on 2/3/2011, 20:11     +1   -1

Ill.mo Fil. della Girella

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La Divina Commedia l'ho letta tutta, e ne sono rimasto sconvolto.

La capacità di Dante di raccontare a livello poetico cose complesse ed elevatissime è incredibile: nemmeno un genio può raggiungere livelli simili.

Non per niente è chiamato il Poeta per eccellenza... :dio: :dio: :dio:

Di Verga non sono riuscito a leggere molto: ha un linguaggio difficile che richiede una certa attenzione. Conto di rileggermelo bene, appena possibile... :29784128hj5.gif:

 
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view post Posted on 2/3/2011, 23:46     +1   -1
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Fratello di Trinità e Bambino

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Difficile Verga, dopo che hai letto Dante? :huh.gif:
Mah... sinceramente, non ho trovato difficoltà in Verga, anzi. Dovendo leggere i Malavoglia durante l'estate, ricordo che cominciai convinta d'aver a che fare con un mattone. In due/tre giorni l'avevo finito. L'ho pure riletto qualche anno fa.

Ma era estate, avevo tanto tempo libero.^^

Comunque, penso ci siano libri che si riescono a leggere, altri no, e non è detto che la causa sia solo il linguaggio.
Io per esempio non riesco a reggere Wilbur Smith e affini. Sono stramba, lo so... ma i libroni tutta avventura mi annoiano mortalmente. :dito:
 
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view post Posted on 15/11/2014, 23:11     +1   -1
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Fratello di Trinità e Bambino

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Visto che si è parlato dei Promessi Sposi, UP! Magari a qualcuno può interessare. ;)
 
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view post Posted on 16/11/2014, 00:08     +1   -1
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Comm.Grand.Pres. della Girella

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48... avevo fatto il test tempo fa e non ricordavo il nome dell'amante della Monaca... ma mi ricordo che alla peste sopravviveva anche il sempliciotto Menico, ad esempio. A un pelo dalla secchionaggine assoluta. Grazie, Egidio! ;)
Io i "Promessi", come li chiamava la mia prof che parlava anche, per il mio raccapriccio, della "Divina" (Greta Garbo? :huh:), li ho odiati, e non perché trovassi difficile la lingua, ma proprio perché la storia non mi catturava: di certo il fatto di dover trattare il tomo come il frutto della perfezione, da spremere per estrarne tutto il succo, e non come un romanzo, ha fatto la sua parte. Come osservare un dipinto troppo da vicino ne impedisce la visione d'insieme.
L'inferno e gran parte del Purgatorio li ho riletti con piacere all'università, ma già alle medie avevo riletto Farinata e Manfredi tanto da impararli a memoria; i Malavoglia mi sono piaciuti subito, la Coscienza di Zeno no, ma quando la ho riletta dopo i vent'anni è stata un colpo di fulmine, divertente, ironica, lieve. Dai una possibilità a quel libro, Aster.
NB lungi da me l'idea di sminuire l'importanza di Manzoni e dei Promessi Sposi nel panorama culturale e linguistico italiano. Potrei anche provare a rileggerli, un giorno; ma non mi sento ancora pronta. Li ricordo ancora troppo bene per poterne trarre piacere, almeno è la sensazione che mi dà il libro quando lo vedo nel suo scaffale.

Edited by shooting_star - 16/11/2014, 00:25
 
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Maldie71
view post Posted on 16/11/2014, 05:43     +1   -1




Io tra i 31 e 40, non ricordavo le ultime tre risposte!
 
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view post Posted on 16/11/2014, 11:57     +1   -1
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Comm.Grand.Pres. della Girella

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38, l'ultima proprio non la ricordavo, e nemmeno il nome dell'audace cui la sventurata rispose.
Nella secchionaggine non è compreso il necessario ausilio della calcolatrice per fare la somma, spero, altrimenti sono rovinata!
 
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view post Posted on 16/11/2014, 12:05     +1   -1
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Fratello di Trinità e Bambino

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Ho detto che le ultime erano le più difficili!!!^^

Calcolatrice? Mio padre faceva calcoli assurdi a mente, se mi vedeva usare la calcolatrice sbottava: già non ero brava in matematica, se poi MI ADAGIAVO... morale, pur odiando i numeri un calcolo del genere io lo farei a mente. Come ci si deforma...^^

E sì che la calcolatrice è permessa! Cge diamine!!!! :lol:
 
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view post Posted on 16/11/2014, 13:22     +1   -1
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Beh... faccio mia la battuta di Miguelito, l'amico di Mafalda: quando ho finito di contare con le dita delle mani comincio con quelle dei piedi! Non ho problemi con la matematica, solo con i numeri: li compongo in modo mooolto creativo e deve essere una cosa contagiosa perché anche le calcolatrici in mano mia danno problemi.
 
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view post Posted on 16/11/2014, 14:32     +1   -1
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Comm.Grand.Pres. della Girella

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@Aster: mio padre, pur avendo studiato matematica molto meno di me, riesce anche lui a fare a mente calcoli impensabili. In verità anche a me non riesce poi così male: il problema però è ricordare il risultato senza mescolare le cifre :( . Si vede che in questo ho preso da mamma...
@Calatea: appunto. La creatività al potere!
 
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view post Posted on 16/11/2014, 20:55     +1   -1
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Grand Pez di Girella

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Lieve pericolo :innocent.gif: Ho letto il libro solo una volta in privato, stando in Germania mi ero invece sorbita il Faust.
 
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view post Posted on 16/11/2014, 22:03     +1   -1
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Professore della Girella

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Idem come Delari... Ma il problema é stato un altro e ha del vergognoso perché comunque siamo nella Svizzera Italiana: alle medie dissero che chi avrebbe affrontato il liceo avrebbe studiato i promessi sposi... Giunta al liceo ( per giunta curricolo letterario) il prof disse che quel libro era programma delle medie... Sono rimasta fregata o graziata a seconda dei punti di vista... Poi pian pianino me lo sto studiando da sola... Ma non é la stessa cosa! Andava affrontato a quei tempi!!
 
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view post Posted on 16/11/2014, 22:31     +1   -1
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Fratello di Trinità e Bambino

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Pianetaazzurro: credo che tu sia l'unica persona che abbia mai sentito lamentarsi per non aver studiato i Promessi Sposi.

In effetti io sono dell'idea che vada affrontato, ma senza quell'aura sacrale che lo rende indigesto ai più. In realtà il Manzoni sa essere ironico, e ha anche vari tratti da romanzo avventuroso (il matrimonio a sorpresa, la fuga notturna,il rapimento di Lucia...). Magari si potrebbe presentare soprattutto queste parti ai ragazzi per un primo approccio; invece si parte dal ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno, si passa all'addio monti sorgenti dall'acque, e tre quarti di scolaresca a questo punto sta già pensando che OO, mentre gli altri ronfano senza ritegno.
 
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Eliodora
view post Posted on 17/11/2014, 00:35     +1   -1




Mi tiro fuori perché invaliderei il risultato...;) Mi muovo su terreno noto e non mi piace vincere facile...;)

@ Aster: magari facendo notare, insieme ad Eco, che la descrizione di "quel ramo del lago di Como" parte dal punto di vista di Dio (come fatta da un aereo) per scendere pian piano da una visione verticale ad una orizzontale e che lentamente passa dal fornirci una carta geografica ad una topografica, portandoci per mano lungo quei sentieri e quei viottoli, con un effetto di voluta ed efficacissima sospensione, fino al punto in cui la concretezza dell'elemento umano diventa sempre più presente fino a materializzarsi in quei due figuri , al confluire di due viottole a forma di ypsilon, che il nostro curato mai si aspettava né mai si sarebbe augurato di vedere...;)
 
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108 replies since 27/2/2011, 23:42   851 views
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