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Odio!!!

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view post Posted on 10/9/2017, 10:27     +1   -1
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Professore della Girella

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Ti capisco. Finora non ci sono cascata, almeno credo.
Io odio abbastanza fare la spesa, ci vado quando non c'è nessuno, entro di corsa, prendo tutto di corsa, esco volando! :hate-mirror.gif:
Meno ci vado e meglio sto!
 
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view post Posted on 15/9/2017, 08:39     +1   -1
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Grand Pez di Girella

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@ pianetaazzurro
CITAZIONE
Ora mi chiedo cara CR: va bene correre in aiuto, ma se tu sostieni chi ha fame e sta male, se tu offri istruzione e tutto il resto, significa che non ti riguarda come vengono spesi i soldi in quel paese. Meritano davvero tutti questi aiuti? In fondo ci sarebbe ogni ben di Dio se al governo ci fosse qualcuno con un po' più di senno che anziché a fare la guerra pensa al bene del suo popolo. È complicità? È fare la testa struzza?...

E per quanto riguarda gli Stati Uniti? Ricapitoliamo in che stato si trova:
- nessuna assistenza medica (è stata una faticaccia farla approvare, non è mai stata di grande successo e ora la vogliono abolire)
- Pensioni basse
- Pochi giorni di vacanze
- Se ti ammali si aspettano che tu venga in ufficio lo stesso, per dimostrare attaccamento al lavoro
- Razzismo
- Ghetti
- Poca protezione della natura e del clima
- Pessima qualità di cibo
- Povertà (un sesto della popolazione vive di bollini alimentari)
- Scuole e università devono quasi sempre essere pagate
- Nelle grandi città pessima igiene, a New York per esempio ratti per strada dovunque

ecc. ecc. E questo sarebbe il tanto decantato paese dove tutti possono avverare i loro sogni.

Che ne dici, visto che ci siamo perché non iniziamo una bella colletta per gli Stati Uniti…? Scusa il sarcasmo.
 
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view post Posted on 17/9/2017, 12:18     +1   -1
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Grand Pez di Girella

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Argh... urgh... Ha appena iniziato l'Oktoberfest e già trovi in internet immagini su come si può indossare il classico vestito bavarese senza un briciolo di gusto. :hate-wall.gif:

Attached Image: Trachtensünde 4

Trachtensünde 4

 
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view post Posted on 17/9/2017, 15:40     +1   -1
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Io lo chiamo "gusto cattivo", gif-bestiaSmile spero che la sagra sia molto meglio invece.
 
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view post Posted on 20/12/2017, 10:50     +1   -1
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Grand Pez di Girella

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Odio quelli che rinviano gli acquisti natalizi all’ultimo momento. Ieri sera al grande magazzino un tipo ha bloccato la cassa per un quarto d’ora con dozzine di addobbi per la casa e per l’albero… argh… ero sul punto di fare una strage. Ovviamente il cassiere doveva prima registrare ogni pezzo, e dopo, siccome era tutta roba di vetro o porcellana, impacchettare ogni singolo articolo con metri di carta. Un quarto d’ora senza che si muovesse niente, alla fine mi sono stufata e sono andata alla seconda cassa (che si trova dall’altra parte del negozio, mooolto ben organizzati).

Insomma: i regali in teoria si possono comprare tutto l’anno e metterli da parte per l’occasione. Gli addobbi natalizi sono in vendita sin da ottobre come minimo. Perché uno deve aspettare l’ultima settimana e poi, per di più, andare in negozio alle ore 18:00 di sera, rubando tempo e nervi a tutti quelli che impiegherebbero solo 1 minuto per pagare?

Secondo me dovrebbe stare scritto nel galateo che è una cosa che non si fa a meno di volere intenzionalmente rompere i coglio… le scatole a tutti… :via:
 
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view post Posted on 20/12/2017, 12:28     +1   +1   -1
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Io piuttosto che prendermela con l’acquirente che, detto per inciso, non mi sembra che stesse facendo niente di male, me la prenderei con la disorganizzazione del negozio: si sa che sotto Natale ci sono acquisti “ delicati”, che necessitano di particolare cura, e tanti, per cui aumenta le casse e/o gli inservienti. Il “ malessere” l’ha creato il negozio, incapace di gestire il flusso dei clienti, non il cliente che ha fatto un acquisto “ importante”, che ha diritto di essere servito come si deve e soprattutto di non sentirsi causa di insofferenza, più o meno giustificata, da parte degli altri avventori del negozio. Imho
 
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view post Posted on 20/12/2017, 16:13     +1   -1
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Conosco bene queste cose. Ho risolto indovinando gli orari giusti (a forza di provare), così evito le file esagerate che non sopporto. Per fortuna che tutto ciò avviene solo 1 volta l'anno
Santa
 
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view post Posted on 8/1/2018, 10:41     +1   -1
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Grand Pez di Girella

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Anno nuovo, vita vecchia: c’è un altro modo per scassare i nervi al prossimo - le strade a tre corsie.

Intanto (almeno nel mio quartiere) spesso c’è chi parcheggia la sua macchina sulla corsia di destra come se niente fosse.
Ancora meglio: l’abitudine di certe persone di sera all’ora di punta, quando la strada è un unico ingorgo e tutti hanno una fretta del diavolo - „Oh, che bel parcheggio libero, datemi solo tre minuti che parcheggio a retromarcia!“ :hate-wall.gif:

E non è che manchino le stradine secondarie, dove di spazio per parcheggiare senza rompere le p*** ce ne sarebbe a iosa…
 
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nanohana68
view post Posted on 8/1/2018, 12:11     +1   -1




@Delari
Beh, magari così ti senti un po' in Italia, quelli che hai descritto da noi sono considerati peccati veniali!
Però è vero che un po' di rispetto in più per il prossimo non guasterebbe.
 
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view post Posted on 8/1/2018, 13:48     +1   -1
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Che gli esempi di civiltà e di rispetto verso il prossimo siano sempre più rari é un dato di fatto; probabilmente ora più di allora, ma ritengo che contestualizzati alle varie epoche, esempi simili ce ne siano da sempre, é che nel passato la popolazione mondiale era minore e le esigenze diverse. Mi verrebbe da dire che in certi punti del mondo ci si stia cominciando a pestare i piedi... siamo forse in troppi? Per non polemizzare ulteriormente e non degradare in pensieri filosofici politicamente scorretti che mi frullano in testa, mi chiedo se tutto ciò non abbia un senso e non sia in un certo qual senso ricercato...

Mi spiego: nella ridente patria elvetica, terra di compromessi e vie di mezzo, nelle città si vuol rendere difficile la vita al conducente di auto, vuoi evocando il traffico, l'inquinamento, il rumore ecc... variabili che poco reggono (per es. le ultime due) di fronte all'avanzare delle auto elettriche, ma pur sempre di auto si tratta, ossia del mezzo che ha rivoluzionato il mondo, dato indipendenza e libertà di movimento. Ecco appunto, la Libertà... quando ci si accorge che il cittadino ne ha troppa e trae vantaggi da questa bisogna intervenire! Come?

Creando intralci al traffico che, nelle ore di punta, portano ad ingorghi tremendi (pianificazione viaria da paura, parcheggi ai lati delle strade che non hanno senso. E attenzione, non colpevolizzo assolutamente colui che vuole appropriarsene seppur in un momento di traffico... il parcheggio é lì, e lui ha il diritto di usufruirne, sempre, anche peggiorando momentaneamente il traffico durante un'ora di punta!). Oppure favorendo i mezzi pubblici (pensiero nobile) ma... dal prezzo esorbitante, incurante di lavori che si svolgono a turni 24/24, incurante della necessità di varie categorie di persone ( e purtroppo qui mi ci metto...le mamme: quando il pargolo era piccolo impossibile accedere con carrozzine/passeggini ai bus. sia per l'arrampicata necessaria che per il mancato posto al suo interno... insomma, una mamma con bimbi e carrozzine al seguito é ingombrante e rallenta salita e discesa dal mezzo. Oppure quando devi incastrare lavoro-spesa-fine scuola-doposcuola- attività extrascolastiche varie-impegni vari, magari lavorativi e di formazione che avvengono fuori orario di lavoro... con i mezzi pubblici, quelli che hanno la priorità su tutto e riducono lo spazio agli altri utenti, non ce la farei, anche perché in media mio figlio ed io partiamo di casa la mattina con 5 borse per far rientro la sera... e dove stanno le borse? Nel baule!). Altro sotterfugio per rendere invivibile all'utente la strada e la città, così che poi il senso di malessere, frustrazione e nervosismo dilaghino, é quello di ridurre al minimo i parcheggi nelle zone sensibili (quelle con i servizi, i negozi ecc... il centro per intenderci), e quei pochi renderli carissimi. L'idea é di indurre sempre al famoso mezzo pubblico. Risultato: quest'anno a Natale il centro della nostra città brillava non tanto per le lucine quanto per i suoi negozi chiusi: parli con i commercianti ed i problemi sono due. Gi affitti e... il fatto di aver reso praticamente inaccessibile il centro cittadino a chi si reca in città con un veicolo a motore (e nella mia città ben pochi vivono nel centro perché troppo caro, per cui si tratta della maggior parte degli avventori)...
Nel tempo mi sono convinta che togliere il senso di libertà (non la libertà in senso assoluto, ci mancherebbe), evocando la civiltà, l'ecologia e altri nobili principi su cui é difficile controbattere, sia diventato un meccanismo in un certo qual senso di "controllo" (che in parte ci vuole) ma anche di manipolazione negativa al fine di generare quello scontento che alimenta la politica, indipendentemente se di destra, sinistra o centro... il potere in un certo qual senso. Poco importa se questo poi genera nevrosi, perdite di guadagno, economia che avanza a tentoni e commercio che soffre...

Per cui, tornando al malcapitato che si é fatto sopportare per essersi azzardato a prendere un parcheggio mal messo durante un orario di punta, non credo che sia un caso. Lo vedono probabilmente tutti che i parcheggi lì non centrano niente, eppure li si lascia... tanto per dare quel fastidio che rovina la vita un po' a tutti...
 
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view post Posted on 8/1/2018, 14:04     +1   -1
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... Ora non bastonatemi per aver attaccato il mezzo pubblico...

In patria elvetica ci sono alcune città che hanno fatto del mezzo pubblico un vessillo, Zurigo per esempio, dove l'auto é praticamente inutile... ma appunto, conformazione geografica favorevole a parte, la regione é dotata di mezzi velocissimi, frequentissimi, diffusissimi e che, oltre ad essere ecologici, consentono di rendere un percorso più veloce e sicuro rispetto allo stesso svolto con l'auto propria! ... Un modello certamente a cui ispirarsi ma non sempre realizzabile in modo altrettanto efficiente ovunque...

... e così partono i diversivi che portano a frustrazioni e nevrosi...
 
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view post Posted on 11/1/2018, 16:59     +2   +1   -1
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Qualche considerazione sulla mobilità sostenibile.

Qualche giorno fa, su una trasmissione televisiva sulla Rai, si è parlato di Roma, di progetti su future piste ciclabili e aree pedonali che dovrebbero congiungere le maggiori aree archeologiche della Città Eterna.
Se andasse mai in porto, a prescindere dagli ingenti investimenti, sarebbe da sballo (scusate la battuta giovanilistica).
Peccato che ci siano innumerevoli criticità, me ne viene in mente una fra tutte: si eliminano troppi posti auto e questo crea un certo e prevedibile malcontento.
Poi si è fatto il paragone con una città ritenuta d'esempio, non la solita Amsterdam. Questa infatti era la volta di Copenaghen.

Non ho dubbi che senza l'infrastrutturazione adeguata (ad esempio: piste ciclabili "serie", in cui un ciclista non rischi la vita percorrendola) il cambiamento culturale verso una mobilità sostenibile è limitato.
Ma per infrastrutturare, bisogna operare scelte a condizioni date.
Scelte drastiche e anche impopolari che spesso si scontrano con la tipica volontà di essere popolari di chi gestisce e amministra i nostri Comuni.
Scelte che si scontrano con la realtà dei fatti: gran parte dei comuni italiani ha strade strette (nel medioevo non giravano mica i suv) su cui pretendiamo che passino contemporaneamente pedoni, ciclisti, bus, tram e cosi' via.
Difficilmente nei centri storici i residenti hanno un parcheggio dove posteggiare l'auto (e se c'è, è a caro prezzo), ergo l'auto è parcheggiata su strada, ove giace spesso immobile (se la sposto, chissà quanto mi ci vuole per trovare un altro posto).
Se si decide di pedonalizzare, bisogna eliminare molti spazi usati oggi per il parcheggio e il residente si chiede: dove metto la mia auto?
Se si decide di fare parcheggi in struttura in centro storico, inizia la bagarre dei beni ambientali e culturali: con un parcheggio interrato, abbiamo buonissima probabilità di trovare come minimo una strada romana, se non una piccola necropoli, e da qui si innesca il ginepraio del fermo cantiere; con uno sopraterra, abbiamo mesi e mesi di discussioni sui vincoli del paesaggio.

Forse i danesi e gli olandesi sono più coraggiosi e decisionisti di noi? Come hanno fatto ad essere auto-free (come dicono alcuni)?
Forse hanno semplicemente meno burocrazia e, in generale, si pongono meno problemi?
Magari queste città hanno una conformazione ed una morfologia diverse dalle nostre, ad esempio strade più ampie?
O probabilmente dipende dai tempi della vita e delle famiglie che sono culturalmente gestiti in modo diverso?
Siamo noi che ci lamentiamo troppo?

In ogni caso, l'Italia pare essere ancora carente sulla cultura della mobilità sostenibile, anche se città come Milano, Parma e Torino pare che abbiano stiano cambiando immagine verso una smart-city, come dicono gli esperti.

A Bologna sono stati collaudati i T-days di sabato e di domenica (per chi non li conosce, sono pedonalizzazioni delle tre principali strade di accesso alla piazza Maggiore, il cuore della città): all'inizio del provvedimento, si scatenarono polemiche a non finire, poi nel corso degli anni, si sono tramutate in un'abitudine che oggi sarebbe difficilissimo togliere.

Può darsi che la chiave di tutto sia il tempo, dato che c'è ancora molta strada da fare e per cambiare ci vuole tempo.
Può darsi che, al contrario, non cambieremo mai: non siamo fatti per la mobilità sostenibile, vogliamo l'auto anche per andare in bagno.

Non ho la ricetta giusta, ma di una cosa sono sicura: noi per primi dobbiamo tornare ad essere cittadini partecipi, cives, in grado di fare scelte anche coraggiose.
E i nostri amministratori dovrebbero attuare a loro volta strategie per la collettività, non azioni di mero personalismo per rendersi popolari.
 
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view post Posted on 15/1/2018, 22:41     +1   -1
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Grand Pez di Girella

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Altro modo per rompere le p***: far suonare il telefono all'infinito. Oggi non potevo rispondere perché stavo parlando con un collega, e il telefono ha squillato 20 volte almeno.
Ma uno non lo capisce che se non risponde nessuno dopo 4 o 5 squilli o non sei in ufficio, o sei momentaneamente occupato? Ci vuole tanto?!

Una mia parente aveva lo stesso vizio con il telefono privato. Insomma, tu non potevi rispondere perché eri per esempio in bagno, e da lontano sentivi 'sto telefono che squillava, squillava, squillava...

Argh. :hate-wall.gif:
 
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view post Posted on 16/1/2018, 00:15     +1   +1   -1
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Oramai con i cellulari che sono diventati una sorta di protesi sembra quasi ci debba essere l’obbligo della reperibilità ad ogni costo ! 5 squilli poi entra la segreteria! Suoneria simpatica, che se non voglio rispondere dura poco e non nuoce più di quel tanto. Varie funzioni dei cell. consentono al cellulare di non importunarci ad ogni cosa che gli arriva: la più semplice delle semplici è togliere la suoneria 😈
 
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view post Posted on 16/1/2018, 09:30     +1   -1
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Grand Pez di Girella

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Ahem... veramente io intendevo il telefono fisso, non il cellulare. Quello lo tengo spento 90 % del tempo e lo accendo solo quando serve veramente.
 
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