Gioco Estivo

Nascosta tra le frasche di un albero poco distante, Pollon rifletteva pensosa: "Povera Alice, è sempre così nervosa. Soprattutto da quando l'ultimo fidanzato che suo padre le aveva trovato l'ha abbandonata sull'altare per arruolarsi come lavapiatti sulla base Skarmoon. Eros, non credi che dovremmo fare qualcosa?"
Eros incoccò la freccia, mirando alle terga dell'ignaro Tetsuya. Ma la fronda su cui entrambi i giovani dei stavano seduti si spezzò e il dardò colpì il Conte Blocken, che cominciò a provare un sentimento finora per lui sconosciuto...

"Chi sei, tu, o dea del mio cuore! Che delicate alucce incorniciano il tuo leggiadro volto!"
Il conte era ormai lanciato in un lirismo inconsueto...a dir poco...
"Scusa? Chi saresti tu?"
Alice era sorpresa di tutta questa attenzione.
"Sono il tuo conticino ino ino! E tu la mia musa!"
"Davvero??? Scusa Ciccio...devo dire due paroline a questo signore...dunque saresti un conte???"
Tetsuya benedisse, per la prima volta nella sua vita, la presenza di Blocken. Sulle punte dei piedi...gatton gattoni...stava tagliando la corda...

"Che piacere conoscere un vero gentiluomo!" tubava un'Alice in brodo di giuggiole.
"Non come certi giovinastri screanzati che si vedono in giro al giorno d'oggi... che non rispettano le signore... che non amano gli animali..."
Alice guardò con sufficienza Tetsuya che cercava disperatamente di sottrarsi alle avances del megaconiglio.
"Sa, anch'io ho conoscenze altolocate... una Duchessa... una Regina addirittura..."
Le ali di pipistrello smisero improvvisamente di fluttuare e si irrigidirono nel terrore.
"LA REGINA! Siamo in ritardo... se non andiamo subito al suo tè ci farà tagliare la testa!"
Il conte Blocken minimizzò. "Ti assicuro farfallina che non è poi così terribile come sembra..."
"Pumpkin! Smettila immediatamente di giocare con il tuo amichetto! Dobbiamo andare!"
Un fremere di ciglia: "Tu ci dai un passaggio vero tesoruccio?"
A malincuore, Pumpkin stampò un ultimo bacio sulla bocca di Tetsuya e lo lasciò cadere da un'altezza di una decina di metri; poi, obbediente, si mise a saltellare dietro la moto su cui Alice stava avvinghiata a Blocken con espressione adorante.

Edited by shooting_star - 24/6/2013, 00:44

Il conte non fece neanche in tempo ad accendere la moto che un urlo disumano fendette l'aria.
"CHE GLI SI TAGLI LA TESTA!!!!!!!!!!"
Ad emettere lo spropositato urlo, una gnappetta, più larga che alta.
Tetsuya stava a malapena in piedi...dopo l'incontro fin troppo ravvicinato con il coniglio...ma non poté impedirsi di pensare:
"Si farebbe prima a saltarla che a girarle intorno...tanta massa...tutti polmoni...se potessimo ricreare tanta potenza avremmo un'arma micidiale per il Grande Mazinga!!!!"
"CHE GLI SI TAGLI LA TESTA!!!!!!!!!!"
Al secondo urlo con un sottile POP Pumpkin ritornò delle sue dimensioni originali tremando vistosamente; Alice con il volto terreo si strinse contro Blocken.

Alice si riprese rapidamente dallo shock.
"Allora se tu sei il re io sono la regina... posso tagliare la testa a chi voglio io?"
"Certo mia signora... Ogni parola che esce dalle tue labbra mi fa capire che sei la mia anima gemella"
"Molto bene allora. Lasciamo stare coso... come si chiama... insomma quel tizio con la bandana. Ho una piccola questione in sospeso con un villanzone che mi ha lasc... che non ha mantenuto una promessa, ecco."
"Un cattivone che ha fatto piangere quei begli occhioni? Ogni tuo desiderio è per me un ordine. Dove andiamo?"
"Base Skarmoon... ti spiego io la strada. Pumpkin, salta su!"
La coppia di piccioncini si allontanò sollevando una nuvola di polvere.

Tetsuya, che ora si sentiva più leggero sotto molti punti di vista, e la ex-regina, ancora inerte a terra, erano rimasti soli: ma per poco...

"Oggi proprio non è giornata!!!! Vai a farti un giretto eh!"
La regina invece era affascinata da cotanta abbondanza...
"Non sarebbe male invero...prendi uno, paghi due...senta lei Ashcomesichiama..."
Ashura ci mise un po' per capire da dove venisse quel clamore. Presto individuò la gnappetta.
"Scusi, dice a me?"
"Si proprio! Mi par di aver inteso che lei ha testè perso il suo impiego!"
"Beh, se la vogliamo mettere così...si."
"Bene le offro di diventare la mia...le mie...cioè...guardia-e del corpo...accidenti che fatica!"
"E che dovrei fare?"
"Per prima cosa...TAGLIAGLI LA TESTA!!!!!!"
"Con grande piacere maestà...potrebbe però urlare di meno? Grazie"
Poi rivolto a Tetsuya.
"Pensa, lo farei pure gratis...questa mi pagherà pure che sollazzo!!!!"
Ashura tirò fuori una falce degna della morte stessa.
"Ma dove cavolo ce l'avevi quell'aggeggio????"
Tetsuya schivava tutti i colpi che intanto deforestavano il bosco.

Il comandante Gandal era entusiasta: la base Skarmoon non era mai stata così bella e luminosa. Era tempo che desiderava dare una rinfrescata, ma i prezzi proibitivi delle ditte di ritinteggiatura, uniti al fatto che re Vega era tanto generoso nella fornitura di mostri quanto scarso in quella di contanti, lo avevano fatto rimandare i lavori per troppo tempo.
E' vero che a lui, militare tutto d'un pezzo, i capelloni non erano mai piaciuti, ma doveva riconoscere che il tizio barbuto aveva lavorato bene e in fretta, per un compenso ragionevole. In uno slancio di generosità decise di offrirgli il pranzo.

Stava per chiedergli un preventivo per la ristrutturazione della piscina degli squali quando una donna vestita di rosso, con un'inquietante acconciatura, entrò senza bussare e agitando un tridente gridò: "Dove sono le cucine? TAGLIATEGLI LA TESTA!"
Decisamente Alice era entrata fino in fondo nella sua parte di regina.

"Lei deve essere la nuova cuoca, vero? Sarebbe dovuta entrare dalla porta di servizio!!!"
Un acre fumo nero iniziò ad uscire dalle orecchie di Alice.
"Una cuoca io????? Sono una regina!!!!!"
"Regina di che...scusi???"
"La regina di cuori!!!!!!!!!!!!"
Gandal osservò lo strano uccelletto che aveva di fronte: certo era abituato ad esseri con una fisionomia creativa...ma questa era strana forte!
"Farfallina, questo bruto ti sta importunando?"
Blocken aveva raggiunto la sua adorata.

Tetsuya era in difficoltà mentre cercava di schivare i colpi di Ashura, quando una flebile vocetta fermò a mezz'aria la falce.
"Mi perdoni vossia!"
Ashura cercò di capire da chi venisse la vocetta.
"Chi sei, e che vuoi?"
"Forse così andrà meglio!"
Un piccolo bruchetto sulla falce iniziò ad ingrandire ed anche la voce divenne più forte.
"Mi perdoni vossia, ella sta tagliando troppo le nostre dimore, ed il nostro desco. Se ella non smetterà all'istante mi vedrò costretto ad intervenire!"
Ashura fu preso da un accesso di ilarità, mancava poco si rotolasse in terra.

Actarus stava amabilmente spostando il fieno quando intravide Jun arrivare con la moto ad alta velocità. Appena scesa si diresse verso il ragazzo ancheggiando vistosamente.
"Ahi, prevedo guai...Tetsuya ne ha combinata un'altra ed io ci vado sempre di mezzo!!! Questa si struscia e mi tocca metterla a posto...poi devo litigare con quello stupido del suo ragazzo che si incavola con me...e devo calmare pure Venusia che si fa saltare la mosca al naso!!! Perché non mettono in mezzo Alcor una buona volta????"

Actarus decise di darsi un contegno e alzò la sguardo verso la luna.
"Speriamo sia rossa - disse tra sé e sé - così ho una scusa per correre al Centro Ricerche Spaziali..."
Sgranò gli occhi stupefatto. La luna non aveva la solita tenue luminescenza rossastra... era di un acceso color lampone e stava lampeggiando.
Sollevato, saltò sulla moto: "Desolato Jun, la Terra ha bisogno di me!"
"Come no, dicono tutti così... vengo con te!"

Mentre le due moto rombavano verso il Centro Ricerche, in una radura appena sfalciata in mezzo al bosco, un'enorme falena dagli occhi iridescenti smazzolava il Barone Ashura a colpi di spirotromba.
Un urlo lacerante sovrastò il rumore dell'impari lotta: "Ash...ensore? Ash...ugamano? Ash...emo! Insomma tu! Voi!"
"Maestà" risposero le voci "siamo piuttosto impegnati... ahia!"
"Lasciate stare quell'insetto! Senti farfallina, ho una proposta da farti..."
La falena riarrotolò l'apparato boccale e rivolse incuriosita le antenne verso il punto da cui proveniva lo stridore. Identificarlo fu facile, ora che la regina non era più mimetizzata dall'erba alta.
"Sappia Vossia che Farfalla non è termine acconcio, giacché io mi son Falena."
La regina intuì che non era il caso di contraddire la bestiola, tanto più che la sua testa era di dimensioni superiori a quelle del suo intero corpo, e temeva che decapitarla non sarebbe stato compito agevole per il dolorante Barone Ashura.
"Ah sì, signora Falana... Felina... ci siamo capiti, farò smettere il mio uomo... la mia donna... insomma quella cosa, se mi darà un passaggio per un volo spaziale... devo raggiungere una suddita usurpatrice. E tagliarle la testa."
"Se Vossia mantiene la sua promessa, la recherò ovunque le punga vaghezza... cioè dove?"
"Base Skarmoon... Le spiego io la strada. Ash-emo, salta su!"

Per la seconda volta in mezz'ora, Tetsuya cercò di svignarsela senza dare troppo nell'occhio...