Che bella recensione Aster! Grazie!!!
Normalissimo pensare “io avrei scritto così”, ne abbiamo parlato e concordo in pieno, specie quando si va avanti e si prende la cosa sempre più sul serio (avevo iniziato per scherzo, convintissima che mi sarei fermata alla terza: “Vacanze romane”).
Lo so bene di avere un “cattiveria delicata” e lo sono diventata piano piano, quando ho capito che nella vita, se ti arrabbi di brutto (anche se quando ci vuole ci vuole, eh!) poi all’altro gli fai sì paura, ma non lo smonti.
La parola giusta al momento giusto e detta con gentilezza estrema può fare a fette anche il bugiardo più incallito. Sì, mi basta uno stiletto per essere letale, ma leggo con piacere e divertimento tutti gli altri stili, logicamente.
L’unica licenza che mi sono presa è stata quando Zuril ha allungato la zampa dentro la scollatura della soprano. E’ una sorta di causa-effetto quella e perché meravigliarsi?
Ma lui ha la pelle dura, quella era solo una carezza un filo più pesante per lui, nient’altro
Allora, le mie storie dove c’è Rubina, possono spiazzare il lettore perché di solito leggo che per quasi tutti – anche quelle che non la amano molto – lei è una sorta di Candy Candy vittima del padre. Magari viziata, magari antipatica, però diversa da lui.
Io, se ho scritto la dedica a Gerdha, non è stato per il gusto di riempire una pagina, ma perché davvero condivido tutta la sua teoria, la quale, se letta bene e senza interferenze del "Signor +++"
è molto coerente e ben fatta. Lei, su ogni punto mette una prova: si può non essere d’accordo e tanto altro, ma non che lei non segue un filo logico per tutta la durata dell’anime.
Io l’ho data ai miei parenti, i quali, non avendo avuto mai discussioni con nessuno, mi hanno detto che a loro ha fatto molto bene e li ha aiutati a risolvere i loro problemi. La stessa cosa che successe a me nel 2014.
Diciamo che la Rubina di Gerdha io poi la trasferisco nelle storie sceme, quindi risulta forse viziata, forse infantile, quello che vuoi, ma di fondo io seguo l’analisi e non perché lei mi sia antipatica, come ho detto altre volte.
Faccio un esempio: negli anni ’80, durante le feste natalizie ci fu una replica dell’ep.72 e per puro caso lo vide anche mia nonna che non conosceva la serie. Le piacque da morire, mi disse che si era commossa e aveva pianto, ora sì che capiva la mia passione per l’anime, avevo ragione io, eccetera…
Mi fece delle domande sparse: “Ma dove si erano conosciuti?”
Argh! Cosa potevo dire? Noi fans che seguivamo la serie in ordine cronologico, abbiamo detto: “E questa qui da dove è saltata fuori?”
Mi faceva delle domande alle quali non sapevo rispondere e il mio disagio misto a curiosità aumentava, perché mi rendevo conto che il mistero era molto fitto.
Sempre mia nonna: “E lei la poverina, alla fine… lui che si dispera… dice che diventa un fiore. Che belloooo!!!”
Anche qui sentivo che non mi tornava il senso: love story infelice, loro si amano perdutamente, lui non regge a questa perdita… ma nella puntata dopo, fa i complimenti a Venusia, invitandola a cavallo. No, non ci siamo.
Negli anni ho lasciato perdere, ma nel leggere che lui si dispera perché crede che Vega, con la morte della figlia attacchi in massa come avvenne su Fleed, dà un senso all’episodio e a tutto l’anime.
E Venusia non è “la perfetta, l’unica, quella che lo salva e fa maturare”. E’ solo la persona giusta per lui e il percorso lo fanno insieme, come pure tutti gli altri personaggi, a partire da Rigel.
No, come non è vero che Naida e Rubina sono cattive, perfide e solo manipolatrici stile strega delle fiabe. Sarebbe una caratterizzazione banale e scontata dei personaggi, come lo può diventare quando si pensa che loro due sono soltanto vittime di un amore infelice e della guerra. Anche e senz’altro, ma la storia è profondissima, va ben oltre. Si può obiettare che è un anime per bambini, quindi ciò non ha senso. Anche Biancaneve è definita storia per bambini, ma lì di infantile non c’è nulla davvero. E Nagai non ha mai scritto storie banali.
Io dentro di me sentivo che c’era un mare di psicologia e può anche non essere vero, ma il fatto che un’altra persona ci abbia fatto due lunghe e dettagliate analisi, mi dico che non ero la sola ad avvertire tutto questo.
Tornando ai cattivi: vedo che Zuril ha buon gusto ed è intelligente, quindi non è strano che si sia interessato al mondo delle belle arti. Trattandosi di FF umoristiche, la figuraccia però ci vuole!
E penso che la guerra sia sempre una sorta di forzatura per chi la mette in atto, anche se è convinto, ed è normale “distrarsi”, specie dopo che si mietono abbondanti sconfitte dai terrestri
Restando in tema: dato che siamo in pieno clima natalizio, spero tanto che tu Aster, ci regali uno dei tuoi piccoli capolavori di storia che ha per protagonisti la Befana e Babbo Natale.
Lì non ho mai pensato “avrei scritto così”, mai! Mi meraviglio della grande fantasia che ci metti; sono storie “leggere” ma allo stesso tempo complesse e articolate al loro interno.