|
|
| Da poco ho (anzi, abbiamo... mio figlio ed io!) finito di vedere anche la seconda serie.
Rispetto al lungometraggio è meno drammatica (se così si può dire): tutto sommato ne segue la vicenda volgendola abbastanza al positivo (tanto per cominciare non muoiono i protagonisti, non tutti...). Riesce ad essere intensa e a tratti anche poetica (Trelena è molto affascinante e comunque gli sceneggiatori danno al malvagio Zodar alcune battute crudeli, ma su cui riflettere) mentre il thrilling è sempre dietro l'angolo con colpi di scena e inaspettati risvolti della storia.
Come vi dicevo, l'ho vista insieme a mio figlio che ne è stato entusiasta: Derek Wildstar (insieme al giovane Tadashi della serie storica di Capitan Harlock) resta un personaggio di cui si è letteralmente entusiasmato. Il fatto che non siano storie autoconclusive, ma che seguano un percorso complessivo, non solo narrativo ma anche evolutivo per i personaggi (che crescono mano a mano che la serie procede) l'ho molto apprezzato. Le puntate sono poche quindi si riesce a seguirla bene (penso al mio piccolo telespettatore).
Guardandola sempre con gli occhi del mio piccolo, l'Argo è molto più di un'astronave, si tramuta in un personaggio vero e proprio, fatto dall'acciaio della struttura e dal cuore dell'equipaggio. Gli atteggiamenti ed i comportamenti dei protagonisti sono oltretutto piuttosto universali (come dire, meno nipponici, se mi è permesso).
Certo, la prima serie aveva questa fascinazione incredibile per una corazzata terrestre che veniva riadattata per lo spazio dotandola di un avveniristico "cannone a onde moventi". Forse questo aspetto storico si perde gradatamente nella seconda, facendo in cambio emergere il team dei "guerrieri delle stelle", un corpo speciale di giovani animati dalla fiamma della speranza per un mondo migliore.
E credo che questo fulcro diventi ciò che animerà la terza (che siamo guardando proprio in questi giorni).
|
| |