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Natale nel... mondo, o almeno in Europa

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H. Aster
view post Posted on 29/10/2014, 22:33 by: H. Aster     +1   -1
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Fratello di Trinità e Bambino

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Guarda che certe tradizioni sono anche nostre.
Mia mamma, classe 1941, ricorda che suo nonno, veneziano, ad Ognissanti intagliava zucche. Qui in Lessinia si usava. Non è uno scopiazzamento, o almeno non lo è del tutto.

Aggiungo una serie di tradizioni di tutta Italia, prese dal sito Halloween.it. www.halloween.it/italia/leggende/italia.htm

LE TRADIZIONI POPOLARI ITALIANE
DEL 31 OTTOBRE

Abbiamo bisogno del vostro aiuto! Sappiamo che ci sono molte tradizioni in Italia che riguardano una festa di fine Ottobre, in onore dell'Autunno, del Raccolto o degli Spiriti dei Morti. Oltre alla tradizionale festa Americana fatta di costumi e zucche, ci piacerebbe esplorare le tradizioni del nostro paese per non farle scordare, e per farle conoscere a chi non le sa. Mandateci le vostre conoscenze, foto, documenti etc. a [email protected]

Ecco alcune segnalazioni dei nostri visitatori:

Lucio ci scrive: In Veneto si dice "Suca Baruca": la festa non è solo celtica. Fino all' inizio degli anni sessanta la zucca illuminata era esposta in tutte le case, oppure erano celti anche i veneti?



Anna ci scrive: Nel mio paese che si chiama Giovinazzo (BA), alla mezzanotte del 31 Ottobre davanti alle fotografie dei defunti si appongono dei ceri che resteranno accesi per tutta la notte affinchè la loro luce guidi i nostri cari defunti nelle nostre case.
In questa unica notte dell'anno loro vengono a trovarci e noi prepariamo loro un banchetto con quelli che sappiamo essere i loro cibi preferiti.


Zemo si scrive: In Lombardia, nei dintorni del Lago di Como è tradizione fare dei falò e
lasciar rotolare dai pendii delle colline ruote di carro e balle di fieno incendiate. Queste usanze, di chiara derivazione celtica ricorrono (anche se ormai si vanno perdendo) più di una volta l'anno, una delle quali in autunno, più o meno in corrispondenza del giorno di ognissanti.
(n.b.: riporto questa tradizione così come mi è stata descritta qualche anno fa da una persona abitante di quei luoghi)
Inoltre in Lombardia è usanza mangiare dei dolci particolari per la ricorrenza dei defunti, chiamati appunto "pan dei morti".



Elena ci scrive: Anche a Milano e in Brianza si usava, ai tempi dei miei nonni, ma anche di mio padre, intagliare delle zucche arancioni per inserirvi le candele sul fondo ed andare in giro a spaventare le vecchiette, andando anche di casa in casa a chiedere del cibo: noci, nocciole, castagne.
Queste zucche venivano chiamate "Lumere".
Si festeggiava proprio a fine ottobre per tre giorni: 30, 31 ottobre, 1 novembre.
A casa si dovevano lasciare una ciotola di latte, un bicchiere di vino rosso e del cibo, per i defunti, sul davanzale delle finestre.



Aura ci scrive: In Romagna, terra di Galli (e quindi Celti, credo), persistono usanze, soprattutto nellecampagne, legate all'antichità, quando si pensava che nella notte di Shamain il mondo dei vivi toccasse per un istante quello dei morti e fosse possibile vedere i propri cari defunti camminare fra di noi. Nel passare alla cultura cristiana, e ancora oggi, durante l'Ottavario dei morti (settimana di preghiere speciali per i defunti) si usa accendere ceri in casa, davanti alle immagini dei propri defunti, spesso utilizzando le candele benedette per la Candelora (festa di presentazione di Gesù al tempio, nel mese di Febbraio.).



Alessandra della Pro Loco di Lugo ci scrive: Anche nella mia zona: Lugo di Romagna, si usava la notte del 31 ottobre mettere le zucche intagliate con lumini dentro, sui muri dei cimiteri per incutere paura a coloro che passavano in bicicletta. Aalcuni ragazzi si divertivano anche a nascondersi dietro le siepi (che una volta erano lungo le strade di campagna) e uscire con la zucca accesa non appena uno "sventurato" si trovava a passare di li. La zucca illuminata da noi si chiama "la Piligréna".
A Lugo si svolge la manifestazione "La notte di halloween - La Piligréna" dove oltre a spettacoli di strada, mercatino e stand gastronomici, alle 23,30 si può assistere al rogo della Piligréna. Nel pomeriggio i bambini delle scuole in un laboratorio preparano le zucche che serviranno poi la sera per allestire la festa.


Cettina ci scrive: nel mio paese che si chiama Paternò (CT) il giorno di tutti i Santi ci si reca al cimitero a visitare i morti insieme ai bambini, insieme alle preghiere si chiedono dei doni. La sera si va a letto presto perchè a mezzanotte vengono le anime che portano i regali.
 
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98 replies since 24/10/2014, 16:24   1114 views
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