Presento qui un'altra nuova uscita, questa volta dell'ultimo numero di una serie già in corso da due-tre anni in Italia.
ANGEL HEART
Angel Heart è una storia da “futuro alternativo” di City Hunter, fatta dallo stesso autore di quest’ultimo lavoro,
Tsukasa Hojo. In queste storie,
Kaori Makimura, la donna di
Ryo Saeba (alias
City Hunter), muore in un incidente e il suo cuore è stato trapiantato in
Shan In, un’assassina spietata conosciuta col nome di
“Glass Heart”, cuore di vetro. Ma, dopo il trapianto, lei si trova attratta da Ryo Saeba e cambia vita, diventando la “figlia” di Ryo e Kaori, facendo lo stesso lavoro del padre, cioè “City Hunter”. Per chi non lo sapesse, “City Hunter” è una persona che può aiutarti in ogni problema, lasciando un messaggio con la scritta “
XYZ” sul tabellone degli orari dei treni a Shinjuku, un quartiere di Tokyo.
ANGEL HEART 63
Questo mese è uscito il numero 63, che parla di una bambina che vuole rivedere sua madre: la donna però ha perso la memoria ed è in un’ospedale…
In questo racconto, anche se ottimamente disegnato come sempre, si scade molto nel lacrimevole e nel sentimentale.
Però nello stesso tempo, sottolinea una caratteristica dei giapponesi: l’attaccamento alla madre, assai più forte del nostro, tanto che siamo chiamati spesso “mammoni”. Infatti, il mondo giapponese è di una durezza e di un’esigenza spietata e disumana, davanti al quale l’amore materno è l’unico rifugio del vero amore disinteressato. Da qui la ricorrenza del personaggio orfano che cerca la madre e simili. Almeno, a quanto ho capito...
Anche Paolo Takashi Nagai, “il santo della bomba atomica”, iniziò la sua conversione al cristianesimo vedendo che sua madre malata lo aveva aspettato fino allo stremo, tenendo l’anima tra i denti, per poterlo salutare prima di morire. Fu coinvolto poi nell’esplosione della bomba atomica a Nagasaki.
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