Se mi chiedessero "Qual'è il film della tua vita?" non potrei che rispondere "Guerre Stellari", che per noi appassionati non dell'ultima ora significa, senza bisogno di ulteriori specificazioni, quello che oggi è Episodio IV.
Non ricordo quando vidi per la prima volta questi film (Trilogia Classica), dovevo comunque essere abbastanza piccolo e per un certo numero di anni mi dovetti accontentare di immagini in b/n, la tv a colori arrivò dopo.
Fin dalla prima visione venni conquistato da questo miscuglio di fiaba, Sci-Fi, Space Opera, fratello maggiore e più costoso (ma questo lo scoprii molto più tardi) dei serial degli anni 40 su Flash Gordon che venivano proiettati al cinema.
Tutto in questo film mi affascinava.
Primo fra tutti quello che rimane per me il cattivo più "cool" della Storia del Cinema:
Lord Darth Vader (Dart Fener nel doppiaggio italiano).
Non riuscivo neanche a distinguere bene i lineamenti della maschera (solo molti anni dopo vidi delle foto meglio illuminate e molto dettagliate) ma quanto mi piacevano quell'elmo e quella maschera. E il suono meccanicamente asmatico del respiratore, un tocco di genio!
La seconda cosa in assoluto che mi piaceva erano le lightsabers, le spade laser.
Secondo me rimangono una delle migliori invenzioni del film, binomio inscindibile: spada laser = Guerre Stellari.
Il tipico ronzio che emettevano era ipnotico per me.
Terza cosa più bella: la divisa/corazza dei Truppi Imperiali. Quanto mi sarebbe piaciuto averne una!
E poi le navi spaziali, la mia preferita era il T.I.E. Fighter dal caratteristico "urlo", ma non c'è che l'imbarazzo della scelta: il Millennium Falcon, gli Star Destroyer imperiali, gli X-wing, tutti dei capolavori di design!
Non so se si è capito, ma l'aspetto "design" del film mi intrigò particolarmente.
La leggenda (il mito?) lucasiano narra che i film della Saga dovevano in origine essere tre trilogie per un totale di nove pellicole.
L'ultima trilogia (quella che dovrebbe narrare avvenimenti successivi a "Il Ritorno dello Jedi"), sembra essere destinata all'oblio, ogni tanto ci sono dei rumors che vorrebbero Lucas al lavoro ma poi tutto torna nel silenzio.
Nella realtà Lucas iniziò a raccontare la sua epopea galattica partendo dal mezzo, dalla seconda trilogia.
Le cose non sono chiarissime in quanto lo stesso Lucas ha la tendenza a cambiare versione dei fatti e "adattarla" alle sue convenienze. Dico questo perchè lo stesso Lucas racconta, in un documentario dell'epoca, che iniziò a scrivere il trattamento per questo film ma man mano che procedeva si rese conto che una sola pellicola non sarebbe stata sufficiente per narrare tutti gli eventi di quella che, nelle sue dichiarazioni di allora doveva essere la storia di Luke Starkiller (poi diventato Skywalker, per fortuna) ed è poi via via diventata addirittura la storia dei due droidi e infine la storia di Anakin/Vader.
Decise perciò di dividere la storia in tre parti e concentrarsi sulla prima ("Una nuova speranza" o, se preferite, Episodio IV), se il film avesse avuto successo magari avrebbe potuto realizzare anche il resto (Empire e Jedi, Epp. V e VI).
Inizia così una delle più affascinanti, estenuanti e, infine, redditizie produzioni della Storia di Hollywood (anche se il film venne girato quasi totalmente in Inghilterra).
Lucas allora era però un giovane regista di belle speranze con all'attivo solo il pur interessante "THX 1138" (una versione "gonfiata" per il grande schermo del suo saggio di diploma alla USC) e "American Graffiti", che aveva portato un bel pò di dollari nelle casse della Universal, dopo che praticamente tutte le altre major lo avevano rifiutato.
Con Star Wars fu la stessa cosa, nessuno voleva produrlo.
Alla fine Alan Ladd Jr., allora a capo della Fox si convinse a dare "luce verde" al progetto, finanziandolo con una decina di milioni di dollari (mi pare) e facendo firmare a Lucas un contratto "capestro" che addossava su Lucas tutti i rischi di eventuali ritardi sulla produzione ma gli permise di mantenere quasi totalmente i diritti sul film, cosa che poco dopo avrebbe fatto di lui uno degli uomini più ricchi e potenti di Hollywood.
Senza saperlo Ladd stava per produrre il più redditizio film a basso budget della Storia (la pellicola guadagnò nel mondo, alla sua prima "release" quasi 800 milioni di dollari).
La lavorazione fu tutt'altro che divertente per Lucas, pressato dal poco tempo, dalla complessità del progetto (riprese in location difficili come la Tunisia), dalle poche risorse a disposizione e, soprattutto, dalla creazione dei compicatissimi effetti speciali realizzati, non essendoci ancora la CGI, "in the camera" (direttamente con la macchina da presa). Venne creata allo scopo la Industrial Light & Magic (ILM), che sarebbe diventata de facto l'azienda leader a livello mondiale nella produzione di effetti speciali per il cinema.
Lucas fu talmente stressato che gli venne una specie di esaurimento nervoso, il diabete (che probabilmente già aveva) si aggravò e, per i successivi 22 anni non diresse più un film (almeno in prima persona come regista, era comunque presente sui set di Empire e Jedi, Indiana Jones e anche altri).
Il film era caratterizzato dalla presenza quasi esclusiva di attori sconosciuti.
Fatta eccezione per Sir Alec Guinnes e, in misura minore per Peter Cushing (famoso per gli horror Hammer) tutti gli altri erano degli illustri sconosciuti.
Perfino Harrison Ford, che aveva già lavorato con lo stesso Lucas in "American Graffiti", era talmente poco convinto della sua carriera di attore che faceva il carpentiere durante i provini per Star Wars e finì nel ruolo di Han Solo praticamente per caso.
Il 25 Maggio 1977, presso il celebre Grauman's Chinese Theatre di Hollywood gli spettatori per la prima volta lessero sullo schermo "A long time ago, in a galaxy far far away...".
Il resto è storia o meglio, leggenda.
La Fox e Lucas speravano ovviamente in un successo (in caso contrario probabilmente Lucas avrebbe chiuso la sua carriera) ma rimasero tutti increduli di fronte all'esplosione di un vero e proprio fenomeno culturale di massa.
Il film schizzò in cima a tutte le classifiche e tutto quello che portava il marchio "Star Wars" era oggetto di culto.
Lucas passò nel giro di poche ore dalla quasi povertà all'essere milionario.
Grazie a quel film cominciò la costruzione di quel suo personale impero che comprende il famoso Skywalker Ranch, Lucasfilm, THX, ILM, Skywalker Sound, LucasArts, ecc...
Grazie al famoso contratto "capestro" (che per la Fox si rivelò un boomerang) ora Lucas aveva non solo i soldi per produrre i due seguiti ma anche il totale controllo su di essi, l'ultima parola.
Era diventato il produttore di se stesso.
E la cosa aveva dell'ironia: il giovane studente di cinema che era contro le major e prediligeva i piccoli film indipendenti e sperimentali era diventato egli stesso una major!
Dal punto di vista narrativo il film si caratterizzava (esattamente in antitesi con i prequel) da una estrema linearità della trama, senza per questo perdere in "Forza".
In fondo era una specie di fiaba, la sempiterna lotta del Bene contro il Male.
Lucas stesso, più che fantascienza la definisce Space Opera.
I buoni (l'Alleanza Ribelle) combattono una battaglia mortale contro il malvagio Impero (una specie di Terzo Reich a scala galattica).
Un giovane contadino scoprirà, grazie alla guida del Jedi Obi-Wan Kenobi, le vie della Forza e andrà incontro ad un imprevedibile destino.
Una storia semplice nella sua universalità ma intrigante, una indimenticabile colonna sonora del mago John Williams, una scelta azzeccata del cast, un design spettacolare il cui principale responsabile fu Ralph McQuarrie e, perchè no, una bella regia fecero il resto, creando questo gioiello, uno di quei pochi film nella Storia che dividono il cinema in un pre- e un post-.
Imprescindibile!