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TUTTO SU JEEG ROBOT!

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joe 7
view post Posted on 24/10/2011, 13:51 by: joe 7     +1   -1

Ill.mo Fil. della Girella

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JEEG ROBOT – IL PASSATO DEGLI YAMATAI E DELLA REGINA HIMIKA (Articolo di Joe7)

Una caratteristica che distingue Jeeg Robot dalle altre opere nagaiane è quella di avere come avversari dei personaggi presi dalla mitologia e dal passato giapponese. Mazinga Z e il Grande Mazinga hanno dei nemici che provengono dal passato occidentale; Gaiking e Goldrake combattono contro gli alieni; Getter Robot ha come avversari il mondo dei dinosauri o dei demoni. Jeeg, invece, ha dei nemici profondamente radicati nella cultura giapponese, e questo lo rende un unicum. Ma chi erano gli Yamatai, gli avversari al servizio della regina Himika? Qui bisogna fare un viaggio nel passato.

GLI YAMATAI E LA LORO REGINA HIMIKO
L’impero Yamatai, o Jamatai, divenne l’elemento principale della successiva unificazione del Giappone, tanto che successivamente il paese stesso sarà chiamato “Yamato”, traendo il nome proprio da quell’antico regno.
Questo impero si sviluppò a partire dal 150 – 250 dopo Cristo e il loro primo sovrano fu una regina entrata nella leggenda: Himiko, o Pimiko (chiamata invece Himika in Jeeg). Il suo nome significava “Figlia del sole” (già dai tempi antichi il sole era visto con rispetto: non è un caso se il sole è il simbolo della bandiera giapponese).
La regina Himiko era una potente sovrana nubile, dedita all’uso di arti magiche che le consentivano di entrare in contatto con gli dei. Himiko viveva in un palazzo fortificato, isolata dai suoi sudditi (come il futuro imperatore del Giappone: certi aspetti della tradizione Yamatai rimasero inalterati). Aveva la compagnia di mille ancelle e un solo servitore maschio, che agiva come intermediario tra lei e il mondo esterno. La regina non lasciava mai la sua abitazione: solo i nobili e i religiosi di rango elevato potevano farle visita.

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L'impero Yamatai era suddiviso in cinque contee confederate, ognuna governata da un alto ufficiale che rispondeva alla regina Himiko:
- Ikima (sembra che significhi "montagna dalle cinque vette"). Da qui sicuramente il nome del Ministro Ikima di Jeeg.
- Mimashiwo ("Tre montagne e quattro falde"). Sicuramente, da qui si è preso il nome del Ministro Mimashi di Jeeg.
- Mimakakuki
- Nakatai
- Amaso (significato sconosciuto). Da qui ovviamente il nome del Ministro Amaso di Jeeg.

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Si presume che l'impero Yamatai entrò in contatto con la Cina, accogliendo una loro delegazione nel proprio regno. Le leggi e i costumi degli Yamatai erano molto rigidi e severi. Alla morte della regina, venne innalzato un gigantesco tumulo funerario al cui interno la seguirono più di cento servitori, ancora vivi.

HANIWA

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Il termine "Haniwa" (letteralmente: "Cilindro d'argilla"), riferito ai mostri di roccia di Jeeg, non si riferisce al popolo di Himika, ma alle statuette funerarie d'argilla, che gli Yamatai furono i primi a costruire. Si mettevano dentro le tombe di persone importanti. Potevano rappresentare uomini, animali o oggetti: si pensa che le statue raffiguranti gli animali servissero da protezione, mentre quelle raffiguranti gli uomini sostituissero i servi e i parenti più stretti che, in una tradizione precedente, dovevano essere uccisi o sepolti vivi per rimanere accanto al corpo del proprio padrone, come avvenne nel caso della morte della regina Himiko. Di conseguenza, si ritiene che le statue Haniwa fossero di un periodo successivo a quello della regina Yamatai. Questa tradizione cruenta proveniva dalla Cina: anche lì, poi, si diffonderà l’uso di statue di terracotta, simili agli haniwa. Famosa al riguardo è la scoperta dell’"Esercito delle 8.000 statue di terracotta" trovate nella tomba-mausoleo dell’Imperatore cinese Qin Shi Huang.

CAMPANE DI BRONZO

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Le campane di bronzo, o “dotaku”, erano alte da 10 centimetri a più di un metro; erano prive di batacchio e quindi non adatte a suonare. E’ più probabile che fossero utilizzate a scopo rituale, come la protezione dei raccolti e l’allontanamento dei loro nemici naturali: libellule, mantidi religiose, ragni. Questi animali erano raffigurati spesso sulle dotaku. Queste “campane” venivano sepolte in gruppo sotto terra, forse come dono agli spiriti della terra per propiziare il raccolto.

L'ASTRONAVE DI HIMIKA: LA YAMATA NO OROCHI

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L’astronave volante di Himika fa riferimento al serpente dalle otto teste “Yamata No Orochi”, letteralmente “Grande serpe dalle otto biforcazioni”. Da notare che la stessa regina Himika di Jeeg ha i capelli di davanti divisi in otto ciocche, particolare sicuramente non casuale. La leggenda della Yamata No Orochi è molto popolare in Giappone e richiama quella greca di Ercole contro l’Idra. Eccola qui in sommi capi.
Susano, il dio delle tempeste e degli uragani, si recò un giorno nella regione di Izumo, a sudovest del Giappone. Laggiù, un mostruoso drago dalle otto teste e otto code – appunto lo Yamata No Orochi - dominava la regione e a quella creatura ogni anno veniva sacrificata una fanciulla appartenente ad una famiglia nobile. Questa famiglia aveva già perso così sette figlie, ed era costretta a sacrificare quell’anno l’ottava: Kushinada. Susano, commosso dal dolore della ragazza ed affascinato dalla sua bellezza, chiese la mano di lei: in cambio, avrebbe sconfitto il drago. La proposta fu accettata, e Susano preparò otto enormi boccali pieni di sakè davanti al drago, che li bevve avidamente, cadendo poi addormentato per gli effetti dell’alcol. Così Susano lo uccise tagliandogli le otto teste e le otto code, ponendo fine alla sua minaccia. Susano sposò così Kushinada e visse con lei a Izumo. Da notare che, sempre secondo la leggenda, Susano riuscì a tagliare senza difficoltà le prime sette teste, ma ebbe difficoltà a tagliare l'ottava, la più grande: infatti, conteneva una spada chiamata Kusanagi no Tsurugi. Non a caso, "Kusanagi" è il cognome del protagonista di Shin Jeeg, Kenji; inoltre, una curiosità: Tsurugi è il cognome di Tetsuya, il pilota del Grande Mazinga.

Ancora oggi, a Izumo, esiste il santuario omonimo, uno dei luoghi più sacri dello shintoismo, dedicato al progenitore di Susano, Okuninushi. Inoltre si dice che a Izumo sia sepolta Izanami, la dea madre del Giappone (da qui il nome della regione).
Lo Yamata No Orochi è un elemento popolare nel folklore e nei manga: anche in "One Piece", il protagonista, Rufy, affronta un'avversaria che lo attacca con i capelli che si trasformano in otto serpenti:

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Per concludere, bisognerebbe fare un cenno alla simbologia del numero otto, ricorrente in questa leggenda. In Giappone è un numero sacro: indica una quantità innumerevole, immensa ma non indefinibile. Col numero otto si indicava il Giappone stesso, perché composto da innumerevoli isole. E, infine, una curiosità: capovolto di lato, otto è il simbolo di infinito.

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La regina Himika/Himiko è un personaggio assai famoso in Giappone: in questo articolo presento una breve carrellata delle sue varie apparizioni nel mondo dei media giapponesi.

FILM
Nel 1974, si fece un film sulla vita della regina, chiamato "Himiko", prodotto da Masahiro Shinoda.

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In questo link ci sono le informazioni sul film (in inglese): www.weirdwildrealm.com/f-himiko.html

MANGA
Le apparizioni di Himiko nei manga sono parecchie, come si può immaginare. Ricordo qui quelle fatte dagli autori più famosi:

Osamu Tezuka (Astroboy, La Principessa Zaffiro) Nel manga "Hi No Tori" ("La Fenice"), Himiko è una donna avanti negli anni, che teme di invecchiare e morire. Oltre ad essere regina, è anche sciamana. Comanda col pugno di ferro la sua gente. Tezuka, per deriderla, in una vignetta le ha anche dato le fattezze di Adolf Hitler.

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Yoshikazu Yazuhiko (Gundam Origini; Arion) In un manga dedicato ad Himiko, Yazuhiko la rappresenta come una regina nobile ed imponente.

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ANIME
Tra i vari esempi di anime con Himiko è da ricordare la Principessa Aira di Mazinkaiser Skull: anche se il nome è diverso, il simbolo del sole sulla fronte, il fatto di avere molte ancelle attorno a sè e di vivere in una fortezza è un richiamo alla regina Himiko.

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PLAYSTATION
Nelle Playstation, Himiko può essere o un personaggio buono o malvagio. Fondamentalmente, Himika/Himiko è un personaggio ambiguo.

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TAKERU, IL GUERRIERO PREDILETTO DI HIMIKA
Se Himika è una leggenda, anche il guerriero Takeru, che compare nell'episodio 19 ("Il cavaliere senza macchia e senza paura"), non è da meno.

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Da notare innanzitutto che la sua figura (acconciatura, i fiocchetti sul petto e sulle ginocchia) si richiama a quella di alcune statuette Haniwa. Forse la spada è diversa: quella della statuetta qui raffigurata sembra piuttosto un pugnale lungo. Comunque, la figura del Takeru dell'anime è chiaramente ispirata alle statuette Haniwa.
Tra l'altro, anche i soldati di Himika si ispirano alle statuette Haniwa nella loro struttura: si vedano per esempio queste due immagini prese dall'episodio 2 ("Il rapimento di Mayumi"). Come si vede, una statuetta Haniwa si trasforma in un soldato di Himika: un Haniwa in una versione più "robotica".

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(Ringrazio moltissimo Onion75 per le segnalazioni e le immagini!^^)
Ma chi era Takeru? Era un principe giapponese semileggendario, forse realmente esistito: fu figlio dell'Imperatore del Giappone e visse combattendo in modo eroico, sia contro gli uomini che contro i demoni, nel periodo Kofun (circa dal 200 al 500 d.C.): in quel tempo, all'inizio, c'era l'anarchia e la lotta tra i vari regni tribali: successivamente, avvenne l'unificazione del paese che diede origine al Regno Yamatai.

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Il nome completo dell'eroe è Takeru Yamato e rappresenta l'equivalente giapponese del "cavaliere senza macchia e senza paura" del medioevo europeo. Il suo nome significa, letteralmente, "Eroe del Giappone". Come dire, l'Eroe per eccellenza. Infatti, "Yamato" era il nome con cui veniva definito il Giappone classico, mentre "Takeru" è un verbo che esprime il concetto di "eccellere, essere superiore", e, per estensione, indica l'eroe. Gli eventi narrati nella leggenda di Takeru Yamato sono contenuti nei poemi epici giapponesi dell'8° secolo d.C., chiamati Kojiki e Nihonshoki.

TAKERU NEI MANGA
Un personaggio così famoso è stato per forza rappresentato in diversi manga e anime. Riporto qui due esempi di autori famosi: nel primo, Takeru Yamato è il principe alla ricerca della Fenice, nel film omonimo di Osamu Tezuka:

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Il secondo esempio è ripreso dal manga Eyeshield 21, di Inagaki e Murata, pubblicato anche in Italia dalla Panini: il protagonista, Sena Kobayakawa, che diventa campione nel football americano, incontra alla fine il suo avversario per eccellenza, il "campione dei campioni", che si chiama addirittura Takeru Yamato, un nome quindi che fa più colpo su un giapponese che su un italiano... :nagai:

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Per concludere, ecco qui la statua della regina Himiko in Giappone. Notate il sole che ha in mano, altro richiamo al suo nome, "Figlia del sole".

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Se volete commentare, potete farlo qui: #entry475653655

Tra un pò posterò dell'altro! Stay tuned! :diablo:

Edited by joe 7 - 8/6/2014, 18:16
 
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