Go Nagai Net

Luce's fanfiction gallery

« Older   Newer »
  Share  
.Luce.
view post Posted on 22/4/2023, 17:00 by: .Luce.     +3   +1   -1
Avatar

Professore della Girella

Group:
Mod Minor
Posts:
3,552
Reputation:
+819
Location:
Via Lattea

Status:


VENUSIA SCENDE IN CAMPO

1_263

A metà serie, gli invasori di Vega dimostrano gravi problemi energetici; così, per procurarsi ciò che era fondamentale per i loro dischi e le loro basi, decisero di attaccare in massa i depositi terrestri di superuranio, con tanto di minidischi e mostri come armi d’attacco.
Goldrake e Goldrake 2, però, erano sempre all’erta e proteggevano le basi con forza e determinazione.

Da questo punto in poi, iniziò ad entrare in gioco anche Venusia, la quale nel frattempo aveva pensato bene di cambiare look: da cow-girl a space girl, immediatamente divenne più donna.

Oltre a Venusia, anche Actarus decise di cambiare gli abiti civili, divenendo più principe e meno contadino, mentre Alcor pensava che coi veghiani sempre pronti ad attaccare, non rimanesse tempo per certe sciocchezze come quella di seguire la moda, spendere soldi nei negozi di abbigliamento e in profumi costosi.
Niente da dire su questa libera scelta, però, quando il vestiario mostra qualche segno dovuto all’usura nella zona gomiti e ginocchia e non emana più fragranza di sapone di Marsiglia, un pensierino a tal proposito sarebbe meglio farlo.

La figlia di Rigel non ne poteva più di stare quaggiù, mentre il suo Actarus scattava lassù, così, approfittando di un salvataggio di Alcor, che venne ferito nell'azione, si mise ai comandi del suo mezzo e salvò Goldrake da un mostro di Vega.
Mizar, salito con Venusia su Goldrake 2 durante l'attacco di Vega, venne così a conoscenza che Actarus era in realtà Duke Fleed, il pilota di Goldrake.

Alla fine di quel combattimento, Actarus ringraziò la ragazza per avergli salvato la vita e con parole romantiche, tenendola saldamente tra le braccia, la invitò a continuare a fare la contadina e non la guerriera.
“Guarda il cielo. Il sole sta andando giù. Non lascerò questa bella Terra in balia di Vega, ti prometto che la difenderò. Ti prego Venusia, se non sei in pericolo mi sento più forte.”
Lei, con un sospiro: “Oh, Actarus.”

Però Venusia voleva a tutti i costi essere alla guida del Goldrake 2, per poter essere di aiuto ad Actarus e il suo pianeta.
Ed era anche sicura che Alcor e Procton erano d’accordo con il suo desiderio e pronti ad appoggiarla con tutti i mezzi.
Così, con il loro aiuto, Venusia imparò segretamente a guidare il Goldrake 2, certamente mentre Actarus stava lavorando presso la fattoria.

Un bel giorno di primavera, durante una cavalcata, Actarus le suggerì di fare attenzione con quel cavallo purosangue indomito, e lei comprese che quella poteva essere l'occasione per iniziare la discussione che aveva in mente.
“Non ho paura di niente. Sono anche capace di guidare il Goldrake 2 di Alcor, per tua informazione.”
“Eh? Che cosa?”
“Non lo sapevi? Alcor mi ha insegnato a pilotarlo, e mi ha anche detto che non appena sarò pronta lo potrò guidare da sola. E allora ti sfiderò.”
“Vuoi davvero sfidarmi, Venusia?”
“Certo.”
“Va bene. Allora… seguimi!”
Actarus lanciò il suo cavallo alla massima velocità lungo i difficili sentieri della foresta, seguito da Venusia, che era in grado di stargli alla pari per gran parte della corsa, ma ad un certo punto lei gridò di fermarsi.
“Fermati, fermati Actarus, ti prego. Il cavallo, il cavallo…
“Non ci penso nemmeno, porterò questa sfida che hai voluto fino in fondo.”
“Ti dico di fermarti, fermati! Il cavallo non è stato ancora ferrato, è pericoloso!”
Lui non la sentiva e vedendo che non poteva battere Venusia con la corsa, Actarus lanciò il suo cavallo in un tempismo perfetto per attraversare il fiume, mentre Venusia venne costretta a fermare subito il suo animale che non era in grado di oltrepassare le acque.
Col fiatone e il cuore a mille, ora che finalmente Actarus e il suo cavallo erano arrivati, lei ripetè:
“Il cavallo non è stato ferrato bene, poteva ammazzarsi!”
“Cosaaaa??!”
“E adesso chi lo sente mio padre?”
“Mi dispiace Venusia, volevo solo farti capire che la guerra sta diventando sempre più difficile, e io non voglio che tu ne sia coinvolta.”
“Portiamo a casa il purosangue piuttosto, e speriamo non si sia fatto troppo male.”

Venusia era delusa e dispiaciuta per almeno due motivi. Far cambiare idea ad Actarus si era rivelato essere molto più difficile del previsto. In più, doveva anche affrontare la rabbia di suo padre. Seduta su una sedia, ascoltava le lamentele di Rigel.
“Allora, mi rispondi o no? Vuoi cercare di capirmi, eh? Oppure credi che non ci sia niente di sbagliato a flirtare con quel ragazzo senza la mia approvazione? Ricorda, sei ancora minorenne! Dovresti cercare qualcosa di meglio della compagnia di un ragazzo così ordinario come Actarus.
Cosa ci trovi di così speciale in lui? E’ solo un ragazzo pigro e buono a nulla, posso dirtelo io che lo conosco bene! Hai visto cosa ha combinato oggi con quella bestia? Non solo non si è preoccupato che avesse i ferri a posto, ma gli ha fatto fare un salto chilometrico, roba da ammazzarlo!!!”

Ma Venusia non disse a suo padre una sola parola. Come poteva spiegare a Rigel sul suo rapporto con Actarus, la sua vera identità, la sua voglia di combattere?

Actarus guardava Venusia a cavallo sotto il tramonto, riflettendo sul fatto che, nonostante i suoi tentativi di tenerla lontana dalla guerra, lei ne era comunque rimasta comunque coinvolta, poi iniziò a pensare che avrebbero potuto combattere insieme, ma allo stesso tempo temeva moltissimo per la sua incolumità. Non voleva che lei rischiasse di perire in combattimento. Sapeva molto bene quanto i veghiani erano spietati.

L’occasione le arrivò pochi giorni dopo, quando Alcor dopo un viaggio nello spazio infinito tornò esamine alla base. Goldrake era in serie difficoltà, dal monitor dello studio di Procton si capiva benissimo che da solo non poteva farcela.
“Posso farlo io” pensò Venusia, e poco dopo si alzò in volo con Goldrake2.
Actarus non la riconobbe subito, credette che finalmente Alcor gli fosse venuto in soccorso.
Il primo tentativo di aggancio non andò bene, ma la seconda volta il tempismo e la sincronia furono perfetti. Insieme distrussero il mostro veghiano senza sforzi.

Solo a fine combattimento lui si accorse che il pilota era in realtà la ragazza del ranch, fu quindi costretto ad arrendersi all’evidenza: lei era brava e coraggiosa, le forze di Vega sempre più agguerrite e la sua ferita al vegatron si faceva sempre più sentire.

Combattiamo insieme Venusia contro questa crudele guerra, e alla fine vinceremo.

Il rosso del tramonto in mezzo al cielo arancio, la primavera ormai sbocciata in tutto il suo splendore, sottolinearono questo momento drammatico, dolce e romantico insieme.


FINE
 
Top
113 replies since 20/4/2016, 12:44   1872 views
  Share