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TUTTO SU JEEG ROBOT!

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joe 7
view post Posted on 7/11/2011, 15:06 by: joe 7     +1   -1

Ill.mo Fil. della Girella

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JEEG ROBOT: COME E' NATO IL ROBOT CUORE E ACCIAIO(Articolo di Joe7)
(dati da: "Jeeg Robot" di Alessandro Montosi, ed. Jacobelli, collana I love Anime)

NASCITA IN GIAPPONE
Nei primi anni’70, dopo il travolgente successo ottenuto con Mazinga Z, la Toei chiese a Nagai e alla sua società, la Dynamic Planning, di realizzare una serie animata in cui ci siano tre protagonisti alla guida di un robot trasformabile in tre modi diversi: nacque così Getter Robot. Che c’entra con Jeeg? C’entra, perché, in nuce, c’era già l’idea di base di Jeeg: durante la progettazione di Getter Robot, c’era stata l’ipotesi che i tre protagonisti fossero tre cyborg in grado di unirsi tra loro in tre modi diversi, per poter dare origine a tre robot. L’idea fu poi scartata, ma comunque tenuta in considerazione per il futuro.

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Dopo il successo travolgente anche di Getter Robot, e la conseguente vendita massiccia di giocattoli relativi al personaggio, prodotti dalla ditta Popy, la Takara, una ditta di giocattoli rivale, chiese allo staff di Nagai di produrre un personaggio robotico componibile grazie all’elettromagnetismo. Avrebbe dovuto avere una forma di “H”, con parti magnetiche staccabili: sarebbe stato un robot giocattolo rivoluzionario. L’idea di un robot scomponibile era già apparsa in passato nelle storie di Nagai: per esempio, un avversario di Mazinga Z, Deimos F3, poteva scomporsi e comporsi a piacimento.

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Con Hiroshi Shiba che diventa la testa del robot, il robotico e il biologico diventano una cosa sola, portando così a compimento il processo di immedesimazione del pilota nel proprio automa. Un’altra caratteristica che differenzia Jeeg Robot dalle altre serie nagaiane, oltre a quella appena citata, e oltre al fatto che i nemici stavolta provengono dall’antico Giappone, è la presenza della famiglia. Hiroshi vive nella propria casa con la madre e la sorella, ha un rapporto “particolare” col padre, è preoccupato per i problemi quotidiani (i soldi per mandare avanti la famiglia, incomprensioni, eccetera). Questo differenzia il personaggio dagli altri: Koji, Tetsuya, Actarus sono orfani e la squadra Getter vive lontano dai suoi familiari.

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PRIMA IL MANGA
Inoltre, quarta caratteristica particolare, Jeeg viene prodotto prima sotto forma di manga, non di anime. Caratteristica insolita, visto che molte volte accadeva il contrario per le serie robotiche. Il manga, “Kotetsu Jeeg”, cioè “Jeeg d’acciaio”, venne pubblicato per la prima volta su una rivista della Kodansha nell’aprile del 1975. Go Nagai si occupò del soggetto e Tatsuya Yasuda dei disegni. Nel manga si trovano a grandi linee la storia che comparirà nell’anime: il risveglio dal sonno millenario dell’antico popolo Yamatai, governato da Himika e dai suoi tre comandanti: Ikima, Amaso e Mimashi. A contrastarli interviene Hiroshi con Jeeg: la trasformazione, col Big Shooter, è praticamente la stessa dell’anime.

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NASCITA DELL'ANIME
Il manga venne accolto molto favorevolmente dai lettori, il che spinse Nagai e il suo staff a collaborare con la Toei Animation per la creazione di una serie animata. All’interno dello staff della serie animata di Jeeg ci furono gli stessi autori dell’anime del Grande Mazinga e Mazinga Z, con Kazuo Nakamura nella sua prima prova come Character Designer, che lo renderà famoso anche all’estero, e Michiyaki Watanabe, già compositore della colonna sonora dei Mazinga, dei quale riutilizzerà alcuni dei brani musicali già proposti. Inoltre, come già accaduto nei Mazinga, anche in Jeeg lo staff colorò il cielo con tonalità emotive e non realistiche (di solito, rosse o verdi) particolarmente efficaci per sottolineare le scene di combattimento.

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La trama dell’anime, rispetto al manga, ha molte differenze: vennero introdotti nuovi personaggi, come Shorty, Don e Pancho.

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Gli ultimi due avranno il compito di animare siparietti comici in grado di addolcire i momenti più drammatici della serie, come hanno fatto Boss, Nuke e Mucha col Grande Mazinga: da notare infatti l’accostamento del grasso Pancho a Nuke, entrambi col naso che cola per il raffreddore… Anche Don e Pancho, come Boss, costruiranno il Mechadon partendo dai rottami di macchine usate. Inoltre, al posto della cornacchia volante di Boss, compare ogni tanto una buffa talpa rosa che deride i fallimenti della scalcagnata coppia. Inoltre, può darsi che i nomi poco giapponesi della coppia – Don e Pancho – siano un omaggio nascosto a Don Chisciotte e Sancio Panza: idealista fino alla follia il primo, pratico sino alla prosaicità il secondo…
Inoltre, sarà introdotto nell’anime un altro personaggio che non compare nel manga: il Generale Flora, che avrà un ruolo fondamentale.

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L’anime di Jeeg Robot fu trasmesso in Giappone dal 5 Ottobre 1975 al 29 Agosto 1976 con un buon gradimento di pubblico, nonostante il numero un po’ basso di episodi (46, contro i 74 di Goldrake o i 92 di Mazinga Z o addirittura i 56 del Grande Mazinga).
JEEG ALL'ESTERO
All’estero, Jeeg avrà un grande successo in Spagna, dove verrà chiamato “El Vengador”, il Vendicatore.



JEEG ROBOT IN ITALIA (Articolo di Joe7)
(dati da: "Jeeg Robot" di Alessandro Montosi, ed. Jacobelli, collana I love Anime)
In Italia, Jeeg fece il suo esordio nella primavera del 1979, trasmesso da diverse tv locali: Antenna Nord, Milano TV, Videobologna e Teleradiocity…la speranza per tutti quanti era quella di bissare, magari in parte, il successo ottenuto dalla Rai con Goldrake e da altre reti private col Grande Mazinga. Per l’edizione italiana di Jeeg, venne chiamato un gruppo di attori in parte già coinvolti nel doppiaggio di Goldrake:
- Romano Malaspina (la voce di Hiroshi; in Goldrake ha fatto Actarus)
- Elio Zamuto (la voce del professor Shiba; in Goldrake ha fatto il dottor Procton)
- Anna Teresa Eugeni (la voce di Himika; in Goldrake ha fatto Lady Gandal): nessuno sapeva dire: "Ti farò pentire di essere nato" come lei... :rotfl:
- Emanuela Rossi (la voce di Miwa; in Goldrake ha doppiato Maria, anche se in sole tre puntate)
Nel passaggio dall’edizione giapponese a quella italiana, la traduzione fu fedele e venne persino mantenuto il nomignolo “Micci” a Miwa (Miwa-chan è il nome con cui veniva chiamata Miwa, essendo"chan" un suffisso per i nomi femminili; per gli amici, il nome veniva contratto in "Micci") Non ci furono particolari censure: da notare però la scena tagliata nell’episodio 26, in cui la madre di Hiroshi lavora come cameriera in una tavola calda. Nell’edizione italiana, si faceva accenno ad un lavoro che la madre svolge alla Base Antiatomica, senza però specificare che genere di lavoro sia. Senza quella scena, infatti, il dialogo non era molto chiaro perché non si capiva di preciso che lavoro facesse la madre.

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Comunque, la serie in Italia, anche se fu trasmessa da tv locali, in poco tempo ottenne un enorme gradimento. Jeeg venne trasmesso anche più volte al giorno. Inoltre, anche la sigla cantata da Roberto Fogu (nome d’arte Fogus) contribuì molto al successo di Jeeg: diventò infatti, in poco tempo, una delle più celebri sigle televisive di tutti i tempi e diede origine a vere e proprie leggende metropolitane, che indicavano erroneamente come Piero Pelù il cantante della sigla. Oltre al successo discografico, Jeeg diede origine anche ad un ampio merchandising: libri illustrati della Salani, album di figurine, super8, adesivi, poster, quaderni scolastici, modellini (in particolare, quelli dei Micronauti), fumetti realizzati in Italia e pubblicati su riviste come La Banda Tv, Cartoni in TV, Noi Supereroi…

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Jeeg continuò ad essere trasmesso sulle Tv in Italia fino ai primi anni’90, per poi scomparire in seguito a problemi contrattuali e di tutela dei diritti d’autore.



JEEG ROBOT: IL FILM (Articolo di Joe7)
(dati da: "Jeeg Robot" di Alessandro Montosi, ed. Jacobelli, collana I love Anime; dall’articolo di Mario Verger su Kazuo Nakamura)
Nel 1979 venne distribuito nei cinema un film di montaggio, intitolato: “Jeeg contro i mostri di roccia” (fu intitolato anche: “La più grande vittoria di Jeeg robot”). Questo film fu rimontato ridoppiando alcuni dei primi episodi della serie animata. Fu prodotto dalla Eole Financiere, la stessa società ginevrina che fece i rimontaggi cinematografici di Goldrake (La più grande avventura di Ufo Robot; Goldrake all’attacco; Goldrake l’invincibile; Goldrake addio). Il montaggio era pessimo e gli episodi erano stati presi qua e là, neanche tra i migliori, la scelta dei combattimenti era sbagliata…Il primo episodio, purtroppo, non é intero perchè manca il combattimento col mostro Haniwa e poi la storia é, oltre che eccessivamente semplificata, anche stravolta: fanno dire ad Hiroshi che il padre é salvo ma "attaccato alle macchine": infatti, la scena in cui Hiroshi entra nella sala computer é totalmente priva della sorpresa di lui e di tutte le fondamentali spiegazioni da parte del padre!

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All'epoca, si pensava che fosse un film d'importazione del Sol Levante, visto che spesso la Toei rimontava talvolta gli episodi migliori di una serie per farne una versione cinematografica: ma non è così, visto che, recentemente, la Storm Video aveva pubblicato in cofanetto i film di montaggio di Goldrake e di Jeeg, usciti in sala e di cui aveva acquistato regolarmente i diritti dai presunti legittimi proprietari: la Eole Financiere, appunto, una società audiovisiva svizzera di Ginevra, oggi in liquidazione. Ecco qua un' immagine del DVD del film di Jeeg prodotto dalla Storm Movie:

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Il DVD del film, fatto dalla Storm (diventata Stormovie per la seconda edizione), ha due edizioni. Attualmente, sono di difficile reperibilità a causa di problemi legati ai diritti d’autore. Entrambe le edizioni contenevano degli extra con interviste ai doppiatori italiani, a Detto Mariano (produttore della sigla italiana) e a Franco Martin (cantante sigla “Bryger”). Ecco qui un foglio interno del "libretto" allegato al DVD:

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Pare che, quando i nodi arrivarono al pettine, si scoprì che quei film 30 anni fa non erano stati autorizzati da nessuno, e la Eolie Financiere abbia smesso quindi di pubblicare nuove edizioni. Ma bastava ascoltare la traccia audio dell'epoca per capire come il montaggio non potesse essere stato eseguito da un altro negativo inviato dalla Toei: lo si poteva intuire dalla pessima selezione delle sequenze, svolta in modo approssimativo e da non addetti all'animazione. Ma, soprattutto, lo si poteva intuire dal doppiaggio, il quale non è stato certo ridoppiato per l'edizione cinematografica, perchè è il medesimo delle copie italiane passate in TV. Esso, infatti, è stato preso dal mix delle copie da 16 mm (che erano, all'epoca, le copie cedute per i passaggi televisivi), le quali, poi, erano opportunamente "gonfiate" in 35 mm per l'occasione.
Vi sono comunque dei rimaneggiamenti: nel 1° episodio della serie, nella gara automobilistica, l'annuncio sulla gara di formula uno nella serie TV è doppiato da uno speaker: ma, nel film, lo speaker dice che c’è un sabotaggio dovuto ad un piano di Himika: si vede, infatti, che a suggerirlo è Ikima (nella scena in questione, il ministro è doppiato da Vittorio Di Prima, anzichè Aldo Barberito), accanto alla Regina Himika, sempre doppiata da Anna Teresa Eugeni. Oppure, si sente la voce di Romano Malaspina che doppia una nuova battuta di Hiroshi, il quale spiega che, fortunatamente, il padre è salvo, anche se dovrà vivere in una capsula antiatomica, e sarà degno della sua fiducia vincendo il gran premio automobilistico!
Stravolgendo con questa battuta il senso originale della trama, visto che dal film viene tolta la parte importante della serie televisiva, in cui il Professor Shiba, all'interno della capsula della sala computer, spiega esplicitamente a Hiroshi che quello che vede è in realtà un'immagine virtuale di se stesso, avendo immagazzinato tutti i dati della sua persona nell'eventualità che la regina Himika avesse la meglio su di lui.
Altri stravolgimenti: il mostro con l’aspetto di Budda è descritto come “un mostro che proviene dallo spazio e costituisce una minaccia per i terrestri e per il popolo di Himika”, mentre era semplicemente un classico mostro Haniwa!
Inoltre, si può vedere che queste poche scene di raccordo, le quali servirono ai distributori italiani per modificare la trama, vennero estrapolate da vari episodi della serie (episodi 1, 2, 3, 4, 5, 7, 8, 10), disegnati da altri autori di gran lunga inferiori qualitativamente alla bravura di Nakamura.
Vennero inoltre tolte le sequenze dove si vedeva che era Pancho a nascondere sotto il telo un cannone, come non appariva che era stato Don, avendo la peggio in gara con Hiroshi, a richiamarne l'attenzione.
Ma il sonoro del film appare identico a quello della serie televisiva: addirittura, alcune battute si accavallano, come i rombi dei motori, uguali a quelli della puntata: segno che il sonoro della serie e le nuove battute erano state rimixate per la versione in 35 mm.
Ciononostante, il lungometraggio della Eole Financiere, preso dagli episodi di Jeeg della Minerva Trading e distribuito dalla Italian Pictures, si rivelò una pietra miliare nella storia italiana del robot.
Ma quasi nessuno ricorda che le versioni del lungometraggio su Jeeg Robot furono in realtà due, entrambe anche stampate poi in versione completa in 5 bobine da 180 mt, ciascuno in Super8. Nei crediti del poster cinematografico del film c'è scritto: "Colore Technospes", e ciò fa supporre che le stampe della copia siano avvenute nel suindicato laboratorio cinematografico di sviluppo e stampa. Inoltre, la sigla è stata nuovamente titolata per la versione cinematografica: si noti poi che nel "cast" il nome di Miwa è stato storpiato in "Miva", e tra i principali "interpreti" viene indicato Pancho, mentre manca il nome di Don: segno di un pressappochismo pauroso. Da notare, inoltre, che, nel film, viene indicato il “laboratorio di Titoli e Truka" (proprio così!): lo "Studio Mafera", quello dei due fratelli, Stefano e Aldo Mafera, i quali, all'epoca, titolavano in italiano la maggior parte delle serie giapponesi.
Un'ulteriore curiosità: sul poster si indicava che la canzone "Jeeg Robot", cantata da (un singolo, e non un gruppo, come dovrebbe essere) "Superobot" era incisa su dischi RCA. Un ennesimo pastrocchio: la canzone all'interno del film è quella che c'è anche nella serie televisiva, cantata da Roberto Fogu sui dischi CLS-Cam!

Potete commentare qui: #entry477050989

Il seguito tra poco! :diablo:

Edited by joe 7 - 8/6/2014, 18:27
 
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