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Recensione su Devilman

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Mikasawa98
view post Posted on 10/5/2015, 09:29     +1   -1




Felice che abbiate apprezzato :)
 
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view post Posted on 10/5/2015, 09:46     +1   +1   -1
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CITAZIONE (Mikasawa98 @ 10/5/2015, 10:29) 
Felice che abbiate apprezzato :)

Apprezzamento piu' che meritato.
 
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view post Posted on 11/5/2015, 11:27     +1   -1
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Il tuo cinico sintetismo é affascinante.
Raccolgo la tua prima frase per tirare un sospiro di sollievo : c è chi si distingue nella massa di nuove leve e si lascia ammaliare dalla poetica nagaiana.
Il tuo parallelo con la realtà é il puro pensiero nagaiano che ha mosso questa opera : l umanità é condannata e lui ce lo dimostra citando I FATTI.

L amore. Silen.
Hai un po sorvolato questo aspetto.
Non dimenticare mai il cuore nel tuo cammino, giovanotto. Sarà lui a guidare le tue gambe. Sempre.



CITAZIONE (Mikasawa98 @ 9/5/2015, 19:35) 
Scoprire alla mia età di un capolavoro come " Devilman " scritto da Go Nagai è qualcosa di fantastico e incredibilmente emozionante . La sua grande potenza narrativa ed il suo inequivocabile messaggio finale ne fanno un vero classico intramontabile del fumetto di tutti i tempi, che ha influenzato moltissimi anime e manga a venire .
Parte come un'horror/spatter in cui i demoni vogliono ammazzare gli umani, le cose si faranno veramente tragiche ed apocalittiche dal momento in cui Akira, il protagonista indiscusso del manga, si rivolgerà direttamente al lettore dicendo: "fino a qui avete pensato di non aver niente a che fare con questa storia!! Ma da qui in poi, l'inferno non sarà più il mio dramma personale, ma anche il vostro! Il dramma di tutta l'umanità!" (sembra che sia Go Nagai stesso a rivolgersi ai lettori con queste parole). Il bello è che tutto quadra alla perfezione: la sceneggiatura e la trama sono perfette, e rendono chiaramente il messaggio che l'autore vuole trasmettere. Se pensate che i demoni siano stati messi lì "tanto per" vi sbagliate: forse il vero grande demone è l'uomo stesso, con la sua paura, la sua follia, la sua frustrazione repressa e la sua sete di potere.E' palese che la cultura cristiana abbia esercitato un fascino notevole ed influente verso un orientale come Go Nagai. Stessa cosa si può dire anche per la scienza, altro tipo di cultura nata nel seno dell'occidente e dell'antica Grecia. In questo manga non mancano infatti riferimenti alla Divina Commedia di Dante, all'Apocalisse di Giovanni, all'Antico Testamento, agli scienziati senza scrupoli che sperimentano nelle profondità del sottosuolo.Come nella maggiorparte delle opere di quegli anni, nel leggendario "Devilman" la tragedia di Hiroshima e Nagasaki si fa sentire, e viene resa molto bene: la tensione è plumbea, l'atmosfera è cupa e angosciosa; i corpi degli uomini sembrano essere dilaniati dalle sperimentazioni chimiche, dalle radiazioni e dalle torture subite nei vari laboratori sotterranei, più che dalla grottesca unione con i demoni usciti dalla penna di Go Nagai . Forse proprio la scienza è il grande demone che trasforma l'uomo, ancora succube dei suoi istinti e delle sue paure , in qualcosa di temibile e mostruoso. Le carneficine su larga scala delle due guerre mondiali parlano chiaro; inoltre nel manga c'è un evidente riferimento alla tragedia degli ebrei nei campi di concentramento nazisti.In "Devilman" non mancano picchi vertiginosi di bellezza e poesia, come l'immolazione dell'arpia Silen, che fanno capire la grandezza e l'elevata caratura artistica dell'autore, uno dei più gandi innovatori del fumetto giapponese di sempre.Con "Devilman" Go Nagai è riuscito a dire tutto quello che c'era (e che c'è ancora adesso) da dire: si tratta di un'opera profonda e allo stesso tempo complessa, dalle molteplici sfaccettature e dal finale assai poetico. Non si tratta solamente di horror e splatter, ma anche di filosofia, di un'estrema cura nella caratterizzazione dei personaggi e di un motivato pessimismo nei confronti delle potenzialità umane. Un'opera capitale, insomma. Imprescindibile per ogni vero appassionato del fumetto e della cultura giapponese in generale.
 
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Mikasawa98
view post Posted on 11/5/2015, 11:34     +1   -1




La cosa che mi ha trasmesso " Devilmen" è che l'uomo stesso è un demone e il più grande nemico dell uomo è l'uomo stesso con le sue paure . Leggendo il manga viene detto che i demoni si fondono con gli umani quando essi perdono la ragione e sono colpiti dalla paura . La paura rende l'uomo vulnerabile . La paura è essa stessa un demone .
 
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view post Posted on 11/5/2015, 15:28     +1   -1
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Io SONO la Girella

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@Mikasawa98.

Hai detto una verità incontrovertibile.
"Il più grande nemico dell'uomo, è l'uomo stesso".

La paura è l'irradiazione della nostra vulnerabilità ma, senza... non saremmo più uomini.



Nagai ha fuso in "Davilman" una speculazione filosofica, non proprio di derivazione Cristiana, ma Ellenica.


Essa deriva da Esiodo, il quale diceva:

"Poi, dopo che la terra questa stirpe ebbe coperto, essi sono, per volere del grande Zeus, demoni propizi, che stanno sulla terra, custodi dei mortali, e osservando le sentenze della giustizia e le azioni scellerate, vestiti di aria nebbiosa, ovunque aggirandosi sulla terra, dispensatori di ricchezze: questo privilegio regale posseggono".


Questo vale ancora per le religioni Asiatiche.


Sempre restando che, alcune logiche giudeo-cristiane sono presenti in Davilman, come avevo scritto in precedenza.

Edited by gigi la trottola - 5/9/2018, 12:51
 
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venusia71
view post Posted on 9/6/2015, 22:46     +1   -1




Discussione interessantissima!
Dov'è il bene e dov'è il male?
Dove pende l'ago della bilancia?
Siamo poi così sicuri che il bene sia bene e il male, male?
In Devilman ( e già prima in Mao Dante) Sensei Nagai ha innestato i semi e le tematiche di tutta la sua produzione.

CITAZIONE
Nagai ha fuso in Davilman, una speculazione filosofica, non proprio di derivazione Cristiana, ma Ellenica.

Verissimo, d'altra parte riferimenti a ciò sono evidenti anche in altre opere, come ad esempio il Grendizer di Nagai/Ota.
 
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venusia71
view post Posted on 10/6/2015, 09:48     +1   -1




Bene e male sono un’unica faccia della stessa medaglia e la loro “gestione” è in mano al libero arbitrio. Sta all’individuo scegliere anche quando sa, in fondo, di aver già scelto. Ed è qui che entra in ballo la danza dell’ago della bilancia per mantenere il tutto in equilibrio. Ma interpreto un po’ diversamente il concetto di equilibrio più volte menzionato. Secondo me, più che di equilibrio, credo che qui si parli di equità e del ripristino del suo principio. A mio avviso il filo conduttore che è in molte opere di Nagai, in particolare in questa, è il lungo, duro e conflittuale percorso verso il ripristino del principio di equità tra bene e male, che non necessariamente vuol dire lieto fine.

Metto sotto spoiler questo altro mio pensiero
Akira muore due volte: all’inizio del manga muore nel “male” e alla fine muore nel “bene”, restando a mio avviso uno degli eroi che esprimono al meglio il concetto di gloria ed epica
 
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view post Posted on 5/9/2018, 11:52     +1   -1
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Io SONO la Girella

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view post Posted on 7/9/2018, 06:06     +1   -1
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Io SONO la Girella

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view post Posted on 24/11/2019, 14:43     +1   -1
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Jen dipendente

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Recuperato e apprezzato oltre ogni mia aspettativa.
Pensieri sparsi:

Ai disegni in apparenza "superficiali" ci si abitua presto così come alla vaga ingenuità dei dialoghi. Man mano che proseguivo mi accorgevo che l'autore non è solo interessato ai combattimenti tra mostri e snocciola vari elementi fondamentali che rendono la storia profonda, potente e triste. Il crescendo finale, con tanto di riflessione sull'uomo, è da brividi. Bel personaggio, Akira.


Veramente notevole. E moderno per i tempi. Si parla pur sempre di un fumetto del 1972.
Notevole l'edizione in 5 volumi.
Ora mi butto sull'anime di Devil Lady.
 
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view post Posted on 9/1/2022, 01:47     +1   -1
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Io SONO la Girella

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Gekiman! Come ho creato Devilman di Go Nagai, la recensione

Il mondo dei manga rende onore al grande Maestro Go Nagai da decenni. Creatore di alcune delle saghe sui mecha e sui demoni unici, Nagai ha fatto scuola con opere che hanno influenzato e che continuano a influenzare intere generazioni di mangaka. Il suo nome è legato a quello di serie come, per quanto riguarda i mecha, Goldrake, Jeeg Robot D’acciaio e Mazinga, Devilman e Shutendoji per quanto riguarda invece il filone demoniaco. Senza contare tutti gli altri suoi lavori.

Se siete degli appassionati delle sue opere, probabilmente sapete già che le fonti d’ispirazione principali per Devilman (se non lo avete mai letto o siete dei collezionisti che già conoscono l’opera, potete recuperare i volumi del manga qui su Amazon) sono la mitologia classica e quella cristiana, la Divina Commedia (da cui il nome della versione in nuce di Devilman, Mao Dante) e le meravigliose illustrazioni per la Commedia di Gustave Doré. Tuttavia, restano delle domande sulla genesi completa dell’opera: a chi si è ispirato Nagai per il design dei suoi personaggi? Come è nata e come si è sviluppato l’intreccio nella sua mente?



A questi e a tanti altri quesiti risponde in modo originale, appassionante ed esaustivo Gekiman! Come ho creato Devilman, che ha anche un altro pregio: poiché è l’autore stesso a parlarci della sua opera, non si limita a trattarne la genesi e le fonti di ispirazione, ma parla anche delle tante problematiche legate al suo lavoro e alla sua vita privata. Gekiman! Come ho creato Devilman vi darà quindi non solo la possibilità di scoprire tanti interessantissimi dettagli e aneddoti sulla nascita di Devilman, ma anche in cosa consiste il lavoro di mangaka.

Un aspetto che infatti i lettori possono tendere a trascurare è tutto ciò che c’è dietro il manga che stanno leggendo: le pressioni che gli autori subiscono da parte delle case editrici, le modalità e le tempistiche di lavoro, e molto altro. Se mai vi siete chiesti com’è il lavoro di mangaka, allora Gekiman! Come ho creato Devilman potrà rispondere anche a queste vostre domande.

Gekiman! Come ho creato Devilman: un meta-manga
Potremmo definire Gekiman! Come ho creato Devilman un meta-manga, ovvero un manga nel manga. Si tratta cioè di un manga che parla di un altro manga. Si tratta di una scelta narrativa originale da parte di un autore originale, che rende quindi la fruizione dell’opera più accattivante per gli appassionati dei suoi manga, che possono leggere l’autobiografia di una parte della vita di un mangaka che amano scritta e illustrata direttamente da lui. Go Nagai ha trasformato la sua vita in un manga corposo e ricchissimo di informazioni e curiosità, una vera miniera d’oro per gli appassionati.



Il titolo stesso dell’opera, poi, racchiude un riferimento al formato scelto per la sua stesura, il meta-manga: Gekiman unisce infatti il nome dell’autore (anche se fittizio), Geki, con quello del personaggio da lui creato, Devilman. Il formato del manga nel manga crea quindi tutta una ricchissima e sfaccettata serie di rimandi continui al mondo immaginario di Devilman e a quello reale in cui vive Geki Nagai, l’alter ego di Go Nagai in Gekiman! Come ho creato Devilman. Questo gioco di rimandi, unitamente al formato stesso in cui l’autore ha scelto di raccontare una parte della sua vita, crea un’atmosfera unica e coinvolgente che soddisfa le curiosità dei lettori più appassionati e avidi di informazioni.

La lettura di Gekiman! Come ho creato Devilman scorre fluida, in linea con lo stile di scrittura al quale Go Nagai ci ha abituato in tutta la sua lunga carriera. Anche le tavole rispecchiano appeino quello che è lo stile di questo autore: grezzo, sporco, decisamente poco incline all’eleganza (in questo, potremmo anche dire che Nagai è l’antitesi di Hirohiko Araki) e decisamente molto incline allo splatter e alla violenza. Lo stile grafico di Nagai può piacere o meno, ma è unico e visivamente potentissimo, e ha influenzato tantissimi mangaka, fra cui il compianto Kentaro Miura, che nel suo Berserk ha omaggiato più volte Devilman.



L’edizione J-Pop di Gekiman! Come ho creato Devilman
Gekiman! Come ho creato Devilman è distribuito in Italia da J-Pop. L’edizione in nostro possesso è quella completa, che racchiude quindi tutti e tre i volumetti che la compongono. I volumi, ottimamente rilegati, hanno una copertina flessibile in bianco e nero illustrata con le tavole di Go Nagai; come protezione ogni volume è avvolto da una sovraccoperta plastificata che riporta una illustrazione a colori differente come copertina. Un altro dettaglio è che, unendo i dorsi di tutti e tre i volumi, emerge il titolo dell’opera.

Ogni volume è poi introdotto da alcune tavole a colori stampate su due fogli uniti, in modo da creare dei mini poster illustrati su entrambi i lati. A impreziosire ulteriormente questa raccolta c’è anche un comodo, robusto e compatto box realizzato in cartone piuttosto spesso e resistente. Anche il box è illustrato con le tavole di Nagai.



In definitiva, Gekiman! Come ho creato Devilman è un’opera davvero imperdibile per gli appassionati di Go Nagai. Grazie alla sua narrazione avvincente a alle sue tavole così espressive, sanguinolente ed esplicite (anche sessualmente) quando serve, questo manga nel manga è densissimo di curiosità e informazioni sulla genesi di Devilman e sulla vita del suo autore. L’edizione italiana del manga, edita da J-Pop, è curata e riccamente illustrata anche nelle copertine, che godono della doppia protezione delle sovraccoperte plastificate e del box che racchiude tutti e tre i volumi che insieme vanno a comporre l’opera nella sua interezza. Una lettura imorescindibile per tutti gli amanti di Devilman, uno dei manga più significativi di sempre.

https://www.tomshw.it/culturapop/gekiman-c...gai-recensione/
 
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view post Posted on 12/3/2022, 15:40     +2   +1   -1
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Arrestato per spaccio di Girelle

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Sto rileggendo proprio in questi giorni Devilman nella sua -bellissima- edizione Omnibus.
E' sempre un piacere ed un'emozione.

Un'opera che spaventa, commuove, fa riflettere; violenta, dura, cupa, a tratti cattiva.

Capolavoro del fumetto con diritto di cittadinanza anche tra i capolavori della letteratura.
 
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view post Posted on 16/6/2023, 17:38     +1   +1   -1
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Ill.mo Fil. della Girella

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Raga, mi è capitato di trovare in fumetteria il primo volume ( di 3 ) dell' edizione giapponese di Devilman the first ( che si può ordinare anche in Italia grazie a distributori di materiale giappo) e sono rimasto a bocca aperta:
L'edizion è la versione originale del manga pubblicata da Kodansha nel 1972.
Io pensavo che questa fosse quella pubblicata da Granata e d/visual, e invece no !
Già queste due versioni contenevano rimaneggiamenti, tagli e diverso ordine delle tavole, realizzati a posteriori di Nagai per differenziare la sua versione da quella Kodansha , in modo da venderla in proprio senza dividere la torta con nessuno .
Nella versione First, ci sono illustrazioni a colori e tutte le copertine di ogni capitolo, quasi tutte inedite nelle edizioni italiane: scopro che alcune di questo copertine, sono state poi riciclate come tavole del manga , spostandole in un diverso ordine di pubblicazione ( ad esempio la famosa splash page usata in copertina, che era l'inizio del capitolo 8 e poi messa prima della fine del primo combattimento di Devilman.
Alcune di queste copertine dei capitoli, va detto , si sono viste nel libricino tascabile dedicato a Nagai delle Akromedia.
Carta patinata e grande formato, completano il tutto.
Bellissima edizione, peccato per il prezzo altissimo ( 42 euro a volume).
Ovviamente una versione italiana è pura utopia.

Attached Image: devilman-the-first-vol1

devilman-the-first-vol1

 
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view post Posted on 17/6/2023, 09:54     +1   -1
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Ill.mo Fil. della Girella

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Ah però. "Buona" a sapersi. Un po' meno buona a sapere che c'hanno preso per il chiulo per anni ...
Cioè addirittura la prima edizione Granata non può dunque dirsi filologica a quella originale, ho capito bene?
Più che altro vorrei capire se ci sono grandi differenze, o se si sta parlando di microscopiche. Al di là della qualità dell'edizione The First, giustificata dal prezzone. Nel senso: se si sta parlando "solo" di qualche tavola colorata, o delle copertine differenti, allora in teoria dovremmo avere cmq almeno una prima edizione 'fedele' all'originale (giusto con la differenza delle tavole in bianco e nero invece che a colori).
Cosa rende di "inedito" quelle tavole, il colore e basta? Oppure sono proprio tavole disegnate differentemente da quelle che abbiamo potuto vedere nelle varie edizioni nostrane?
Vorrei capire dunque se ci siamo persi qualcosa o se si tratta solo di "piccolezze" (colore invece del b/n, qualche copertina 'spostata' su altre pubblicazioni invece che mantenute come l'originale) in fin dei conti marginali.
Nel senso: un conto è lo Z di Ota che perde un capitolo intero nell'edizione d/v per poi essere riproposto integralmente (con altre aggiunte inedite) nell'edizione J-Pop, o lo Z di Nagai "filologico" dell'edizione d/v che acquisisce il finale inedito nell'edizione J-Pop.
Quello che mi interesserebbe capire è se, al di là delle tavole a colori e delle illustrazioni tra capitoli, possano esserci differenze davvero sostanziali con l'edizione Granata (e successiva ristampa Dynamic Italia) , cioè se alla nostrana manchino pezzi significativi o no.

E' davvero così?
 
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view post Posted on 17/6/2023, 11:30     +1   -1
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Ill.mo Fil. della Girella

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Riccardue

Bè , mi sembra di essere stato chiaro ) o no ?
Ci sono tanti piccoli cambiamenti rispetto alla versione Granata e d/v.
Non sono esagerati come il Mazinga di Ota, ma ci sono.
Per farvi capire bene, bisognerebbe postare le pagine con le differenze una a una.
Già la reintegrazione delle copertine di ogni capitolo, per me varrebbero l'acquisto.
Non credo verrà mai fatta una versione italiana in quanto

1 Jpop ristampa quella che ha già

2bisognerebbe fare un contratto con Kodansha, e non credo che a Nagai garberebbe la cosa .
Vabbè poco male, per chi come il sottoscritto conosce il manga a memoria e leggere i baloon in giapponese cambierebbe poco.
Ma il prezzo è una fucilata ...

CITAZIONE
Un po' meno buona a sapere che c'hanno preso per il chiulo per anni ...

E immagino che tutti i manga di Nagai che abbiamo letto siano stati modificati nei disegni per evitare di pagare gli editori jp che li hanno pubblicati....
 
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31 replies since 28/1/2015, 14:56   1004 views
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