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| Piacevolissimo e leggero pur affrontando un tema pesante: talento contro mediocrità . Rubini ha colto un difetto tipico italiano, la credibilità fatta di sola rendita, partendo dalla vita di una famiglia del sud degli anni '60, con un rimando diretto al nazionale e odierno. E' amaro ma non spietato e senza speranza. La sua amarezza è la constatazione dell'immobilismo, alimentato dalla chiusura del pregiudizio .Però la forza di combattere questa situazione, riscatta sempre i migliori, sia quelli che combattono contro se stessi che contro la società. Alla fine il messaggio è: bisogna essere propositivi,quando tutto sembra andar male e soprattutto smettere di perdere tempo con chi alimenta l'immobilismo. Un film piacevole lo consiglio
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