Sui profili

facciamo un esempio di un profilo breve da consegnare al disegnatore..,
PROFILO DI ACTARUS (duke fleed):
fuggito dalla stella Fleed attaccata dalle truppe di Vega, prende il robot Goldrake e si rifugia sulla terra dove verra' adottato come figlio dal giovane dott. Procton del centro ricerche,, ha capelli lunghi che lascia cadere morbidi sulle spalle, snello ed agile, lavora alla fattoria Betulla Bianca in compagnia di Venusia ecc,, quando è in prossimita' di radiazioni di Vega la sua ferita radioattiva al braccio destro gli provoca dolore, all'occorrenza presagisce gli attacchi alieni guardando il colore della luna, nella corsaraggiunge velocita' e scatti altissimi, quando sale sul robot goldrake idossa la tuta da combattimento e riprende le sue sembianze aliene,,

TUTTO qua' la sua storia verra' narrata di passo in passo durante gli episodi,, altrimenti sarebbe un muro alla fantasia degli altri,,

ehm... non fare il saputello, ma forse per profilo s'intende una spiegazione un po' più psicologica, cioè la tendenza o attitudine di un personaggio di essere più o meno riflessivo prima di un'azione, quanto la sua impulsività influisca nei suoi rapporti sociali, quanto un eventuale trauma passato possa far emergere instabilità della sua persona in momenti importanti e quotidiani, ecc...
Una volta definito questo, a seconda dell'evoluzione della storia, il personaggio può subire evoluzioni caratteriali dettati dalle esperienze.

Dal mio punto di vista, chiedo solo che non si commetti lo stesso errore che ha caratterizzato molte serie animate nipponiche, cioè che dopo oltre 100 episodi i protagonisti conservavano un carattere pressoché identico.
Es: non mi puoi presentare lo stesso Koji bambinone che ha conosciuto Duke dopo che ha subito una esperienza traumatica di una guerra a bordo di un Mazinga Z; in teoria Koji avrebbe dovuto essere più serio... avvicinandosi ad un carattere simile a quello di Tetsuia...

Bene, allora FACCIamo un esempio, in modo tale da far capire in poche righe quello che serve,,,.
ovvio che la mia analisi è forse un po' seventies, ma se leggi bene in alto, ho scritto Prfilo di Actarus,,. anche per questo è un po' vintage,,.,

ad ogni modo è tutto quello che servirebbe a me per iniziare a lavorare,,

come per mazinger z, Go Nagai detto' in canone generico, e poi venne G.Ota che ne approfondi' e espanse il resto,.., questo perche' se poi successvamente chi scrive le storie nn mette nulla di suo e nn immagina situazioni + elaborate non è colpa di chi ha inventato il personaggio,.,.,
lasciamo che il resto venga da se, in maniera naturale,,..,
correggetemi se sbagli

scusami Hand, ma con un profilo così sintetico posso immaginarmi questo Actarus sia come un chiassoso arrogante che come un tipo lunare e taciturno. E' necessario descrivere anche il carattere, non è un aspetto da lasciarsi a discrezione dell'interprete. Imho.

ho suggerito io a godzilla di far ridurre i profili dei personaggi. x due motivi precisissimi che cmq sono stati già più che egregiamente spiegati da handesigner.

Non esiste opera cartacea o audiovisiva nella cui stesura si prepari un profilo di personaggio così lungo e dettagliato.

perchè'?

primo, perchè chi deve poi metterci mano e scrivere storia o sceneggiatura deve necessariamente avere a disposizione dei profili che siano sintetici, maneggevoli e di pochissime parole. Non può passare la metà del tempo a leggere pagine e pagine di profili di personaggi, x il semplice motivo che diventerebbero assolutamente ingestibili e caotici in fase di scrittura.
un profilo in genere non prende più di 3 o 4 righe, a volte solo poche parole.
Immaginate di essere uno sceneggiatore che deve scrivere un episodio di un qualcosa. Un conto è avere un foglio con i profili sintetici dei personaggi, a cui può accedere in pochi secondi e gestirli con relativa maneggevolezza. Un conto è avere un pacco di 40 fogli che contengono i profili di una decina di personaggi. Mai e poi mai si riuscirebbe a gestire una cosa così. Ogni volta che un dubbio dovrebbe passare mezzora a sfogliare e leggersi questa bibbia interminabile.

il secondo motivo è che all inizio di un opera un personaggio è solo abbozzato. Viene arricchito man mano che si va avanti con la storia, aggiungendo dettagli , inventando spiegazioni , eventi passati ecc... non crederete mica che il profilo di Duke Fleed quando è stata iniziata la lavorazione di Goldrake fosse così dettagliato? No, non lo era, come quello di tutti i personaggi di fiction. erano solo poche righe di testo, con le indicazioni generiche di chi è, cosa fa e un abbozzo del carattere. Il personaggio, come sempre accade, è poi stato affinato un pò alla volta andando avanti con gli episodi.
C'è anche l importante dettaglio che un personaggio si evolve e si arrichisce man man di pari passo insieme alla storia e interagendo con gli altri personaggi. E' impensabile partire già con tutto quanto fissato..

Inoltre un profilo così dettagliato praticamente toglie ogni creatività a chi dovrà scrivere le storie, che sarà costretto ad attenersi scrupolosamente a tutto quello che è stato scritto, senza possibilità di manovra e di invenzione.

Lo so che è una rottura di palle sentirsi dire queste cose dopo che avete impiegato ore a scrivere tutto quel popò di roba, , che è un ottimo lavoro, x carità nessuno sano di mente osa metterlo in discussione, ma purtroppo reca con sè i non indifferenti problemi che ho appena spiegato, in primis quello che è impossibile gestire dei personaggi con profili così lunghi e dettagliati.

a questo punto devo desumere che siamo d'accordo,,,., ti cito perche' come gia' a vevo detto precedentwemente "lasciamo che il resto venga da se, in maniera naturale,,..," nel senso che i personaggi si arricchiranno con le storie,,,

se volessimo scrivere un foglio A4 per ogni personaggio, diventerebbe , considerato il numero di quelli normalmente presenti in un anime, una vera bibbia,,,. piu' che scrivere o disegnare si passerebbe il tempo a leggere cosa hannno scritto prima di noi,.., DINAMISMO, DINAMISMO..,.,.,.,

Giustissimo.
Sono daccordo pienamente, specialmente sulla prima linea riguardanti le indicazioni sul carattere del personaggio.

A mio avviso Aster ha fatto un ottimo lavoro, e su questo non ci piove.
Lei infatti non ha delineato personaggi già totalmente sviluppati. Ma si è limitata a tracciarne il profilo come appare ora all'inizio della nostra storia. Questo non vuol dire che i personaggi non possano maturare o evolversi ancora.
Riguardo alla lunghezza dei vari profili io credo questo: profili brevi ma cmq capaci di evolvere in seguito i personaggi sono senza dubbio più facilmente gestibili e consultabili. Questo però non significa buttar giù profili lineari e troppo scarni; ciò renderebbe difficile capire l'essenza del personaggio, spingendo quindi chi utilizza il personaggio in questione a completarne il profilo, alterandolo di fatto.
E' vero che un personaggio si arricchisce, come avvenuto per Duke Fleed, ma questo spetta cmq a chi lo ha ideato. Lasciare un personaggio libero di evolversi è cosa importante per una storia, ma altra cosa è lasciare che chiunque possa svilupparlo a suo piacimento. Ogni personaggio deve avere una direzione chiara e già tracciata, in quanto funzionale al proprio ruolo nella storia.
I personaggi devono quindi avere un indole, un carattere ben chiaro e delineato, ed ha questo deve attenersi chi decide di utilizzarlo per una propria storia.
E' fondamentale ai fini della saga che i vari personaggi crescano e si evolvano, ma questo sempre sotto la supervisione di chi ha ideato i personaggi in questione.

Così è perfetto. E' il minimo.
Logicamente, se la storia sarà particolarmente intricata, i mutamenti dei personaggi dovrebbero essere già studiati in partenza.