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AMON 114'S FICTION GALLERY

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amon114
view post Posted on 29/12/2009, 14:18 by: amon114     +1   +1   -1




Capitolo 11


La Confraternita di Dio


Saeko Kodai rimase immobile, nascosta dalla fitta vegetazione, era arrivata finalmente nel luogo che cercava, lo strano cancello in mezzo al niente adesso era lì davanti ai suoi occhi. Lo aveva visto per la prima volta su una foto trovata a casa di suo fratello Sosuke, prima della tragedia che lo aveva investito. Il suo amico Shiro,al quale aveva chiesto aiuto giorni indietro era in palese ritardo e la ragazza decise di non seguitare ad aspettarlo, si avvicinò al cancello e suonò il citofono. Una voce femminile pronunciò una strana parola.- Deisidaimon?-
Dietro la foto del cancello Saeko aveva notato che vi era scritta una parola ,ed era stato Shiro a supporre che poteva trattarsi di una sorta di parola d’ordine. La ragazza la pronunciò
- Aletes Theos –
Il cancello si aprì e luce abbagliante la travolse, Saeko Kodai cadde svenuta.

Shiro spinse ancora più forte il piede sull’acceleratore , sapeva di essere in palese ritardo,ma gli allenamenti alla fortezza delle scienze erano diventati ancora più intensi da quando era tornato, Tetsuya era ancora più esigente di prima, e lui non aveva avuto il coraggio di chiedere il permesso di finire prima quella sera.
Ormai era buio pesto e quel luogo sperduto in cui si erano dati appuntamento poteva essere molto pericoloso,specie per una ragazza sola .Il solo pensiero che fosse successo qualcosa alla sua amica lo fece rabbrividire, ci teneva molto a lei,forse molto di più di quanto egli stesso volesse ammettere. L’aveva conosciuta il giorno in cui era andato a trovare la tomba del nonno e del padre dopo essere scappato dalla fortezza. Quella notte Shiro l’aveva passata interamente al cimitero, si era addormentato appoggiato alla tomba del padre come per trovare ancora una volta l’affetto ed il calore paterno. Quando la mattina il ragazzo aprì gli occhi trovò li in piedi davanti a lui la ragazza che gli stava sorridendo.
- Sei un razziatore di tombe o un vampiro che non che non ha fatto in tempo a tornare nella bara?Se sei un vampiro,attento, perché il sole è già alto.-
Shiro guardò quella ragazza,era bellissima, lunghi capelli rossi le scendevano sulle spalle, i suoi occhi di un azzurro intenso erano talmente luminosi che quasi lo abbagliavano, quel sorriso dolce e quella espressione divertita gli ricordavano Jun, la vecchia Jun.
- Aspetta ! Ho capito sei un…-
- Fermati!- disse Shiro alzandosi
- Prima che mi affibbi altre strane etichette tipo lupo mannaro e roba del genere, mi presento. Io .Mi chiamo Shiro Kabuto, e sono un normalissimi umano-
- Piacere Normalissimo Shiro Kabuto, io sono Saeko Kodai. Allora vuoi dirmi cosa ci facevi addormentato in un cimitero?-
- E’ una storia lunga?-
- Ok se vuoi, io ho tutto il tempo che ti pare.-
I due ragazzi rimasero a parlare per ore, Shiro gli raccontò tutta la storia, dalla morte del nonno, fino a quella del padre,la lite con Tetsuya .

- Quindi ho l’onore di parlare con il fratello del mitico Koji Kabuto, il pilota di Mazinger. Wow!-
- Non è niente di speciale sai?-
- Cosa?- chiese la ragazza esterrefatta.
- Koji.,non è niente di speciale, è solo un pallone gonfiato,pasticcione e combina guai.La sua fortuna è che io ero troppo piccolo quando il nonno ci ha lasciato Mazinger.-
- Non dire così, è tuo fratello.-
- Thz! Fratello , non si fa sentire da quasi tre mesi, è tutto impegnato a fare carriera nella Alleanza internazionale.Stronzo!Non c’è mai stato quando ho avuto bisogno di lui.-
La ragazza scoppiò improvvisamente in lacrime: -
- L’amore fraterno và al di la di queste cose, Shiro-
- Cosa? –
- Da quando i miei genitori sono morti,io mi sono sempre occupata di mio fratello Sosuke , lo avevo promesso a mia madre prima di morire, ma ultimamente è cambiato ed io non riesco a mantenere la promessa. Frequenta un giro di amicizie poco raccomandabili, sparisce per giorni interi, è diventato più aggressivo,più prepotente, e nei suoi occhi si legge solo odio e rancore.Ho Paura, Shiro, ho paura per lui.-
Shiro rimase in silenzio ad ascoltarla, la ragazza soffriva molto,e il ragazzi decise che avrebbe fatto tutto il possibile per aiutarla.,poi istintivamente l’abbracciò.


Finalmente arrivò nel punto stabilito. Sulla destra giganteggiava un grosso cancello,Shiro scese di macchina e si guardò in torno, di Saeko non c’era alcuna traccia.
Il ragazzo si avvicinò al cancello e suonò il citofono,nessuna risposta, decise così di provare a scavalcarlo , ma non appena la sua mano toccò il cancello venne invasa da una scarica elettrica che lo sbalzò via. Shiro cadde a terra stordito, la mano gli faceva un gran male.

Saeko aprì gli occhi, non riusciva ancora a vederci bene, sentiva un gran vociferare, poi pian piano mise a fuoco, e si rese conto di essere in un grosso salone pieno di persone vestite con lenzuoli bianchi, provò a muoversi ma si rese conto dia avere le mani legate dietro la schiena.Un suono di campanelli,invase la sala e tutti i presenti presero posto su delle panche disposte in fila, su ognuna di queste panche , vi era un teschio che sembrava essere quello di un toro. La ragazza realizzò di trovarsi in una sorta di chiesa e che lei si trovava ai piedi dell’altare. Alla sua snistra un uomo con una toga bianca ed il volto coperto da un cappuccio si stava avvicinando, nella mano destra portava un grosso bastone,e su di esso una fiamma viva che sembrava non consumare il legno.
L’uomo prese posto dietro l’altare e cominciò a parlare in una lingua incomprensibile, tutti i presenti si tolsero il cappuccio ed indossarono il teschio come fosse un casco. Poi lo sguardo del sacerdote si posò su di lei,l’uomo alzò il bastone verso il soffitto urlando una parola incomprensibile, poi lo calò di colpo e lo conficcò nel ventre nudo della ragazza. Un urlo straziante di dolore invase la sala . In quel turbine straziante di dolore,Saeko si rese conto che ora comprendeva quella stana lingua, poi svenne .


Juzo bevve un altro sorso di the, di fronte a lui suo figlio Kenzo stava con il capo chino,assorbito completamente nel progetto a cui stavano lavorando.
- Dovresti riposarti un po’ figliolo – disse improvvisamente.
Kenzo alzò la testa,era quasi frastornato,quasi non aveva capito il senso dell’affermazione del padre.
- Passi troppo tempo a lavorare, dovresti mollare un po’ la presa. Magari dovresti prenderti un periodo di pausa,tornare in Giappone e stare un pò vicino a tua moglie e tuo figlio-
Kenzo lo stava fissando intensamente e Juzo si stiracchiò la schiena,e fece uno sbadiglio.
- Cosa ne sarà del nostro progetto, papà-
- Il progetto può aspettare, poi non è detto che Hell riesca davvero a sfruttare la tecnologia micenea, forse ci siamo preoccupati troppo.-
- Quanti anni ha adesso il piccolo Koji? – chiese il vecchio
- Ora ne ha sei – rispose prontamente Kenzo
- Da quant’è che non lo vedi ?-
Kenzo Kabuto lasciò cadere la penna che stringeva tra le dita sul foglio che aveva davanti, poi con espressione greve guardò il padre.
- Troppo tempo, troppo tempo.!- disse scuotendo la testa
- Allora domani partiremo per il Giappone figliolo- disse entusiasta il vecchio
- Vieni anche tu? – Chiese sorpreso Kenzo
- Si figliolo. Sono stanco e ho un gran bisogno di riposarmi,me la spasserò con mio nipotino.-
- Non pensare di riposarti troppo, io avevo intenzione una volta tornato a casa di collaborare,con un mio vecchio compagno di università.-
- Collaborare a che ? –
- L’ultima volta che sono stato in Giappone ho saputo che stava lavorando alla realizzazione di una centrale sul monte Fuji.-
- Vorresti collaborare alla realizzazione di una banalissima centrale nucleare ,figliolo?Mi sorprendi.-
- No,no padre, non è una centrale nucleare. Sembra che Yumi,questo è il suo nome,abbia scoperto una nuova energia,l’ha chiamata mi sembra energia Fotoatomica,sembra che possa essere estratta da un particolare minerale presente nel sottosuolo del monte Fuji.-
- Molto interessante figliolo,davvero molto interessante.-
- Collaborerai anche tu padre?-
- Vedremo,vedremo. Ora però ho qualcosa da mostrarti figliolo. Vieni con me.-

Uscirono dal loro ufficio, presero il lungo corridoio, poi giunsero ad un ascensore che portava nei sotterranei,la parte più profonda di Bados.
Arrivarono al piano sotterraneo, tutto intorno vi era solo roccia.
- Qui non c’è nulla padre – disse Kenzo disorientato
- Aspetta!Questa è la mia sorpresa per te , Kenzo –
Juzo mise la mano in tasca ed estrasse una strana tessera, la passò quella che sembrava un incrinatura nella roccia. Le pareti incominciarono a spostarsi, dietro di esse un enorme robot rosso e viola, con accanto una moto ed un corpo umano senza testa . Kenzo rimase senza fiato.
- Ti presento l’Energer z figliolo.-
- Energer z ?-
- Si, è il mio capolavoro assoluto, l’ho costruito in collaborazione con il dottor Hell di nascosto agli altri. Nessuno è a conoscenza della sua esistenza. Accanto ad esso come puoi vedere ci sono i due possibili modi di pilotaggio.-
- Due modi di pilotaggio?-
- Si Kenzo, due modi,il primo da un semplice pilota che agganciandosi alla testa con la moto può prendere il controllo del robot,il secondo è il sistema studiato da Hell,quello a fusione.
- Bè il Cyborg è stato progettato per entrare direttamente nel corpo del robot,sempre attraverso la testa-
- Allora,qual è la differenza con la moto?-
- Hell voleva che trapiantassi il suo cervello in quello del cyborg in modo tale da rendere possibile il suo folle progetto.
- Cosa,quale progetto.-
- L’Energer non sarebbe stato un robot pilotato da un umano, ma l’estensione stessa del suo corpo, è stato dopo questa folle richiesta che ho deciso di non collaborare più con lui. Hell è un pazzo pericoloso.-
Kenzo Kabuto rimase immobile a contemplare quell’enorme automa, poi il suo sguardo si posò di nuovo sul corpo cibernetico senza testa, ed una strana sensazione di familiarità ed angoscia gli inondò il cuore.



Edited by amon114 - 29/12/2009, 18:05
 
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