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Dalla spada all'alabarda spaziale, L'eroe dal mito classico a quello moderno

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SaotomeMondo
view post Posted on 27/2/2015, 16:34     +1   -1




Pulci accettate. Ma la tua pulce rende ancora più significativo il nome del pianeta di origine di Duke: un pianeta, appunto, in pace. ;)
 
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view post Posted on 27/2/2015, 16:44     +1   -1
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srotolatore di girelle

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anche se in tedesco può anche essere una pace eterna... il cimitero in tedesco è Friedhof, ovvero rifugio tranquillo per prendere etimologicamente la cosa.

sicuramente è il genere di pace e tranquillità che accompagna il carattere tranquillo e silenzioso di Duke, nomen omen
 
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SaotomeMondo
view post Posted on 27/2/2015, 17:00     +1   -1




Vorrei chiedere a Gigi a quale episodio del manga si riferisse quando dice che non ha mai visto un Duke così spietato: se si riferisce all'adattamento del film contro il Grande Mazinga, vorrei far notare che quel particolare episodio fu realizzato da Ken Ishikawa, anche se è accreditato come opera di Go Nagai. Ed è risaputo che Ishikawa avesse una particolare predisposizione verso situazioni violente e grottesche, anche più dello stesso Nagai.
In particolare però, non credo che il suo Duke differisca molto da quello di Nagai: infatti, nella scena finale, prima di tranciare Barendos in due, Duke dice che Barendos è l'unico che non potrebbe mai perdonare. E ci credo, con tutto quello che ha combinato.
Anche questo rientra nelle differenze tra oriente e occidente: Barendos è un vigliacco che si nasconde dietro a ostaggi innocenti, e in quanto tale non merita rispetto ne pietà. Volendo, se ne può fare anche un discorso di karma: Barendos è morto nelle stesse condizioni delle sue vittime: senza avere alcuna possibilità di difendersi.
 
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view post Posted on 27/2/2015, 19:02     +1   -1
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Grand Pez di Girella

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@ Aster
Certo, non si sa quale religione abbiano i Fleediani, ma quello non era il mio spunto: la mia idea era che l'autore, Nagai, si fosse magari fatto un po' ispirare dalla vita e / o filosofia di Cristo.

@ SaotomeMondo
La parallela con Sigfrido non l'avevo mai notata (devo però ammettere di non conoscere il manga, non mi va di leggerlo perché a quanto pare ha un finale piuttosto triste, e la fine dell'anime mi fa già venire il magone).
Riguardo al carattere, devo ammettere che il Sigfrido della leggenda non mi è mai piaciuto, mi è sempre sembrato uno spaccone in fondo debole e sciocco. Una specie di Flash Gordon, non mi ammazzino i fan per favore. Chi aveva carattere invece erano sempre le donne, Brunhild e Kriemhild.

Comunque la parola "fried" non significa niente in tedesco moderno, è solo imparentata con "Friede" (pace) e "Freude" (gioia). Credo che però in tedesco antico si dicesse solo "fried" per pace, non "Friede" come oggi; quindi il nome Siegfried significherebbe "vittoria che porta la pace".
 
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SaotomeMondo
view post Posted on 27/2/2015, 21:22     +1   -1




CITAZIONE (Delari @ 27/2/2015, 19:02) 
.

@ SaotomeMondo
La parallela con Sigfrido non l'avevo mai notata (devo però ammettere di non conoscere il manga, non mi va di leggerlo perché a quanto pare ha un finale piuttosto triste, e la fine dell'anime mi fa già venire il magone).

Il manga di Ota si, finisce con l'apocalisse, mentre quello di Nagai, in genere viene terminato con l'adattamento del film che vede Goldrake contro il Grande Mazinga. Nel finale del manga di Nagai, realizzato poi da Yu Okazaki, invece, c'è il finale 'felice' con il ritorno del quartetto sulla Terra dopo la sconfitta di Vega. Ovviamente niente si dice circa la situazione sentimentale.


CITAZIONE
Riguardo al carattere, devo ammettere che il Sigfrido della leggenda non mi è mai piaciuto, mi è sempre sembrato uno spaccone in fondo debole e sciocco. Una specie di Flash Gordon, non mi ammazzino i fan per favore. Chi aveva carattere invece erano sempre le donne, Brunhild e Kriemhild.

Comunque la parola "fried" non significa niente in tedesco moderno, è solo imparentata con "Friede" (pace) e "Freude" (gioia). Credo che però in tedesco antico si dicesse solo "fried" per pace, non "Friede" come oggi; quindi il nome Siegfried significherebbe "vittoria che porta la pace".

Ammetto di conoscere poco l'originale ciclo degli Aesi da cui Wagner trasse spunto per il suo famosissimo 'ciclo', ma se non ricordo male, nel ciclo wagneriano, Sigfrido era portatore di 'pace' proprio in quanto non influenzato da decisioni prese per lui dall'alto (Wotan), come era successo al padre, ma libero di scegliere il suo destino.
E, sempre se non ricordo male, la prova di Brunilde gli viene assegnata proprio perché lui perda la sua spavalderia e conosca la paura attraverso l'amore. Ma qui forse mi confondo con un'altra storia. Ammetto di aver visto il 'ciclo' molto tempo fà, per cui potrei anche ricordare male.

Comunque, più che per il carattere, Nagai si è ispirato al 'ciclo' per i nomi, in quanto esotici e particolari (il solito discorso), traendo spunti, per una volta, dalla cultura tedesca piuttosto che da quella anglosassone.. Nel manga, infatti, Brunilde (femmina) diventa Brunildo (maschio). Più evidente di così....
 
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SaotomeMondo
view post Posted on 27/2/2015, 21:40     +1   -1




CITAZIONE (Delari @ 27/2/2015, 19:02) 
@ Aster
Certo, non si sa quale religione abbiano i Fleediani, ma quello non era il mio spunto: la mia idea era che l'autore, Nagai, si fosse magari fatto un po' ispirare dalla vita e / o filosofia di Cristo.

Hmmm....se proprio si vuole fare un 'accostamento' di questo genere, credo che più che alla vita / filosofia di Cristo, ci si possa essere ispirati a Shakyamuni (Gautama Siddharta). Ma è davvero molto tirata.

www.sgi.org/buddhism/life-of-shakyamuni.html
 
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view post Posted on 28/2/2015, 09:19     +1   -1
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Interessantissimo... Dell'ispirazione di Nagai da Sigfrido e il ciclo Wagneriano sapevo già (letto qui sul forum tra l'altro!) ma ritengo che non sia del tutto sbagliato trovare anche ispirazioni nel cristianesimo come pure nel romanticismo tedesco ( appunto), che hanno parallelismi ( e quindi non influenza ma similitudine) con il mondo introspettivo ricchissimo della cultura giapponese, che trae origini antichissime ....

Uff , ma ho bisogno di tempo per riprendere bene questo tema!!! Tornerò !!
 
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view post Posted on 29/3/2015, 17:13     +1   -1
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CITAZIONE (SaotomeMondo @ 27/2/2015, 18:00) 
Vorrei chiedere a Gigi a quale episodio del manga si riferisse quando dice che non ha mai visto un Duke così spietato: se si riferisce all'adattamento del film contro il Grande Mazinga, vorrei far notare che quel particolare episodio fu realizzato da Ken Ishikawa, anche se è accreditato come opera di Go Nagai. Ed è risaputo che Ishikawa avesse una particolare predisposizione verso situazioni violente e grottesche, anche più dello stesso Nagai.
In particolare però, non credo che il suo Duke differisca molto da quello di Nagai: infatti, nella scena finale, prima di tranciare Barendos in due, Duke dice che Barendos è l'unico che non potrebbe mai perdonare. E ci credo, con tutto quello che ha combinato.
Anche questo rientra nelle differenze tra oriente e occidente: Barendos è un vigliacco che si nasconde dietro a ostaggi innocenti, e in quanto tale non merita rispetto ne pietà. Volendo, se ne può fare anche un discorso di karma: Barendos è morto nelle stesse condizioni delle sue vittime: senza avere alcuna possibilità di difendersi.

Mi riferisco ad entrambi i Manga.
Il Duke dell'anime è diverso da quello del manga, il primo è più mieloso il secondo più combattivo.
Sul resto sono d'accordo con te.
 
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view post Posted on 29/3/2015, 17:29     +1   -1
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CITAZIONE (SaotomeMondo @ 27/2/2015, 22:40) 
CITAZIONE (Delari @ 27/2/2015, 19:02) 
@ Aster
Certo, non si sa quale religione abbiano i Fleediani, ma quello non era il mio spunto: la mia idea era che l'autore, Nagai, si fosse magari fatto un po' ispirare dalla vita e / o filosofia di Cristo.

Hmmm....se proprio si vuole fare un 'accostamento' di questo genere, credo che più che alla vita / filosofia di Cristo, ci si possa essere ispirati a Shakyamuni (Gautama Siddharta). Ma è davvero molto tirata.

www.sgi.org/buddhism/life-of-shakyamuni.html

Se dobbiamo trovare una similitudine religiosa in Grendizer la vedo attinente al Daoismo.
 
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view post Posted on 2/4/2015, 12:19     +1   -1
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Mi sono rimessa in pari nella lettura con questo fantastico (almeno per me e non credo di essere la sola a considerarlo tale) thread.

Un amico appassionato di fumetti del mondo americano mi raccontava che, nel corso degli anni, gli autori dei classici supereroi hanno messo in forte discussione il concetto stesso di supereroe e, a tal proposito, mi ha fatto l'esempio delle vicende del Cavaliere Oscuro come rivisitazione di Batman (di cui io ho visto solo la "versione" cinematografica di C. Nolan).
Io non sono minimamente esperta per cui chiedo preventivamente venia, ma se non ho capito male, il Cavaliere Oscuro è un esempio di cambiamento cioè di trasformazione in eroe disilluso e crepuscolare, ben diverso dal canonico e, per certi aspetti, granitico e rassicurante Batman "storico".

Forse è una domanda scontata, ma per curiosità, chiedo a coloro che hanno potuto leggere i manga di Nagai, ad esempio, e le produzioni più "recenti" se hanno avvertito una modifica ovvero una rivisitazione anche dei protagonisti classici nipponici.
 
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view post Posted on 8/4/2015, 15:42     +1   -1
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CITAZIONE (Daisuke_Umon @ 2/4/2015, 13:19) 
Mi sono rimessa in pari nella lettura con questo fantastico (almeno per me e non credo di essere la sola a considerarlo tale) thread.

Un amico appassionato di fumetti del mondo americano mi raccontava che, nel corso degli anni, gli autori dei classici supereroi hanno messo in forte discussione il concetto stesso di supereroe e, a tal proposito, mi ha fatto l'esempio delle vicende del Cavaliere Oscuro come rivisitazione di Batman (di cui io ho visto solo la "versione" cinematografica di C. Nolan).
Io non sono minimamente esperta per cui chiedo preventivamente venia, ma se non ho capito male, il Cavaliere Oscuro è un esempio di cambiamento cioè di trasformazione in eroe disilluso e crepuscolare, ben diverso dal canonico e, per certi aspetti, granitico e rassicurante Batman "storico".

Forse è una domanda scontata, ma per curiosità, chiedo a coloro che hanno potuto leggere i manga di Nagai, ad esempio, e le produzioni più "recenti" se hanno avvertito una modifica ovvero una rivisitazione anche dei protagonisti classici nipponici.

Batman di rivisitazioni ne ha avute tante, forse nessuno è come lui nella storia dei fumetti americani.

Conoscendo i suoi nemici potrai capire meglio il "Cavaliere oscuro", ed alcune delle sue rivisitazioni.

https://gonagai.forumfree.it/?t=70435209&st=60


Per i protagonisti classici nipponici dovresti andare sullo specifico.
Io ti consiglio di fare un paragone tra il vecchio e il nuovo "Devilman".
 
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view post Posted on 19/4/2015, 23:32     +1   -1
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Ritorno in questo bellissimo thread dopo diverso tempo, ma certe letture mi hanno particolarmente ispirata:

Si è già parlato poco sopra delle presunte ispirazioni di Nagai al mito di Sigfrido per creare il personaggio di Duke Fleed… si è detto della similarità di suono tra Sigfried e Duke Fleed; si è pure parlato del fatto che, come Sigfrido, il nostro eroe fosse un nobile passato dalle stelle, letteralmente, alle stalle. Non da ultimo non va dimenticato che Sigfrido era considerato invulnerabile tranne che in un punto: la spalla! Questa verrà poi colpita e provocherà la morte dell’eroe. Come non riconoscere un’ennesima analogia del personaggio nagaiano con il mito succitato.

Ma non è solo per la creazione del nostro mitico pilota che probabilmente Nagai si è lasciato ispirare dalla cosiddetta mitologia norrena, ma credo che lo si possa dire anche per il suo robottone: ho trovato il mito di Thor molto interessante a riguardo: si tratta di una delle principali divinità scandinave conosciuta come Dio del tuono (dal germanico Thunraz, ossia fulmine, tuono), e già qui possiamo intravvedere una delle armi più affascinanti di Goldrake, ossia il tuono spaziale.

Figlio del Re degli Dei, Odino, per il suo aspetto corpulento e forte, era molto amato dal popolo (i Vichinghi), e quando lanciava la sua arma principale (il martello, vedi oltre) contro i giganti, o mostri (vedi oltre), l’impatto di questa con il bersaglio produceva un tuono. Non a caso era considerato il Dio protettore del popolo. Proprio a causa del tuono, era anche particolarmente amato dai contadini che lo associavano ai temporali, tanto attesi nei momenti di coltivazione nei campi. Come non vedere un’ altra analogia, nel famoso episodio 25, quando troviamo una Naida disperata che definisce Goldrake un Dio protettore.

Il Dio Thor combatte contro i giganti in un’ideale perenne lotta del bene contro il male, della cultura contro la forza bruta. I giganti hanno spesso un aspetto animalesco orrendo, a più teste. Ed ecco un’altra similitudine, con Goldrake dalla parte del bene, e i mostri dall’aspetto bestiale di Vega dalla parte del male.

La forza del Dio Thor, era essenzialmente da attribuirsi a tre oggetti caratteristici: una cintura che raddoppiava la forza a chi l’avesse indossata (e qui non vedo similitudini, a meno di vederci i raggio antigravitazionale), guanti di ferro (proviamo a vederci i magli perforanti?) e soprattutto il cosiddetto Martello di Thor, usato per colpire i mostri ed i nemici, e che funzionava come un Boomerang. Infatti questo martello, che in origine pare assomigliasse di più ad una scure, se lanciato contro un bersaglio era sicuro che non avrebbe fallito il colpo, e non si sarebbe mai allontanato troppo dalla mano del suo Dio da non poter tornare indietro. Difficile non vedere gli elementi che formano la mitica alabarda spaziale. Questi due elementi di Goldrake, usati separatamente, anche se di rado, sono “identici” al martello di Thor, che aveva la caratteristica tipica di avere un manico corto. Il Martello conferiva forza e invincibilità al Dio in questione: frantumava qualsiasi cosa contro cui venisse lanciato, ritornava, come già detto, nelle mani di chi lo aveva lanciato (essenzialmente Thor e poi uno dei suoi figli), e poteva rimpicciolirsi fino a diventare un monile o essere nascosto sotto alla camicia (e qui potremmo vederci le due lame dell’alabarda che “spariscono “sulle spalle di Goldrake a guisa di decorazione). Ha poi un’altra caratteristica che però non ritrovo in Goldrake: quella di resuscitare i morti.

Sempre tornando a Nord, analogie se ne trovano anche con il popolo che adorava il Dio Thor: l’iconografia vichinga vede lo stereotipo del vichingo adornato da un copricapo cornuto. È probabile che si tratti piuttosto di una elaborazione in epoca romantica (Wagner, L’anello dei Nibelunghi) di nozioni derivate da reperti archeologici, fatto è che noi oggi ancora associamo l’elmo vichingo all’elmo cornuto. Che questo copricapo fosse veramente in uso corrente tra i vichinghi è dubbio, ma fatto è che è loro attribuito. Anche in questo caso non è difficile riconoscerne le fattezze nella testa del nostro robottone benamato e nell’elmo del suo pilota (che non ha le corna, ma ne richiama il decoro… lanciando una provocazione OT potrei dire che, per fortuna il pilota non ha le corna!!! :tongue3.gif: :diablo: :asd: )

Cercando un po’in internet non ho trovato, per esempio in Wikipedia, chiari legami di Goldrake con la mitologia norrena, mentre invece ve ne sono per “i cavalieri dello zodiaco “e certi supereroi dei fumetti della Marvel, ma, dato che il legame con Sigfrido pare essere confermato, mi sembra strano che Nagai non abbia continuato ad attingere spunti dallo stesso contenitore, in cui appunto non ci sta solo Sigfrido ma anche Thor, Vichinghi, ecc… È anche vero che in Goldrake non esiste un personaggio che ricalca fedelmente queste caratteristiche, semmai vi è una miscellanea di ispirazioni, ma che a me personalmente appaiono molto chiare.
 
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view post Posted on 25/2/2016, 23:00     +1   -1
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Io SONO la Girella

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@pianetaazzurro.

La tua analisi trova riscontro in parecchie: discussioni, recensioni ed articoli.

La tua analogia con i miti "Norreni/Asi" sembra molto precisa ed attuale.

Cit. : Il nome di Duke Fleed è ispirato al Sigfrido wagneriano

Stupefacente è..., quest'altra cosa:

Cit. : Il design del Goldrake è ispirato a un'antica divinità guerriera del pianeta Fleed. Con ogni probabilità, si tratta di una versione di Hades (mentre il Mazinger Z è ispirato a Zeus).


Naturalmente, mi riferisco all'anime.

Nel manga di Ota i collegamenti tra: Mazinga Z, Grande Mazinga e Grendizer... sono più affini... ai miti ellenici ed etruschi... vedi: Micenei, Raaga e cività Sigma.

Girovagando in rete... ho trovato questo... :

http://movieplayer.it/articoli/devilman-e-...gli-eroi_13730/

...quindi... ritornare a questo, stupendo, topic... mi sembrava doveroso.
 
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nanohana68
view post Posted on 26/2/2016, 11:56     +1   -1




Ignoravo l'esistenza di questo bellissimo thread, grazie a Gigi per il suo ultimo post che me lo ha fatto notare...
Ho trovato anche bellissima l'analisi di pianetaazzurro, credo che sia molto convincente specialmente in relazione alla figura di Sigfrido (che io amo molto) e alla figura di Thor. In effetti, per me le mitologia norrena, germanica e sassone hanno tutte molto fascino e le ho anche studiate un pochino per i contatti con l'opera di Tolkien, di cui io sono appassionata quasi al pari di Goldrake.
Vorrei ricordarvi a questo proposito (spero di dire qualcosa di nuovo, perché confesso di non aver letto tutte le pagine dei post...) anche la figura di Beowulf, l'eroe che uccide il mostro Grendel, le cui gesta sono narrate nell'omonimo poema, a cui Tolkien, per sua stessa ammissione, si è largamente ispirato nella sua opera.
Beowulf rappresenta l'archetipo dell'eroe che lotta contro il mostro, un pò come San Giorgio ed il drago, incarna cioè il mito della lotta del bene contro il male che si ritrova in varie forme presso tutti i popoli.
Mi chiedo, a questo proposito, se i punti di contatto tra le figure di Sigfrido/Thor ed Actarus/Goldrake siano stati ricercati consapevolmente dagli autori dell'anime o siano piuttosto emersi in modo più spontaneo.
Personalmente propendo per la seconda ipotesi: credo cioè che certe immagini, che noi troviamo affini al nostro sentire ed al nostro immaginario occidentale, siano affiorate prepotentemente da quel sostrato che costituisce l'inconscio collettivo che è patrimonio comune dell'umanità.
 
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view post Posted on 26/2/2016, 16:14     +1   -1
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Io SONO la Girella

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CITAZIONE (nanohana68 @ 26/2/2016, 11:56) 
Ignoravo l'esistenza di questo bellissimo thread, grazie a Gigi per il suo ultimo post che me lo ha fatto notare...
Ho trovato anche bellissima l'analisi di pianetaazzurro, credo che sia molto convincente specialmente in relazione alla figura di Sigfrido (che io amo molto) e alla figura di Thor. In effetti, per me le mitologia norrena, germanica e sassone hanno tutte molto fascino e le ho anche studiate un pochino per i contatti con l'opera di Tolkien, di cui io sono appassionata quasi al pari di Goldrake.
Vorrei ricordarvi a questo proposito (spero di dire qualcosa di nuovo, perché confesso di non aver letto tutte le pagine dei post...) anche la figura di Beowulf, l'eroe che uccide il mostro Grendel, le cui gesta sono narrate nell'omonimo poema, a cui Tolkien, per sua stessa ammissione, si è largamente ispirato nella sua opera.
Beowulf rappresenta l'archetipo dell'eroe che lotta contro il mostro, un pò come San Giorgio ed il drago, incarna cioè il mito della lotta del bene contro il male che si ritrova in varie forme presso tutti i popoli.
Mi chiedo, a questo proposito, se i punti di contatto tra le figure di Sigfrido/Thor ed Actarus/Goldrake siano stati ricercati consapevolmente dagli autori dell'anime o siano piuttosto emersi in modo più spontaneo.
Personalmente propendo per la seconda ipotesi: credo cioè che certe immagini, che noi troviamo affini al nostro sentire ed al nostro immaginario occidentale, siano affiorate prepotentemente da quel sostrato che costituisce l'inconscio collettivo che è patrimonio comune dell'umanità.

Prego! La penso, anch'io, come te.
 
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115 replies since 15/1/2015, 19:11   1431 views
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