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HARIS VON HAYESER's FICTION GALLERY

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Haris von Hayeser
view post Posted on 22/8/2010, 22:26 by: Haris von Hayeser     +1   -1

Filologo della Girella

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Abitacolo del Geara Doga

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Come da ordine ricevuto, alle dieci e quaranta in punto i tre piloti erano tutti al loro posto.

Le luci di indicazione all'interno del cockpit della Neo Jaguar erano tutte all-green, segno che la pista era pronta e che la checklist era stata eseguita con esito positivo.
Sho, approfittando dello scampolo di tempo che intercorreva dall'ok dei tecnici all'autorizzazione alla partenza, che sarebbe arrivata direttamente dal Comandante, si isolò mentalmente per trattenere con le unghie e con i denti quel po' della concentrazione che era riuscita a riguadagnare, e che avrebbe di certo fatto la differenza durante il test. “Un momento... un solo momento ancora...” pregò, stringendo forte le palpebre, sperando con tutta se stessa di avere anche una manciata di secondi per consolidare il prodotto dello sforzo enorme che stava compiendo nel tentativo di riuscire a conservare quei due etti di lucidità che aveva così affannosamente rincorso per tutto il giorno.
L'immagine dell'abitacolo delle altre due navette apparve dopo pochi istanti sul quadro comandi integrato al parabrezza della Neo Jaguar, mostrandole i volti di Go e Gai. Anche i canali di comunicazione erano stati aperti, e questo significava che mancava davvero pochissimo all'inizio del test, ma anche in quel breve lasso di tempo, la ragazza poté scorgere le espressioni dei suoi due colleghi: il primo al quale si leggeva in faccia quanto fosse apertamente sul punto di mandarli a quel paese tutti quanti, e il secondo che cercava, al pari di lei, di mantenere il più possibile il sangue freddo nonostante l'atmosfera tutt'altro che serena di quella mattina.

Quel clima non faceva per niente bene, alla squadra. Manco poco.

Sospirò con esagerata pazienza, di fronte alla realtà dei fatti: la situazione non poteva trascinarsi in quella maniera, soprattutto per la loro stessa incolumità, per cui, se Maometto non va alla montagna...

Le toccava. E lo doveva fare subito, punto.

Aprì la comunicazione con la Neo Eagle. Nel sentire la sua voce, Go la guardò attraverso il piccolo schermo a cristalli integrato nel vetro del cockpit con un'espressione stupefatta sul viso: mai e poi mai si sarebbe aspettato che simili parole potessero uscire da quelle labbra!

- Go, riguardo a prima... Mi dispiace, ho esagerato. Ho perso la testa, prendendomela con te che eri quello più a portata di mano e l'unico su cui potessi sfogarmi. Non è stato un bel gesto. Ti chiedo scusa.

Sebbene inizialmente il pilota della machine primaria del Neo Getter 1 apparisse visibilmente stupito, ma ancora seccato, man mano che la ragazza proseguiva la rabbia iniziò a svaporargli dallo sguardo. Sho lo vide rilassarsi sul sedile, il petto che mostrava chiaramente il ritmo dell'espirazione,
e l'espressione del suo volto passò dalla più cieca insofferenza ad un'attenzione accigliata, rilassando poi i lineamenti dando vita al leggero sorriso storto che era ormai il suo marchio di fabbrica.

- Aaah, non preoccuparti. Acqua passata. Ora pen...

Il volto del Comandante apparve sui monitor delle tre machines, con il cranio semi-calvo del professor Shikishima che sbucava dalla parte bassa dell'inquadratura. Le lenti degli occhiali indossati da Hayato restituivano ai tre piloti le loro stesse immagini ricomposte sul monitor principale della Nisar, creando un singolare effetto di profondità.

- Eagle, Jaguar, Bear, mi ricevete?

La squadra rispose all'unisono:

-Signorsì!

- Stiamo per iniziare il test per le nuove armi del Neo, preparatevi alla partenza. Formazione Neo Getter Two!

Gai sbarrò gli occhi, portandosi leggermente in avanti col busto come se fosse sul punto di dire qualcosa al Comandante; il viso di Sho rimase cristallizzato nell'istante in cui le sue pupille si dilatarono,; mentre Go...

- Comandante! -

La voce del ragazzo, con un tono che non ammetteva repliche, eruppe nei cockpit e nella sala comandi della base, facendo alzare al testa a tutti i presenti. Lo stesso Hayato parve prestargli più attenzione del solito; - Perché non partiamo con lo One, è quello che doveva avere il maggior potenziamento, giusto? Voglio sapere cosa fare con quei Rettili, nel caso attaccassero fra un'ora! - .

Si era spinto parecchio oltre, lo sapeva, ma non avrebbe voltato le spalle a Sho in quel momento. Preferiva beccarsi il confino per insubordinazione, piuttosto che accettare passivamente quella fila pressoché sconfinata di carognate ai danni di chi non se lo meritava... e da quel momento non ne avrebbe permesso altre. Che facessero pure quello che credevano, lui non avrebbe ceduto di un passo!


Il comandante Jin lo guardò, vagamente divertito, e con un sorriso leggero che gli increspava appena gli angoli della bocca dura rispose al giovane pilota:

- Quando avrò bisogno del tuo consiglio, Go, ti assicuro che sarai il primo a saperlo. Ma fino ad allora limitati ad eseguire gli ordini! - Tornò a rivolgersi all'intera squadra. Per lui la questione era chiusa. - Decollo tra dieci... nove... -

I reattori della Neo Eagle, Neo Jaguar e Neo Bear si accesero con un eruzione di fiamme, preparandosi alla partenza. Chiuso all'interno del suo abitacolo, Go ringhiò uno – Stronzo! - in direzione della faccia del Comandante sul suo HUD, digrignando i denti. Stava iniziando ad averne piene le tasche, dell'atteggiamento di quell'uomo, e non sapeva fino a che punto avrebbe potuto continuare a sopportarlo... intuiva solo che il segno era molto vicino, e non mancava molto perché Hayato lo passasse.

La voce di Sho gli giunse improvvisamente dal comunicatore, tesa, ma tutto sommato lucida:

- Go! Nessun problema, non metterti nei guai. Andiamo col Two.

- Scherzi? Non sei in condizioni di prender il controllo da subito, e lo One è quello in cui hai la posizione di maggior sicurezza, non... - sbraitò lui. Poco mancava che si mettesse ad agitare un indice come ammonimento.

- Basta così. - lo interruppe la ragazza -Ti ringrazio per il pensiero, ma posso farcela, credimi. - Gli sorrise, rassicurante – Dopotutto è il mio lavoro, no? -

Go, riluttante, si arrese. Era inutile mettersi testa contro testa con lei, lo sapeva per esperienza, e per di più dovevano urgentemente smontare quel teatrino: il conto alla rovescia era arrivato al quattro.

- Ok, come vuoi... ma niente colpi di testa, siamo intesi? - Ma che razza di tono gli era venuto fuori? Si era ricordato sua madre!

- Certamente, Signore – rispose lei, con un sorriso che a Go sembrò più rilassato di quello che aveva visto inizialmente. Forse poteva davvero fidarsi; e se lei se la sentiva, tanto meglio! Significava che stava riprendendo contatto con la realtà, e questo non poteva essere che un bene.

Dalla Nisar arrivò la conclusione del countdown e l'ordine di decollo per i piloti.

- … Uno... zero! -

I tre ragazzi spinsero con tutte le loro forze la leva posta alla destra dei rispettivi sedili, gridando assieme al Comandante l'ordine d'avvio per le Get Machines:

- Neo Getter Robot! PARTENZA!!

I reattori concentrarono la loro spinta chiudendo gli ugelli, facendo schizzare fuori dall'hangar i tre velivoli che già iniziavano a prendere posizione per formare il gigante con la trivella: il Neo Getter Two.


continua...



Edited by Haris von Hayeser - 28/8/2010, 13:39
 
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5 replies since 23/3/2010, 20:00   842 views
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