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DIVINA COMMEDIA DI NAGAI (DHR), articoli di Dhr

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dhrdhr
view post Posted on 24/6/2012, 06:34 by: dhrdhr     +1   -1




Il Paradiso...

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... non può attendere, anzi bisogna attraversarlo con l'acceleratore a tavoletta. Nagai dedica infatti alla terza cantica del poema circa un terzo del terzo volumetto. A questo punto, sia i riferimenti al testo di Dante, sia quelli alle illustrazioni di Doré, diventano "volanti": il testo viene riassunto, accorpato, reinventato o inventato di sana pianta per fare prima, e le immagini vanno per conto loro rispetto al modello di partenza.

Tutto ciò, intendiamoci, è un pregio. Questa rilettura "fast and furious" del Paradiso dantesco crea - involontariamente? - un effetto dinamico, innovativo, affascinante. Nagai ci costringe a farci mille domande... e poi non risponde, perché va di fretta.

L'innovazione che balza subito all'occhio è il fatto che, come nel poema, Dante percorre in volo tutto l'universo allora conosciuto, un pianeta dopo l'altro; ma Go Nagai raffigura la Luna, il Sole, Giove, ecc., come li conosciamo oggi grazie a telescopi e satelliti. Così si crea un delizioso mix tra abiti medievali dei personaggi e scoperte scientifiche del XX secolo. Tutto l'universo esiste in simultanea [a mio modesto parere, ciò vale anche per il cosmo "vero"].
In questi pianeti, poi, giganteggiano figure simboliche che riassumono tutti gli ideali del Maestro giapponese: i guerrieri cosmici, l'amore di coppia e il sesso, l'amore per la Natura... Particolarmente curioso il pianeta Giove, con un gigantesco occhio che fissa Dante e Beatrice. Perché?! Non lo sapremo mai...

Altra interessantissima innovazione è il fatto che Dante, diversamente da quanto avviene nel poema, non vola per l'universo in compagnia soltanto di Beatrice, ma insieme a un altro gruppo di personaggi, tutti femminili. Perché? Chi sono? Altre domande senza risposta.

D'altra parte, cambia anche il rapporto tra Dante e Beatrice. Nel poema, la Donna simbolica, al suo apparire, rimproverava duramente Dante per i suoi "peccati"; poi, in paradiso, gli faceva da guida sapientina. Nel manga, Beatrice è sorridente fin dall'inizio, e poi percorre l'universo insieme al Poeta come una compagna di viaggio, anziché come uno spirito-guida, a parte qualche minima delucidazione sui vari Cieli.

Le illustrazioni del Doré vengono spesso e volentieri rimaneggiate. Ad esempio, quello che nel fumetto è san Tommaso d'Aquino, nelle incisioni dell'artista francese era Carlo Martello d'Angiò!
Ma la rielaborazione più interessante è quella in cui l'apostolo Giovanni del Doré qui diventa Gesù in persona. Bene, in effetti Nagai non "stravolge" l'idea di Doré, anzi la interpreta bene. Ricordo che anch'io, quando da ragazzino vidi per la prima volta quella illustrazione, pensai che raffigurasse un dialogo tra Dante e Cristo. Invece, nel poema, è vero che Dante "vede" varie volte Cristo, sotto diverse forme, però non parla mai direttamente con Lui. È come se Doré avesse voluto colmare quella lacuna, e Nagai lo ha seguito.

Il gran finale è piuttosto fedelmente basato su Doré, e solo vagamente riferito ai versi del poema. Il Dio di Go Nagai non è la Trinità cristiana descritta da Dante nel canto 33 del Paradiso, ma una grande luce bianca, un "centro vuoto" attorno a cui ruotano le energie cosmiche, in linea con la spiritualità giapponese.

Ringrazio tutti di cuore per questa bella opportunità e per l'attenzione.

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"Bignamino"

albi 1-2
Inferno / parte 1: l'umanità secondo Go Nagai
Inferno / parte 2: il gusto delle situazioni estreme

albo 3
Purgatorio: risalita, immersione nella Natura
Paradiso: l'universo... e oltre
 
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