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| Durante una delle tante avventure fatte da bambino/adolescente, a 14-15 anni (quindi 89-90) in una casa abbandonata trovammo insieme a degli amici una bambola in perfetto stato. Calcolando che quella villetta era abbandonata dagli anni 70, mobili riviste e libri dicevano che quel giocattolo fosse dei 60. Magari 50, magari anche prima, non si sa. Una cosa era certa: l'altezza, quasi un metro. Pelle quasi bianca, bionda coi capelli che parevano veri. Occhi vivi. Un abito di velluto, viola, lungo, largo sotto, elegantissimo. Nessuno la voleva. La presi io convinto che valesse qualcosa. A casa le mie sorelle non la volevano, ne avevano il terrore. Dopo un mesetto, io ero solo a casa e stavo per uscire, lungo il corridoio, in fondo alla stanza, il gioco di luce illuminava in modo particolare la bambola. Pareva una bambina vera. E mi fissava! Mi ghiacciarono schiena, gambe, braccia. Mi convinsi subito di darla ma nessuno la voleva. Buttarla non volevo affatto ... Mia nonna di Terni mi levò l'ingombro! La tenne finché campò ... Ecco, quella bambola è l'unico "giocattolo" di cui ebbi paura.
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