I violenti
Il cerchio dei violenti si apre con l'incontro con il
Minotauro. Go Nagai lo disegna basandosi sull'incisione di Doré, che mostra un classico uomo con la testa di toro. Tuttavia, in base al testo della Divina Commedia e all'arte medievale/rinascimentale, sarebbe più corretto raffigurarlo come una specie di centauro: uomo fino alla cintola, con corpo di toro di lì in giù.
Nagai apporta comunque una variante al Minotauro di Doré, aggiungendogli affilati denti da dinosauro carnivoro: in questo modo diventa un ibrido di umanità degenere, ottusità animale e ferocia primordiale.
Le immagini dei violenti immersi nel fiume di sangue, il Flegetonte, sotto la sorveglianza dei centauri, sono tra le più dure ed efficaci dell'Inferno nagaiano.
Con un dettaglio divertente. A un certo punto si vede Alessandro, tiranno della Tessaglia [secondo alcuni critici si tratterebbe invece di Alessandro Magno; Dante si limita a dire "Alessandro"], colpito dalla freccia di un centauro, che gli trapassa la testa da una tempia all'altra... beh, è praticamente il mio ritratto
Come sempre, il Maestro giapponese fa una sintesi di notizie storiche e mitologiche. Non sempre attendibilissime. Ad esempio, parlando del centauro Chirone, racconta la vicenda di Achille e lo mostra a cavallo... in stile cow-boy o cavaliere medievale. Ma la "cavalleria" dell'antica Grecia era composta da carri a due ruote trainati da cavalli, non da soldati in sella.