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Gioco Estivo

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view post Posted on 9/7/2013, 07:00     +1   -1
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Comm.Grand.Pres. della Girella

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Actarus fu subito sbattuto in una prigione di Skarmoon.
Zuril era al settimo cielo.
"Visto sire? Il piano è riuscito perfettamente! Sono un genio!! Ora posso riavere la pausa bagno, vero??"
"Il piano non era il nostro! I cosini sono stati inviati da qualcun altro!"
"E che ci frega! Abbiamo pure risparmiato sui veicoli per portare quei cosi!"
"Questo è vero, ogni soldo risparmiato è un soldo guadagnato! Vada per la pausa bagno!"

Dalla sua cella Actarus cercava disperatamente di mettersi in contatto con i suoi amici per avere un aiuto.
"Alcor, Venusia, Maria, qualcuno mi riceve??? Venusia almeno tu, che diamine!"

Procton era furioso.
"Quelle cretinette si sono fatte infinocchiare come due principianti!! Ora guarda che disastro!!!
Come se navigassimo nell'oro!!!!!! Argoli, a che punto sono le operazioni di recupero?"
"Abbiamo recuperato Venusia, ci vorrà un po' di più per Maria, stiamo contrattando il prezzo con gli Sherpa...di Alcor non sappiamo ancora nulla, forse abbiamo rintracciato il Goldrake 2. Neanche di Actarus sappiamo nulla..."
"Continuate le ricerche!"

Alcor iniziò a riprendere conoscenza, l'esplosione era stata terribile.
"Dove cavolo sono?"
L'architettura del posto non gli era familiare. Passi. Per prudenza si nascose.
Riconobbe la marchesa Yanus infuriata ed il dottor Hell che le mostrava dei fogli.
"Almeno guarda il mio progettino, prima di bocciarlo! Tanto comando io e si farà come dico io!"
"Cingoli...ma quando si è mai sentito???"
Alcor era dentro Vulcano...

"Iniziano le trasmissioni della nuova rete di Macchiolina ed Alice!!! Buonasera!!"
"Macchia Nera, Alice, Macchia Nera!!! E dai su!!!"
"Ed io cosa ho detto Macchiolina?? I programmi di oggi: Corso di malvagità applicata tenuto dal mio Macchiolina alle 9:00, Canto ed urlo presentato dalla regina di cuori alle 11:00, Cucinare è bello presentato da Pumpkin alle 12:00. Buona visione!"
Finalmente i piani di Macchia Nera erano svelati!
"Andiamo Pippo, dobbiamo individuare l'origine delle trasmissioni!"
"Allora dobbiamo tornare a Topolinia dal professor Zapotec ed usare la macchina del tempo!"
"Pippo...da dove partono le trasmissioni televisive di Macchia Nera!!!"
"Ahh, allora spiegati meglio, la prossima volta!"
 
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view post Posted on 9/7/2013, 16:24     +1   -1

Ill.mo Fil. della Girella

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Re Vega era felicissimo. Goldrake era nelle sue mani. Duke Fleed era in prigione, in attesa delle torture: certo, Rubina era contraria, ma alla fine si sarebbe trovato un accordo soddisfacente per tutti. Insomma, la giornata era splendida e gli uccellini cinguettavano allegri in cielo.
Festeggiare era obbligatorio, e si trovarono tutti a tavola: Gandal era ritornato alla carica di comandante supremo (prima era stato degradato a lavapiatti) e Hydargos aveva smesso di fare il dog-sitter. Zuril aveva di nuovo il suo stipendio. Insomma, gioia per tutti. Alzandosi da tavola e levando il calice, Re Vega disse solennemente:
"Questo è un grande giorno per le forze di Vega! DA DOMANI INIZIA L'INVASIONE DEL MONDO!!! Oggi Duke Fleed, domani il mondo!!!"
"Con che mezzi, sire?" obiettò Lady Gandal.
"Eh?"
"Non abbiamo più i mostri di Vega. Goldrake li aveva distrutti tutti. Gli altri sono in via di sviluppo"
"Bè, ci sono i minidischi"
"Ne abbiamo solo quattordici, di cui uno malfunzionante"
"Le astronavi!" sbottò il re, seccatissimo.
"Abbiamo solo quella di mio marito, quella di Zuril e la vostra astronave-suppost..cioè, la vostra, insomma. Un pò poco."
Re Vega era perplesso. Poi gli venne il colpo di genio.
"Però abbiamo Goldrake! Lo useremo noi! Avremo la sua immensa potenza al nostro servizio!!"
"Però c'è un problema, sire" obiettò Zuril.
"E sarebbe?"
"Nessuno può salire su Goldrake. Chi ci prova resta fulminato. Ci hanno provato a turno dieci miei uomini, adesso sono dieci mucchietti di cenere."
"Vai a guidarlo tu allora, Zuril"
Lo scienziato alzò subito le mani.
"Ehi, un momento! Io..."
"Osi disobbedire?"
"Non voglio diventare un mucchietto di cenere, sire!"
"Non preoccuparti, ti sostituiremo subito!"
"Ma, sire...io...il vostro fedele servo...che sono sempre stato con voi nei momenti felici e infelici..."
"Soprattutto quelli infelici. E per causa tua, tra l'altro."
"Ho costruito vari mostri!"
"Ne faremo degli altri"
"Ho inventato delle macchine speciali e pianificato progetti diabolici. Ho costruito la base veghiana sulla Terra..." disse lui, sudando freddo.
"Ti ringrazio molto"
"Vi devo anche 100 crediti dall'ultima partita a carte, sire"
"Ripensandoci, un uomo del tuo valore non può andare sprecato. Gandal, vai tu"
"Io e mia moglie abbiamo deciso di tornare a fare il lavapiatti"
"Come? Vigliacchi!"
"Meglio un lavapiatti vivo che un generale supremo morto, sire"
"Dantus!" disse Re Vega, voltandosi.
Ma dietro a lui non c'era più nessuno. Era rimasto solo un biglietto: "Ho dovuto andare da mia zia che sta poco bene. Tornerò appena possibile"
"Banda di vigliacchi e fifoni! Mi vergogno di voi!" gridò Re Vega.
"Possiamo farlo guidare da Duke Fleed" azzardò Hydargos.
"Idiota, così la storia si ripete!"
"Facciamo il vecchio trucco dell'ostaggio. Se non lo guida, ammazziamo Venusia, o Maria, o altri, a scelta" suggerì Hydargos.
"Non abbiamo più i mezzi sufficienti per prenderci qualche ostaggio" obiettò Zuril.
"Lo torturiamo e ci facciamo dire come entrare in Goldrake!" suggerì Gandal.
"Rubina non vuole" obiettò implacabile Zuril.
Re Vega era perplesso. Era una situazione di stallo mica da poco. Forse non c'era molto da festeggiare, dopotutto.

Nel frattempo, Actarus, nella sua prigione, sentì all'improvviso una voce.
"Vuole una tazza di tè, signore?"
"Chi è?" chiese lui.
Apparve una persona vestita in modo pacchianamente elegante e con un cappello con su scritto 11/4.
"Sono il Cappellaio Matto, signore. Vuole festeggiare il suo compleanno?"
"Veramente non so se oggi è il mio compleanno"
"Benissimo, allora festeggeremo il suo non compleanno!"
Un gatto sorridente preparò l'infuso e lo versò con delicatezza nelle tazzine.
"Prego" disse il Cappellaio, porgendo la tazza a Duke, che credeva di essere diventato matto.
"E...e quel gatto che sorride come uno scemo chi è?"
"Il gatto del Cheshire. Alcuni lo chiamano Stregatto".
"Ma che ci fate qui?"
"Cercavamo la nostra regina. Ha mica visto in giro una panzona da 100 chili che urla come una scimmia urlatrice?"
"No. Ma siete sicuri di voler trovare una persona simile?"
"Bè, sono il Cappellaio Matto..."
 
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view post Posted on 10/7/2013, 15:46     +1   -1

Ill.mo Fil. della Girella

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"Che meraviglia questo picnic, vero, Hiroshi?" chiese Miwa.
"ZZZZZ"
"SVEGLIA, IMBECILLE!!"
"Eh? Oh? Devo partire per la Formula 1?"
"Pensi solo al lavoro!"
"Ma no, Miwa! Contemplavo la natura...così mutevole...per esempio, quel vulcano prima mi sembrava che fosse più a destra"
"I vulcani non si spostano, salame"
"E' vero, adesso non c'è più"

La Marchesa Yanus non ne voleva sapere stavolta: guidare l'Isola Vulcano a bordo di cingoli con la pretesa di non farsi notare è un'idea ridicolmente idiota. Quindi preferì star zitta.
Il Gran Maresciallo si avvicinò alla Base Antiatomica di Jeeg senza che nessuno si accorgesse di niente. Il travestimento aveva funzionato alla perfezione. Evidentemente da quelle parti i vulcani mobili erano frequenti.
Ma come hanno fatto a resistere a Himika questi qua? si chiese stupita Yanus.
"Bene, ora che abbiamo scoperto la base, distruggiamola!" gridò il Gran Maresciallo. "Fuoco con le bombe laviche!"
La base fu completamente distrutta in pochi secondi. Per estremo gesto di disprezzo, il Gran Maresciallo passò sopra le rovine con il vulcano cingolato.
"Visto come si fa, pupa? Un'altra vittoria da mettere in lista!" esclamò trionfante ad una Yanus annichilita. L'Isola si allontanò trionfante.

"Tò, è crollata la base!" commentò Hiroshi, osservando col binocolo.
"Bene, tanto era abbandonata da due anni. Ci risparmiamo le spese di demolizione, era l'unica cosa che mi preoccupava, dopo che avevamo sconfitto Himika" disse Miwa. "Su, Hiroshi, dobbiamo finire il picnic, tagliamoci la torta!"

Alcor intanto era ancora nell'Isola Vulcano, cercando disperatamente un nascondiglio: entrò in una camera e cercò di contattare Procton.
"Qualcuno sta telefonando dalla mia camera" disse Yanus, osservando una luce accendersi sul quadrante.
"Bè digli di smettere, è vietato telefonare durante le manovre dell'Isola Vulcano. Disturbano le apparecchiature!" commentò il Gran Maresciallo.
"Ma quello è un intruso!"
"Digli di smettere lo stesso"
Il livello di idiozia del Gran Maresciallo non finirà mai di sorprendermi, si disse Yanus.
Alcor fu catturato e sbattuto in prigione: comunque, la base aveva ricevuto il suo messaggio.
 
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"Ma voi come siete arrivati voi qui?"
"Lo Stregatto ha il potere di spostarsi nello spazio?"
Rispose il Cappellaio Matto.
"E potrebbe farmi uscire dalla cella?"
"Per un valido motivo, forse si...ma lui è molto strano...prima festeggiamo: buon Noncompleanno!!!! Una tazza di tè?"
"Va bene il tè, grazie per gli auguri...ma io dovrei uscire da qui subito, capisci...vogliono torturarmi..."
"Ma che bello!!! Una sana tortura!!!!!!!!!!!! Quanto sei fortunato!!!"
Actarus era senza parole.
"Come fortunato...vuoi prendere il mio posto???"
Il Cappellaio Matto gesticolò con la tazza del tè in mano.
"Non potrei mai toglierti questo piacere!!"
"Devo uscire...devo tornare a casa, mi aspettano per cena!"
Lo Stregatto iniziò a sparire, ed Actarus a sbiancare. Poi ebbe un'illuminazione.
"Ci sono altre persone che devono festeggiare il loro Noncompleanno!"
"Davvero e dove sono?"
"Se mi fate uscire vi ci porto."
Lo Sregatto ricomparve completamente e i tre si ritrovarono fuori dalla cella.
"Seguitemi le persone che cercate sono riunite in una sala.
Actarus guidò quei due strani personaggi fino alla stanza dove Vega ed i suoi erano riuniti.
"Vi lascio qui amici e vi ringrazio, venite a trovarmi uno di questi giorni."
"Vai già via? Che peccato!"
Actarus corse via prima di essere fermato.
Lo Stregatto ed il Cappellaio Matto entrarono nella stanza urlando.
"Buon Noncompleanno!!!!!!"

"Come cavolo fa quel cretino di Alcor a trovarsi nella base Vulcano??"
"Professore è un mistero!"
"Chi gli mandiamo per liberarlo? Il Delfino e la Tivella sono ancora in briciole, e Goldrake è ancora disperso...Venusia e Maria andranno con le moto a riprendere Alcor!!! In fin dei conti questo disastro è colpa loro!!!"
"E con quali armi professore?"
"Forcone, mattarello...qualsiasi cosa!!! Questo scherzetto ci è costato caro...Pure il volo aereo e gli Sherpa abbiamo dovuto pagare...che se la spiccino loro!"
Venusia e Maria inforcarono le moto con forcone e matterello al seguito...non era prudente contrariare il professore quando era così infuriato.

Le due moto filavano veloci verso Vulcano, quando urtarono due enormi birilli...almeno quello sembravano.
"Chi ha messo quei due birilli sulla strada?"
Maria intervenne.
"Non credo fossero birilli...si stanno rialzando..."
"Chi ci ha urtato Pinco?"
"Non lo so Panco!"
"Chi siete?"
"Io sono Pinco e lui è Panco!"
"No io sono Pinco e tu Panco!"
"No io!"
"No io"
I due birilli presero a litigare furiosamente ed a darsela di santa ragione, davanti alle due ragazze allibite!


P.S. Incasina storie cercasi!!!!
Joe è geniale (fa pure rima), io ci provo a stargli dietro, ma se ci fosse qualche distruttore di buona volontà....
 
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view post Posted on 11/7/2013, 14:47     +1   -1

Ill.mo Fil. della Girella

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"Abbiamo catturato Alcor!" comunicò soddisfatta la Marchesa Yanus.
"D'accordo, d'accordo" replicò il Gran Maresciallo, mentre giocava a playstation con estrema attenzione.
"Ma non vi interessa?" chise Yanus seccata.
"Certo, mi interessa moltissimo, siete stati bravi!" rispose il Gran Maresciallo "Hurrà! Sono arrivato al secondo stadio! Non ce l'avevo mai fatta prima!"
Yanus osservò la confezione del gioco. C'era scritto "Per bambini fino ai 15 anni". Meglio soprassedere.
"Maresciallo, Alcor è in realtà Koji Kabuto. Possibile che non vi interessi?"
"E chi sarebbe Koji Kabuto? Un cantante rock? Ah, dev'essere quel giocatore del Perugia!"
"E' IL PILOTA DI MAZINGA Z!!! LO AVETE COMBATTUTO PER ANNI, NO?"
"Ah, già, è vero. Cerca di nascondersi da me sotto falso nome! Ma a me non la si fa!" disse lui con un sogghigno, coprendosi sdegnato col mantello.
Ma se non ve lo ricordavate neanche, pensò con un sospiro Yanus.

La porta della prigione si aprì, mostrando l'immagine del Gran Maresciallo accompagnato da Yanus. Alcor era legato come un salame.
"Chi non muore si rivede, Koji Kabuto!"
"Il Dottor Hell? Ma non stavi facendo l'imbianchino?"
"Per la verità, sono il Dottor Hell del futuro venuto da uno continuum spaziotem.."
"Non me ne frega niente"
"Ma lasciami almeno finire!"
"Come mai hai la benda, piuttosto? Ti sei ferito all'occhio nel futuro?" chiese Alcor.
"Beh.."
"Me l'ero chiesto anch'io, Gran Maresciallo. Che vi è successo? Forse è così tragico che non volete rivelarcelo?" chiese Yanus, incuriosita.
"Fu un cliente insoddisfatto della mia tintura...mi fece un occhio nero, guaribile in due giorni con la benda"
"Ma è da un pezzo che portate quella benda, mica solo da due giorni!" obiettò Yanus.
"E' vero, ma poi ho preferito tenerla perchè ho scoperto di essere più sexy!" disse lui con un lieve rossore.
"Ma così ci vedete solo a metà!!"
"Ne vale la pena. Anche Zuril ha molto successo così"
La Marchesa Yanus si coprì la faccia con le mani, sconvolta. Un simile capolavoro di idiozia non l'aveva mai visto in tutta la sua vita. ED ERA IL SUO CAPO!!
Alcor sorrise nascostamente.Ormai aveva dato la sua posizione alla base, di sicuro verranno a salvarlo, pensava. Se avesse saputo cosa stava succedendo, avrebbe sorriso di meno.

Guidati dalle indicazioni di Procton, alla fine Maria e Venusia, lasciando Panco e Pinco a pestarsi, arrivarono a destinazione. Solo che c'era un piccolo particolare: erano alla riva del mare, e l'Isola Vulcano era a circa due-trecento chilometri oltre. Un pò difficile arrivarci con le moto.
"L'unica è prendere un velivolo"
"Sono stati tutti distrutti, tranne il Goldrake 2"
"Prendiamo quello"
"E' rotto"
"Allora sai cosa ci resta da prendere"
"NO!" disse Venusia terrorizzata
"Non abbiamo altra scelta" disse Maria rassegnata.
Poco dopo, al Luna Park, il gestore si mise a saltare e sbraitare:
"CHI MI HA RUBATO L'ASTRONAVE CHE HO NOLEGGIATOOO???"

Il TFO brillò nel cielo mattutino, volando come una folaga ubriaca. All'interno,lo spazio era solo per una persona, e Maria e Venusia si sentivano un pò strettine. All'improvviso, si accorsero che c'erano a bordo anche Panco e Pinco, quindi erano diventati come le aringhe in scatola.
"CHE CI FATE QUI? FILATE VIA!"
"Ci eravamo nascosti qui. E' un'idea di Panco, colpa sua!"
"No, è di Pinco. E poi io sono Panco!"
E tornarono a picchiarsi. Il TFO, adesso, volava come una pallina da ping pong in un tornado: per un incredibile miracolo e per puro caso finirono dentro l'imboccatura dell'Isola Vulcano, sfracellandosi all'interno. In mezzo ai detriti del TFO, circondati dall'Esercito Gatto armato fino ai denti, Venusia disse con un sorriso imbarazzato:
"Alcor, siamo venuti a salvarti!"
"Grazie" rispose lui freddamente.
 
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"Buon Noncompleanno!!!! A te, a te"
"Cosa! Chi è 'sto tizio?"
"Sire una disintegratina???"
"Gandal, aspettiamo di saperne di più, potrebbero esserci utili!"
"Uffa, mai una soddisfazione!"
"Buon Noncompleanno a te, a te...una tazza di tè?"
"Ohh si grazie!!"
"Lady Gandal si contenga!!!"
"Mi scusi sire, ma ho sempre desiderato prendere il tè delle cinque come in Inghilterra..."
"Un tè?"
"Grazie...c'è un topo nella zuccheriera??!!!!"
"Shhh, parlate piano, ho mal di tesssta!!!"
"Sire lei ha una coda a strisce sulla testa..."
"Zuril, cosa cavolo ti sei bevuto???"
"Ma no, sire...ed ora c'è anche una bocca...!!!"
Vega osservò con sospetto la tazza del tè e lo annusò.
"Che ci hai messo dentro...coso...tu, come ti chiami..."
"Sire la bocca fa le...boccacce!!"
"Zuril, se non la pianti ti faccio degradare...ehi, no che hai in quella testa bacata...non osare, NON OSARE!!!!"
Zuril aveva impugnato una mazza e la diede in testa a re Vega con tutta la forza.
Il re stramazzò al suolo, Zuril e Gandal gli si fecero intorno.
"Gatto...credo che faremmo meglio ad andare a festeggiare altrove..."
Il Cappellaio Matto riprese tutte le sue tazze da tè le teiere e le zuccheriere, topo compreso. Lo Stregatto sorrise sornione: non aveva mai sopportato le teste coronate.
In un attimo scomparvero.
"Sire, sire ci risponda, la prego...erano sicuramente inviati dalla Terra per attentare alle nostre vite..."

"Io sono PincoPanco e tu..."
"No PincoPanco sono io, tu..."
"Sentite non potete avere lo stesso nome voi due, cercate di ragionare..."
"Dottor Hell, lei non può perdere tempo con questi due!"
"Ma voglio sapere come si chiamano!"
"Io sono PincoPanco e lui..."
"No PincoPanco sono io!"
"Tu sei PancoPinco!!!"
"Non è vero! PancoPinco sei tu!"
"Allora una buona volta, dovete mettervi d'accordo!"
"No tu!"
"No tu!"
I due birilli iniziarono a darsele di santa ragione includendo nella rissa anche il dottor Hell.
"Dottor Hell per carità, lei non può fare gazzarra con..."
Un pugno colpì la marchesa che si era incautamente avvicinata troppo!
"Come avete osato! Me la pagherete!!!!"
Anche Yanus si unì alla rissa, felice in verità di poter suonare Hell liberamente. Gli astanti facevano il tifo e raccoglievano scommesse.
Alcor afferrò le ragazze.
"Andiamocene mentre non fanno caso a noi!"
"Ma Alcor siamo a molte miglia dalla costa..."
"Qualcosa troveremo...ecco li un canotto!"
"Ma è da gonfiare!!"
"Soffia, soffia, soffia, soffia..."
"Alcor...mi gira la testa..."
"Zitta e soffia, Maria!"
"Ed ora rema, rema, rema, rema..."
"Alcor, perché tu non remi?"
"Perché sono al timone, Venusia! Rema, rema, rema, rema....!"
 
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Ill.mo Fil. della Girella

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"Alcor, tesoruccio..." disse dolcemente Maria sorridendo con gli occhi che brillano.
Il ragazzo sobbalzò. Quando Maria diceva "tesoruccio" con quel tono significava che era furibonda come una belva assetata di sangue.
"S...sì?"
"Tu non hai nessun timone, tesoruccio. Questo è un canotto. Un ca-not-to, capisci?"
"S...sì"
"Quindi non sei al timone, tesoruccio. Capisci?"
"C...certo"
"QUINDI, SE NON MUOVI SUBITO IL TUO REMO, TI SPACCO LA TESTA IN DUE COL MIO. CONTO FINO A UNO!"
Alcor si mise immediatamente a remare con la velocità del turbine di un transatlantico.
"Vedo che ci siamo capiti" commentò Maria.

Nel frattempo, Pinco e Panco, con tutte le ossa rotte, furono trascinati via dall'Esercito Gatto e buttati a mare a pedate fuori dall'Isola Vulcano. La Marchesa Yanus, abbastanza spettinata, disse ai due:
"Prima regola: mai picchiare una donna. Seconda regola: mai picchiare una marchesa. E terza: mai picchiare una strega! Ricordatevelo, coppia di buffoni!"
Yanus si ritirò all'interno dell'isola, ancora furiosa, osservando seccata il suo bastone rotto a causa dell'eccesso di zelo.
Va bè, me ne farò un altro, si disse buttandolo via.
In mezzo al mare, Pinco disse a Panco (o forse il contrario):
"Pesta mica male, quella!"
"E' stato divertentissimo. Dobbiamo rifarlo alla prima occasione!"

Rientrando nella sala di comando, Yanus vide che il Gran Maresciallo si stava togliendo la benda dall'occhio per metterla sopra l'altro, che era diventato un occhio nero a causa della colluttazione furibonda. E' sempre comodo avere una benda a disposizione, non si sa mai quando possa servire.
"Hai mandato via i due idioti?"
"Sì, Gran Maresciallo"
"E Koji Kabuto e le altre?"
"Stanno scappando via a bordo di un canotto. I cannoni dell'Isola Vulcano sono già puntati su di loro. Li polverizziamo? Sarebbe una goduria!"
"No, ho in mente qualcosa di infinitamente peggio!"

Alcor fu il primo ad accorgersi del rumore. Un sibilo preoccupantissimo. Si voltò di scatto, ma era troppo tardi. Un proiettile acuminato della lunghezza di uno spillo era stato lanciato dall'Isola Vulcano, centrando in pieno il canotto e sgonfiandolo come un canotto che, appunto, si sgonfia. Alcor, Venusia e Maria furono subito a mollo.
"Che facciamo ora?"
"Nuotiamo, che altro?"

Yanus osservò i tre naviganti sul binocolo.
"La cerbottana ha funzionato, Gran Maresciallo. Però avrei preferito cannoneggiarli"
"Troppo veloce. Invece così sarà molto più lunga. Ci sono più di trecento chilometri da qui alla costa. Inoltre, ci sono anche squali, meduse, gorghi marini, depositi di petrolio scaricato illegalmente nel mare, pattumi vari eccetera. Uno spasso. Per caso, ci sono i piranha da queste parti, Marchesa?"
"No. Sono pesci d'acqua dolce e vivono in sudamerica"
"Peccato. Vabbè, almeno adesso, finalmente, mi sono vendicato di tutte le migliaia di volte che mi ha sconfitto con Mazinga Z. Ragazzi, che soddisfazione, pago da bere a tutti!" disse il Gran Maresciallo sfregandosi le mani.

Dopo una bevuta di Champagne Dom Perignon stappato apposta per l'occasione, il Gran Maresciallo notò:
"Però un paio di pugni ben piazzati li avete dati anche a me, Marchesa!"
"Davvero? Non me n'ero accorto, sa, nella foga del momento...capita" disse con voce innocentissima.
"Sarà. In ogni caso, a chi tocca adesso?"
"La squadra Getter, signore"
"Quei tre che si combinano, giusto?"
"Esatto. Il problema è che quando si collegano tra loro, non si sa mai quello che salta fuori. L'ultima volta avevano fatto un barboncino con una salsiccia in bocca, e la volta prima un grazioso coniglietto rosa di peluche. Insomma, ne fanno sempre una diversa."
"E perchè fanno così?"
"Non vogliono leggere le istruzioni e dicono che se la cavano bene senza"
"Interessante punto di vista, faccio così anch'io coi miei esperimenti. Forse è per questo che non funzionano mai"
 
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Yabarn fu trasportato nella sua stanza, le sue condizioni erano preoccupanti.
"Vedo...il buco della doccia...vedo...la lampadina...vedo...sei tu la mia mamma?"
"No, papà sono Rubina, tua figlia!"
"Allora sei tu la mia mamma? Voglio un bacetto, ecco!"
"Ma sire sono Zuril...il ministro..."
"Avanti Zuril dagli il bacetto! In fin dei conti è colpa tua se è ridotto così!"
"Ma Gandal...io...e va bene!"
"Visto che mio padre è fuori uso...prendo io il comando...vado da Duke a trattare la pace!"
"Principessa, suo padre la scotennerà quando tornerà in sé!"
"Quisquilie...e poi non è detto che ritorni in sé!"

"Finalmente Actarus sei tornato!"
"Già...dove sono tutti?"
Con noncuranza Procton rispose.
"In mezzo al mare a diverse miglia dalla costa."
"Con quale mezzo?"
"A nuoto!"
"Bisogna che vada a salvarli!"
"Perché? Se lo meritano! Tutto questo casino è colpa loro!"
"Ma padre...io vado a salvarli!!"
"Fai come ti pare."
Actarus partì al razzo per salvare i suoi amici.
"Buon Noncompleanno! A te, a te!"
"Chi cavolo sei????"

"Goldrake, finalmente!"
I ragazzi furono sollevati dalle potenti mani del robot cornuto...anche i due birilli furono raccattati nell'operazione!
Quando, al Centro Ricerche, Goldrake aprì le mani i ragazzi erano decisamente pesti, i due birilli continuavano a darsele di santa ragione.
"Actarus, questa ce la paghi!"
"Io cosa ho fatto? E quelli chi sono?"
"Vieni fratello, vieni a fare quattro chiacchiere con noi!"
La calma di Maria era preoccupante!
"Duke, sono Rubina! Sono venuta per te!"
Actarus iniziò a sudare freddo: lo sguardo assassino di Venusia si era posato su di lui!
"Credo di avere un impegno urgente...ci vediamo più tardi!"
Goldrake partì a velocità fotonica, nessuno riuscì a rilevare la sua posizione per ore.

Topolino era sempre più vicino alla base segreta di Macchia Nera...
 
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Actarus era tornato poco dopo, perchè si era chiesto perchè stava scappando.
"Scusa, Maria, ma perchè ti sei arrabbiata con me? Mi hai detto "Questa ce la paghi!" Ma se vi ho salvato e quello che è successo è stato per colpa tua e di Venusia che avete raccolto i Pokemon!"
"Scusa, ero esaurita. Adesso cosa dirai a Rubina?"
"Che facciamo la pace, no?"

Alla fine, Rubina, Actarus, Procton, Alcor, Maria, Venusia erano tutti ad un tavolo per gli accordi di pace. Il Cappellaio Matto e lo Stregatto erano rimasti lì per curiosità.
"Io e il mio popolo vogliamo la pace" iniziò Rubina.
"Bene" rispose Actarus, soddisfatto. "E tuo padre?"
"Sta poco bene e adesso sono io il capo. Quindi non c'è problema"
"Benissimo, abbiamo finito allora. Torna a trovarci, qualche volta."
"Ehi, un momento, Duke!" disse Rubina "Dimentichi niente?"
"Non mi pare. Devo firmare qualcosa?"
"Ci dobbiamo sposare!"
"E perchè? Cosa c'entra con la guerra? Io non amo te, amo Venusia. Quindi non posso sposarti"
"COME? E tutto quello che c'è stato tra noi su Fleed?" disse Rubina.
"Eravamo ragazzini. Restiamo amici"
"Sentimi bene" disse Rubina a voce bassa "O ci sposiamo, o ci sarà la guerra tra Vega e la Terra!"
"D'accordo. Quando ci sposiamo?"
"Ma cambi idea così, all'improvviso?"
"Insomma, deciditi. Ti devo sposare o no? Se no, sposo Venusia"
"Ma, Actarus, forse non dovresti dirlo in quel modo" obiettò Venusia, imbarazzata.
"E cosa posso dire?" rispose Actarus "Voglio sposare te, ma se lo faccio, c'è la guerra. Se sposo lei, c'è la pace. Forse è meglio che mi faccia frate, a questo punto!"
Rubina si alzò "Allora sarà guerra!" e si allontanò furiosa.
"Ma se ho detto che potevi sposarmi" obiettò Actarus "Valla a capire!"
"E adesso?" si chiese Alcor
"Non lo so. Se le dico che la sposo, adesso mi manda al diavolo. Senti, Alcor, per caso ti interessa sposare Rubina?"
"Sei fuori di testa?"
"Mi sembrava una soluzione possibile"
"Ehi, niente scherzi!" obiettò Maria.
"Su, poi vi metterete d'accordo tutti. Una tazza di tè?" concluse il Cappellaio.

Rubina si diresse alla Base Skarmoon, decisa a fare un attacco alla Terra in grande stile. Re Vega, completamente ripreso, ne fu sorpreso e, francamente, preoccupato. Insomma, tutti obbedivano solo a lei, tutti costruivano i mostri sotto suo ordine, e lui era diventato un prestanome. Va bene che gli andava una Rubina cattiva e contro Duke Fleed: era il suo sogno. Ma gli sembrava che fosse un pò troppo nella parte, tanto da oscurarlo. Ormai lei era la Regina, e lui il vecchio genitore. Non si poteva andare avanti così. Di nascosto, prese un'astronave e si diresse in segreto verso la Betulla Bianca, vestito da lattaio per non dare nell'occhio.
Mentre Duke Fleed stava occupandosi del fieno, si trovò davanti Re Vega in un insolito vestito bianco.
"Perbacco! Hai cambiato mestiere?"
"Duke Fleed, devo parlarti. E' per mia figlia. Sta esagerando"
"Ho capito, ma cosa posso farci?"
"Sposala e andate a farvi impiccare da qualche parte lontano da qui"
"Lei non vuole più"
"Convincila!"
"La fai facile. E poi devo difendere la Terra, mica posso scappare via con Rubina"
"Uff...Posso fare il lavapiatti qui? Mi sono stufato!"
"Sei sicuro?"
"La paga è buona, mi sono informato. Almeno valgo qualcosa: un lavapiatti è molto utile! Alla Base Skarmoon ero diventato il babbo scemo della regina!""
"D'accordo. Adesso chiamo Rigel, vieni con me"
 
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In onda la trasmissione "Canti ed urla" condotta dalla Regina di Cuori.
"Buon giorno cari telespettatori. Oggi parleremo di..."
"Buon Noncompleanno, maestà!!! Una tazza di tè???"
"Che ci fai qui Cappellaio?"
"Vi abbiamo cercato tanto cara sovrana! Una tazza di tè??"
"E chi ti ha detto che io volessi essere trovata??"
"Stop,stop!!!!!!!!!!!!! Mandate la pubblicità!!!! Dannazione siamo in diretta!!!"
"Non ti irritare Macchiolina che poi ti viene mal di stomaco!"
"Chi cavolo è 'sto tizio????"
"Cappellaio Matto per servirla! Una tazza di tè??"
"Non si può andare avanti così!!! Ci credo che gli ascolti calano e le vendite dei miei prodotti non decollano!!!"
"Macchiolina, tesoro, forse le armi pesanti, le mimetiche e le palandrane nere che produci e pubblicizzi...sono destinate ad un pubblico di nicchia..."
"Sciocchezze!!! Tutti desiderano un bazooka in auto od un obice in salotto!!!"
"Sarà...?!"
"Cosa ci fa una coda a strisce sulla testa della gnoma??"
"Macchiolina, non fare nulla di avventato, ti prego...è lo Stregatto!"
"Le boccacce a me???? Io il grande Macchia Nera, non posso tollerarlo!!"
Macchia Nera prese una mazza e la calò con forza sulla testa della Regina.
La forza del colpo incarcò la malcapitata di diversi cetimetri.
"TAGLIATEGLI LA TESTAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!"
I decibel prodotti da cotanto urlo fecero saltare tutte le macchine della stazione televisiva.
Macchia Nera tagliò la corda velocemente.
"Topolino, amico mio, arrestami! Mandami in una prigione sperduta...l'Isola del Diavolo andrebbe bene...se quella mi trova..."
Topolino arrestò il furfante e lo mandò all'Isola del Diavolo. Alice non volle lasciare il suo amato...finalmente ne aveva trovato uno, non lo avrebbe mollato manco morta! Si fece assumere come guardia carceraria all'Isola del Diavolo con diritto di visite coniugali.
La Regina di Cuori decise che la vacanza era durata anche troppo e rientrò alla reggia con il suo seguito...solo il coniglio non si trovò...

Righel e re Vega parlavano fitto fitto: contrattavano oneri ed onori...si inserì nella conversazione un coniglio bianco con un orologio al collo, Pumpkin voleva cambiare mestiere, fare il ciambellano della regina era diventato troppo pericoloso.
I Quattro amici osservavano la scena divertiti, ignari del pericolo che incombeva su di loro.

La luna divenne di un color vermiglio acceso e fu squassata da una risata satanica!!!

Un vulcano semovente e semianfibio fu avvistato in giro per il Giappone. Qualcuno vide un uomo con una benda sull'occhio affacciarsi per chiedere indicazioni stradali.
Un gruppo di giornalisti partì alla ricerca dello strano fenomeno per tentare lo scoop.
 
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Ill.mo Fil. della Girella

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"La situazione è particolare" sentenziò Zuril, pensoso.
"Direi. Non c'è più Re Vega, che è scappato non si sa dove, comanda Rubina e adesso stiamo attaccando la Terra come Re Vega sempre voleva. Non ci capisco più niente, forse era meglio se continuavo a fare il lavapiatti" confermò Gandal.
"Non c'è più posto, adesso lo fanno tutti ultimamente" commentò Hydargos, contrariato "Bisogna fare qualcosa! Senza Re Vega, non sappiamo più come comportarci!"
"In che senso?" chiese Zuril.
"Insomma, con Re Vega potevi proporre qualche tuo piano. Poi, dopo una sua sfuriata, ricominciavi a fare un altro attacco a Goldrake. Rubina invece non ammette nessun piano e vuole solo un attacco unico, da fare oggi alle tre del pomeriggio. E deve tutto essere finito entro le cinque, massimo cinque e dieci. Ha decisamente molta fretta."
"Vuole avere subito Duke Fleed in mano" spiegò Zuril.
"Per fare che?" chiese Gandal, che non era mai stato un tipo molto sveglio.
"Bè, vuole sedurlo, credo"
"E DOVREMMO FARE LA GUERRA SOLO PERCHE' RUBINA VUOLE..." gridò Gandal.
"Abbassa la voce, idiota. Adesso è lei che comanda, ci tieni o no alla testa?" lo zittì subito Lady Gandal.
"Bisogna fare qualcosa" ripetè Hydargos.
"Va bene, ma cosa facciamo?" chiese Gandal.
"Usiamo questo" sentenziò Zuril estraendo una fialetta contenente un liquido incolore.
"E che sarebbe?"
"Un filtro che farà addormentare Rubina e si sveglierà solo grazie al bacio del Principe Azzurro. L'ho visto in qualche vecchio film"
"Ma dai, che fesseria! E dove l'hai trovata?"
"Ho le mie fonti"

All'interno dell'Isola Vulcano, la Marchesa Yanus contava soddisfatta gli yen che Zuril le aveva dato. Gli affari sono affari.

Come nelle migliori tradizioni, Rubina bevve incautamente il filtro che era stato mescolato abilmente nel vino del pranzo ed entrò in un sonno profondo. L'attacco immediato dei veghiani fu rimandato a data da destinarsi, mentre Zuril, Gandal e Hydargos si diressero verso la fattoria per parlare col re (erano riusciti a trovarlo grazie alla segnalazione di Rigel, che aveva mandato un SOS dal Ranch. Re Vega come lavapiatti era una frana e aveva spaccato tutti i piatti della fattoria: non vedeva l'ora di toglierselo dai piedi).

"Teoricamente, dovrei catturarvi tutti, sbattervi in cella e buttare via la chiave" commentò Actarus ai tre.
"Certo, ma non cambierebbe molto la faccenda: le forze veghiane si sceglierebbero un altro comandante e le cose andrebbero avanti. Peggio, potrebbero sceglierne uno più bravo di noi" osservò acutamente Zuril.
"Sarebbe un vero disastro. Va bene, prendete Re Vega e levatevi di torno"
"Grazie. La prossima volta che ci scontreremo, ti offrirò da bere"
"Meglio di no. Senti, e quella risata satanica alla Fantaman che avete fatto insieme alla luna color vermiglio?"
"Coreografia. Stiamo cercando nuove soluzioni per annunciarci. Ti è piaciuta?"
"Insomma..."
"Non sei mai contento. Andiamo, Maestà" disse Zuril inchinandosi a Re Vega.
"Bene. A proposito, non mi avete ancora pagato per i mei servigi" disse il Re a Rigel.
"Dovresti essere tu a pagarmi. Tutti i piatti che hai rotto equivalgono allo stipendio di due anni. Vi do due secondi e mezzo per sloggiare" rispose il rude ranchero, puntando su di loro il fucile a pallettoni.
Gli altri capirono l'antifona e se ne andarono all'istante.
"E tu non ridere" disse Rigel ad Actarus "Sei stato tu a presentarmi quello spaccastoviglie della malora. Quindi, ti occuperai della latrina da solo per due mesi. E se obietti, se dici una sola parola, lo farai per un anno"
Questa è l'utima volta che faccio un favore a Re Vega, pensò Actarus sospirando.
 
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Rubina dormiva placida nel suo letto a causa del filtro di Zuril (o di Yanus, come vi piace di più).
Sette nanetti apparvero dal nulla ed iniziarono a contemplare la bella principessa tenendo ciascuno il proprio cappello tra le mani.
Quando re Vega entrò nella stanza per controllare la situazione rimase senza parole.
"Buona sera, siamo i sette nani, lei di grazia, chi sarebbe?"
"Come...cosa...chi...io sono re Vega!"
"Piarece...cioè piacere...sono Dotto, è lei il responsabile della principessa?"
"Sono il padre, ma non sono il responsabile del suo stato. Se state cercando quello che l'ha ridotte così io posso indicarvelo."
Il previdente re voleva a tutti i costi evitare le bastonate immeritate...ed anche quelle meritate se è per questo!
"Sappiamo chi è stato...La strega cattova...cattuva...cattiva. Vorremmo portarla via per poterla custodire finché il principe azzurro non verrà a svegliarla."
"Davvero ve la portate via gratis??? Ce la togliete dai piedi gratis???? Accetto se non la riportate indietro mai più...e non accetto lamentele per il caratteraccio, chiaro???"
"Certo la custediramo...custodarimo...custodiremo noi. Anche per l'eternità se servirà!"
"Ma ben gentili prego, prego!"
I Nanetti portarono via la principessa.
"Che liberazione! Finalmente mi sono tolto di mezzo quella rompiscatole! E Zuril ha salvato le chia...le terga dalla furia di quei cosetti...piccolini ma certe braccione muscolose! Chissà che lavoro faranno?? Ripensandoci...POSSIBILE CHE QUESTA BASE SIA UN PORTO DI MARE!!! ZURIL TI RITENGO RESPONSABILE!!!"
 
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view post Posted on 15/7/2013, 08:21     +1   -1
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Con indosso una divisa da guardia giurata, Zuril venne incaricato della sorveglianza delle entrate della base Skarmoon: a nulla era valso far notare i suoi evidenti problemi di vista.
A parte questo, sulla base Skarmoon si respirava un'atmosfera rilassata.
Re Vega guardava i cartoni animati della Disney in televisione, con qualche sensazione di dejà-vu.
Hydargos, comodamente stravaccato nella postazione che era stata del Ministro della Scienza, leggeva il giornale: il titolo a tutta pagina diceva "Vulcano semovente si aggira per il Giappone!"
"Gandal, vieni a vedere. Questa è senza dubbio la concorrenza. Temo che dovremo darci da fare o sarà qualcun altro a conquistare il mondo!"
Lady Gandal, che stava prendendo il sole in un succinto bikini rosa fluo, si tolse gli occhiali da sole e lesse rapidamente l'articolo.
"Accidenti, mai un attimo di riposo. Potresti andare tu in perlustrazione, io mi sono appena data la crema..."
"Vuoi che ricordi a Vega che il lavapiatti ha preso le ferie?"
"No, no, ho ancora tutte le mani screpolate... e va bene"
Il volto di Gandal si richiuse, e il comandante supremo si affrettò verso la sua astronave. Hydargos sì guardò bene dal ricordargli che non indossava esattamente la divisa regolamentare...

"Biancaneve e i Sette Nani" era arrivato al punto in cui il principe azzurro sveglia la principessa con un bacio d'amore... Re Vega, commosso, si asciugò gli occhi con un fazzoletto; quando un'intuizione lo fulminò...
"Se il principe azzurro trova Rubina la base ripiomba nei casini! Hydargos!"
"Sire"
"Dobbiamo eliminare il principe azzurro!"
"Il principe chi? L'unico che mi viene in mente è Duke Fleed, ma più che azzurro mi pare rosso!"
"Mah, forse hai ragione..." frugò nella sua raccolta di VHS "forse si tratta di questi"
ed estrasse una videocassetta dal titolo "Il Grande Puffo".
"Dobbiamo distruggerli"
"D'accordo Sire... Io odio i Puffi!"

Rubina dormiva profondamente in una teca di cristallo, i sette nani spaccavano la legna, e un vulcano sempvente ed anfibio risaliva la corrente del placido ruscello che scorreva accanto alla casetta nel bosco...
 
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view post Posted on 15/7/2013, 09:36     +1   -1
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Gandal non riusciva a capire il perché delle risatine beffarde dei suoi sottoposti nell'astronave.
"Invece di ridacchiare, datevi da fare, lavativi!! Dobbiamo individuare in fretta quel Vulcano!!!"

Hydargos radunò in fratta un manipolo di incursori della guardia scelta di Vega. Si portarono in un bosco per una missione segretissima. Il briefing fu effettuato in loco.
"Questo è il nostro obiettivo!"
"Non sarà difficile individuare questi esseri blu comandante!"
"Più di quanto immagini! Fate attenzione al sottobosco, sarebbe meglio se avanzaste a quattro zampe!"
"Come? Credo di non aver capito bene?"
"Quattro zampe! Hai capito benissimo! Sono alti 10 centimetri circa. Esplorate con grande cura gli assembramenti di funghi!"
"Comandante, con tutto il rispetto, cosa ha bevuto questa mattina!"
"Questa missione è stata voluta da Vega il grande!!! Quindi al lavoro!!! Vogliamo risultati rapidi!!!"
"Agli ordini comandante!!! (Io diserto...ma come si fa??? Questi sono pazzi!!! Un gruppo scelto di incursori contro un manipolo di insetti!!!)

Un ragazzo in groppa ad un cavallo bianco galoppava nel bosco. Mascella forte e volitiva, capello biondo, occhio azzurro, torace ampio, fianchi stretti.
Vide la teca di cristallo e si precipitò.
"Soave creatura! Non posso esimermi dal baciarla!!"
Sotto gli occhi compiaciuti dei nanetti, il ragazzone aprì la teca e stampò un baciozzo sulla bocca della principessa. Ella aprì gli occhi ed emise la sua prima parola.
"Duke...."
"Ehm, no Azzurro mia cara, Azzurro...principe Azzurro"
"Chi????? E chi cavolo sei????"
"Sei confusa, lo capisco...Sono il principe Azzurro, sono venuto a salvarti dalla maledizione della strega cattiva. Ora potremo sposarci e vivere felici e contenti!"
"Ricapitoliamo...Io sono caduta sotto la maledizione della strega cattiva, e quelli??"
"I nanetti ti hanno custodita e protetta fino al mio arrivo."
"Ok! Ora tu mi baci, mi sveglio e ci sposiamo..."
"Esatto!!!"
Rubina rifletteva rapidamente: l'ultima cosa che ricordava era la cena alla base Skarmoon e Zuril che la guardava in modo molto strano...2+2=4...questo giovane era molto bello...forse più di Duke Fleed...oltretutto quel becero fedifrago le aveva preferito un'altra...chiaramente non alla sua altezza! Questo tale, invece, voleva sposarla a tutti i costi...se aveva imparato una cosa era a prendere la palla al balzo! Prima il matrimonio, poi la vendetta...prima che ci ripensasse!!!
"Bene! Sposiamoci subito! Poi in viaggio di nozze, mi proverai il tuo amore contro dei felloni che mi hanno offeso!"
"Tutto quello che vuoi, colombella!!"

Il Vulcano era arrivato in vista della base Jetter.
 
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view post Posted on 15/7/2013, 10:28     +1   -1

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Purtroppo si rivelò essere la ex-base del Combattler 5, un robot sconosciuto e disoccupato, che era andato a fare il ragioniere a Busto Arsizio per campare.
"E adesso basta!" esclamò Yanus, dando un pugno sui computer di guida, che si misero subito a trasmettere l'ultima puntata di "Sentieri" a causa del contraccolpo.
"Marchesa Yanus, questo comportamento lo trovo disdicevole. Lo sa bene che una marchesa non dà pugni da nessuna parte, e ultimamente lei ne dà un pò troppi" commentò il Gran Maresciallo, mentre cercava di risolvere l'ultimo sudoku sorseggiando un'aranciata con la cannuccia.
"Maledizione, Gran Maresciallo! Sono giorni che cerchiamo la base della squadra Getter e siamo finiti in posti assurdi! Come quella volta che abbiamo incontrato quel tizio seminudo sopra un elefante che ci chiedeva se eravamo cacciatori d'avorio! Oppure quel tizio con una gamba sola che ci chiedeva se abbiamo avvistato la Balena Bianca! Ma la mappa lei la sa leggere?"
"Come si permette di mettere in dubbio le mie capacità?" disse lui, offeso "Abbiamo solo fatto delle piccole deviazioni, errori trascurabili. Ormai dovremmo esserci. Timoniere, ci siamo?"
"Sì, Gran Maresciallo, ho seguito rigorosamente le sue indicazioni. Ma ho qualche dubbio..."
"Non è possibile, ormai dovremmo esserci alla Base Getter! Fatemi vedere!"
Il Gran Maresciallo uscì dall'Isola Vulcano, osservando davanti a sè la Base Skarmoon. Perplesso, osservò la mappa grattandosi il mento e disse:
"In effetti, forse in questo punto dovevamo andare a destra"
La Marchesa Yanus, con due occhi così, era rimasta semplicemente senza parole.
Ma come ha fatto?

Nel frattempo, Gandal, sulla Terra, a bordo della sua astronave oppotunatamente mimetizzata, cercava con estrema attenzione l'Isola Vulcano, mentre i suoi uomini lo fotografavano di nascosto, visto che si era dimenticato di togliersi la, diciamo, tenuta estiva di Lady Gandal.

Alla Base di Goldrake, intanto, si stava lavorando per ricostruire la Trivella e il Delfino, ridotti in coriandoli dai piccoli Pokemon. Cercando di ricomporli, ottennero il TFO.
"Ma sei sicura di aver seguito le istruzioni?" chiese Maria, perplessa.
"Bè, insomma, sono un pò complicate. E' tutto scritto in giapponese, non si capisce niente!" si difese Venusia.
"Scusa, Venusia, tu SEI giapponese."
"Ah, è vero. Bè, ricominciamo daccapo"
Ottennero il Daitarn 3.
"Venusia, scusa, ma tu lo sai leggere il giapponese?" chiese Maria.
"Insomma, qui ci sono tanti termini tecnici...non è facile da leggere!"
"Chiamiamo Procton"
"E' andato a fare una conferenza sulla vita segreta delle lamprede. Torna dopodomani"
"Che cavolo c'entra questo con la Base Spaziale?"
"Abbiamo bisogno di soldi. L'altro ieri Procton è andato alla conferenza sui lepidotteri striati mangiatori di uomini. Abbiamo poca scelta..."
"Va bene, rifacciamo! Stavolta faccio io, capisco benissimo il giapponese e i termini scientifici, poi io sono di Fleed, un pianeta scientificamente avanzato!" sentenziò Maria.
Alla fine realizzarono la Batmobile e l'elicottero di Paperinik.

Edited by joe 7 - 15/7/2013, 14:32
 
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