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DAITARN 3 CONTRO LUPIN 3! E il passato di Banjo!

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joe 7
view post Posted on 12/2/2011, 14:14 by: joe 7     +1   -1

Ill.mo Fil. della Girella

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Riassunto: Fujiko Mine, della banda di Lupin, fa finta di essere una giornalista ed intervista Banjo per avvicinarsi a lui. In questo momento, Banjo sta raccontando alla falsa giornalista il suo passato: suo padre, un famoso scienziato di nome Haran Sozo, un giorno fu contattato da un potente e spietato uomo d’affari, Kronin Krask, e andò su Marte con la sua famiglia per creare i Meganoidi, speciali esseri in parte umani e in parte macchine. Intanto, Lupin e i suoi compagni, in accordo con Fujiko, sono interessati all’oro di Banjo e a quello su Marte…

Mentre in Giappone l’intervista a Banjo andava avanti, in un altro continente, nella lontana New York, il sole già tramontava e nell’enorme palazzo della Krask Corporation non c’era più nessuno, escluse le guardie. I sistemi di sicurezza erano ad un livello elevatissimo: Lupin ci impiegò ben cinque minuti prima di riuscire ad entrare, cosa rara.
“Stanno diventando sempre più bravi” commentò Jigen, dietro di lui. Però Lupin restò silenzioso, evitando di ribattere all’amico. Si guardò intorno ed osservò con attenzione l’apparecchio di controllo – disattivato – del sistema di sicurezza installato nella stanza dove erano entrati.
“Che c’è, Lupin?” chiese Goemon. Quando Lupin ha l’atteggiamento serio, significa che ci sono guai grossi in vista, pensò.
“Stavo osservando bene questo impianto di sicurezza. Non ho mai visto prima qualcosa di simile.”
“E ti meravigli di questo?” chiese Jigen “Ne fanno uno nuovo ogni giorno!”
“Sì, ma seguono sempre linee generali comuni di progettazione. Questo no. E’ troppo diverso.”
“Diverso in che senso?”
“Non è terrestre.”

I tre uomini passarono in un lampo da un punto all’altro del palazzo della Krask Corporation, indossando mascherine antigas: l’inserimento del gas soporifero fece addormentare tutte le guardie. Alla fine, arrivarono nei sotterranei del palazzo, dove trovarono delle porte gigantesche, chiuse a tenuta stagna.
“Goemon, ci metterei troppo tempo ad aprirle. Pensaci tu” disse Lupin.
“Va bene.”
La spada partì come un fulmine. Poi si fermò: il samurai, ad occhi chiusi, rinfoderò lentamente la lama nel fodero. Appena la spada fu completamente reinserita nel suo alloggio, la porta di metallo si divise come per magia in mille pezzi tagliati di netto.
La visione di quello che c’era dall’altra parte lasciò a bocca aperta il samurai e il pistolero. Lupin invece se lo aspettava: ma rimase sorpreso lo stesso.
Davanti a loro c’era un gigantesco hangar verticale con un’astronave pronta a partire lungo un enorme tubo cavo che attraversava verticalmente all’interno il palazzo della Krask Corporation: veloce, silenzioso e istantaneo, invisibile ad ogni radar e persino ad occhio nudo.
“Incredibile” disse Jigen “Neanche alla NASA hanno un’attrezzatura simile. Hai ragione, Lupin: non è una cosa di questo mondo. Chi può essere stato a farla?”
“I Meganoidi, chi altri?” rispose Lupin.
“Ma non erano tutti morti?” chiese Goemon, sorpreso.
“No. E’ proprio come sospettavo. Sono ancora vivi.”

Banjo per un po’ rimase in silenzio. La giornalista sotto falso nome, Fujiko Mine, ne fu sorpresa.
“Cos’è successo, signor Banjo? Qualcosa non va?”
“No, no…mi scusi. Solo che, da adesso in avanti, la storia del mio passato non sarà più tanto bella.”
“Preferisce interrompere?”
Spero di no! si disse Fujiko. Il fatto che Banjo continui a parlare è essenziale per il mio piano!
“No, continuiamo. Dov’eravamo rimasti?”
Fiuuuu.
“Dunque…” rispose lei, osservando gli appunti “lei e la sua famiglia erano andate su Marte: suo padre ha fatto degli esperimenti trasformando le persone in Meganoidi, finanziato da Kronin Krask. Alla fine, Krask era arrivato anche lui su Marte, chiedendo a suo padre di essere trasformato in meganoide. E’ esatto?”
“Precisamente.”
“In questo modo, Krask sarebbe diventato immortale, dunque?”
“Sì.”
“E per la prima volta, Krask volle essere chiamato Don Zauker. Dunque, quell’uomo d’affari molto ricco e potente, che era anche malato, sarebbe poi diventato il vostro più grande nemico?”
“Esatto. Tutta la storia ebbe inizio proprio a causa sua” e a Banjo tornarono in mente i ricordi del suo passato.

“Lei…vuole diventare Meganoide, signor Krask?” chiese il padre di Banjo, Sozo, sconvolto.
“Le ho già detto di chiamarmi Don Zauker da ora in avanti, dottore. Non se ne dimentichi.”
“Va…va bene. Ci vorrà qualche giorno...Don Zauker.”
Lo scienziato era veramente sorpreso. Davanti a lui non c’era il Krask acuto e intelligente che conosceva: sembrava un uomo malvagio e ossessionato dal potere. Aveva tolto la maschera.
“Leilah!” disse Don Zauker.
“Sissignore.”
Con una forza inaspettata, la donna dai capelli rossi, che era l’assistente di Don Zauker, afferrò il braccio destro del Dottor Sozo in una stretta d’acciaio e con un colpo solo gli strappò la manica.
“Cosa…cosa fa? Aahh!” gridò l’uomo, sentendo che la presa di Leilah sul suo braccio era diventata ancora più forte, facendolo gemere.
“Faccia silenzio, dottore” disse lei con una voce di ghiaccio. Con l’altra sua mano afferrò una siringa che iniettò subito nel braccio di Sozo. Spaventato, il dottore non trovò la forza di reagire.
“Meglio per lei che non si muova, dottore” disse Don Zauker “Leilah è campionessa di karatè e altre arti marziali. Può uccidere in un secondo.”
La donna alla fine mollò la presa sul dottor Sozo e buttò via la siringa. La sua missione era compiuta. Tornò al fianco di Don Zauker. Lo scienziato, con le gambe tremanti per lo spavento, cadde in ginocchio, toccandosi il braccio dolente.
“Cosa…cosa mi avete fatto?” disse.
“Solo una piccola precauzione, dottore. Le abbiamo iniettato una versione speciale del pentotal, il siero della verità. Solo che questo modello provoca anche l’obbedienza assoluta ai miei comandi. Così sarò sicuro che lei non faccia scherzi, dottor Sozo.”
Lo scienziato osservò la mole minacciosa di Don Zauker e gli occhi freddi di Leilah. Per la prima volta in vita sua, comprese cosa significava veramente la paura.

La trasformazione di Don Zauker in meganoide fu perfetta: l’aspetto esterno sembrava lo stesso, e nessuno avrebbe potuto pensare che fosse un meganoide: appariva come un uomo a tutti gli effetti. Ora era diventato immortale e invulnerabile.
“Ha fatto un ottimo lavoro, dottor Sozo” disse Don Zauker, mentre Sozo era costretto ad ascoltarlo, ubbidiente “Ho dei piani anche per la mia fedele Leilah. Però bisogna fare qualche altro esperimento prima di agire su di lei: voglio che Leilah sia fatta in un modo particolare. Per allenarsi bene e senza fare errori, dottor Sozo, adesso lei trasformerà i suoi parenti in meganoidi.”
“Come?” disse Sozo, sconvolto. Ma la soluzione iniettata in lui agì subito, costringendolo a dire: “Perdonate...certo, eccelso Don Zauker!”
“Perfetto. Vada”
Sozo si ritirò, pallido. Ormai era diventato un burattino nelle mani di un pazzo.

Con un inganno, il padre fece addormentare Ded, il suo primo figlio, e lo portò nella sala operatoria. Minamoto, il suo assistente, lo osservò sconvolto.
“Ma…dottor Sozo, vuole trasformare in meganoide suo figlio senza neanche chiederglielo?”
“Minamoto, faccia silenzio e legga questo, piuttosto! E’ una nuova procedura per il processo di trasformazione in Meganoide che ho intenzione di fargli. Legga con attenzione, mi raccomando!” disse secco Sozo, passandogli un foglio. L’assistente lo lesse e fece fatica a rimanere impassibile. C’era scritto:
“Ci stanno ascoltando. Siamo sorvegliati. Krask è impazzito e può ucciderci da un momento all’altro. Mi ha iniettato un siero che mi condiziona la volontà: ma, a causa del mio passato di soldato sotto il capitano Garrison, ho avuto una parziale resistenza su questo nel mio corpo. Ma la resistenza a questo non è totale: ora sono costretto a rendere Ded un meganoide: se non lo faccio, Krask ucciderà me e lei, oltre a mia moglie e Banjo. Cercherò di resistere il più possibile, fingendo di assecondare Krask: dobbiamo fare al più presto un piano per fuggire da qui. Ho bisogno del suo aiuto, Minamoto. Se è d’accordo, bruci subito questo foglio.”
Minamoto guardò pallido il dottor Sozo.
“Ha capito bene la procedura?” chiese lo scienziato.
“S…sì, signore”
“E’ d’accordo sulle mie conclusioni?”
“Certo, signore” Minamoto fece del suo meglio per restare impassibile.
“Allora cominciamo”
Minamoto bruciò il foglio usando la fiammella Bunsen del laboratorio.
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Prossima puntata (5 Marzo): Il dolore di Banjo; Lupin: partenza per Marte!

Secondo il programma, sabato prossimo (19 Febbraio) posterò il seguito della fanfic di Mineo, e Sabato 26 Febbraio posterò il seguito della fanfic dell'Ombra.

Se volete commentare, qui c'è il link: https://gonagai.forumfree.it/?t=50887256&st=15#lastpost

Se volete scaricare la puntata in formato word, qui sotto c'è il link in allegato.


Posto di seguito l'elenco dei personaggi.

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LUPIN III: Discendente del famoso Arsenio Lupin, più che un ladro è una persona che ama le sfide: più sono difficili o addirittura impossibili, più per Lupin è impossibile rinunciare.

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JIGEN DAISUKE. E' il braccio destro di Lupin III. Abilissimo pistolero e misogino totale, a volte viaggia per conto suo, ma spesso agisce a fianco di Lupin.

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ISHIKAWA GOEMON: Invincibile samurai, è l'elemento "nobile" del gruppo di Lupin.

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HARAN BANJO: l'eroe che pilota il Daitarn 3.

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FUJIKO MINE: Bellissima e consapevole di esserlo, usa la sua seduzione per usare Lupin per i suoi scopi, Il suo unico amore è il denaro, anche se una certa (piccola) attrazione per Lupin ce l'ha...

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HARAN SOZO: Il padre di Banjo. Scienziato e creatore dei Meganoidi.

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DON ZAUKER: misterioso capo dei Meganoidi. Una volta si chiamava Kronin Krask.

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KOROS: aiutante di Don Zauker e comandante in seconda dei Meganoidi. Il suo nome umano era Leilah Shinozuka.

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HARAN DED. Il fratello maggiore di Banjo.

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MINAMOTO. Assistente del Dottor Sozo.

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02_SECONDA_PUNTATA_PER_GONAGAINET.docx ( Number of downloads: 517 )

 
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