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DIVINA COMMEDIA DI NAGAI (DHR), articoli di Dhr

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dhrdhr
view post Posted on 25/5/2012, 18:15 by: dhrdhr     +1   -1




Lo Stige e la città di Dite

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Qui la versione "romanzata" fatta da Nagai mi pare molto meno efficace che nei cerchi infernali precedenti. Ad esempio, Dante dice che il demone traghettatore Flegias ha una barca velocissima; Nagai rielabora l'episodio trasformando Flegias in una specie di "pirata in motoscafo" che si diverte a investire le anime che nuotano nella palude. È certamente un richiamo a una delle idee centrali del Maestro giapponese, cioè che il vero orrore, i veri mostri sono quelli che si incontrano nella vita quotidiana, però qui la cosa funziona solo fino a un certo punto.
Anche l'episodio del dialogo tra Virgilio e i demoni della città di Dite, e la scena in cui i demoni tentano di fermare il viaggio di Dante, presenta una serie di lungaggini che non aggiungono granché.
Bruttina anche la sequenza dell'angelo mandato ad aprire la porta di Dite, spezzando con la forza la resistenza dei demoni. Nei versi di Dante, invece, l'angelo (o chi per lui: il testo non è chiaro) apre la porta senza sforzo, senza battere ciglio, con superiore distacco.

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Tra i contributi più positivi della reinterpretazione nagaiana di questa parte dell'Inferno dantesco, indicherei anzitutto alcuni testi. Ad esempio, parlando dei dannati immersi nella palude dello Stige, puniti per la loro "collera insoddisfatta", Dante chiede: "Ma... è forse una colpa essere scontenti, insoddisfatti? Non è forse l'insoddisfazione che spinge l'uomo a cercare di affrontare il mondo che lo circonda?". E Virgilio: "Tu hai ragione, poeta: essere insoddisfatti non è di per sé una colpa. Ciò che conta è il modo in cui le persone reagiscono al proprio malcontento. Infatti, coloro per i quali l'insoddisfazione è stata lo stimolo che li ha portati a reagire, cercando di migliorarsi, non si trovano qui. In questo cerchio ci sono gli stolti che hanno addossato agli altri il peso delle proprie frustrazioni".
Un'altra chicca è il flashback in cui si vede Flegias nella sua vita terrena (nella mitologia greca non era un demone, era un essere umano), quando dà alle fiamme il tempio di Apollo. Per quanto posso dire, Nagai è l'unico artista dantesco ad aver raffigurato questa scena.
Molto suggestive anche le pagine, fatte di immobilità e silenzio, in cui Dante e Virgilio attendono l'arrivo di qualcuno (l'angelo) che apra loro la porta della città di Dite.

Infine, la chicca delle chicche. Vedendo per la prima volta la città infuocata, Dante esclama: "Le fiamme di quell'inferno tingono il cielo di sangue!"... della serie: la luna è rossa...
 
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14 replies since 28/4/2012, 16:34   939 views
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