L’intervento di Aster mi ha dato ulteriori spunti…
La CURIOSITA di Gauss: non ho mai messo in dubbio l’intelligenza di Gauss, quindi è normale che sia curioso, che si ponga delle legittime domande riguardo quel nemico che gli è stato presentato come invincibile e che in realtà lui avrebbe potuto distruggere in men che non si dica. Gauss è stato fin da subito dipinto come un elemento indipendente, fuori dagli schemi, che nonostante tutto è stato capace di salvaguardare il proprio libero arbitrio senza sottostare agli schemi di Vega, per i quali evidentemente prova disprezzo. Di qui la sua intenzione a voler gestire il conflitto a modo suo, prendendosi la libertà di STUDIARE il suo avversario. Fin qui niente di male, se non fosse che Gauss, il cui individualismo è sostenuto da un ego gigantesco, pecca d’orgoglio e sicurezza in sé, così da non rendersi conto che lo stare vicino a Duke provoca lo sgretolamento silenzioso ma continuo della sua corazza…
Se etimologicamente curiosare/essere curioso contiene l’accezione positiva di crescita e cambiamento (forse che Gauss inconsciamente cercasse di dar risposta alla sua assillante insoddisfazione dell’essere sicario di Vega, e che, curiosamente, Duke con il suo comportamento gli fornisse una nuova chiave di lettura per cui valesse la pena lasciarsi andare e liberare ciò che di positivo vi era in lui e che da troppo tempo chiedeva di poter venire a galla?), curiosare/essere curioso ha anche una connotazione negativa, ossia l’eccesso di zelo nell’interessarsi ai fatti o, in questo caso, alle caratteristiche altrui: come ogni eccesso significa che si è oltrepassato un limite, il quale in questo caso, non è rappresentato da un Duke che si ribella alle ingerenze del curioso, ma è rappresentato dalla vulnerabilità/fragilità stessa di Gauss, quella che origina dall’essersi nutrito per troppo tempo di sentimenti negativi. Gauss, convinto fino all’ultimo, anche per orgoglio, della propria superiorità, non vede giungere il pericolo che si profila per lui, ovvero fare i conti con il suo alter ego, guarda caso molto ben rappresentato da Duke. Quindi si, Aster, dici bene che Gauss è mosso dalla curiosità, ma ritengo che questa si sia insinuata in lui più tardi, quando oramai era avvolto nel “turbine” delle sue incertezze più profonde che stavano oramai venendo a galla…e Gauss comincia a cercare delle risposte da dare a sé stesso.
Ma all’inizio, quando effettivamente Duke gli sta soccombendo, io vedo unicamente in Gauss la cinica volontà di prolungare l’agonia dell’avversario studiandone con compiacimento le vere o presunte debolezze che gli si sono inavvertitamente rivelate con sconcerto di entrambi. Qui non vedo curiosità, vedo solo determinazione nel voler esaminare con estrema attenzione il nemico, freddezza e volontà di sapere; non sollecitudine, emozione per quello che si potrebbe scoprire. Lui prima studia Duke, razionalmente, intellettualmente, poi si incuriosisce per questo tanto anomalo quanto nobile (in senso lato) guerriero. La curiosità osa far capolino inavvertitamente dal suo cuore indurito, un sentimento inaspettato di cui Gauss non sa fare buon uso e ne rimarrà inevitabilmente vittima.
Le DIFFICOLTA DI DUKE: d’accordo sul fatto che al primo scontro fra robot Duke fosse in estrema difficoltà e quindi in inferiorità rispetto a Gauss. Al momento del corpo a corpo dico forse: … ammetto che l’idea che non si trovasse a suo agio con il lancio dei coltelli mi ha sfiorata, e probabilmente è vero, e me lo spiego ancora con quanto già ritenuto nel mio primo intervento: Duke non è capace di violare il corpo del nemico uccidendolo per mano propria, quindi dopo un iniziale stupore, cerca di spostare il conflitto in un campo a lui più congeniale. Che Duke potesse essere fisicamente meno potente di Gauss ci può anche stare: Gauss è un uomo con caratteristiche “bestiali” e fisicamente ancora più prestante di Duke, inoltre Duke soffre già della ferita al braccio che comincia a minarlo fino allo sfinimento degli episodi 70 e 71. Ma Duke controbilancia con una volontà di ferro e capacità tattiche fuori dal comune perché sa studiare il nemico (sovente lo vediamo cercare il punto debole del nemico per sferrare il colpo finale). Non va scordato che Duke è presentato come un eroe romantico, che come ho definito altrove usa la forza con saggezza senza mai oltrepassare il limite della crudeltà e presenta una vulnerabilità di fondo senza mai però essere debole veramente.
L’intervento di VENUSIA: provvidenziale per Duke? ... si e no. La ragazza ha fegato da vendere ma presenta una buona dose di incoscienza e avventatezza. Sicuramente è mossa da nobili sentimenti: proteggere l’amato in (apparente, dico io) difficoltà. Duke accoglie questo aiuto senza giudicarlo. Non ci è infatti dato a vedere se lui consideri un bene o un male l’intervento di Venusia. Del resto, visto come stanno i fatti, non possiamo minimamente immaginarci come sarebbe andata a finire se lei non fosse intervenuta (…ovvio che alla fine Goldrake avrebbe prevalso, ma non era quello lo scopo primo di questa puntata del tutto anomala). Gauss ne apprezza il coraggio? Sicuro, di qui probabilmente ancora un altro motivo di CURIOSITA da parte di lui, come bene dice Aster poco sopra… ma ecco che inaspettatamente, per il cacciatore crudele e spietato si prospetta un’occasione ghiotta: lui è il gatto che gioca con DUE topi… Ad un uomo perspicace ed intelligente come lui, non può essere sfuggito lo slancio sentimentale della ragazza, quindi si lascia tentare da un gioco che sicuramente farà leva sui sentimenti del suo avversario al fine di spiazzarlo ed indebolirlo ulteriormente… poi un po’ per fortuna e un po’ per abilità dei nostri due, nonché per il sopraggiungere di una nuova coscienza nel nostro lupo, i fatti si concluderanno come ben sappiamo. Vedo comunque nel ruolo di Venusia, più che un reale appoggio a Duke (perché in realtà la sua entrata in scena complica il tutto, anche se sorprendentemente in positivo per certi versi), un rinforzo delle azioni di Duke nonché dei sentimenti positivi che lui emana e che stravolgeranno le certezze di Gauss.
Come ne escono i nostri EROI? Mai come in questa puntata si vede come i nostri giovani protagonisti manchino di esperienza e di spirito di collaborazione… qualcuno lo ha già detto in questa discussione e mi trovo d’accordo. … il Team non si è ancora creato, Duke pecca molto in individualismo e Venusia spinge per un ruolo di cui Duke non vuole neanche sentir parlare. Alcor poi viene subito battezzato a dovere ed esce di scena immediatamente facendo la fine di un moscerino noioso.
E GAUSS? Ammetto la critica che mi muove Aster sul fatto di averlo dipinto molto negativamente: è vero, in lui percepisco cinismo, violenza e crudeltà immense. Vedo però intelligenza e predisposizione all’espiazione, anche se questa lo investe come un fiume in piena e lui non può fare a meno di cederle dato il ribrezzo che prova per sé stesso di fronte all’evidenza di essere dalla parte sbagliata. Se lo vedo egoista è se non altro perché prima di pensare agli altri pensa a sé stesso, e mi spiego: fedele servitore di Vega con l’ordine ben preciso di uccidere Goldrake, sacrificando il proprio libero arbitrio ma conscio della superiorità su Goldrake, avrebbe dovuto finirlo ad inizio puntata! Cosi agendo avrebbe anche garantito l’indipendenza al suo popolo (il che mi sembrava una motivazione alquanto presente in lui ad inizio puntata), che probabilmente si aspettava questo dal suo principe. E invece che fa? Gioca con il nemico, lo studia, si incuriosisce e cede al suo fascino mettendo in dubbio tutte le certezze credute tali fino a quel momento: solo l’orgoglio (ferito) gli consentirà di morire con onore agli occhi del suo popolo e del suo mandante… ma lui sa che non è così! …
IMHO naturalmente