Go Nagai Net

DAITARN 3 CONTRO LUPIN 3! E il passato di Banjo!

« Older   Newer »
  Share  
joe 7
view post Posted on 22/1/2011, 16:02 by: joe 7     +1   -1

Ill.mo Fil. della Girella

Group:
Bannati
Posts:
10,245
Reputation:
+4

Status:


Riassunto: Lupin III è interessato al deposito d’oro che si trova nella villa di Haran Banjo, il pilota del Daitarn 3. Quest’ultimo, dopo aver sconfitto i Meganoidi, ha creato la Solar Corporation, un’azienda internazionale che produce materiale ad energia solare. Lupin scopre che il grosso dell’oro è su Marte. Fujiko intanto fa finta di essere una giornalista ed intervista Banjo per avvicinarsi a lui. In questo momento, Banjo sta raccontando alla falsa giornalista il suo passato: suo padre, un famoso scienziato di nome Haran Sozo, un giorno fu contattato da un potente e spietato uomo d’affari, Kronin Krask…


Garrison, il maggiordomo, portò il tè e i pasticcini: Banjo e i suoi amici ne approfittarono, interrompendo per un momento il racconto.
Intanto la giornalista, Hitomi Kant / Fujiko Mine, sorseggiò pensierosa la bevanda, riflettendo sul da farsi. Zenigata e i poliziotti sono fuori dalla villa e sospettano di me, rifletté. Anche Reika Sanjo, l’amica di Banjo che lavora all’interpol, non si fida di me. Sono sul filo del rasoio: ma devo andare avanti secondo il piano. Si tratta di tonnellate d’oro! E’ il colpo della mia vita!
“Continuiamo con l’intervista, signor Banjo?” chiese Fujiko “Eravamo rimasti a suo padre, che era stato convocato da Krask, il proprietario della multinazionale Krask International”
“Giusto” disse lui, asciugandosi la bocca col tovagliolo “Quell’incontro cambiò la vita di tutti”


“Le sue ricerche sulla cibernetica e sull’energia solare sono molto interessanti, dottor Sozo” disse Krask, che era seduto sul tavolo delle riunioni accanto allo scienziato: la sua enorme mole lo sovrastava. In più, il dottor Sozo sentiva su di lui lo sguardo di ghiaccio di Leilah Shinozuka, l’assistente di Krask.
“La…la ringrazio. Ma sono ricerche che hanno solo un livello teorico: attualmente, le condizioni gravitazionali e atmosferiche della Terra ne rendono impossibile la loro realizzazione”
“Lo so, dottore. Ma se si tentasse di realizzarli fuori dalla Terra? Su Marte, ad esempio?”
Per un attimo, lo scienziato pensò che Krask fosse impazzito.
“Come ha detto?”
“Proprio così” confermò lui ”In accordo col governo statunitense, ho costruito una colonia di scienziati che stanno lavorando su progetti simili al suo. Ma le sue idee, in particolare, le trovo estremamente interessanti”
“Mi sta proponendo di andare su Marte per realizzare questi progetti?”
“Lei e la sua famiglia, se vuole. Così, sentirà meno la mancanza di casa sua”
“Non so, signore…lei mi chiede molto…”
Mentre parlava, Krask aveva estratto una calcolatrice e fece dei conti rapidi. Poi mostrò la cifra finale al dottor Sozo, che divenne pallido.
“Questo sarà l’ammontare del suo guadagno, dottor Sozo. Ci pensi bene”
Davanti ad una quantità così gigantesca di soldi – e anche per non contrariare uno potente come Krask – il dottor Sozo non poté dire di no. Inoltre, la sua curiosità di scienziato lo tentava: la possibilità di fare dei cyborg immortali…dei veri e propri meganoidi. Doveva provare. Convinse prima il suo assistente, Minamoto, a partire con lui, e poi – anche se a fatica – la sua famiglia: la moglie Midori e i figli Ded e Banjo.
Il “contatto” tra il dottor Sozo e Krask era il signor Michio Tachibana: era a capo di una ditta di trasporti che comprendeva anche i primi viaggi spaziali, ed era proprietario del 10% della Krask International. Ma, in sostanza, era un uomo di Krask, anche se era totalmente all’oscuro del “progetto Meganoide”. La sua amicizia col dottor Sozo e la sua famiglia fu sincera, tanto che, un giorno, presentò loro sua moglie e sua figlia, allora una bambina: una piccola bellezza bionda che i genitori chiamavano sempre “Beauty”, tanto che alla fine quello divenne il suo nome, mentre quello vero fu praticamente dimenticato. Stranamente, Banjo non si ricordò molto del suo primo incontro con Beauty: forse aveva i pensieri rivolti all’eccitazione del viaggio futuro su Marte. Anche se all’inizio era contrario, alla fine la curiosità infantile e il desiderio di vedere cose nuove lo resero impaziente di intraprendere il viaggio. Comunque, sin da piccolo Banjo provò subito simpatia per il signor Tachibana e la sua famiglia: una cosa che lo avrebbe aiutato molto in futuro.

Il primo viaggio su Marte (diverse volte tornarono per brevi periodi sulla Terra) fu una gioia per il piccolo Banjo: salirono tutti su una specie di Space-Shuttle presente in un’area nascosta e, in un giorno di viaggio, raggiunsero il cratere di Marte dove si trovava il centro ricerche. Anche il vedere i laboratori fu una sorpresa per lui: per la prima volta, vide macchinari complicatissimi ed un mare di persone che ci lavoravano. Alcune avevano camici bianchi, altre avevano divise particolari che gli ricordavano Spazio 1999. Gli sembrava di essere in un film di fantascienza.

“Venga con me, dottor Sozo. Il signor Krask l’aspetta” disse Tachibana.
“Lui è qui?” chiese stupito lo scienziato.
“Ogni tanto viene al centro ricerche per vedere i risultati dei lavori”
Il dottor Sozo e la sua famiglia entrarono negli alloggi degli ospiti, dove Krask li aspettava. Insieme a lui c’era Leilah Shinozuka e un uomo alto con capelli biondi, barba e baffi. Fissò gli ospiti con uno sguardo ostile e diffidente, senza dire nulla. A Banjo fu antipatico a prima vista.
“Costui è il dottor Warner, dottor Sozo. Farà le mie veci qui. Inoltre, è il mio tesoriere” spiegò Krask.
“Tesoriere?” chiese Sozo.
“Certo. Qui su Marte c’è un’enorme quantità d’oro che stiamo estraendo: ci servirà per le nostre ricerche e anche per uso personale. Ho già intestato a lei il 20% dell’oro estratto, dottor Sozo. Ho voluto essere generoso: è ancora di più della cifra che avevo pattuito con lei.”
Warner guardò da un’altra parte. Personalmente, era contrario a una donazione così enorme. Al dottor Sozo invece venne un leggero capogiro e dovette fare uno sforzo per non urlare dall’entusiasmo. Si trattava di una quantità di oro equivalente a quella di intere nazioni.
“La ringrazio” fu tutto quello che riuscì da dire, balbettando.
Leilah rimase immobile e silenziosa, a braccia incrociate. I suoi capelli rossi e lunghi erano raccolti in una crocchia e il suo vestito elegante – un tailleur viola e scarpe nere – le dava un aspetto sobrio, quasi funereo, per quanto affascinante. All’improvviso, guardò Banjo negli occhi. Lui era solo un ragazzo, ma qualcosa nei suoi occhi l’aveva colpita. Anche se erano ancora ingenui, quelli erano gli occhi di un adulto.
Strano che ci faccia caso, si disse Leilah.

Ma lei non si era sbagliata. Banjo divenne un elemento assai utile, non solo per le ricerche del padre, ma anche per quelle di Minamoto e degli altri scienziati. Imparava in fretta e faceva analisi precise, anche se la sua vocazione era fare i lavori più difficili e spericolati, con un’incoscienza che a volte spaventava la madre. Il fratello maggiore Ded invece era più tranquillo, anche se era insofferente a quella vita sulla colonia marziana. I brevi ritorni sulla Terra erano per lui una boccata d’aria (anche per la madre, onestamente).

Alla fine, dopo qualche anno di sperimentazioni, la possibilità di diventare meganoidi immortali non fu più un sogno. Il primo a diventarlo fu un tecnico anonimo che si chiamava Asimov: a causa di un incidente nell’area di raffineria, era rimasto intossicato e in fin di vita. Il dottor Sozo lo salvò tramutandolo in meganoide. I risultati furono così positivi che praticamente tutti, nella base marziana, vollero diventare meganoidi, tranne Minamoto, il dottor Sozo e la sua famiglia.

Quando il dottor Warner – che era diventato meganoide anche lui – comunicò i risultati a Krask, lui ne fu entusiasta e in pochi giorni tornò alla base marziana assieme a Leilah. Ricevette il dottor Sozo, che, mentre gli spiegava i risultati ottenuti, notò una strana luce negli occhi dell’imprenditore. La malattia l’aveva indebolito, ma, nonostante le rughe, la sua forza d’animo era rimasta inalterata. In qualche modo, però, Sozo capì che quella luce negli occhi non era dovuta solo alla malattia. Si rese conto che, quella luce, anche se nascosta, c’era sempre stata in lui. Ad un certo punto, Krask gli disse con un sorriso cupo:
“Dottor Sozo, da adesso mi chiami Don Zauker e non Krask. Kronin Don Zauker è il mio vero nome: la mia famiglia veniva dalla lontana Renania, ed aveva iniziato il suo cammino duecento anni fa, senza avere niente in mano. Adesso posso ottenere l’obiettivo che noi Don Zauker abbiamo sempre cercato: la ricchezza totale e l’immortalità. Dottore, lei deve trasformarmi in meganoide!”
Sozo capì all’istante la terribile verità: Krask era impazzito.
_____________________________________________________________________________________________________________
Nella prossima puntata (tra tre settimane, Sabato 12 Febbraio): Lupin su Marte; il racconto della fuga di Banjo da Marte. Se volete scaricare la puntata in formato word, qui sotto c'è il link.

Per i commenti, potete postare qui: https://gonagai.forumfree.it/?t=50887256&st=15#lastpost

Il programma dei prossimi lavori sarà: Sabato prossimo (29 Gennaio): puntata di Mineo; Sabato 5 Febbraio: puntata Ombra; Sabato 12 Febbraio: puntata Banjo / Lupin. Posto qio sotto le immagini dei personaggi principali.

image
GARRISON TOKIDA: fedele maggiordomo di Banjo

image
HARAN BANJO: l'eroe che pilota il Daitarn 3.

image
FUJIKO MINE: Bellissima e consapevole di esserlo, usa la sua seduzione per usare Lupin per i suoi scopi, Il suo unico amore è il denaro, anche se una certa (piccola) attrazione per Lupin ce l'ha...

image
REIKA SANJO: assistente bruna di Banjo. Agente dell'Interpol.

image
KEIBU ZENIGATA Tenace e sfortunato ispettore dell'Interpol, sempre all'eterna caccia di Lupin III.

image
DON ZAUKER: misterioso capo dei Meganoidi.

image
KOROS: aiutante di Don Zauker e comandante in seconda dei Meganoidi.

image
WERNER: luogotenente e tesoriere di Don Zauker.

image
HARAN SOZO: Il padre di Banjo. Scienziato e creatore dei Meganoidi.

image
HARAN MIDORI: La madre di Banjo.

image
HARAN DED. Il fratello maggiore di Banjo.

Edited by joe 7 - 22/1/2011, 17:44

Download attachment
PUNTATA_DEL_22_GENNAIO.docx ( Number of downloads: 488 )

 
Web  Top
22 replies since 19/9/2010, 18:37   4687 views
  Share