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Mistero sigla Lamù - risolto

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view post Posted on 1/3/2021, 13:18     +1   -1
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Io SONO la Girella

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Zio... hai letto anche gli articoli precedenti?
 
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Intervista a Ciro Dammicco: pianista e compositore internazionale (e cantante della sigla di Lamù)


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Chi ha cantato la sigla di Lamù? Un mistero che per decenni ha appassionato tantissimi fan dell'animazione televisiva e della musica, e che ha trovato la sua risoluzione un anno fa quando uscirono le dichiarazioni degli interpreti: Noam Kaniel e Ciro Dammicco.
Quest'ultimo ha ammesso di essere la voce principale del brano, e finalmente dopo così tanto tempo siamo riusciti a contattarlo per chiedergli conferme e ulteriori ricordi.
Nonché per fare quattro chiacchiere con lui, un grande artista e una grande persona, disponibile e gentile. Musicista, cantante e imprenditore, ci ha raccontato chi è oggi Dammicco e cosa ricorda del suo periodo in America, ai tempi delle sigle Saban e quindi anche del brano di Lamù...


Non ci siamo fermati, dopo quelle dichiarazioni.
Col gruppo di lavoro consueto (Franco Amoroso e Giuseppe Intorre, oltre me) si è arrivati a un contatto con Ciro Dammicco.
È stato Giuseppe Intorre, nello specifico, a chiedere l'intervista al Maestro, sentendosi con lui in momenti diversi, interfacciandosi con lui e ponendo interessanti domande su passato e presente del musicista.
E, ovviamente, chiedendo anche in merito alla sigla di Lamù.
Per ripercorrere tutta la storia, vi lascio tre post:
IL PROBABILE INTRIGO DIETRO IL MISTERO - dove cercai di ricostruire il perché di questa anomalia dietro la sigla
CHI È NOAM KANIEL - cantante citato da Wally e contattato da Franco Amoroso
LE DICHIARAZIONI - l'indagine risolutiva con Franco, Giuseppe, Fabio e altri amici che collaborarono alla causa
Buona lettura!


D: Salve Maestro, volevo prima di tutto chiederle se è d'accordo che la nostra conversazione possa essere utilizzata come base di un'intervista da pubblicare sul blog Moz O'Clock, o se preferisce che il suo contenuto rimanga privato.
R: certo, nessun problema, sarà un piacere!


D: Anzitutto grazie per avermi concesso la sua attenzione.
È da poco sbarcato su Facebook: cosa l'ha spinta a riproporre anche l'aspetto più squisitamente creativo e compositivo della sua straordinaria carriera con l'apertura della sua pagina facebook.com/cirozacardammicco e con il lancio del suo sito ufficiale http://cirodammicco.com?
R: Grazie! Beh, non esistendo quasi più le società discografiche oggi questa grande piattaforma internet ti offre la possibilità di mostrare al mondo quello che vuoi davvero fare.
Io cerco di entrare nel sistema offrendo una musica che definirei "post-classica" e che rispecchia il mio modo di scrivere di oggi, praticamente musica senza costrizioni commerciali; scrivo, registro suonando al piano, poi scrivo le partiture per quartetto d'archi e inserisco le percussioni laddove opportuno.






D: Mi ha incuriosito il suo stato di Whatsapp "Reminds me who I am" accompagnato da una chiave di violino: beh... fondatore e direttore artistico di Videomusic, co-fondatore della Eagle Pictures, cintura nera di taekwondo (!!!), autore, produttore e ovviamente cantante e compositore di successo prima con I Bisonti e Flora Fauna e Cemento per poi raggiungere il grande successo con i Daniel Sentacruz Ensemble, oltre che da solista... direi che con una carriera del genere è decisamente difficile dimenticarsi di chi sia Ciro Dammicco!
R: La ringrazio, ma la meritocrazia purtroppo in Italia non è tenuta molto in considerazione.
Io ho sempre fatto quello che il mio istinto mi indicava, prendendomi sempre dei rischi quali cambiare nazione e cercare nuovi stimoli per la mia creatività.
È il mio modus vivendi da sempre, sin da bambino quando mio padre musicista ci portava in giro per il mondo, e non è mai stata una fatica... anzi sempre un'avventura!






D: Sulle sue esperienza da cosmopolita tornerò a breve, intanto vorrei rimanere un attimo sul Ciro Dammicco "contemporaneo".
I Daniel Sentacruz Ensemble sono stati gli antesignani dell'indie italiano con la loro commistione fra composizioni di taglio cinematografico, cristalline melodie pop e intricati arrangiamenti vocali. Ascoltando le sue composizioni più recenti sul suo canale youtube ufficiale viene fuori un gusto minimalista alla Erik Satie ed una sensibilità compositiva vicina a certe orchestrazioni vicine alla Penguin Cafè Orchestra (o volendo restare nei confini italici al nostro Nino Rota) pur avendo (e qui mi permetto un personalissimo feedback) molti punti di contatto con un certo post-rock alla Tinderstick... insomma, chi è oggi il Ciro Zacar Dammicco musicista e compositore?
R: Un musicista che cerca di creare musica provando a mettere le note su stati d'animo, esperienze e ricordi, ispirazioni prese dal tempo o dalla natura, momenti vissuti e da vivere, sentimenti e introspezioni personali.
Mi piace gente come Yan Tiersen, Einaudi, Max Ritcher e tanti altri.
Gente libera e creativa. Io sono forse un po' più melodico ma cerco sempre di non essere banale o spingere troppo sull'acceleratore e non fare in modo che le emozioni prendano il sopravvento.
Studiando puoi raggiungere alti livelli di esecuzione, ma il talento e la creatività sono un'altra cosa, molto più rara da trovare.
In queste settimane sto ultimando i lavori per un mio album che uscirà fra non molto tempo, e lì potrete ascoltare chi sono davvero oggi!





D: Essendo un argomento che interessa particolarmente i nostri lettori e come sicuramente avrà avuto modo di dedurre dal nostro primo approccio "epistolare" di qualche mese fa, uno degli aspetti della sua carriera che maggiormente vorrei approfondire è quello inerente la sua esperienza americana nel mercato delle sigle TV dove ha ha affiancato artisti e compositori internazionali e italiani: cosa ricorda di quel periodo? Come iniziò questa avventura?
R: Semplicemente, andavo a registrare i miei brani in uno studio di Haim Saban sulla Ventura Blvd a Los Angeles e lì mi chiesero, visto che cantavo in italiano, se volessi fare con loro le sigle di cartoni animati che Haim produceva per i mercati nel mondo.
Mi divertii a farlo e d'altra parte non mi facevano pagare lo studio per altre cose mie.
Haim poi diventò uno degli uomini più ricchi del mondo, un genio a suo modo. Mi è piaciuto collaborare sia con lui che con Shuky Levi.
Haim era il genio dell'amministrazione; Shuky più un creativo.





D: Ha utilizzato pseudonimi come "I Sorrisi" come autore de Il magico mondo di Gigi o "Superbanda" con cui interpretò Ulisse 31: riusciva a conciliare con facilità la produzione musicale personale e quella televisiva su commissione?
R: Ma non era un problema, non dovevo mettere il mio nome.
Fare sigle di cartoni animati era per me un gioco e un modo per aiutare Haim e Shuky a realizzare quello di cui avevano bisogno.
In quel periodo il mio lavoro era fare i segmenti per Popcorn (programma di Canale 5, n.d.r.) che registravo nei momenti in cui il Sound era libero.
Quel periodo in USA è stata una bellissima esperienza di vita... E poi aver collaborato con Haim Saban, uno che dalle sigle dei cartoni animati ha inventato i Power Rangers finendo a sostenere con la sua ricchezza le campagne presidenziali Usa, non è da tutti!






D: Da bambino la melodia di Soleado/When a child is born mi ha accompagnato per tanti natali senza che avessi la minima idea di titolo e autore di quel "canto magico", e ironicamente dopo 40 anni mi ritrovo a scoprire di nuovo che una delle mia canzoni preferite di quando ero adolescente ha nuovamente lo stesso protagonista! Come avrà avuto modo di scoprire girovagando in rete una delle cose più dibattute è quella che lega il suo nome alla sigla dell'anime Lamù, la ragazza dello spazio.
Qualche mese fa in occasione del nostro primo scambio di mail mi confermò di essere stato lei l'interprete di quel (fino a poco fa) fantomatico brano, e vorrei cogliere l'occasione di questo nostro nuovo contatto per mettere definitivamente a posto tutti i "pezzi mancanti" di questo "mistero giocoso".
R: Non pensavo che dopo così tanto tempo mi avrebbero chiesto se ero proprio io ad aver cantato questa o quella sigla, ed è incredibile aver scoperto che questa ricerca andava avanti da tanti anni!
Sono felice che la mia musica sia stata parte anche solo per un attimo della vita delle persone.
Sono andato a riascoltarmi quella sigla in seguito alla mail che mi mandasti lo scorso anno, e risentirmi dopo tanti anni è stato davvero strano e divertente!





D: Maestro, come avveniva la composizione di questi brani destinati a diventare sigle televisive? Ricorda le varie fasi di lavorazione?
R: Ho fatto molte cose ma non ricordo molti dettagli; come ti ho detto andavo in studio, Shuky mi faceva ascoltare il motivetto, Alberto Testa scriveva i testi e via, si incideva!


D: Ricorda titolo, curiosità ("e io tremo perché so..." cosa?) e qualsiasi dettaglio abbia voglia di condividere riguardo quel brano?
Pensa esista un modo per recuperare l'incisione e renderla finalmente disponibile per tutti gli appassionati?
R: Purtroppo non ho materiale né saprei come trovare le incisioni, solo Shuky Levi può forse avere ancora la registrazione visto che lui era l'autore musicale.
Della sigla di Lamù io ero solo uno dei due cantanti, io e Noam... D'altronde io ero conosciuto come l'autore di When a child is born (ossia Soleado) che poi diventò n. 1 in quasi tutto il mondo, fare il cantante per le sigle è stato, come ho detto, un bellissimo gioco!


D: Che lei ricordi, si è occupato solo del cantato della sigla o ha collaborato in qualche modo a testi e arrangiamenti?
R: Ho aiutato a sistemare qualche parola per via del canto, ma non ho firmato.

D: In rete sono stati citati diversi nomi che potrebbero essere legati alla composizione della sigla in questione: in un'intervista radiofonica a RadioAnimati (QUI), Noam ha citato Steve Rucker al piano e Steve Martson al basso; mentre da una nostra ricerca sui credits dei dischi registrati al Sound Connection in quegli anni, altri due nomi frequenti sono quelli di Bill Fowler alla chitarra e Tom Walsh alla batteria. Cosa può dirci riguardo queste persone?
R: Credo siano tutti nomi corretti, li ricordo tutti ed effettivamente era gente che lavorava lì in quel periodo, per le produzioni Saban.





D: l'anime Lamù è stato distribuito su Telecapri a partire dal 1983-84, a differenza di altre serie (che hanno visto la sua partecipazione) uscite sulla Rai e reti Fininvest.
Lei ha collaborato con Costantino Federico (direttore di Telecapri n.d.r.) per alcune rubriche cinematografiche e musicali, e successivamente per il lancio della pioneristica One Talent TV (che ha avuto l'unica sfortuna di arrivare "troppo presto").
È stato lei ad intercedere per la trasmissione di Lamù su quei canali?
R: No, no. Con Costantino ho avuto solo rapporti professionali, e solo recentemente ho appreso di questo nostro "aggancio" riguardante la sigla in questione!
L'acquisizione della serie probabilmente è avvenuta per i regolari canali distributivi, e non so davvero perché sia stata trasmessa su Telecapri e non altrove.

D: La ringrazio per aver realizzato un mio piccolo sogno ed avermi dedicato il suo tempo. La abbraccio forte.
R: Grazie a te, Giuseppe. Spero di esserti stato utile e di aver soddisfatto la tua curiosità e quella dei lettori. Un caro saluto a tutti.



Nel salutarlo telefonicamente dopo l'intervista gli ho preannunciato che probabilmente molti appassionati riscopriranno la sua opera, seguiranno la sua pagina e magari gli porranno anche delle domande, alle quali si è detto lieto di rispondere compatibilmente con i suoi impegni (e molto probabilmente anche dal garbo con cui gli verranno poste, n.d.Giuseppe).
Ciro Dammicco vive attualmente in Sicilia con la sua compagna; insieme hanno avuto da poco un bellissimo bimbo che porta il nome suo e di suo padre.
È un uomo felice nonché un pianista, compositore, imprenditore e autore di canzoni di successo.
E cantante della sigla di Lamù!

Intervista raccolta tra il 25 e 27 febbraio 2021 da Giuseppe Intorre
con Franco Amoroso e MikiMoz


https://mikimoz.blogspot.com/2021/02/inter...o-lamu.html?m=1
 
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view post Posted on 1/3/2021, 18:15     +1   -1
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CITAZIONE (gigi la trottola @ 1/3/2021, 13:18) 
Zio... hai letto anche gli articoli precedenti?

Si , e l'unica cosa certa è che d' Ammico non ricorda manco di averla mai cantata e si fida di quello che dice Kamil ( che potrebbe ricordare male ).
Infatti nell' intervista parla di tutto, tranne che di Lamù.
E se tui vai a cercare più indietro nel topic, già in tempi non sospetti dichiaravo che l'autore di lamù poteva essere qualcuno residente all' estero , in quanto avrebbe spiegato del perché non gli fosse mai giunta voce della ricerca del suo autore .
Cosa che con Kamiel e col fatto che fosse stata girata in USA ci ho azzeccato .
Infatti per me non la canta d'Ammico, ma qualcuno altro, magari americano, che si è limitato a leggere i testi foneticamente ( ha una cenno vagamente straniero) .
 
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view post Posted on 14/10/2021, 19:58     +1   -1
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Lascia ch'io pianga, mia cruda sorte, e che sospiri la libertà

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Avevo letto su Youtube che il cantante di Ulisse 31 fosse lo stesso di Lamù e invece no, il mistero rimane.
 
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view post Posted on 14/10/2021, 20:12     +1   -1
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Io SONO la Girella

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Il cantante di Lamù e Ulisse 31 é Ciro Dammicco... quindi... 3DMBNFPAKBUIq8Ng-SDA7eif3iQ_3
 
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view post Posted on 14/10/2021, 20:17     +1   -1
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CITAZIONE (gigi la trottola @ 21/3/2020, 00:43) 
Lamù, il mistero è svelato: Dammicco e Kaniel sono i cantanti della sigla!

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E dire che nemmeno io, scrivendo l'ormai famoso post del 2018, potevo pensare di finire così dentro questo mistero.
Un mistero che perdura da anni e anni, che ha coinvolto decine di appassionati, centinaia di esperti e migliaia di nerd.
Una sigla televisiva, quella di un cartone animato: Lamù, la ragazza dello spazio.
Chi la canta? Un nome che non è mai stato reso noto, non essendoci mai stati dei credits.
Ma ora, grazie a un periodo di intense ricerche e contatti, finalmente il mistero può essere svelato completamente!

DIETRO IL MISTERO

Nel 2018 provai a ricostruire lo scenario dietro l'intrigo.
Mi si aprì un mondo vastissimo, che mi limitai a "rimettere in ordine" basandomi su ciò che c'era di verificabile ed eseguendo i giusti collegamenti... ma vi faccio un breve riassunto:
Lamù non è l'unica sigla italiana a non avere un cantante ufficialmente noto.
Da lì sono partito: ce ne sono diverse, tra cui quelle di Ulysses 31 e Benvenuta Gigì.
Tutte queste sigle avevano un comune denominatore: furono composte da Shuki Levy e Haim Saban, registrate ai Sound Connection Studios di Los Angeles, e -per la loro edizione italiana- si avvalevano del lavoro artistico di Alberto Testa (per i testi) e, in un caso, di Ciro D'Amico (riportato così).


Nel corso delle varie indagini, tra teorie e supposizioni, sono giunte alcune certezze.
Tra cui quella che la serie anime Lamù, la ragazza dello spazio fu importata per l'Italia da Frank Agrama, che in quegli anni si avvaleva del lavoro del duo Levy/Saban per la composizione di sigle e musiche.


<span style="display:block;position:relative;height:0;padding-bottom:56.25%">www.youtube.com/watch?v=-HooVJM2KME


Successivi problemi fra Agrama e Saban (che interruppero la loro collaborazione) fecero cadere presumibilmente la sigla di Lamù in una sorta di stallo legale, distributivo ed editoriale.
Un vero e proprio limbo.
Già due anni fa si era quindi ventilata l'ipotesi che il misterioso cantante potesse essere Ciro Dammicco, nome che risultò il più "probabile" nel labirinto di informazioni che tentai di districare.

Tuttavia poco dopo la pubblicazione di quella indagine, un utente della pagina FB Il mistero della sigla di Lamù riuscì a reperire un indirizzo e-mail a cui contattare Dammicco, che rispose però negando di aver cantato Lamù, e chiudendo la mail con un sibillino "il mistero dovrà continuare... fatemi sapere."

NOAM KANIEL

E quindi arriviamo al 2020, quando su FB il blogger Wally Rainbow propone un nome: Noam Kaniel.
Stretto collaboratore di Levy e Saban, è compositore e cantante molto noto specie all'estero (sue sono le musiche delle recenti stagioni dei Power Rangers).
Franco Amoroso, alieno al mondo "nerd" ma appassionato del mistero in causa, cerca il contatto di Kaniel, lo trova su Instagram, gli scrive: dapprima una conferma dall'entourage, poi dallo stesso artista. È lui ad aver cantato la sigla di Lamù, riconoscendosi nel cantato.


E di questo abbiamo parlato in questo post, che vi invito a leggere per ogni eventuale chiarimento.

[MUSICA] chi è Noam Kaniel, confermato interprete della sigla di Lamù


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Se seguite un po' la rete saprete sicuramente che la notizia-bomba di ieri (QUI) è stata quella sul mistero dell'interprete della sigla di Lamù, che avrebbe trovato un nome in Noam Kaniel.
Innanzitutto vi consiglio di seguire gli amici della pagina FB ufficiale del mistero di Lamù (QUI) e il relativo gruppo di lavoro e discussione (QUI) per ogni novità dell'ultimo minuto.
Noam Kaniel, si diceva: chi è?
Lo avete ascoltato sicuramente, solo che probabilmente non lo sapete.
E, che fosse lui o meno il misterioso cantante, è giusto riscoprire questa figura professionale che tante volte ha lavorato anche qui in Italia e che dalla stessa è stato ingiustamente dimenticato.


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La risposta del cantante israeliano non è solo la prima volta che un addetto ai lavori dichiara il proprio coinvolgimento artistico nella sigla, ma è un vero e proprio colpo che fa da architrave al proseguire dell'indagine.
Noam Kaniel ricorda perfettamente di aver interpretato la sigla di Lamù e di averlo fatto a Los Angeles, ma di averla fatto in "una sorta di duetto" con un altro cantante.
Ebbene: le voci principali sono effettivamente due!

La rivelazione di Kaniel ha scosso la situazione di stasi, scatenando le reazioni più svariate.
Da chi vedeva il mistero ormai sostanzialmente svelato a chi ha pensato addirittura a macchinazioni.
Data la situazione, era arrivato il momento di isolarsi e focalizzare gli ultimi sforzi per giungere alla risoluzione definitiva.
Qui entra in ballo Giuseppe Intorre, con cui ero già in contatto dai tempi del mio primo articolo; crea un gruppo Whatsapp con me, Franco Amoroso e Raffaele Federico dove si cerca una linea comune per raggiungere la verità, lontani dal caos suscitato dalle recenti evoluzioni.


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Franco, Marina Russo (cognata di Franco) e Giuseppe dialogano in momenti differenti con Noam Kaniel, che aggiunge ulteriori particolari.
Noam chiarisce che il suo cantato è presente in tutta la sigla, ma il cantante italiano era da solo all'inizio e nella prima parte dei versi.
Ma di chi si tratta? Noam Kaniel chiede a Levy e il nome che vien fuori è quello di Ciro Dammicco.
(vi ricordo che il materiale completo lo trovate nella pagina FB Il mistero della sigla di Lamù)


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NUOVI DETTAGLI
Franco Amoroso e Giuseppe Intorre prendono ancora più in mano la situazione.
Il primo contattando il fondatore di Videomusic, che spiega di aver chiamato Ciro Dammicco in Italia dall'America per lavorare al celebre canale televisivo; il secondo parlando con Noam Kaniel, ottenendo qualche dettaglio in più: il compositore del brano è Shuki Levy, che ha partecipato anche ai cori (la terza voce che può essere udita nel brano); Shuki ribadisce che il cantante italiano è Ciro Dammicco pur concedendosi il beneficio del dubbio.

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CIRO DAMMICCO

E se "tre indizi fanno una prova", non resta che rintracciare una persona, a questo punto: Ciro Dammicco.
Nome che era spuntato durante le ricerche sul mistero della sigla, e che adesso Noam Kaniel riconosce come familiare e che Shuki Levy indica come cantante di quel brano.
Bisogna domandare al cantante italiano se quello che asseriscono Noam e Levy corrisponde a verità, metterlo di fronte al "fatto compiuto" chiedendo una conferma o una smentita che questa volta avrebbero una valenza pressoché assoluta.


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[IMG]Qui entra in gioco Fabio Pancaldi, utente del gruppo FB Il mistero della sigla di Lamù che si era distinto per il suo equilibrio e la sua lucidità.
Fabio recupera il contatto di Ciro Dammicco e consiglia a Franco e Giuseppe di scrivere una mail al cantante.
Ma che speranze ci sono che Dammicco risponda?
Giuseppe decide di provarci, e nel mondo più naturale possibile: raccontando tutta la verità.
Dopo una serata passata a comporre la mail assieme a Fabio, la invia.[/IMG]


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Dieci giorni dopo, il telefono di Giuseppe vibra. È la risposta di Ciro Dammicco:

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Una seconda mail di conferma (oltre che per chiedere al cantante della sigla di Lamù l'autorizzazione a rendere finalmente pubblica la sua identità) conclude finalmente questa ricerca pluridecennale.

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Autorizzando Giuseppe Intorre a poter divulgare la notizia, Ciro Dammicco ha ammesso di essere il misterioso, bravissimo e tanto a lungo cercato cantante della sigla di Lamù, la ragazza dello spazio.
Che vanta come seconda voce quella di Noam Kaniel e vede lo stesso compositore Shuki Levy ai cori.

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Un mistero lungo quasi quarant'anni è ufficialmente chiuso.
Certo, manca ancora la risposta a diverse domande: è Alberto Testa l'autore dei testi in italiano?
Esiste una copia integrale della sigla? Con quale titolo è stato registrato questo brano?
Beh, per questi misteri abbiamo delle piste che stiamo seguendo, ma questa... è un'altra storia.

https://mikimoz.blogspot.com/2020/03/miste...zAjofeq6j01bJbw

Riporto!
 
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view post Posted on 14/10/2021, 20:21     +1   -1
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CITAZIONE (gigi la trottola @ 1/3/2021, 14:20) 
Intervista a Ciro Dammicco: pianista e compositore internazionale (e cantante della sigla di Lamù)


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Chi ha cantato la sigla di Lamù? Un mistero che per decenni ha appassionato tantissimi fan dell'animazione televisiva e della musica, e che ha trovato la sua risoluzione un anno fa quando uscirono le dichiarazioni degli interpreti: Noam Kaniel e Ciro Dammicco.
Quest'ultimo ha ammesso di essere la voce principale del brano, e finalmente dopo così tanto tempo siamo riusciti a contattarlo per chiedergli conferme e ulteriori ricordi.
Nonché per fare quattro chiacchiere con lui, un grande artista e una grande persona, disponibile e gentile. Musicista, cantante e imprenditore, ci ha raccontato chi è oggi Dammicco e cosa ricorda del suo periodo in America, ai tempi delle sigle Saban e quindi anche del brano di Lamù...


Non ci siamo fermati, dopo quelle dichiarazioni.
Col gruppo di lavoro consueto (Franco Amoroso e Giuseppe Intorre, oltre me) si è arrivati a un contatto con Ciro Dammicco.
È stato Giuseppe Intorre, nello specifico, a chiedere l'intervista al Maestro, sentendosi con lui in momenti diversi, interfacciandosi con lui e ponendo interessanti domande su passato e presente del musicista.
E, ovviamente, chiedendo anche in merito alla sigla di Lamù.
Per ripercorrere tutta la storia, vi lascio tre post:
IL PROBABILE INTRIGO DIETRO IL MISTERO - dove cercai di ricostruire il perché di questa anomalia dietro la sigla
CHI È NOAM KANIEL - cantante citato da Wally e contattato da Franco Amoroso
LE DICHIARAZIONI - l'indagine risolutiva con Franco, Giuseppe, Fabio e altri amici che collaborarono alla causa
Buona lettura!


D: Salve Maestro, volevo prima di tutto chiederle se è d'accordo che la nostra conversazione possa essere utilizzata come base di un'intervista da pubblicare sul blog Moz O'Clock, o se preferisce che il suo contenuto rimanga privato.
R: certo, nessun problema, sarà un piacere!


D: Anzitutto grazie per avermi concesso la sua attenzione.
È da poco sbarcato su Facebook: cosa l'ha spinta a riproporre anche l'aspetto più squisitamente creativo e compositivo della sua straordinaria carriera con l'apertura della sua pagina facebook.com/cirozacardammicco e con il lancio del suo sito ufficiale http://cirodammicco.com?
R: Grazie! Beh, non esistendo quasi più le società discografiche oggi questa grande piattaforma internet ti offre la possibilità di mostrare al mondo quello che vuoi davvero fare.
Io cerco di entrare nel sistema offrendo una musica che definirei "post-classica" e che rispecchia il mio modo di scrivere di oggi, praticamente musica senza costrizioni commerciali; scrivo, registro suonando al piano, poi scrivo le partiture per quartetto d'archi e inserisco le percussioni laddove opportuno.






D: Mi ha incuriosito il suo stato di Whatsapp "Reminds me who I am" accompagnato da una chiave di violino: beh... fondatore e direttore artistico di Videomusic, co-fondatore della Eagle Pictures, cintura nera di taekwondo (!!!), autore, produttore e ovviamente cantante e compositore di successo prima con I Bisonti e Flora Fauna e Cemento per poi raggiungere il grande successo con i Daniel Sentacruz Ensemble, oltre che da solista... direi che con una carriera del genere è decisamente difficile dimenticarsi di chi sia Ciro Dammicco!
R: La ringrazio, ma la meritocrazia purtroppo in Italia non è tenuta molto in considerazione.
Io ho sempre fatto quello che il mio istinto mi indicava, prendendomi sempre dei rischi quali cambiare nazione e cercare nuovi stimoli per la mia creatività.
È il mio modus vivendi da sempre, sin da bambino quando mio padre musicista ci portava in giro per il mondo, e non è mai stata una fatica... anzi sempre un'avventura!






D: Sulle sue esperienza da cosmopolita tornerò a breve, intanto vorrei rimanere un attimo sul Ciro Dammicco "contemporaneo".
I Daniel Sentacruz Ensemble sono stati gli antesignani dell'indie italiano con la loro commistione fra composizioni di taglio cinematografico, cristalline melodie pop e intricati arrangiamenti vocali. Ascoltando le sue composizioni più recenti sul suo canale youtube ufficiale viene fuori un gusto minimalista alla Erik Satie ed una sensibilità compositiva vicina a certe orchestrazioni vicine alla Penguin Cafè Orchestra (o volendo restare nei confini italici al nostro Nino Rota) pur avendo (e qui mi permetto un personalissimo feedback) molti punti di contatto con un certo post-rock alla Tinderstick... insomma, chi è oggi il Ciro Zacar Dammicco musicista e compositore?
R: Un musicista che cerca di creare musica provando a mettere le note su stati d'animo, esperienze e ricordi, ispirazioni prese dal tempo o dalla natura, momenti vissuti e da vivere, sentimenti e introspezioni personali.
Mi piace gente come Yan Tiersen, Einaudi, Max Ritcher e tanti altri.
Gente libera e creativa. Io sono forse un po' più melodico ma cerco sempre di non essere banale o spingere troppo sull'acceleratore e non fare in modo che le emozioni prendano il sopravvento.
Studiando puoi raggiungere alti livelli di esecuzione, ma il talento e la creatività sono un'altra cosa, molto più rara da trovare.
In queste settimane sto ultimando i lavori per un mio album che uscirà fra non molto tempo, e lì potrete ascoltare chi sono davvero oggi!





D: Essendo un argomento che interessa particolarmente i nostri lettori e come sicuramente avrà avuto modo di dedurre dal nostro primo approccio "epistolare" di qualche mese fa, uno degli aspetti della sua carriera che maggiormente vorrei approfondire è quello inerente la sua esperienza americana nel mercato delle sigle TV dove ha ha affiancato artisti e compositori internazionali e italiani: cosa ricorda di quel periodo? Come iniziò questa avventura?
R: Semplicemente, andavo a registrare i miei brani in uno studio di Haim Saban sulla Ventura Blvd a Los Angeles e lì mi chiesero, visto che cantavo in italiano, se volessi fare con loro le sigle di cartoni animati che Haim produceva per i mercati nel mondo.
Mi divertii a farlo e d'altra parte non mi facevano pagare lo studio per altre cose mie.
Haim poi diventò uno degli uomini più ricchi del mondo, un genio a suo modo. Mi è piaciuto collaborare sia con lui che con Shuky Levi.
Haim era il genio dell'amministrazione; Shuky più un creativo.





D: Ha utilizzato pseudonimi come "I Sorrisi" come autore de Il magico mondo di Gigi o "Superbanda" con cui interpretò Ulisse 31: riusciva a conciliare con facilità la produzione musicale personale e quella televisiva su commissione?
R: Ma non era un problema, non dovevo mettere il mio nome.
Fare sigle di cartoni animati era per me un gioco e un modo per aiutare Haim e Shuky a realizzare quello di cui avevano bisogno.
In quel periodo il mio lavoro era fare i segmenti per Popcorn (programma di Canale 5, n.d.r.) che registravo nei momenti in cui il Sound era libero.
Quel periodo in USA è stata una bellissima esperienza di vita... E poi aver collaborato con Haim Saban, uno che dalle sigle dei cartoni animati ha inventato i Power Rangers finendo a sostenere con la sua ricchezza le campagne presidenziali Usa, non è da tutti!






D: Da bambino la melodia di Soleado/When a child is born mi ha accompagnato per tanti natali senza che avessi la minima idea di titolo e autore di quel "canto magico", e ironicamente dopo 40 anni mi ritrovo a scoprire di nuovo che una delle mia canzoni preferite di quando ero adolescente ha nuovamente lo stesso protagonista! Come avrà avuto modo di scoprire girovagando in rete una delle cose più dibattute è quella che lega il suo nome alla sigla dell'anime Lamù, la ragazza dello spazio.
Qualche mese fa in occasione del nostro primo scambio di mail mi confermò di essere stato lei l'interprete di quel (fino a poco fa) fantomatico brano, e vorrei cogliere l'occasione di questo nostro nuovo contatto per mettere definitivamente a posto tutti i "pezzi mancanti" di questo "mistero giocoso".
R: Non pensavo che dopo così tanto tempo mi avrebbero chiesto se ero proprio io ad aver cantato questa o quella sigla, ed è incredibile aver scoperto che questa ricerca andava avanti da tanti anni!
Sono felice che la mia musica sia stata parte anche solo per un attimo della vita delle persone.
Sono andato a riascoltarmi quella sigla in seguito alla mail che mi mandasti lo scorso anno, e risentirmi dopo tanti anni è stato davvero strano e divertente!





D: Maestro, come avveniva la composizione di questi brani destinati a diventare sigle televisive? Ricorda le varie fasi di lavorazione?
R: Ho fatto molte cose ma non ricordo molti dettagli; come ti ho detto andavo in studio, Shuky mi faceva ascoltare il motivetto, Alberto Testa scriveva i testi e via, si incideva!


D: Ricorda titolo, curiosità ("e io tremo perché so..." cosa?) e qualsiasi dettaglio abbia voglia di condividere riguardo quel brano?
Pensa esista un modo per recuperare l'incisione e renderla finalmente disponibile per tutti gli appassionati?
R: Purtroppo non ho materiale né saprei come trovare le incisioni, solo Shuky Levi può forse avere ancora la registrazione visto che lui era l'autore musicale.
Della sigla di Lamù io ero solo uno dei due cantanti, io e Noam... D'altronde io ero conosciuto come l'autore di When a child is born (ossia Soleado) che poi diventò n. 1 in quasi tutto il mondo, fare il cantante per le sigle è stato, come ho detto, un bellissimo gioco!


D: Che lei ricordi, si è occupato solo del cantato della sigla o ha collaborato in qualche modo a testi e arrangiamenti?
R: Ho aiutato a sistemare qualche parola per via del canto, ma non ho firmato.

D: In rete sono stati citati diversi nomi che potrebbero essere legati alla composizione della sigla in questione: in un'intervista radiofonica a RadioAnimati (QUI), Noam ha citato Steve Rucker al piano e Steve Martson al basso; mentre da una nostra ricerca sui credits dei dischi registrati al Sound Connection in quegli anni, altri due nomi frequenti sono quelli di Bill Fowler alla chitarra e Tom Walsh alla batteria. Cosa può dirci riguardo queste persone?
R: Credo siano tutti nomi corretti, li ricordo tutti ed effettivamente era gente che lavorava lì in quel periodo, per le produzioni Saban.





D: l'anime Lamù è stato distribuito su Telecapri a partire dal 1983-84, a differenza di altre serie (che hanno visto la sua partecipazione) uscite sulla Rai e reti Fininvest.
Lei ha collaborato con Costantino Federico (direttore di Telecapri n.d.r.) per alcune rubriche cinematografiche e musicali, e successivamente per il lancio della pioneristica One Talent TV (che ha avuto l'unica sfortuna di arrivare "troppo presto").
È stato lei ad intercedere per la trasmissione di Lamù su quei canali?
R: No, no. Con Costantino ho avuto solo rapporti professionali, e solo recentemente ho appreso di questo nostro "aggancio" riguardante la sigla in questione!
L'acquisizione della serie probabilmente è avvenuta per i regolari canali distributivi, e non so davvero perché sia stata trasmessa su Telecapri e non altrove.

D: La ringrazio per aver realizzato un mio piccolo sogno ed avermi dedicato il suo tempo. La abbraccio forte.
R: Grazie a te, Giuseppe. Spero di esserti stato utile e di aver soddisfatto la tua curiosità e quella dei lettori. Un caro saluto a tutti.



Nel salutarlo telefonicamente dopo l'intervista gli ho preannunciato che probabilmente molti appassionati riscopriranno la sua opera, seguiranno la sua pagina e magari gli porranno anche delle domande, alle quali si è detto lieto di rispondere compatibilmente con i suoi impegni (e molto probabilmente anche dal garbo con cui gli verranno poste, n.d.Giuseppe).
Ciro Dammicco vive attualmente in Sicilia con la sua compagna; insieme hanno avuto da poco un bellissimo bimbo che porta il nome suo e di suo padre.
È un uomo felice nonché un pianista, compositore, imprenditore e autore di canzoni di successo.
E cantante della sigla di Lamù!

Intervista raccolta tra il 25 e 27 febbraio 2021 da Giuseppe Intorre
con Franco Amoroso e MikiMoz


https://mikimoz.blogspot.com/2021/02/inter...o-lamu.html?m=1

:asd: :asd: :asd: :asd:
 
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view post Posted on 14/10/2021, 20:26     +1   -1
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Ill.mo Fil. della Girella

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Alla fine si tratta solo di supposizioni e della dichiarazione di un cantante ( che in un primo momento smentisce) senza alcuno straccio di prova.
Non basta dire " l'ho cantata io" perché sia vero.
Allora anche io potrei dire di aver cantato Lamù , tanto chi può dimostrare il contrario ( peraltro, la voce di AMiico non assomiglia per nulla a quella della sigla ) ?
Ci vogliono delle prove, in questo caso contratti .
Niente di tutto questo c'è, quindi non si può dire che d'Ammico è il cantante di lamù.
 
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view post Posted on 10/10/2022, 19:45     +1   -1
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Io SONO la Girella

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Il Mistero della Sigla di Lamù è stato infatti rivelato che il cantante dietro a questo brano è Noam Kaniel. A risolvere il mistero è stato Franco Amoroso, membro del gruppo che, dopo aver contattato l’entourage del cantante, ha ricevuto una prima conferma.
Successivamente anche lo stesso Kaniel ha confermato. Era lui il misterioso cantante!

www.staynerd.com/lamu-risolto-mistero-sigla/
 
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view post Posted on 6/4/2023, 12:00     +1   -1
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Un tizio a caso

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Ripesco questo thread e dico la mia su quella che considero una delle sigle italiane dei cartoni più belle mai fatte, e che purtroppo ormai al di fuori del pubblico di appassionati - grazie, Agrama e fratelli Federico, grazie dal profondo del cuore =_= - è ormai caduta nel dimenticatoio più buio, visto che al di fuori del raggio d'azione di Telecapri le TV italiane non la mandano dalla fine degli anni '80.
Sentendo questo video paragone tra una canzone del Dammicco e la sigla di Lamù a velocità normale, mi pare palese che il cantante sia lui, al netto delle conferme già date e delle differenze di stile in certi punti mi sembra identico:


Della ormai non più tanto misteriosa sigla mi ha sempre intrigato molto il testo, che riecheggia atmosfere molto da canzone pop da Festivalbar che da sigla per un cartone. Mi sono divertito a fare una traduzione metrica in francese e spagnolo e credo che non stonerebbe affatto cantata da, cheneso, un Serge Gainsbourg o un Julio Iglesias.

Posto qui un topic del forum di Zap Zap TV, dove l'utente BubbleGumTV posta delle sue ricostruzioni di tutta la vicenda, che mi pare filino liscio alla luce dei fatti: www.tv-pedia.com/zapzaptv/viewtopic.php?f=3&t=6903

Le domande che ora mi faccio sono:

1) Ora che sappiamo chi c'è dietro, non sarebbe un attimo a registrare tutti i dati in SIAE e a far tornare la sigla vecchia sulle piattaforme streaming (in TV non credo andrà mai più), oppure dopo tutto questo tempo a casa Yamato hanno pensato che non ne valesse la pena?
2) Qui forse sto per dire una cacchiata clamorosa, quindi fulminatemi pure: la TBS non avrebbe potuto comprare pure il master originale e i diritti della canzone e pubblicarla in collaborazione con qualche casa discografica importante? Se avevano i soldi per importare e far doppiare gli episodi...

Purtroppo il master originale è ancora irreperibile (è stato contattato pure Shuki Levy e ha detto di non averlo) e dopo tutto questo tempo potrebbe ormai essere tutto perduto, ma chissà mai... (:
 
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view post Posted on 6/4/2023, 14:22     +1   +1   -1
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A onor di cronaca, sono stato io il primissimo a contattare Ciro Dammicco, dopo opportune indagini mie tese a rintracciarlo. Il sospetto su di lui aleggiava già da parecchio tempo. Poiché sono amico - nel mondo reale, qui a Napoli - di due amministratori della pagina FB ufficiale dedicata al "Mistero della Sigla di Lamù", fui informato del nominativo di Dammicco quale "Imputato Numero Uno".
Quando però lo contattai, Dammicco fu molto elusivo e non fornì una chiara risposta.
 
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view post Posted on 6/4/2023, 14:30     +1   -1
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Ci fu un'occasione, se non vado errato ad Ischia, nel 2004 o 2005, dove anche mio padre e il Giardino dei Semplici furono fermati ed "interrogati" a tal proposito, in quanto all'epoca "additati" come i cantanti responsabili - specialmente alla luce dei cori in falsetto dell'inizio della sigla.

Mio padre aveva incrociato Dammicco al Festival di Sanremo 1977, ma non erano amici. Dammicco era con il Daniel Sentacruz Ensemble.
 
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view post Posted on 6/4/2023, 14:32     +1   -1
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Potete trovare i miei posts Facebook nel gruppo di discussione apposito.

Fui anche uno di quelli che "confermò" la natura dei musicisti della sigla, di chiara matrice americana.
 
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view post Posted on 6/4/2023, 19:48     +1   -1
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Ma infatti come ho detto prima che si tratti di Dammicco, soprattutto alla luce del video di confronto postato da me prima - che al momento ora su forum non si apre -, per me è palese e lampante. Mi sfugge però perché abbia negato prima quando interpellato anni fa.
 
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view post Posted on 7/4/2023, 07:36     +1   -1
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Sulla pagina Facebook ufficiale dedicata a Il Mistero della Sigla di Lamù è stato infatti rivelato che il cantante dietro a questo brano è Ciro Dammicco, forse c'è dietro anche Noam Kaniel. A risolvere il mistero è stato Franco Amoroso, membro del gruppo che, dopo aver contattato l'entourage del cantante, ha ricevuto una prima conferma.

Edited by gigi la trottola - 7/4/2023, 08:52
 
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