Anche quest'anno ricomincia la follia. Non solo a partire da settembre i negozi volevano rimpinzarci di biscotti speziati, panpepato ecc.: adesso - all'inizio di dicembre - si fa quasi fatica a trovare quello che si vuole!! Oggi cercavo dei sacchettini con disegno natalizio, ingredienti per fare i biscotti e via dicendo... Che volete che vi dica?! Sì, c'erano, ma non più alle entrate dei negozi o nei soliti "punti strategici"!, così anche se mancano ancora 3 settimane alle feste mi è toccato mettermi a cercare!! Le uniche cose bene in vista erano le Stelle di Natale (le piante beninteso)...
Che cosa ridicola, eppure si ripete tutti gli anni...
No, questa non è polemica sul Natale, come sovente è più facile fare, ma un'iniziativa lodevole di uno dei più grossi distributori di generi di prima necessità in Svizzera (Migros, ossia dal francese mi gros, tradotto mezzo grosso)...
Oggi è uno dei colossi commerciali del paese, se non il colosso commerciale più importante, ma la storia vuole una "partenza in sordina, discreta": il suo fondatore molto lungimirante fondò nel 1925 la catena Migros per raggiungere tutti, proprio tutti gli abitanti di un paese in mezzo alle Alpi... e cosi vecchi camion che sembravano quelli delle poste portavano generi alimentari nei paesi più sperduti una o più volte a settimana. Io , che non sono né giovanissima ma neppure vecchia, li ho ancora visti... ora i tempi sono cambiati, ma non di rado vengono lanciate iniziative benefiche, ed è inutile dire che il Natale si presta a questo genere di attività...
Questa di cui vi metto il link sotto, da alcuni anni si rinnova appunto a Natale: la canzone è lo specchio di quattro culture, e quindi lingue, diverse, che convivono sotto gli stessi principi, con abitudini che ci accomunano malgrado le grandi differenze che sono però sinonimo di ricchezza collettiva.
Non è certamente con l'intento di fare promozione che vi metto questo video, che da noi spopola a Natale e che riscuote sempre successo perché incarna uno spirito semplice e autentico, altrimenti non sospettabile in altri tempi ( ...forse durante il resto dell'anno si perde a favore di aspetti più ... economici... )
Domenica, mentre mio marito "lottava" con un enorme pezzo di oca e relativi contorni, mi chiedevo: cosa si mangia da voi, tradizionalmente? Non intendo dolci come panettone e torroni, ma proprio a pranzo o cena?
Segnalo il mercatino natalizio sull'Isola delle Signore, nel Chiemsee, se a qualcuno interessa. Di solito ha luogo solo durante i primi due fine settimane di dicembre.
Oltre a essere suggestivo, non è sovraffollato come gli altri a causa della locazione sull'isola.
Val Padana, bassissima Val Padana, praticamente sotto il livello del mare
Status:
CITAZIONE (Delari @ 26/12/2016, 20:53)
Domenica, mentre mio marito "lottava" con un enorme pezzo di oca e relativi contorni, mi chiedevo: cosa si mangia da voi, tradizionalmente? Non intendo dolci come panettone e torroni, ma proprio a pranzo o cena?
Ciao Delari, dalle mie parti, sia in città sia in campagna, ogni famiglia ha un pò un suo rito per la cena e/o pranzo di Natale. Molti festeggiano di più la sera della vigilia di Natale, altri il giorno di Natale stesso. Sostanzialmente la maggior parte delle famiglie sceglie un menù di carne, con pietanze abbastanza classiche e frequenti un pò in tutta la cucina emiliana. Di solito sia per la mia famiglia sia per i miei amici il pranzo di Natale è considerato il momento clou e prevede di proporre direttamente, come primo, un piatto di cappelletti in brodo (quindi senza antipasti); poi come secondi, si offrono il cosiddetto lesso con salsine di accompagnamento (la salsa rossa a base di pomodoro e la salsa verde a base di prezzemolo) e il salamino da pentola servito con il purè di patate. Il pranzo di Natale ha sempre luogo da mia madre e, ad esempio, lei serve anche un pò di radicchio rosso come contorno fresco. Dopo c'è un tradizionale intermezzo di frutta fresca e frutta secca. In conclusione si servono i dolci: la classicissima zuppa inglese e a seguire un assaggio di pandoro o panettone.
Nei paesi verso il mare, soprattutto nelle vicinanze di Comacchio, il pranzo di Natale assume vesti diverse: è senza dubbio meno commerciale e più rustico e tutto sommato conserva ancora un pò di sapore antico (sempre che anche questa atmosfera non sia interpretata come manovra commerciale per attirare copiosi turisti nei ristorantini tipici... ). I piatti sono ovviamente tutti a base di pesce: si parte con un tradizionale risotto di mare o un piatto di spaghetti allo scoglio per passare alla grande grigliata di pesce. I più tradizionalisti preferiranno gustare l'anguilla in umido con polenta. I dessert invece sono simili a quelli di città.
Da me non si è mai usato il cenone del 24 dicembre, come del resto in tutto il Nord Italia, almeno credo. Il 25, un primo ripieno al formaggio in brodo di carne come manzo e pollo, verdure miste, qualche crostino fatto in casa come antipasto. Alla fine via libera a: panettone, torrone, cioccolatini, panforte, pampepato (non lo si trova quasi più, a me non piace molto), anche dolci fatti in casa.
I rimanenti giorni di festa sono più o meno su questo tono: deve ancora iniziare il tutto, ma già non vedo l'ora di tornare ai pasti normali, anche se a casa mia non si è mai esagerato. Non amo molto mangiare, punto più sul bere anche se in modo decisamente sobrio: poco ma buono, tutto sul secco e non dolce.
)
).
