Ill.mo Fil. della Girella
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| "Alcor, tesoruccio..." disse dolcemente Maria sorridendo con gli occhi che brillano. Il ragazzo sobbalzò. Quando Maria diceva "tesoruccio" con quel tono significava che era furibonda come una belva assetata di sangue. "S...sì?" "Tu non hai nessun timone, tesoruccio. Questo è un canotto. Un ca-not-to, capisci?" "S...sì" "Quindi non sei al timone, tesoruccio. Capisci?" "C...certo" "QUINDI, SE NON MUOVI SUBITO IL TUO REMO, TI SPACCO LA TESTA IN DUE COL MIO. CONTO FINO A UNO!" Alcor si mise immediatamente a remare con la velocità del turbine di un transatlantico. "Vedo che ci siamo capiti" commentò Maria.
Nel frattempo, Pinco e Panco, con tutte le ossa rotte, furono trascinati via dall'Esercito Gatto e buttati a mare a pedate fuori dall'Isola Vulcano. La Marchesa Yanus, abbastanza spettinata, disse ai due: "Prima regola: mai picchiare una donna. Seconda regola: mai picchiare una marchesa. E terza: mai picchiare una strega! Ricordatevelo, coppia di buffoni!" Yanus si ritirò all'interno dell'isola, ancora furiosa, osservando seccata il suo bastone rotto a causa dell'eccesso di zelo. Va bè, me ne farò un altro, si disse buttandolo via. In mezzo al mare, Pinco disse a Panco (o forse il contrario): "Pesta mica male, quella!" "E' stato divertentissimo. Dobbiamo rifarlo alla prima occasione!"
Rientrando nella sala di comando, Yanus vide che il Gran Maresciallo si stava togliendo la benda dall'occhio per metterla sopra l'altro, che era diventato un occhio nero a causa della colluttazione furibonda. E' sempre comodo avere una benda a disposizione, non si sa mai quando possa servire. "Hai mandato via i due idioti?" "Sì, Gran Maresciallo" "E Koji Kabuto e le altre?" "Stanno scappando via a bordo di un canotto. I cannoni dell'Isola Vulcano sono già puntati su di loro. Li polverizziamo? Sarebbe una goduria!" "No, ho in mente qualcosa di infinitamente peggio!"
Alcor fu il primo ad accorgersi del rumore. Un sibilo preoccupantissimo. Si voltò di scatto, ma era troppo tardi. Un proiettile acuminato della lunghezza di uno spillo era stato lanciato dall'Isola Vulcano, centrando in pieno il canotto e sgonfiandolo come un canotto che, appunto, si sgonfia. Alcor, Venusia e Maria furono subito a mollo. "Che facciamo ora?" "Nuotiamo, che altro?"
Yanus osservò i tre naviganti sul binocolo. "La cerbottana ha funzionato, Gran Maresciallo. Però avrei preferito cannoneggiarli" "Troppo veloce. Invece così sarà molto più lunga. Ci sono più di trecento chilometri da qui alla costa. Inoltre, ci sono anche squali, meduse, gorghi marini, depositi di petrolio scaricato illegalmente nel mare, pattumi vari eccetera. Uno spasso. Per caso, ci sono i piranha da queste parti, Marchesa?" "No. Sono pesci d'acqua dolce e vivono in sudamerica" "Peccato. Vabbè, almeno adesso, finalmente, mi sono vendicato di tutte le migliaia di volte che mi ha sconfitto con Mazinga Z. Ragazzi, che soddisfazione, pago da bere a tutti!" disse il Gran Maresciallo sfregandosi le mani.
Dopo una bevuta di Champagne Dom Perignon stappato apposta per l'occasione, il Gran Maresciallo notò: "Però un paio di pugni ben piazzati li avete dati anche a me, Marchesa!" "Davvero? Non me n'ero accorto, sa, nella foga del momento...capita" disse con voce innocentissima. "Sarà. In ogni caso, a chi tocca adesso?" "La squadra Getter, signore" "Quei tre che si combinano, giusto?" "Esatto. Il problema è che quando si collegano tra loro, non si sa mai quello che salta fuori. L'ultima volta avevano fatto un barboncino con una salsiccia in bocca, e la volta prima un grazioso coniglietto rosa di peluche. Insomma, ne fanno sempre una diversa." "E perchè fanno così?" "Non vogliono leggere le istruzioni e dicono che se la cavano bene senza" "Interessante punto di vista, faccio così anch'io coi miei esperimenti. Forse è per questo che non funzionano mai"
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