Se permetti, non intendo intromettermi, ma vorrei esprimere una mia considerazione.
Sai, riguardo alle tavole segate di Mazinsaga, penso che possa essere l'inverso. Parlo solamente basandomi sul confronto che posso fare tra l'edizione Dynit e quella Shueisha di cui ho il volume 3 - quest'ultima edizione ha un numero di poco inferiore di tavole, ma secondo me le vignette sono "montate" meglio, la storia fila correttamente, mentre l'altra, la Dynit, contiene alcune vignette e anche tavole in più che però non aggiungono niente di particolarmente importante alla storia. Da qualche parte avevo letto un'intervista a Nagai in cui parlava proprio di questo fatto delle varie edizioni che cambiavano a seconda della testata su cui venivano pubblicate. In pratica parlava di una sorta di adattamento al target della testata, per cui esistono versioni che strizzano l'occhio ad un pubblico maturo, o altre che sono più a misura di adolescente, e via discorrendo.
Di solito sono portata a pensare che una versione più ricca di tavole sia la più completa, quella "intera", mentre invece confrontando Mazinsaga mi sono trovata a pensare che fosse invece l'edizione più breve quella realmente pensata dall'autore (quella a cui certamente tengo di più) e l'altra solamente una "adattata" mediante l'aggiunta di qualche vignetta, pur a discapito dello svolgimento stesso della storia.
Quella edizione Rippu dynamic mi pare invece solo più APPETITOSA, slurp!
edizione Shueisha, Koji entra nella base Seiryu (ovviamente leggere da destra verso sinistra): <--
Versione pubblicata da Dynit: -->
In questo esempio si può notare che la differenza consiste soltanto nell'aggiunta di qualche campo largo, vignette che in se e per se non cambiano una virgola per quanto riguarda la narrazione.
Qua invece il discorso cambia. Koji nel ring rotondo, entrata in scena di Tetsuya, versione Shueisha: <--
versione pubblicata in Italia (ho evitato di scansionare la pagina con il ring, che è del tutto uguale):-->
Qui c'è una tavola inserita in più rispetto alla Shueisha, la 62. Questa tavola presenta la pecca (secondo me grave) di mostrare subito Tetsuya, mentre nella pagina seguente c'è , come niente fosse, la sequenza di una presentazione a sorpresa che però non c'è più. L'edizione più breve, in questo caso, risulta costruita molto meglio.
Altro esempio. Qui Koji morde l'avversario, Masaki Goda:<--
Stessa cosa, ed. Dynit:-->
Qui invece vediamo che vengono inserite due tavole, che aggiungono soltanto un tocco sadico a Jun.
Dopo aver fatto questi confronti ho pensato che per un appassionato è sempre un piacere poter avere tutte le versioni che esistono di un'opera, ma che non bisogna credere che la versione più breve sia così perchè tagliata. Almeno non in questo caso. La parte che introduce Tetsuya secondo me chiarisce invece che la storia è nata ben costruita come pubblicato per esempio da Shueisha, mentre altre versioni più ricche di pagine lo sono perchè si tratta di aggiunte, a volte infilate a sproposito come nell'esempio di Tetsuya, a volte solo per arricchire di qualche visuale in più, o a volte per aggiungere un po' di pepe per chi lo vada cercando. Fin qui niente di male, anzi, però non si sottovaluti l'edizione più "magra".
Ho finito!!!