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DIVINA COMMEDIA DI GO NAGAI (DHR), commenti

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view post Posted on 28/4/2012, 16:32     +1   -1

Ill.mo Fil. della Girella

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Qui potete commentare gli articoli di Dhr sulla Divina Commedia di Nagai.
 
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dhrdhr
view post Posted on 28/4/2012, 20:46     +1   -1




intanto... commento io: grazie mille di questa magnifica opportunità!

e grazie a Joe per le scansioni. buona lettura a tutti! :ruota:
 
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isotta72
view post Posted on 28/4/2012, 22:58     +1   -1




Grazie ad entrambi per lo splendido lavoro: un'analisi occidentale di una riscrittura orientale di un'opera occidentale sarà sicuramente molto interessante.. e poi abbiamo un vero esperto in materia, quindi l'opportunità è tutta nostra. Grazie mille!
 
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dhrdhr
view post Posted on 29/4/2012, 06:24     +1   -1




CITAZIONE (isotta72 @ 28/4/2012, 23:58) 
un'analisi occidentale di una riscrittura orientale di un'opera occidentale

se poi Ieko o Ataru, ecc., un orientale commenterà le analisi di un occidentale sulla rilettura orientale di un'opera occidentale... :innocent.gif:
 
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view post Posted on 4/5/2012, 17:25     +1   -1
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Fratello di Trinità e Bambino

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Interessantissimo articolo. :face24.gif:

Dal basso della mia ignoranza (vergognosamente, non ho ancora potuto procurarmi una copia di questo lavoro di Nagai, per cui le mie impressioni sono per quel che valgono), trovo intanto straordinario il fatto che un maestro orientale abbia voluto rileggere un'opera così profondamente occidentale; se poi l'intento di Nagai sia stato squisitamente personale, o ci sia stato da parte sua un desiderio di far conoscere Dante in Giappone, o entrambi, non lo so; in ogni caso, qualsiasi tentativo di avvicinamento tra diverse culture per me è sempre lodevole.
E, parlando da profana...
Capisco che possa sembrare strano il fatto che nei disegni della Firenze del '300 appaia la cupola di Brunelleschi; il fatto è che quella cupola "è" Firenze, esattamente come il Colosseo "è" Roma: quanti sobbalzerebbero, ad esempio, nel vedere il Colosseo in un film ambientato all'epoca di Cesare? Io non so se Nagai abbia disegnato la cupola non sapendo che all'epoca non esisteva, o se l'ha fatto coscientemente, ma sapendo che per i suoi compatrioti quella silhouette "è" Firenze; in ogni caso, non mi sento di dir nulla. Non oso pensare a che svarioni commetterei io, se dovessi scrivere qualcosa sul Giappone... :wahaha.gif:

Quanto al fatto che Nagai si sia discostato da Dante: meglio così, e ci credo che proprio quelle siano le parti più vivaci! Seguire passo passo un'altra personalità è sempre difficoltoso, m'immagino Nagai che di tanto in tanto doveva lasciarsi un po' libero di rendere le cose a modo suo... che probabilmente, è un modo di vedere più vicino al suo popolo. In questo senso, apprezzo molto.

Interessante anche lo spunto buddista sulla lonza, che sempre lonza è, ma la si vede in modo diverso.

Concordo con DHR, sarebbe interessantissimo leggere il parere di qualche amico orientale.
Grazie per questo bellissimo articolo, ragazzi, e complimenti! A quando il resto? :face8.gif:
 
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dhrdhr
view post Posted on 4/5/2012, 20:41     +1   -1




grazie di cuore, Aster!

CITAZIONE (H. Aster @ 4/5/2012, 18:25) 
quanti sobbalzerebbero, ad esempio, nel vedere il Colosseo in un film ambientato all'epoca di Cesare?

ottima osservazione, anzi non sobbalzano NEPPURE se lo vedono in qualche film ambientato all'epoca di Nerone...
:onion1:

Sì, la filologia è utile in certi casi, ma in altri "ammazza" solo il discorso, l'azione, l'interesse, ecc.
Del resto, il primo a infilare (cosiddetti) anacronismi dappertutto era Dante: a cominciare da quando, in Inferno canto 1, Virgilio si presenta dicendo che i suoi genitori erano "lombardi".
Il figlio di Dante, Jacopo, addirittura scrisse che Giasone e gli Argonauti erano arrivati fino in Colchide... a cavallo
:wahaha.gif:
 
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view post Posted on 4/5/2012, 20:47     +1   -1

Ill.mo Fil. della Girella

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Tra un pò posterò il seguito: vorrei lasciar passare un pò di tempo, circa una settimana, così che l'articolo venga letto e magari commentato.

Se Dhr è d'accordo, ovvio... :nagai:
 
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dhrdhr
view post Posted on 4/5/2012, 20:49     +1   -1




il ritmo settimanale è perfetto. ciao, graz
 
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view post Posted on 4/5/2012, 20:54     +1   -1
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Circa la filologia, concordo in pieno: un poco va bene, troppa rende le cose anacronistiche (e paccose). Ne so qualcosa, visto che col nostro gruppo di strumenti antichi abbiamo i nostri begli anacronismi pure noi, come il violoncello; ma certe musiche vengono meravigliose! Le volte poi in cui abbiamo provato ad ascoltare un certo elemento rompisc... ehm, un po' pedante, e abbiamo provato a fare versioni il più possibile filologiche... roba da addormentare il pubblico al primo brano... inutile, i tempi sono cambiati, il gusto del pubblico anche. Certa filologia esasperata per me è dannosa. Scusate l'OT.
 
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dhrdhr
view post Posted on 5/5/2012, 06:01     +1   -1




CITAZIONE (H. Aster @ 4/5/2012, 21:54) 
abbiamo provato a fare versioni il più possibile filologiche... roba da addormentare il pubblico al primo brano...

:wahaha.gif: :wahaha.gif: :wahaha.gif:
grazie del gustoso aneddoto, che non è affatto OT, anzi fornisce una preziosa chiave di lettura.
e complimentissimi per questa tua attività culturale!
 
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view post Posted on 5/5/2012, 06:59     +1   -1
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Grazie. Il merito va a mio marito, che ha fondato il gruppo nel 1976. Io sono dentro dal 1996; suoniamo anche musica dell'epoca di Dante, che pero' io trovo troppo cervellotica: dal punto di vista musicale, il medioevo o e' immediatissimo e accessibile (certi brani trovadorici, le laudi umbre, certe danze) o e' difficile da digerire (ars nova in genere).
Facendo un paragone con Dante, credo che il segreto della sua grandezza stia nella capacita' di essere entrambe le cose: cervellotico appunto, ma immediatissimo e quindi accessibile al grande pubblico. Imho, si capisce!^^
 
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dhrdhr
view post Posted on 5/5/2012, 08:36     +1   -1




CITAZIONE (H. Aster @ 5/5/2012, 07:59) 
dal punto di vista musicale, il medioevo o e' immediatissimo e accessibile o e' difficile da digerire.
Dante, credo che il segreto della sua grandezza stia nella capacita' di essere entrambe le cose

osservazioni puntualissime. grazie ancora.
 
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view post Posted on 9/5/2012, 18:40     +1   -1
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Fratello di Trinità e Bambino

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Mi scuso, ero rimasta indietro con i commenti. Mi rimetto in pari.

Mi piace il fatto che Nagai "orientalizzi" Dante facendoci conoscere il suo apprendistato: qualcuno storcerà il naso, come per Cavalcanti ritratto come Petrarca, ma non mi sento di dir nulla: a parer mio, lo scopo principale di quest'opera è avvicinare un'opera occidentale alla sensibilità nipponica. Una sorta di prima fase, insomma... successivamente, chi è interessato potrà procurarsi lavori più "fedeli" da consultare. In fondo, anche noi nel primo anime giunto in Italia avevamo cambiato i nomi dei protagonisti!
Mi chiedo poi quanti lettori giapponesi avrebbero capito la differenza tra limbo e purgatorio...
Non mi meraviglia poi che Nagai abbia "tirato via" su Purgatorio e Paradiso: siamo onesti, l'Inferno è molto più accessibile! Il Paradiso poi, ricchissimo di considerazioni teologiche e filosofiche, dev'essere abbastanza ostico per un giapponese - e figuriamoci Nagai, chiaramente attirato da demoni e mostri vari! Non mi meraviglia poi la sua scelta di rappresentare Caronte & C. come giganti: è pur sempre l'autore de i giganteschi mostri meccanici...
A proposito di Beatrice: mi chiedo che effetto abbia fatto questa figura simil-angelica su Nagai, "papà" di Cutey Honey e altre eroine mooolto più terrene... :D

Articolo interessantissimo, Dhr! Aspetto il resto!
 
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dhrdhr
view post Posted on 9/5/2012, 22:10     +1   -1




sempre onoratissimo, Aster.
e..........

CITAZIONE (H. Aster @ 9/5/2012, 19:40) 
In fondo, anche noi nel primo anime giunto in Italia avevamo cambiato i nomi dei protagonisti!

:rotfl: :rotfl: :rotfl:

quanto alla questione del Paradiso, se "letto bene" e attualizzato, straborda di fantascienza. ma non credo che Nagai avesse a disposizione manuali di questo tipo... anche perché perfino in Italia, con qualche eccezione, gli studi su Dante sanno abbastanza di (m)uffa!
anche i Dantisti americani che "frequento" conoscono SOLO l'Inferno. e a volte dicono degli svarioni perché non hanno "visto il film fino alla fine" :(
 
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view post Posted on 9/5/2012, 22:21     +1   -1
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Concordo, gli studi su Dante, e il Paradiso in particolare, sono generalmente di genere Valium effetto immediato. Io stessa, lo ammetto, mentre mi sono sciroppata volentieri l'Inferno, ho leggiucchiato il Purgatorio e non ho avuto nessuna voglia di riguardarmi il Paradiso. Posso capire gli americani... ci vorrebbe un Go Nagai anche per loro.^^

Tornando seri, e parlando da tranquilla ignorante quale mi fregio di essere: ricordo nel Paradiso soprattutto metafore e concetti teologici, oltre ai concetti astronomici geocentrici tipici dell'epoca; cosa c'è di particolarmente fantascientifico? (Si sa mai mi venga voglia di dare un'occhiata...)
 
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