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| Gran bel lavoro, Giorgio! Ultime note a New Orleans sarà forse un po' prevedibile nel finale, come accenna Runky, ma tra i tre è quello che mi ha colpito di più per l'atmosfera; del resto, non era il tipo di racconto da cui mi aspettavo una sorpresa. I dadoni rosa... Posso permettermi di farti due appunti - e mandami pure al diavolo, che ne avresti tutte le ragioni? 1 - Nella pallottola incompresa c'è un cambio di tempi verbali: dal passato al presente. 2 - (ma questa è una mia impressione personale) In tutti e tre i racconti, specie all'inizio, ci sono frasi un po' troppo lunghe: basterebbe sostituire qualche virgola con un punto e si eviterebbe l'effetto-apnea. Ripeto, è un'impressione personale da quell'emerita pignola che sono io. Complimenti, continua così!
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