Sicuramente tra le serie più famose sia in Giappone che in Italia ci sono i Cavalieri dello Zodiaco/Saint Seiya, un manga pubblicato su Shonen Jump dal dicembre 1985 al dicembre 1990, da cui è stata tratta l'arcinota serie tv prodotta dalla Toei per Tv Asahi dal 11 ottobre 1986 al 1º aprile 1989.
Serie dal format più lontano possibile dagli schematismi tokusatsu (con episodi autoconclusivi e mostri della settimana) e divisa in lunghe saghe dove i 5 protagonisti devono lottare contro il tempo per salvare Athena sconfiggendo i vari e più potenti guerrieri nemici a servizio del cattivo che sbarrano loro il cammino.
Eppure,eppure non proprio....
La serie tv specialmente durante gli episodi dedicati ai Cavalieri d'argento e quelli immediatamente precedenti è allungata con numerosi filler, l'inserimento di personaggi inesistenti nel manga e soprattutto che attinge molto al canovaccio molto usato nelle serie robotiche.
Ciò che nel manga accade in pochi capitoli e vede lo scontro con i Silver Saint inviati a fare fuori Seiya e gli altri e a rapire Lady Isabel/Saori in campi di battaglia ben precisi e serrati (essenzialmente la spiaggia e il picco roccioso che circonda Tokyo), nella serie tv è diluita in molte più puntate e con un respiro ben più ampio.
Cominciamo con il team degli eroi, nel manga diffidenti verso la Lady fino alla partenza per le 12 case e increduli di fronte alla sua rivelazione di essere Athena (nonché fortemente rancorosi verso il nonno adottivo di lei, che nel fumetto è addirittura il padre dei nostri eroi inviati per il mondo per conquistare le armature) che nell'anime diventano quasi fin da subito un team di amici coeso e determinato a battersi per la giustizia. Addirittura, dopo la distruzione del colosseo dove si svolgeva la Guerra Galattica, viene creata una base ipertecnologica che sembra uscire fuori proprio da un Goldrake o un Vultus.
Usciti fuori da una serie robotica sembrano anche il redivivo e apparentemente cinico Phoenix, pronto a scazzottarsi con Seiya esattamente come facevano Ryo e Hayato in Getter, e l'avvento dei "misteriosi" Cavalieri d'acciaio, Sho, Daichi e Ushio (Shadir, Benam e Lear) costruiti per volere di nonno Kido dal classicissimo professor Asamori (Righel in Italia) e dotati di armature che anzicchè ispirarsi a costellazioni sono tre veicoli adatti a muoversi in aria, terra e mare
il Professor Asamori (Righel ma anche un po' Yumi/Procton)L'idea dei cavalieri robotici sarà ripresa anche in serie recenti come Subaru di Saint Seiya Omega
e Vander Graad, l'ex socio cattivo del nonno di Isabel, nella serie netflix (che unisce il tema delle tecno armature a quello dei Black Saint)
Altri personaggi approfonditi parecchio nell'anime, al contrario del manga, sono i bambini dell'orfanotrofio amici di Pegasus e la loro maestra Miho (Lamia). Anche qui i canonici pestiferi bimbi sono personaggi visti parecchie volte negli anime "a puntate" e che in questo caso sembrano fortemente debitori dell'Uomo tigre/Tiger Mask (del resto però lo stesso Seiya è il classico personaggio "nekketsu", impulsivo e testa calda chiaramente derivato da Ashita no (Rocky) Joe)
Il canovaccio robotico classico è utilizzato ovviamente anche per i cattivi, dove il grande Sacerdote Ares (Arles) non si limita a voler recuperare l'armatura d'Oro del Sagittario e punire i cavalieri di bronzo per aver tradito i codici sacri dei saint partecipando al torneo di Isabel, ma scatena guerre e atti di terrorismo in tutto il mondo al fine, ovviamente, di conquistarlo.
In tutte le puntate il grande Sacerdote (quasi solo nominato nel manga) da ordini, rimprovera, invia sicari in pure stile Re Vega, i cavalieri nemici sono inviati uno alla volta e soprattutto dei loro fallimenti dovranno rendere conto i primi ministri Gigas (prima) e Phaeton (poi), veri epigoni dei subalterni delle serie robotiche
Iconico è vedere Gigas e Phaeton inginocchiati a chiedere un'ultima possibilità, a scegliere il nuovo cavaliere da mandare contro Pegasus e co. e soprattutto tenere testa a Tisifone (Shaina) che contravvenendo agli ordini vuole sempre andare lei in Giappone per prendersi la sua vendetta sul protagonista.
Tutte scene e situazioni molto divertenti che restituiscono un Saint Seiya molto diverso da quello definitivo e buttano molta carne al fuoco, la maggior parte della quale andrà sprecata.
Con l'entrata in scena dei Gold Saint/Cavalieri d'Oro, la serie rientrerà nei canoni del manga, i cavalieri d'acciaio spariranno e Phaeton quasi dimenticato.
Certo ci saranno altri filler e altri personaggi esclusivi dell'anime (tutta la saga di Asgard), ma conformi alle canoniche unità di tempo, luogo e azione delle 12 case.
Il Saint Seiya tokusatsu resterà quindi un'esclusiva del primo blocco di puntate, quello che in Italia andò in onda nel 1990 su Odeon tv
Un ringraziamento speciale al sito
www.burningblood.it/ da tanti anni fonte di informazione sulle opere di Masami Kurumada
Edited by GOTAN X - 8/9/2022, 10:07