| Arrivo un po’ tardi e molto, oserei dire tutto, è già stato detto… ma finalmente ho avuto il tempo di rivedere l’episodio, e non riesco a trattenermi dal dire anche la mia, quindi se ripeterò fatti già detti vale come un quoto!
Gauss: personaggio terribilmente egoista, cinico, crudele e spietato, quindi intelligente, ma in un certo qual senso la sua figura è caricaturale e artificiosa. La sua ambiguità è esasperata, quindi è difficile intravvedere in lui quell’equilibrio interno capace di avvalersi appieno delle proprie potenzialità con finalità ben precise come invece avviene per Duke (ovviamente tenendo conto che Duke lo conosciamo perché è il protagonista, Gauss non ha beneficiato dello stesso tempo a disposizione per rivelarsi).
In un certo qual modo Gauss è la parte oscura di Duke, quello che lui avrebbe potuto diventare: acque in piena di uno stesso fiume straripante che ad un certo punto si sono divise, le une diventando limpide, le altre torbide e infide! La ferita di guerra è la stessa: entrambi Principi di un pianeta (e quindi preparati alla responsabilità per il bene collettivo) attaccato barbaramente da Vega, vivono estraniati dalle loro origini, logorati dalla guerra e dai sentimenti violenti che tale vissuto comporta. La spaccatura che differenzia le due personalità messe a confronto sta probabilmente nel fatto che, mentre Duke ha perso tutto ed il suo popolo è stato sterminato e quindi soffre di sensi di colpa da espiare, ed è sopravvissuto in un contesto di pace e amore (la Terra), Gauss è rimasto sul suo pianeta non completamente distrutto a nutrirsi di odio e rancore, vivendo in condizioni che lo hanno indurito e trasformato in una forza vendicativa (… quindi cedevole al ricatto di Vega). Fondamentale dunque per capire i due antagonisti è questo sviluppo interiore che avviene su fronti opposti e che li porta allo scontro che, IMHO, avviene ad armi pari, e non, come ho letto spesso, impari a favore di Gauss…Gauss è solo apparentemente più forte di Duke: lui ha la forza del cinismo, ha la violenza dell’odio e del rancore. Dalla sua Duke ha la forza dell’amore, la ragionevolezza dettata dalla sua integrità morale che lo rende sempre fedele a sé stesso nella continua ricerca di evitare, per quanto possibile, lo scontro (poi non ci riesce perché il suo bellissimo robottone continua a tiralo in ballo per far strage…)!
La forza fisica che Gauss è capace di sviluppare alberga in sé quella fragilità mentale tipica di chi si nutre di sentimenti negativi: una volta riconosciuto di stare moralmente ed eticamente dalla parte sbagliata, perché tatticamente Duke lo ha portato a quel punto (dove voleva, … con la forza della non violenza), la sconfitta si configura per sua stessa mano (si lascia uccidere), ma questo non significa che Duke/Goldrake fosse più debole. Duke non ha fatto altro che utilizzare, a modo suo, le stesse armi proposte da Gauss: lo studio, la coercizione psicologica, che in questo caso, anziché indebolire Duke (…”ti ucciderò con la luna piena”, lo stillicidio del gioco del gatto con il topo che avrebbe dovuto terrorizzare Duke) spingono Gauss ad identificarsi con il suo nemico (inevitabile il parallelismo con l’immagine delle sorelline vittime di guerra, anche se per Duke veniamo a scoprirlo più tardi… inevitabile non notare l’amore per la natura che li accomuna). Graziando Duke al primo scontro, Gauss, in evidente stato di superiorità (ma non è la prima volta che vediamo e vedremo Goldrake sul punto di soccombere, quasi a sottolinearne la vulnerabilità nonché la fortuna, perché anche quella gioca un ruolo importante in tutte le vicende della vita), segna l’inizio della sua sconfitta, in quanto volendo studiare il nemico con l’evidente sentimento di chi ha già la vittoria in mano, ha dato a questo l’opportunità di fare altrettanto e di svelarglisi in tutta la sua bellezza interiore (questa più o meno inconsciamente usata come arma sottile, tagliente ma capace di andare a colpire profondamente… ), e a Gauss ha cominciato a frantumarglisi quel castello di ghiaccio in cui si era barricato.
Nel bosco, quando Gauss cerca il corpo a corpo con Duke, non vedo quest’ultimo in difficoltà, ma vedo che volutamente cerca di sottrarsi all’attacco pur non fuggendo: quasi Duke non volesse attingere alla propria forza per non rischiare di affondare le proprie mani direttamente nella carne del suo antagonista: lui sa che questo potrebbe accadere, e segnerebbe l’inizio di una trasformazione paurosa di sé stesso. Duke uccide è vero, ma per legittima difesa, e tra lui e il suo antagonista c’è uno spazio a volte enorme. È un approccio “pulito”, forse più accettabile, per uccidere, che permette di non vedere gli occhi di soccombe. Duke rifugge la violenza ma è costretto ad usarla, dunque lui mai affonderebbe di proprio pugno un coltello in un suo simile. Questo sarebbe un aspetto in antitesi con l’immagine che ne abbiamo, di un uomo capace di salvare un uccellino, accarezzare fiori e meravigliarsi di fronte ad una processione di formiche. Gauss invece, fin da subito è rappresentato come una persona capace di essere bestiale (l’uomo lupo, il licantropo, l’agghiacciante essere con la forza brutale della bestia e l’intelligenza di un uomo, l’essere che dunque uccide con spietatezza per il puro gusto di farlo… l’uccellino) e quindi é prevedibile che possa spingersi ad atti che lo portano a violare con la propria forza maniacale il corpo del nemico per sentirne il gusto del sangue. Una sete di sangue che lo porta alla violenza fine a sé stessa e priva di qualsiasi morale… è di questa mancanza di senso che si rende conto Gauss incontrando Duke!
Dubito che Duke lo salverebbe (dalle rapide del fiume) se non fosse sicuro di tenergli testa e se non riconoscesse nell’avversario una persona da trattare con dignità malgrado la guerra. A suo rischio e pericolo mantiene in vita la persona che rischia di mettere a repentaglio la salvezza della Terra … ma Duke ha un’etica di guerra, come Gauss, e non accetta vilmente l’aiuto del destino che in quel momento lo libererebbe del nemico: come dire “alzati e battiti da uomo, senza sotterfugi (lottando ad armi pari senza contare sulla forza bruta del licantropo), e che vinca il migliore”. I due sono dunque pari, ma Gauss grazia Duke con cinismo, mentre Duke salva Gauss per amore e rispetto della vita. Nel primo prevale l’egoismo ed il piacere delle sensazioni scaturite da quel gesto il cui scopo é solo quello di protrarre l’agonia dell’altro, nel secondo prevale l’altruismo volto a proteggere il bene supremo della vita… come può un principe non ricordarsi di questo? Accecato dall’ odio, dal rancore e dalla sete di vendetta, Gauss ha perso di vista il suo scopo…Il ribrezzo che nutre verso quello che è diventato e la vergogna per aver scoperto di essere dalla parte sbagliata sono immensi, quindi appare desiderabile per lui morire dignitosamente in battaglia. Come dice Aster “…ha deciso di lasciarsi sconfiggere da Actarus perchè aveva capito di essere dalla parte del torto, il nemico era Vega e Actarus aveva la possibilità di batterlo. Allo stesso tempo non si è alleato apertamente con lui ma si è fatto uccidere per risultare sconfitto e non traditore, ed evitare che Vega si vendicasse sul suo pianeta…."
Gauss si redime ed espia le proprie colpe, per le quali prova una vergogna immensa, morendo per mano di colui che credeva di poter uccidere traendone piacere. Ma vilmente non tiene fede al suo “mandato” di protettore del pianeta Lupo… Ancora una volta il suo egoismo ha prevalso, facendogli desiderare la morte prima di aver portato a termine i suoi intenti…( forse Vega non attaccherà il pianeta, ma di certo non lo libererà ...)
Gauss un personaggio interessante e sfaccettato ma troppo negativo, violento e perfido. Il cinismo che lo contraddistingue ha finito per ritorcersi contro di lui, salvo concedergli, in punto di morte, la possibilità di vedere come stanno realmente le cose.
…tornerò con Venusia… a completare il trittico Gauss-Duke-Venusia.
Edited by pianetaazzurro - 16/11/2014, 09:03
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