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GUTTLER X : I profili dei personaggi

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view post Posted on 23/4/2008, 00:36     +1   -1
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X



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INFORMAZIONI RISERVATE




JAN "Panzer"-30 anni-Pilota del Guttler X

coming soon


MAIMIRI "Mima" - 24 anni - co-pilota

coming soon

Luca "Doc" - 29 anni - capotecnico dell officina
Innamorato di Maimiri, geloso di Jan, e che considera il Guttler X come un suo figlio, entra nel progetto Guttler quando aveva 18 anni grazie al professor Iasefol. La sua mansione è meccanico responsabile dl Guttler X, dimostra grande abilità. Carattere estroverso da vera macchietta, risulta simpatico a tutti, un pò irascibile, soprattutto con Jan. MA nel suo animo si nasconde un grande segreto, che solo Iasefol conosce. Questo sarà il motivo che lo porta a lavorare per il progetto X, e che lo porta ad essere socievole è simpatico con tutti, è il suo modo di nascondersi ed essere accettato.
Non fa sport, il suo hobby è il Guttler X e le macchie in generale, ama le belle ragazze in particolar modo Maimiri.




Dott. Nigros Raffaele - Scienziato e archeologo 62 anni


coming soon

Dott. Iasefol Andors - 50 anni - scienziato , ricercatore

coming soon

Dott.ssa Taddeus Silvia - 41 anni - Figlia del generale Taddeus , scienziato al servizio del progetto X a cura di H aster

La sua vita

Figlia di un ufficiale di carriera e di una docente universitaria di fisica.
Trascorre i suoi primi anni con la madre, donna molto affettuosa ma poco presente. Il padre è sempre in giro per il mondo impegnato in svariate missioni segrete, per cui per Silvia è praticamente uno sconosciuto. Ad occuparsi di Silvia bambina è una tata, con cui si instaura un rapporto d’affetto profondo.
Quando Silvia ha poco meno di otto anni, la madre s’ammala di leucemia e muore in breve tempo.
A quel punto, la vita della bambina cambia radicalmente.
Il padre, divenuto generale, sacrifica la sua carriera per la figlia. Chiede ed ottiene un incarico fisso in Italia e prende la bambina con sé; questo significa un dolorosissimo distacco dalla tata, con cui Silvia mantiene, e continua a mantenere anche da adulta, un continuo rapporto d’affetto fatto di telefonate quotidiane e qualche visita non appena possibile.
Silvia cresce nelle postazioni militari in cui lavora il padre. Frequenta regolarmente le scuole, con grande profitto, ma ha scarse possibilità di socializzazione con coetanei. Trascorre il suo tempo libero a giocare da sola nei corridoi e nei cortili delle basi; scopre presto l’amore per la lettura, e vi si getta a capofitto.
Laureatasi con il massimo dei voti, Silvia segue corsi di specializzazione in America prima e in Giappone poi, studiando con il professor Sakaguchi, seguace delle teorie del Professor Yumi. Questi presenta Silvia a Iasefol, studioso delle radiazioni Guttler.
Tornata in Italia, alla base militare in cui suo padre continua a lavorare, Silvia partecipa con Iasefol al Progetto X. Successivamente viene messa a capo di un osservatorio astronomico sulle prealpi venete: sotto quella innocua copertura, viene in realtà celata la base segreta del Guttler X.


Aspetto fisico
Capelli scuri, alta, magra, Silvia è la classica ragazzina insignificante che con la maturità si trasforma in una bella donna. Molto elegante e curata, ha una netta preferenza per i tagli classici, le tinte unite chiare e i completi pantalone. Impensabile vederla con addosso tessuti a fantasia, colori vivacissimi, vestiti ed accessori etnici, minigonne e tacchi vertiginosi. Porta un paio di occhialini dalle lenti ovali che le donano molto. Si trucca, ma lo fa in modo molto discreto, preferendo tonalità naturali. Preferisce scarpe non troppo alte e non ama molto i gioielli.
Il suo vestire serio e posato nasconde in realtà un’insicurezza di base: cresciuta tra adulti, Silvia ha una certa difficoltà nel gestire rapporti interpersonali.

Il carattere
Dalla madre, Silvia ha ereditato una logica mente scientifica, l’amore per lo studio, una forte propensione ad un atteggiamento positivo e un certo innato buon gusto; dal padre ha avuto la grinta, il ferreo autocontrollo, la capacità d’impegnarsi fino all’estremo, il coraggio e un forte senso di responsabilità. Abituata a dominarsi in qualunque situazione, Silvia appare fredda, in certi casi addirittura scostante; in realtà è una donna sensibilissima, che nasconde la sua fragilità sotto la spessa corazza della gelida scienziata. Dotata di un certo sferzante umorismo, è capace di gelare con una battuta le intemperanze del suo esuberante pilota.
Per i suoi sottoposti è un capo competente e severo, che molto pretende e moltissimo da. Per quanto si ironizzi sul suo carattere spigoloso, Silvia è stimata e rispettata.

La famiglia
La madre di Silvia era una donna affettuosa e gentile, nonché un’abile scienziata; purtroppo il suo lavoro all’università la costringeva spesso a trascurare la figlia. Molto sensibile ed intelligente, dotata di un gran senso dell’umorismo e da un incrollabile buon umore, aveva però il dono di saper rendere meraviglioso il poco tempo che poteva passare con lei: il loro rapporto era basato soprattutto su una gran complicità.
Persino durante la malattia, la madre era riuscita a mantenersi serena, per non turbare troppo la bambina.
La morte della madre è stata comunque una vera tragedia per Silvia.
Cresciuta sola e con pochi contatti con i coetanei, Silvia ha avuto in vita sue due unici punti di riferimento costante: il padre e la tata, Emilia.
Con quest’ultima il rapporto è affettuosissimo: si sentono al telefono praticamente ogni giorno. Di vedute molto aperte, Emilia è una donna intelligente e spiritosa, e con lei Silvia può confidarsi liberamente… purtroppo non può parlarle del segretissimo Progetto X, e quest’obbligo la fa soffrire enormemente. Nemmeno con la sua adorata tata Silvia può essere interamente sé stessa.
Col padre, il rapporto è più difficile. Serio, autoritario, religiosissimo, per quanto a modo suo affettuoso, il generale Taddeus ha cresciuto la figlia con severità, insegnandole soprattutto il rigore e la disciplina. I sentimenti vanno senz’altro dominati, repressi se occorre. Mostrarsi alterati davanti a terzi è un chiaro segnale di debolezza.
Introverso quanto la figlia, il generale fatica ad avere con lei un vero e proprio dialogo. Ha molta stima di lei, le riconosce capacità ed intelligenza non comuni, è orgogliosissimo dei suoi risultati, ma non riesce a manifestarglielo apertamente. A livello inconscio, il generale Taddeus non ha mai superato la delusione di non aver avuto un figlio maschio; per quanto lui non abbia mai rivelato la cosa, Silvia, sensibile com’è, sospetta questo suo dispiacere.


Vita sentimentale
L’unico motivo per cui Silvia da ragazzina non faceva da tappezzeria alle feste, è il fatto che alle feste nessuno l’invitava.
Magra e allampanata, perennemente infagottata in jeans e tute da ginnastica (il padre non ammetteva vestiti più femminili), imbruttita da orrendi occhialoni e apparecchio per i denti, Silvia è stata la classica “secchiona” che i compagni snobbano e le ragazze deridono.
A diciott’anni, il grande cambiamento: liberata dall’apparecchio, a prezzo di duri scontri col padre Silvia è riuscita anche ad ottenere degli occhiali e dei vestiti di suo gusto, migliorando notevolmente il suo aspetto. Farsi tagliare i capelli da un buon parrucchiere, anziché dal barbiere militare, ha contribuito parecchio ad abbellirla; lei però continuava a sentirsi brutta e goffa, il che la rendeva molto insicura nei suoi rapporti con i ragazzi.
Dopo alcune storie senza la minima importanza, durante la sua permanenza in America Silvia conosce Takeshi, un giovane giapponese suo compagno di corso. I due condividono idee e gusti, studiano assieme e assieme vanno a specializzarsi in Giappone. Il generale, religiosissimo com’è, disapprova ferocemente la vita sentimentale della figlia; questa gli fa capire però di star facendo sul serio. Non intende rinunciare a quel rapporto per lei così importante. Il padre mastica amaro ma deve rassegnarsi.
La storia con Takeshi s’incrina qualche anno dopo, quando risulta evidente che, tra i due, la migliore, quella destinata ad una carriera più brillante, è lei. Deciso a non voler essere “il marito di Silvia Taddeus”, Takeshi mostra il suo lato di carattere più sgradevole: impone a Silvia di lasciare la sua carriera per amor suo. Per quanto addolorata, lei gli fa capire di non voler rinunciare al suo lavoro.
L’essere stato scartato dal dottor Iasefol in favore di Silvia esaspera Takeshi; il loro rapporto si logora ulteriormente quando lei accetta di lavorare al Progetto X. Seguono un paio di anni di “pause di riflessione” seguite da continui battibecchi e discussioni furibonde, con rappacificazioni sempre più difficili. Alla fine, esasperata, è lei a troncare. Quando Takeshi esce dalla sua vita, Silvia ha talmente sofferto per lui che ne è più sollevata che afflitta.
Il generale Taddeus, dando prova d’insospettabile buon senso, non prende con la figlia l’atteggiamento “te-l’avevo-detto”, limitandosi a tacere e a non nominare mai Takeshi ; il risultato è che con Silvia s’instaura un ottimo rapporto di collaborazione stretta.
Rimasta sola a trentacinque anni, dopo quasi dieci di burrascosa convivenza, Silvia si getta a capofitto nel lavoro, decisissima a non impegnarsi più in un rapporto serio e coinvolgente. Del resto, ha un carattere molto indipendente, per cui la solitudine non le pesa poi troppo. Al contrario, Silvia sa godere dei piaceri che l’essere sola può riservarle: non dover essere vincolata a nessuno, non dover condividere con nessuno i propri spazi, non dover rendere conto a nessuno di sé stessa.
A quarantun anni Silvia è ormai veramente felice della sua condizione di single; ed è proprio allora che nella sua vita irrompe Panzer.


Vita privata

Sport: da ragazza, nuoto, equitazione, scherma e danza (corso ottenuto dopo molte insistenze. Il padre ritiene il balletto una perdita di tempo). Attualmente Silvia continua a nuotare, lo sport in assoluto che preferisce; un’ora in piscina la rilassa più di qualsiasi altra attività. Durante le sue ferie, ama moltissimo fare sia snorkeling che immersioni. Negata invece per lo sci e per qualsiasi sport che preveda l’uso di una palla, dal volley al tennis.

Abilissima ad usare qualsiasi apparecchio tecnologico, Silvia trova invece che lavatrici ed aspirapolvere presentino insondabili misteri. Ha seri problemi nel caricare una lavapiatti o azionare un forno a microonde.
Pochissimo interessata al cibo, riesce con successo a far bollire l’acqua per il tè. Mangiare, e soprattutto digerire, un suo manicaretto è un’esperienza indimenticabile.

Vorrebbe avere un gatto, ma non ha tempo da dedicargli; ha perciò un acquario, che cura con grande pazienza.

Il suo colore preferito è l’azzurro, che ama in ogni sua sfumatura, con una certa predilezione per il color pervinca.




Dott. Rizzo Luca - 38 anni - scienziato coadiuvatore della dott.ssa Taddeus silvia
La sua vita
Dopo il liceo scientifico e la laurea in ingegneria spaziale, ottenuta col massimo dei voti, Rizzo è andato in America a specializzarsi, riuscendo a lavorare per un breve tempo alla NASA. Deciso ad intraprendere la carriera di astronauta, Rizzo ha superato brillantemente tutti i test, venendo però scartato a causa di un problema fisico, una tendenza congenita all’ipertensione. Profondamente deluso (questa è una ferita che continuerà a bruciargli anche negli anni a venire), Rizzo torna in Italia, dove si sposa con Elena. Successivamente conosce Silvia, che gli propone di lavorare con lei al Progetto X. Dapprima scettico, Rizzo si entusiasma poi al progetto, divenendo di fatto il braccio destro di Silvia, l’uomo su cui lei può ciecamente contare. Tra i due si stabilisce un’ottima intesa, che però non sfocia mai in niente di sentimentale: lavorano benissimo insieme e si capiscono al volo, ma tutto finisce qui.


Aspetto fisico

Trentotto anni, non troppo alto, ma fisico atletico. Avendo già perso da giovanissimo gran parte dei capelli, tiene il cranio rasato, il che gli dona molto; è un bell’uomo, ma non ha nulla del “piacione”.
Ha una cura meticolosa per il suo fisico: vegetariano (non vegano!), sportivo, controlla meticolosamente la sua forma. Veste abiti di taglio sportivo, con una certa preferenza per jeans, polo, camicie portate senza cravatta. Animalista convinto, non userebbe mai articoli di pelle e cuoio. Sempre lindo e in perfetto ordine, è impensabile vederlo con i vestiti stazzonati o sporchi. A memoria d’uomo, nessuno lo ha mai visto sudato e in disordine, nemmeno dopo una seduta in palestra. Di lui si dice che sembra sempre appena uscito da una confezione regalo.

Il carattere

Educato e gentile, Rizzo è il genere di persona che non si arrabbia mai e non alza mai la voce. Per questo certe intemperanze di Jan lo lasciano perplesso… salvo poi riderci sopra.
Meticoloso, ordinatissimo, un po’ maniacale, Rizzo è il classico perfettino; il suo carattere cordiale e solare impedisce però che lo si trovi antipatico. Educato, sensibile, tendente al buonumore, capace di stemperare (ma non sempre!) con una battuta e un sorriso i malumori di Silvia, Rizzo è un uomo responsabile e capace, uno su cui si può contare.
Allo stesso tempo, il suo essere fin troppo responsabile è anche un suo difetto: infatti, avendo da sempre il problema dell’ipertensione, che pure influisce in minima parte sulla sua vita, Rizzo tende a pensare un po’ troppo alla sua salute. Non è assolutamente un ipocondriaco: al contrario, considera le medicine tradizionali come dei potenziali veleni, da sostituirsi con farmaci naturali. Vegetariano, assolutamente astemio, Rizzo ha un po’ l’ossessione delle calorie e dei cibi genuini; è un appassionato consumatore di prodotti biologici, un cultore dei cereali alternativi, un fruitore di centrifugati di verdure.
È assolutamente impossibile convincerlo a sgarrare un poco, a mangiare un dessert che non sia dietetico, a consumare (orrore!) un prodotto confezionato. A suo merito, va detto che il suo è un fanatismo “tranquillo”, del genere che non ricerca proseliti. Rizzo è troppo educato e rispettoso per andare a predicare ai colleghi le sane regole della salute… del che tutti gli sono infinitamente grati.


La famiglia

Viene da una famiglia abbastanza agiata, anche se non si può definire benestante. Ha un eccellente rapporto con i genitori, che l’hanno educato al rispetto dell’altro e al dialogo; orgogliosissimi del figlio, non hanno esitato a fare sacrifici per permettergli di studiare in America. Con i genitori, Rizzo ha mantenuto un rapporto di grandissimo affetto.


Vita sentimentale

Classico “tipo tranquillo”, poco appariscente e tendente al basso profilo, Rizzo non è mai stato particolarmente ambito dalle ragazze. Timidissimo, ha avuto una storia con una coetanea ai tempi del liceo; all’università ha conosciuto successivamente Elena, quella che sarebbe stata sua moglie. Il rapporto con lei, basato soprattutto su dialogo e grande affetto, è stato sicuramente il più importante della sua vita. Si sono sposati e hanno successivamente avuto un figlio, Andrea; l’arrivo del bambino ha però portato anche dissidio tra i coniugi. Padre iper-apprensivo, piuttosto soffocante, Rizzo avrebbe voluto allevare il figlio secondo le proprie regole salutistiche, arrivando addirittura a voler evitargli i vaccini, troppo pericolosi secondo lui. Alla fine, logorata dalle continue discussioni (Rizzo non alza la voce, non insulta, ma continua instancabilmente a riproporre le sue argomentazioni, nell’assoluta convinzione di essere nel giusto), Elena lo lascia e col bambino torna a Siena, sua città d’origine. Dopo un periodo di freddezza, piuttosto breve bisogna dire, i due coniugi hanno ripreso a parlarsi. Al momento attuale vivono separati, ma andando perfettamente d’accordo: Rizzo infatti ha ceduto, pur con molto rammarico, e accetta il fatto che Andrea venga curato in modo tradizionale e si nutra con carne e merendine. Lui e la moglie si sentono regolarmente, decidono in comune qualsiasi cosa riguardi Andrea, si accordano per i periodi che il bimbo, che ormai ha quasi otto anni, trascorre col padre. Quando gli è possibile, Rizzo va a Siena a trovare la ex moglie e il figlio. In caso di bisogno, Rizzo ed Elena sanno di poter contare l’uno sull’altro, tuttavia non accennano a rimettersi assieme: sono rimasti ottimi amici, ma non sono più marito e moglie. Tuttavia, nessuno dei due è mai riuscito ad avere successivamente un legame stabile con qualcun altro… la storia resta aperta.


Vita privata

Sport: da ragazzo ha praticato un po’ di tutto, dal calcio allo sci, dal tiro con l’arco all’atletica. È un appassionato di jogging: tutte le mattine si alza presto per correre qualche chilometro. Nel tempo libero pratica il tennis; ama inoltre compiere lunghe gite con la bicicletta.

Eccellente uomo di casa, maneggia con disinvoltura elettrodomestici e detergenti. Conosce alla perfezione qualsiasi rimedio per eliminare qualsiasi tipo di macchia. Sarebbe un bravo cuoco, ma si cimenta poco in cucina data la sua passione per i vegetali crudi: il più delle volte si limita per lo più ad affettare e centrifugare. Essere invitati a cena da lui significa sgranocchiare verdure e nutrirsi con zuppe di cereali e legumi dai nomi esotici, bevendo acqua minerale rigorosamente liscia.

La sua casa rispecchia perfettamente il suo essere: non molto grande, linda ed ordinatissima, arredata in stile minimalista con una certa tendenza per il bianco, grigio chiaro e l’azzurro. Non ha animali: affettuosissimo per natura, Rizzo vorrebbe avere un cane, ma sa di non aver abbastanza tempo da dedicargli… senza contare i peli sparsi sul divano…

Ama molto il jazz; suonacchia il clarinetto, con scarsi risultati data la quasi totale incompatibilità tra lui e lo strumento. Gli piace leggere, ascoltare musica. Di tanto in tanto, sente il bisogno di sfogarsi e allora si mette al computer a giocare. I suoi colleghi allibirebbero, se sapessero che Rizzo adora i giochi spara-spara…



Dott.ssa Di Napoli Anna - 29 anni - scienziato coadiuvatore della dott.ssa Taddeus silvia
29 anni , Giovane , bella , figlia di un militare e una scienziata della base Parusia , rimane orfana a 2 anni e viene allevata da Nigros : in giovane eta' viene violentata da due militari , e portera' in se questo segreto senza confidarlo a nessuno.
APPARENTEMENTE Dal carattere allegro e aperto , persona molto loquace e simpatica , un po goffa ,IN REALTA' E' SEMPRE RESTìA A PARLARE DI SE' E TENDE A RIFUGGIRE IL CONTATTO FISICO E DIFFIDA DELLE PERSONE INVADENTI. brillante matematica .E' molto desiderata fra gli uomini per il suo stupendo corpo. Il segreto che porta in se e' come una bomba ad orologeria che puo' scoppiare da un momento all altro dando dei risultati disastrosi che possono compromettere lo stesso progetto X.
Molto legata a Silvia e Rizzo , guarda con circospezione Jan (insatabile e sfrontato).




Generale Taddeus Cristiano (padre di Silvia taddeus)

coming soon


Bettina una vacca pezzata , mascotte della serie , ideato da Aster curato da
Bettina è una tipica mucca da latte pezzata nera nata circa 18 mesi fa. La madre, Regina, è una bellissima frisona italiana, con antenate di prestigio, proveniente da un selezionato allevamento della pianura Padana; il padre, Max, è un toro Bruno allevato sulle alpi bavaresi. Alta, proporzionata e vigorosa, occhi dolcissimi e vivacissimi, Bettina ha ereditato dalla madre il colore del mantello e l’aspetto armonico, mentre i geni paterni le hanno regalato una non comune testardaggine ed un caratterino decisamente fuori da ogni schema.
Cotanta genealogia l’ha indotta a credersi un animale di gran pregio.
La sua vita
Il suo primo proprietario, un modesto allevatore della valle D’Aosta, ha cercato in tutti i modi di sfruttarne l’attitudine lattifera, proponendole (scopo matrimonio), i suoi migliori riproduttori, ma Bettina, nel suo delirio di superiorità, ha sempre opposto un fermo e deciso rifiuto ad ogni approccio da parte di questi ultimi. Con l’ultimo tentativo andato a monte, l’allevatore ha preso una drastica decisione: trasformare Bettina in una succulenta bistecca.
Anche qui, però, le cose non sono andate come da copione perché la nostra, in vista del macello comunale di Trento, approfittando di un attimo di distrazione dei suoi carnefici, se l’è allegramente filata, lasciando tutti con un palmo di naso. Nelle ore successive alla sua fuga, Bettina ha beatamente pascolato tra prati di trifoglio e distese di barbabietola, finendo per approdare, (attraverso l’unico buco nel recinto di filo spinato), sulle colline erbose che circondano la Base X. Qui ha subito incontrato il grande amore della sua vita: Jan “Panzer” che, disteso sotto il suo albero di mele preferito, si godeva la frescura estiva tra un allenamento e l’altro. La simpatia di Bettina non è stata subito ricambiata da Jan: infatti, con maniere non proprio da perfetto gentiluomo, quest’ultimo ha provato in tutti i modi a farla recedere dalle sue manifestazioni d’affetto (senza riuscirvi) finché, ormai stremato, non è arrivato il fattore per riportarla al macello.
Tuttavia il destino ha deciso diversamente per lei: infatti, saputa la sorte cui andava incontro, nessuno più alla base ha avuto il cuore di lasciarla andare via, specialmente il dottor Rizzo e, siccome annesso alla base c’è un laboratorio di biotecnologie in cui sono effettuati studi (non cruenti) sul comportamento degli animali, Bettina è stata a viva forza “arruolata “nel team!
Il carattere
Bettina è un animale non comune, dotato di notevole intelligenza ma anche di una grandissima ostinazione. Placida e tranquilla, è dotata anche di una straordinaria agilità nonostante la mole. È decisamente attratta dagli esseri umani,(specialmente da Jan) e intuisce subito se qualcosa non va nel bipede che le sta di fronte. Ha scoperto, con suo grande rammarico l’esistenza delle macchine, verso le quali prova una profonda repulsione (in modo particolare per i robot - vedi Guttler X-) cosa che, tra l’altro, dimostra apertamente prendendoli a cornate.





IN DEFINIZIONE



POPOLAZIONE TERRESTRE : numero popolazione , assetto politico , avanzamento teconologico

RAZZA NERDONIANA : numero popolazione , assetto politico , avanzamento teconologico

SIGNORE DI NERDIONE: : numero popolazione , assetto politico , avanzamento teconologico

MOSTRI DI NERDIONE
: a cura di ?

LA TRIADE OSCURA : ente sconosciuto

Edited by GODZILLA - GranMasterZilla - 2/5/2008, 01:11
 
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