| Anni addietro mi ero procurato un dvd pezzotto che conteneva appunto sia l'intervista di Sergio Grimani (che mi piacerebbe proprio tanto tanto poter vedere finalmente integrale, dato che nel broadcast sono evidenti alcuni tagli .... un brevissimo frammento inedito lo si può vedere nell'ottimo documentario di Ciprì e Maresco "Come inguaiammo il cinema italiano", 2004) che quella di Franchi da Marzullo.
Goonie, ti terrò presente al momento opportuno (c'era quel discorso sulle vhs da trasferire...) : mi piacerebbe recuperare un upgrade da prima generazione di quell'intervista a Ciccio. Quella che ho io è tagliata a sua volta e pare una copia della copia della stracopia ....
Ragazzi, devo ammettere che L'Esorciccio, oltre ad essere un personalissimo mio stracult, rappresenta anche una piccola sorta di 'ossessione'. Ho sempre voluto cercare di scoprire qualcosina di più, ma purtroppo poco è stato detto in proposito. Oltre alla tarda intervista succitata, è reperibile (finalmente, perché fino all'anno scorso era rarissima) un'intervista cartacea del 1975 rimasta inedita fino al 2003 e poi successivamente riproposta nella recente biografia aggiornata su Franco e Ciccio uscita nel settembre 2022. Ma anche in questo caso il nostro Ingrassia non dichiarava molto più del già noto: "il titolo rappresenta il 50% del film", "ho girato in economia sfruttando la mia casa in campagna", "Spero che Banfi venga finalmente notato ed apprezzato per ciò che è, perché merita" e via di questo passo. Assolutamente nulla sui comprimari, sulla produzione in sé, sulla sua stessa mitica Ingra Cinematografica.
Tuttavia, scavando presso svariate fonti, sono riuscito a risalire ad alcune interessanti nozioni:
-In primis, si è sempre creduto che la Ingra (la casa di produzione fondata da Ciccio nel '74) fosse fallita o chiusa in seguito allo sbrocco di Ingrassia del '77 o giù di lì innanzi a tutto il cinema romano che contava, ritrovatosi per una sorta di convention/premiazione e ripresa da Marco Bellocchio (la scena integrale la si può vedere nel già citato documentario di Ciprì e Maresco e suppongo anche sul Tubo). Falso: in un contenuto extra, se non sbaglio reperibile nel dvd de "I due pericoli pubblici", il figlio Giampiero dichiarava che "la Ingra in realtà ha chiuso circa dieci anni fa" (credo che tale intervista risalisse ai primissimi anni 2000. 2003-2004 circa) ed era rimasta aperta a lungo nonostante Ciccio non avesse più prodotto alcunché. Nell'intervista rilasciata a Sergio Grimani (quella di Rai3 del '95) Ciccio si appella alla "nuova ondata di comici" (Benigni, Troisi, Verdone) che non avrebbero mai accettato di farsi dirigere da lui, ma credo che questa sia stata solo una sorta di 'scusante'. Quei comici cominciarono ad avere successo al cinema parecchi anni dopo L'Esorciccio, diciamo dal 1981 in poi. Tempo per fare qualcos'altro ne avrebbe avuto, se solo lo avessero mai chiamato ... e qui c'è da aprire una parentesi: due anni fa su Nocturno apparve un trafiletto in cui veniva specificato che a Ciccio venne offerta la regia per ... un poliziottesco!! (sorry, al momento non ricordo il titolo, ma appena recupero il numero vi faccio sapere). Solo che lui purtroppo ... declinò. Quindi non è vero che non gli venne mai fatta una proposta. Può esserci dietro un motivo valido? Secondo quella fonte, Ciccio qualche tempo dopo gli disse "Scusami, io l'avrei fatto anche gratis, ma ho avuto casini in famiglia che non ti dico".
Ohibò, quali casini potrebbero essere mai successi? Nella biografia aggiornata uscita l'anno scorso non c'è nessun accenno in proposito. Ma, scavando negli archivi dei giornali d'epoca, qualcosa inerente quegli anni salta fuori. E non è decisamente una buona pubblicità per il povero Ciccio. Adesso dovrei recuperare il tutto, quindi vado a memoria - più in là vi fornirò i dati esatti, non preoccupatevi! - ma più o meno la notizia era assai poco edificante: Ciccio venne accusato di molestie!!! Il MeToo esisteva già ... A quanto pare alla Ingra Cinematografica Ciccio si serviva di una segretaria sedicenne (!!), la quale denunciò molestie da parte del suo datore di lavoro. Ingrassia negò tutto e minacciò querela. Ho cercato altri articoli in merito non trovando altro, per cui non si capisce se la cosa morì lì, o venne insabbiata, o semplicemente Ciccio ne uscì pulitissimo (cosa molto probabile: non ce lo vedo proprio a fare il dongiovanni con una minorenne praticamente a casa sua, lui era un tipo serio). Il fatto è che questa notizia venne pubblicata sul Corriere della Sera ... non esattamente un giornalucolo qualsiasi. E' piuttosto strano che ventiquattro anni dopo il povero Franchi venne messo alla berlina da tutti per la supposta frequentazione coi boss di Cosa Nostra mentre nessuno ha mai più riesumato quell'altrettanto infamante accusa rivolta a Ciccio decenni prima. Forse è meglio così ... (in ogni modo scrissi ad uno degli autori della bio sulla mancanza di quell'aneddoto e mi rispose che non volle tirarlo fuori perché risultava solo sul Corsera, ergo potevano non essere attendibile, e inoltre non avrebbe voluto creare noie a Giampiero, con cui aveva ed ha un ottimo rapporto. Come dargli torto...).
Ci sarebbe molto altro per ora mi fermo qui. Ma ci tornerò sopra!!
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