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ACTARUS E VENUSIA: UNA STORIA MAI RACCONTATA, Articolo di Gerdha / note, aggiunte, immagini di Joe7

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joe 7
view post Posted on 14/5/2013, 13:33 by: joe 7     +1   -1

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ACTARUS E VENUSIA - UNA STORIA MAI RACCONTATA - PARTE 3

Articolo di GERDHA; note, immagini e aggiunte in blu di JOE7



Gerdha mi ha contattato mandandomi una e-mail di spiegazione riguardo al suo articolo che sto presentando, perché fosse più comprensibile ai lettori. Ecco qui il testo:

Nell’estate del 2002, scoprii un forum francese dove si svolgevano discussioni molto serie su Ufo Robot Grendizer e decisi di partecipare. Io ero la prima utente non di area francofona che si iscriveva al forum, quindi l’unica che all’epoca aveva visto una versione dell’anime diversa dalla versione francese (indicata sempre come VF nel forum). Vi sorsero pertanto molte discussioni sull’interpretazione dei personaggi e degli episodi, perchè l’adattamento VF, pur mantenendo inalterato lo spirito e il senso dell’anime, è in moltissime parti non completamente fedele alla versione originale (nel forum indicato come VO, “Versione Originale”). In particolare, sul personaggio di Venusia la VF mostrava serie differenze con VI DS (doppiaggio storico del 1978), e questo aspetto provocava inevitabilmente l’esistenza sul forum di punti di vista diversissimi non solo su di lei, ma anche sul ruolo di Naida e Rubina nell’anime.
Comunque, all’epoca sul forum scrivevano alcune persone di grande cultura e apertura mentale, con le quali per me era possibile intavolare discussioni costruttive; i membri più attivi in tema di analisi approfondite su episodi e personaggi diventarono in quel periodo- inizio primavera 2003 - oltre a me, Agnès, Jerome e Suzi (che conosceva la versione araba e si era appena unita al forum), e per autoironia, ci facemmo chiamare “The Crazy Team” (TCT). I post del TCT erano molto lunghi e complessi, e furono quindi soprannominati scherzosamente “Monstrogoth Messages”, MM (Monstrogoth era il nome dato dal doppiaggio francese ai Mostri di Vega).
In particolare, Suzi conosceva in parte anche la VO e aveva avuto la possibilità di accertare che la versione araba (VA) era molto fedele alla versione giapponese; confrontandosi con lei, scoprii che il doppiaggio storico del 1978 (VI DS) era estremamente simile alla versione araba (VA) e quindi iniziai a sospettare che la versione italiana del doppiaggio storico fosse piuttosto fedele alla VO.
Stimolati da una serie di posts di Agnès che analizzava l’anime riguardo ai suoi possibili riferimenti letterari (posts che furono da lei stessa soprannominati “bolle di sapone”, “soap bubbles”), nell’inverno 2002-2003 sorsero intense discussioni sul forum francese sulla questione della possibilità che Actarus amasse Venusia. L’adattamento francese (VF) era tale per cui per la maggior parte dei fan francesi questa ipotesi era pressochè impossibile da concepire, mentre io e Suzi e pochi altri utenti francofoni eravamo di contrario avviso. La larga maggioranza dei fan francesi, sulla base della VF, era convinta che Actarus fosse innamorato solo di Rubina (Vegalia in VF), punto sul quale io e Suzi dissentivamo. Ad un certo punto, per decidere quale versione fosse quella più corretta sull’argomento, inventammo una specie di gioco di ruolo: “Il Processo del Secolo”, “The Trial Of The Century” (detto TTOTC). Io avevo il ruolo di Accusa (verso il fatto che Actarus non amasse Rubina), Agnès era il Difensore (dell’amore tra Actarus e Rubina), il ruolo di Giudice era assunto da Jerome, la Giuria da Suzi e da tutti gli altri membri del forum che desiderassero commentare i vari posts. Era la tarda primavera del 2003. Il “processo” doveva svolgersi solo sulla base di prove visive degli episodi e su ragionamenti logico-deduttivi conseguenti, senza quindi fare riferimenti ai dialoghi delle varie versioni. Il “processo” rimase sospeso per l’estate 2003, e io, in quel periodo, decisi di dare comunque giustizia a Venusia, scrivendo la sua analisi basata sulla versione italiana del doppiaggio storico VI DS, che fu pubblicata sul forum ad inizio Settembre 2003. All’epoca, io aveva già avuto accesso al Roman Album, ma non alla VO completa (solo alcuni episodi).
All’inizio del 2004, io ebbi accesso alla VO completa, e, grazie ad una mia parente bilingue giapponese-italiana si aprì per me un’ulteriore prospettiva di analisi su Ufo Robot Grendizer. Ma questa è un’altra storia….


Questo articolo su Venusia è la traduzione italiana dell’analisi di Gerdha postata sul forum francese ad inizio Settembre 2003. E’ da precisare un particolare: la scelta dei nomi. Visto il contesto in cui Gerdha agiva, lei preferiva definire “Venusia” e “Actarus” come “Hikaru” e “Daisuke”, in quanto voleva indicare il suo assoluto non-riferimento alla VF, versione francese. Avrei potuto rispettare questa sua scelta, ma alla fine ho deciso di seguire i nomi italiani, in quanto mi piacerebbe che questo lavoro venisse letto da più persone possibile: e non tutti sanno chi sono “Hikaru” e “Daisuke”, mentre “Venusia” e “Actarus” sono nomi ben noti, anche a 35 anni di distanza (ci sono persino alcune donne che si chiamano Venusia in Italia). Lo stesso discorso vale per i nomi dei personaggi secondari. Se avessi lasciato i nomi originali, questo lavoro sarebbe finito facilmente solo tra una ristretta cerchia di appassionati, mentre la mia intenzione è quella di farla leggere anche a chi conosce solo superficialmente Atlas Ufo Robot Goldrake, o “UFO Robot Grendizer”, se preferite. Quindi, anche se i nomi sono italiani, l’adesione alla versione originale giapponese dell’analisi di Gerdha qui è strettissima e molto rigorosa.

L'articolo ha due colori: la parte scritta in nero è la versione di Gerdha, che segue la VI DS (doppiaggio storico del 1978); la parte scritta in blu sono le mie aggiunte all'articolo di Gerdha, in cui mi sono basato sui dialoghi dei DVD originali coi sottotitoli in inglese che mi ha dato Ash. Quindi, scusatemi se certi dialoghi vi possono sembrare un pò "diversi" dalla versione classica: me ne assumo la responsabilità.

VENUSIA: UNA STORIA D’AMORE CHE SI STA SVILUPPANDO (Episodi 23-25)

Il dado è tratto. Ufo Robot Goldrake non sarà più lo stesso da ora in poi e Venusia sta per essere al centro del nuovo flusso della storia. Due nuovi sceneggiatori sono stati assunti (Mitsuru Mashima e Tatsuo Tamura), rilevando gran parte del lavoro di Uehara e Fujikawa (quest'ultimo cesserà definitivamente di lavorare su Goldrake dopo l’episodio 31*) e questo cambiamento nello staff, di sicuro, ha portato al cambiamento di direzione nella storia, che possiamo vedere dall’episodio 23 per almeno i prossimi 25 episodi.
Katsuta e Nagai stanno per mostrare per la prima volta nella storia degli anime una storia d’amore vera e propria, ma hanno intenzione di farlo a modo loro (nota a margine: nello stesso tempo in cui Goldrake veniva messo in onda in Giappone, Leiji Matsumoto stava mostrando al pubblico su un altro canale TV altre storie d’amore nella seconda serie di “Yamato” (“Star Blazers” in Italia), ma con un’atmosfera completamente diversa e - direi – con un diverso approccio...).

EPISODIO 23: “DISTRUGGETE LA DIGA!”*

Ebbene, il nuovo flusso della storia inizia con un cambiamento nello stile della sceneggiatura. Per la prima volta, non c'è trucco: la sceneggiatura è chiaramente mirata a raggiungere il punto in cui Venusia finalmente scopre la vera identità di Actarus. O, per essere precisi, raggiungere il punto in cui Actarus decide che è giunto il momento di smettere con le bugie e di rivelare la verità a Venusia.
Ma la sua decisione non sarebbe comprensibile senza la scena chiave alla fattoria. Prima di presentarla, passiamo agli antefatti: alle prime luci dell’alba, a causa della venuta di un UFO nel bosco, la cavalla bianca di Rigel, la sua preferita (Shiraba nell’originale), spaventata dai rumori, scappa via dal ranch. Venusia e Rigel partono alla sua ricerca, ma non trovano Actarus: infatti, era andato subito in missione con Goldrake alla caccia dell’UFO. Venusia va fino al Centro Spaziale per trovare Actarus, ma non lo trova: incontra solo Procton e Alcor. Quest’ultimo cerca goffamente di giustificare l’assenza di Actarus, senza convincere Venusia. Alla fine, Rigel, nel cercare la cavalla, viene ferito. In quel momento, quando portano Rigel al ranch, Actarus ritorna da loro. Ma trova una Venusia più arrabbiata che mai. Dov’era stato Actarus a quelle ore dell’alba, quando Venusia l’aveva cercato da tutte le parti? Cos’aveva fatto? Ecco qua il dialogo:
Actarus: “Come sta Rigel?” (a bordo di Goldrake, Actarus aveva visto la scena della caduta da cavallo di Rigel, quindi sapeva cosa era successo)
Venusia: “Aspetta. Dove sei stato?”

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Actarus: “Dimmi come sta Rigel” (cerca di svicolare la domanda, ma Venusia non ci casca)
Venusia: “Rispondi alla mia domanda. Dove sei stato?”
(Actarus è sempre più imbarazzato, si mette una mano sul capo, poi guarda in basso, segno di confusione. Non vuole dire la verità a Venusia e non sa cosa dire).
Actarus: “Tu…non sai?”
Venusia: “Io non so niente!”

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Alcor (si intromette): “Aspetta! Lui ha dovuto fare un lavoro importante per Procton!”
Venusia (dice arrabbiata): ”Alcor, lascia parlare Actarus!”
Alcor guarda a destra e a sinistra, sconcertato.
Alcor: “Ehi, ora sei arrabbiata con me?”
(poi si allontana con un sorriso che sottintende qualcosa)
Alcor: “Bè, è meglio se me ne vado. Non voglio essere coinvolto in questo!”

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Devo dire che questa scena mi aveva fatto una strana impressione sin dalla prima volta che l’avevo vista. Perché mai Venusia era così arrabbiata con Actarus? Dopo tutto, non era la prima volta che lui “scompariva” in un momento cruciale. Ma, soprattutto, perché Actarus ha sentito il bisogno di giustificarsi in quel modo? Perché lui non ha detto subito in modo chiaro e netto: “Bene, dove mi trovavo non sono affari tuoi”, o, più semplicemente, non ha accettato la possibilità della scusa che Alcor gli offre (“Actarus ha dovuto fare un compito urgente per Procton”)? Perché, invece, abbassa vergognosamente gli occhi? Beh, Venusia lo ha appena accusato esattamente di ciò che lui stesso sa di essere colpevole: cioè il fatto di essere un bugiardo e una persona di cui non ci si può fidare. Sarebbe difficile comunque spiegare i comportamenti di Actarus e Venusia semplicemente pensando ad una discussione tra due buoni amici: qualcosa di diverso sta accadendo invece qui, che richiede una spiegazione adeguata a questa scena. Per me, questa scena descrive abbastanza chiaramente una discussione tra due persone innamorate. Le parole di Alcor sono una conferma indiretta di questa interpretazione: di fronte alla reazione furiosa di Venusia al suo tentativo di difesa di Actarus (“Ehi, ora sei arrabbiata con me?”) per prima cosa si guarda intorno, poi se ne va con un eloquente “Ah, io non voglio essere coinvolto in questo!”, che è un modo tipico di un amico che lascia stare una coppia travagliata.
Oh, riesco a sentire un sacco di persone che sono rimaste senza fiato davanti a queste mie parole. Com’è possibile che osi supporre che Duke Fleed, il principe (o, meglio, il re) di un intero pianeta, un uomo che - come ho notato in precedenza - era sicuramente abituato a conoscere e ad essere amato da ragazze mozzafiato (arriviamo anche a conoscerne un paio di loro nel corso della storia...) potrebbe essere innamorato di una "ragazza di campagna"? Se possiamo capire l’innamoramento di Venusia per lui (anche senza conoscere la sua vera identità) troviamo difficile credere il caso contrario che gli schemi della letteratura non avrebbero permesso, vero? Ma qui sta la novità di Goldrake ed è ancora una volta una delle sue caratteristiche uniche. Ecco il tocco di genio, l'obiettivo di sperimentare, la volontà di creare una storia "grande", insostituibile. Non voglio ripetere qui alcune mie vecchie considerazioni, ma ho già espresso nel corso di quest'anno più di una volta la mia opinione che una delle caratteristiche principali della personalità di Actarus è il suo desiderio (per una lunga lista di motivi, che non descriverò di nuovo qui per brevità) durante quasi tutto l'anime (almeno fino all’”arco finale”) di vivere sulla Terra per sempre ed avere una semplice, completa, nuova vita, cercando di dimenticare il suo passato reale. E Venusia è la partner perfetta per lui. Perfetta. Venusia di sicuro è una donna forte, indipendente, onesta, dolce, ma - ancora più importante - innamorata di lui senza essere "influenzata" da fattori esterni, come la sua posizione sociale, ricchezza o qualsiasi altra cosa. Dopo la sorpresa iniziale per il suo interesse, Actarus di sicuro ha approfondito i suoi propri sentimenti durante i primi 22 episodi, fino a raggiungere un forte legame con lei, mentre dall'altra parte Venusia sta cambiando i suoi sentimenti da una “cotta da teenager” ad un sentimento più profondo, soprattutto in relazione alla personalità di lui (cfr. episodi 21 – “Il giorno dell’aurora” - e 22 – “ La difesa magnetica”) e alla sua fiducia in lui. Actarus lo sa, e qui, nell’episodio 23, si trova in una posizione terribile. Continuare a vivere una doppia identità con Venusia significherebbe di sicuro perderla. Ma quale sarebbe la sua reazione di fronte alla verità? Questa è la più grande paura di Actarus. E se lei cambiasse il suo rapporto con lui? E se vedesse poi in lui il principe alieno, al posto del normale contadino che vorrebbe essere per il resto della sua vita?

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L’episodio 23 è fondamentale per capire l’anime di Goldrake, e onestamente penso che sia un peccato che il suo disegno non sia stato assegnato ad una squadra migliore di autori (il sakkan qui fu Toshio Mori). Ma, per fortuna, la sceneggiatura fu fatta da Shozo Uehara, il creatore degli originali Actarus e Venusia (lui è l'autore di Uchu Enban Daisenso), e quindi sapeva molto bene da dove si fossero sviluppati i suoi personaggi e dove la storia doveva andare. La discussione alla fattoria è davvero un punto di svolta dell’anime. Venusia è sempre stata forte di temperamento, si è presa cura per anni della sua famiglia, diventando - invece che solo una figlia e una sorella maggiore - anche una madre e, beh, quasi una moglie (nel senso della necessità per lei di prendersi cura anche di Rigel), spendendo la sua gioventù agendo come una donna più matura della sua età. Pensava di aver trovato finalmente qualcuno che le desse un sostegno e di cui avere fiducia (invece di confidare solo su se stessa) e improvvisamente…si ritrova da sola, ancora una volta in un momento difficile, e senza una spiegazione adeguata! La sua rabbia è perfettamente comprensibile, e ancora di più il suo terribile dubbio di essersi sbagliata a fidarsi di Actarus. Perché mai rifiuta di dirle dove è stato, mentre scompare dalla fattoria in quel momento cruciale? Venusia ha bisogno di stare da sola a riflettere durante la ricerca del cavallo bianco fuggiasco (a proposito, nella versione italiana si chiama "Biancone" e non è il cavallo di Actarus, ma solo il miglior cavallo di Rigel).**

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Lei grida con rabbia esattamente questo ad Actarus, mentre lui cerca di raggiungerla: lei può farcela da sola, non ha paura, e comunque non si può fidare di una persona che dice bugie. Una volta arrivati al pericoloso canyon, Actarus si interpone e le dice con disappunto:
Actarus: “Fermati adesso, penso che sia stupido rischiare la vita per il fatto che ti comporti da bambina capricciosa”
Poi, con una voce più bassa: “Dai, torniamo a casa”.

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Venusia è ancora arrabbiata (vedi la sua espressione) e ribadisce la sua domanda:
Venusia: “Dove sei stato? Ti prego, dimmi, dove sei stato?”

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Actarus abbassa ancora una volta gli occhi e confessa con vergogna:
Actarus: “Non posso. Non te lo posso dire.”

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Queste parole sono davvero troppo per Venusia: se anche in un luogo isolato, solo con lei, davanti alla sua rabbia, non vuole condividere la verità con lei, davvero non può avere più niente a che fare con lui. Lei si era sbagliata, Actarus è solo un ragazzo affascinante, ma non qualcuno su cui contare. Ecco perché lo guarda con quell’espressione e lancia il suo cavallo lungo il canyon pericoloso.

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Lei si è arrangiata per anni, andrà avanti in questo modo, ancora una volta. Ciao, ciao, Actarus.
Ma il destino (bè, in questo caso ha il volto e la penna del signor Uehara ^_^) ha una grande sorpresa in arrivo. Per una casualità il cavallo di Venusia si spaventa e la disarciona, facendola cadere nel precipizio. Actarus non ha alcuna esitazione (potrebbe?): la salva trasformandosi in Duke Fleed, ma lei è svenuta e non può vederlo.

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E qui c’è la grandezza della sceneggiatura di Uehara: Actarus decide che è giunto il momento di confessare a Venusia la sua vera identità, qualunque sia la sua reazione e qualunque siano le conseguenze future che questa rivelazione potrebbe avere nel loro rapporto. Avrebbe potuto cambiare il suo aspetto ancora una volta in Actarus, mentre lei è svenuta, avrebbe avuto abbastanza tempo per farlo, ma invece rimane di fronte a lei come Duke Fleed. Quando si risveglia, lei lo può riconoscere solo attraverso la sua voce.
Actarus: “Il mio vero nome è Duke Fleed. Io non sono nato sulla Terra. La mia patria è il pianeta Fleed”.
(la scena della rivelazione avviene con un movimento cinematografico attorno ai due, per sottolineare l’importanza dell’evento.)

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Che shock per Venusia! Ci ho pensato qualche volta: come potrei reagire se scoprissi che il mio ragazzo è un alieno? (Beh, molto probabilmente ^_^ non accadrà, quindi non perderò tempo ad immaginarlo, non posso prevederlo, dopo tutto...LOL!) Probabilmente, Venusia avrà pensato ad alcune possibili spiegazioni per la sua domanda “Dove sei stato?”, ma la natura aliena di Actarus non era sicuramente inclusa nella sua lista. Lei è, naturalmente, sconvolta e scappar via è una reazione molto logica per lei.

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Lui le corre dietro, e, quando Venusia cade (sta piovendo, come in ogni tipica drammatica scena giapponese), Actarus/Duke Fleed cerca di aiutarla, ma riceve una reazione di rigetto (“Non mi toccare!”).

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E la terribile tensione interna di Actarus, insieme alla sua angoscia, esplodono in un atto incredibile: dà uno schiaffo in faccia a Venusia, dicendo “Stupida!”.***

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Che sceneggiatura meravigliosa, che anime speciale; saga di Mazinga, anime per i bambini, dove siete? In pochi disegni, senza una parola, ci viene mostrato qualcosa di molto profondo sui sentimenti di Actarus e Venusia. Actarus è appena stato sopraffatto dalle sue paure ed emozioni e guarda la sua mano con incredulità: è stato davvero lui a dare una sberla a Venusia? Com’è stato possibile? Forse lui non è così forte di carattere? (Beh, andremo a vedere in un paio di episodi l'evoluzione finale di questo processo).

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Venusia, al suo fianco, è stupita: non solo il ragazzo di cui è innamorata nasconde un incredibile segreto, ma ha appena agito in un modo irrazionale, come lei non avrebbe mai potuto immaginare prima. Questo è troppo per Venusia, e sviene di nuovo tra le sue braccia, mentre la pioggia continua a cadere e un fulmine taglia e brucia un albero (che simbolo perfetto, che un modo geniale per descrivere quel momento cruciale per entrambi i personaggi e per la storia di Goldrake!).

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Ma dobbiamo vedere qualcosa di ancora più sconvolgente. Nella scena seguente, vediamo Venusia ancora svenuta, che giace dentro una caverna, sotto alcune coperte (mi rifiuto di discutere qui perché, come e quando Actarus avrebbe potuto portare lì tutto il materiale. Ha forse usato quella caverna in passato? Beh, chi se ne frega, ha un’importanza pari a zero ora), mentre Actarus – ritornato nel suo aspetto terrestre - è fa la guardia al fuoco e la guarda con un'espressione dolce (notare la musica romantica di sottofondo).

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Quando lei si sveglia e lo vede di nuovo nel suo solito aspetto, è sollevata (lo si vede in faccia), ma subito assume un'espressione preoccupata: è nuda! Mantenendo l’espressione dolce, Actarus spiega:
Actarus: “Non potevi tenere addosso i vestiti bagnati. Li ho messi ad asciugare”

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e fa un movimento, come per raccoglierli, ma senza dire una parola, Venusia lo ferma. Si guardano l’un l’altro profondamente negli occhi e Actarus esce dalla grotta.

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Devo confessare che, quando ho visto per la prima volta questo episodio (avevo 12 anni) non riuscivo a credere ai miei occhi nel vedere questa scena. Non avevo mai visto nulla di simile in un cartone animato prima d’ora (non so in Francia, Canada, Lussemburgo e nei paesi arabi, ma, fino al 1978, in Italia vedevamo in TV solo Disney, Hanna&Barbera, MGM e un paio di cartoni animati bulgari: tutti senza donne nude di fronte ad un uomo finora) e ricordo la mia totale sorpresa e pensavo incredula: “Che cosa...questo vuol dire che lui l’ha spogliata??? Eekk!!!”. E’ molto interessante il fatto che, negli ultimi 25 anni (rispetto al 2003, l’anno di scrittura di questa analisi), non ho mai incontrato un solo fan di Goldrake che ricordasse questa scena, e anche in questo forum nessuno ne ha mai fatto cenno da quando mi sono iscritta (ed è da un anno, eh eh ^_^). Al contrario, ho letto sul 99% dei siti di tutto il mondo che “di sicuro” Actarus non amava Venusia (a dirlo nel modo più gentile: ho trovato definizioni ancora peggiori del loro rapporto in varie lingue). Beh, miei cari amici, permettetemi di essere molto schietta qui, e scusate se posso sembrare maleducata. Quante webmaster donne ci sono al mondo? Beh, non so la risposta, ma di sicuro nessuna donna è il webmaster di uno solo di quei 99% di siti dedicati a Goldrake. Lo si può dare per scontato. (ripeto: mi riferisco alla situazione del 2003)
Per favore, fatemi spiegare meglio cosa intendo. Io non sono una sostenitrice della filosofia dell’opposizione tra i generi, ci sono tutti i miei post precedenti qui in grado di dimostrare questo. Ma è un dato di fatto che il modo di rapportarsi alle cose della vita differisce spesso tra l’uomo e la donna.
In realtà, visto quello che ho letto finora in rete in merito a Venusia ed Actarus, uno dei migliori esempi di quello che ho detto è proprio il fatto che il pubblico maschile di Goldrake mi sembra che non abbia mai interpretato la scena della caverna dell’episodio 23 come la prova più chiara che Actarus e Venusia erano già innamorati l'uno dell'altro e - probabilmente - era anche iniziata una relazione “ufficiale” a quel punto della storia. Invece, anche senza tenere da conto la discussione fatta al ranch, la scena della caverna non offre altre interpretazioni, a meno che non si supponga che Shozo Uehara fosse ubriaco mentre scriveva la sceneggiatura, insieme a tutto il gruppo di progettazione - inclusi Nagai e Katsuta - e che l’episodio 23 fosse solo uno scherzo divertente. Per amor di Dio, mi piacerebbe davvero sapere da Agnes e da Suzi e da qualunque altra forumista femminile se esse consentirebbero ad un amico (anche un buon amico) a farle spogliare del tutto – del tutto, quindi anche senza mutande e reggiseno - senza un precedente accordo e senza alcun bisogno urgente (OK, gli abiti di Venusia erano bagnati, e allora? Nel peggiore dei casi si sarebbe presa un’influenza, che sarebbe stata sicuramente fastidiosa, d’accordo, ma la sua vita non sarebbe stata certo in pericolo per questo), e - soprattutto - quale sarebbe stata la loro reazione nel svegliarsi in un posto strano e scoprirsi nude? (ripeto, senza la biancheria intima). Personalmente, se fosse successo a me, sicuramente come minimo griderei a questo “amico” delle cose decisamente poco educate e sicuramente cancellerei per sempre il suo nome dalla mia lista degli amici. Ma, visto che temevo di apparire forse troppo all’antica e iperreattiva, di recente ho chiesto il parere di alcuni miei amici - maschi e femmine - su questo argomento (come una domanda filosofica, ovviamente!). Indovinate un po’: tutte le mie amiche hanno confermato che avrebbero reagito esattamente come me, se non peggio, in una situazione simile; e i maschi mi hanno detto che in nessun caso avrebbero tolto la biancheria intima ad un’amica senza una situazione di vero pericolo di vita. Ognuno di noi ha fatto lo stesso ragionamento: escludendo il caso che colui che spogliava fosse il nostro ragazzo, in nessun altro caso una situazione come quella della caverna nell’episodio 23 non avrebbe causato in me, o nelle mie amiche, una reazione “irritata”, quantomeno, e un maschio normale (voglio dire, non uno psicopatico) non avrebbe mai spogliato completamente una donna, a meno che non fosse la sua stessa fidanzata, nella stessa situazione, in cui non c’era pericolo di vita.
Così ho potuto affermare, come una dichiarazione generale, che, senza un adeguato livello di intimità, nessuna donna “normale” avrebbe permesso a nessun uomo di comportarsi come Actarus – spogliare una ragazza di tutti i vestiti, compresa la biancheria intima, mentre lei è svenuta, senza un immediato pericolo di vita – o, nel caso che accadesse, qualunque donna avrebbe reagito in malo modo.
E qui stiamo parlando addirittura di un cartone animato giapponese del 1975 (!!!) Quindi, mi sento abbastanza sicura nel dire di non essere completamente pazza e fuori dal mondo, supponendo che ciò che accade nella caverna nell’episodio 23 è una conferma indiretta che Actarus e Venusia avevano già una storia d'amore in corso. Si prega di prendere in considerazione anche il tipo di sguardo che si sono scambiati chiaramente tra di loro, mentre lei lo ferma quando Actarus sta per darle i vestiti asciutti.

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Non ci sono proposte di matrimonio o baci o ogni altro accenno esplicito, ma la scena della caverna, a mio parere, non può avere altro scopo e significato se non quello di lasciare che lo spettatore capisca che tra i due personaggi esisteva qualcosa di più di una semplice “buona amicizia” (non sto parlando di una relazione sessuale in senso stretto, ma di una storia d'amore effettiva). Altrimenti, perché disegnarlo in quel modo? E’ una scena così strana e fuori dalla situazione narrativa abituale dell’anime che - a meno che non si supponga che tutti i gruppi di progettazione e produzione fossero impazziti improvvisamente - deve avere un significato specifico profondo. Actarus non fornisce alcuna scusa, Venusia non ha alcuna reazione negativa (è sorpresa, ma non arrabbiata: anche ammettendo la sua grande costernazione per l’incredibile rivelazione che ha appena ricevuto, in ogni caso la sua femminilità non avrebbe potuto essere completamente oscurata).

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La storia d'amore in corso spiega bene anche i sentimenti di Actarus e perché lui si fida di Venusia al punto da essere sicuro di essere compreso da lei nella scena seguente. Osserviamo gli aspetti visivi. Ha smesso di piovere (ancora una volta, una simbologia forte ed efficace. Tra l’altro, si dice che una discussione è come la pioggia: dopo torna il sereno e i legami sono più forti di prima) e Actarus si sta guardando sullo specchio di una pozzanghera: vicino al suo volto, compare quello di Venusia riflesso sull’acqua (personalmente considero questa come una delle migliori scene in assoluto dell’anime).

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Senza guardarla, Actarus spiega brevemente la sua storia e il motivo per cui ha dovuto nascondere la verità e usare una falsa identità.

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Venusia non è più arrabbiata o spaventata: gli dice semplicemente:
Venusia: “Non riesco ancora a credere che tu non sei la persona che ho sempre pensato...perchè me l’hai tenuto nascosto?

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Venusia si volta e si allontana, visto che Actarus non risponde: lui non sa cosa dire. Ad un certo punto, lui si volta e dice: “Venusia!” e lei si volta. E’ silenzio totale, con una musica romantica di sottofondo: entrambi si guardano in silenzio, senza dire nulla. E così per diverso tempo. Actarus non poteva dare una risposta migliore: con quello sguardo ha detto tutto.

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Venusia capisce quello che Actarus vuole dire, ma è ancora scossa (lo si vede sul volto) ed esclama:
Venusia: “Ho solo bisogno di stare da sola per un po’”.
Actarus le dice solo di fare attenzione e la osserva mentre si allontana a cavallo. E’ fiducioso, comunque, che “Venusia avrà bisogno di un po’ di tempo, ma poi capirà”.
La scena avviene con un primo piano che diventa un primissimo piano sugli occhi di Actarus che brillano, segno che è sicuro sul fatto che Venusia avrebbe capito. E la scena si conclude con la stessa scena con cui è iniziato il discorso di Actarus a Venusia (provate a confrontare), facendo così una storia a sé.

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Beh, a parte ogni altra riflessione, considero questa come la conferma dell’alta considerazione che Actarus ha della mente e dell’anima di Venusia (molto lontana invece dalla considerazione che questo incredibile personaggio femminile sembra ottenere invece, purtroppo, di solito, da molti appassionati di Goldrake...)
Passiamo alla scena successiva: Venusia è prigioniera di Hydargos, che dice a Duke Fleed di portare Goldrake sotto la diga, così sarà travolto dall’acqua e distrutto quando il mostro abbatterà la costruzione.

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La reazione di Actarus è rabbiosa: stringe i pugni fino a farli tremare, suda. Pensa al fatto che Hydargos vuole distruggere Goldrake, ciò che è di più prezioso ci sia per la salvezza di tutti. E dall’altra parte c’è Venusia. E Actarus non ha esitazioni: porta Goldrake sotto la diga. E’ da notare che qui, per la prima volta, si fa menzione della difficoltà di Goldrake sotto l’acqua: una carenza che, guarda caso, sarà proprio Venusia a supplire col Delfino Spaziale. Ed è da notare un’altra cosa, come sottintesa: quando Venusia era partita per trovare la preziosa cavalla bianca di Rigel, il genitore, preoccupato per lei, le grida: “Venusia, non andare! Tu sei più preziosa di Shiraba! (la cavalla bianca)”. E’ come un messaggio nascosto: per Actarus, Venusia è più importante di Goldrake. Lo si nota anche nel suo stato di tensione: non si è mai visto prima Actarus stringere così i pugni.

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Quando Actarus arriva con Goldrake, dice (se ho capito bene l’originale giapponese):
Actarus: “Liberate immediatamente Venusia-sama!”
“Sama” è il titolo onorifico riferito a qualcuno di molto importante. Anche questo è un messaggio nascosto sulla relazione tra Actarus e Venusia.
Quando Venusia viene rilasciata, Actarus, a bordo di Goldrake, le dice di scappare. Quali sono le reazioni di lei? Prima osserva sconcertata il gigantesco robot che le appare davanti, poi è stupefatta: ha capito che Actarus è lì dentro! Successivamente, le appare un’espressione di incertezza, quasi di disgusto. Rifiuta la situazione. E alla fine scappa, confusa e spaventata. Deve ancora accettare la situazione. E’ una costruzione psicologica di Venusia veramente eccezionale.

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Adesso il mostro di Vega abbatte la diga con Goldrake che rimane immobile, aspettando che l’ondata d’acqua gli arrivi addosso. Si vede che le promesse fatte da un principe erano vincolanti, e questo Hydargos lo sapeva bene.

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E’ da notare che qui è la prima volta che Goldrake combatte in acqua, ed è visibilmente in difficoltà. Per battere il mostro dovrà uscire dall’acqua. Iniziano a svilupparsi le future “debolezze di Goldrake”…
Intanto, Venusia si volta ed osserva la prima diga che crolla. Spaventata, dice: “Actarus!”. Per la prima volta, si preoccupa per lui e, dopo aver detto il suo nome, torna indietro. Da questo momento, Venusia ha perso la sua decisione: non scapperà più.

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Intanto, Goldrake viene trascinato via dalla corrente e sbatte contro uno spuntone roccioso, e Actarus si scontra con la consolle, perdendo i sensi. Nel frattempo, Venusia gli sta correndo incontro. Ora non mostra più la paura di prima.

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Da qui inizia la scena descritta nel titolo originale giapponese della storia: “Venusia che urla alle rapide”. La ragazza, correndo verso di lui, grida:
Venusia: “Actarus! La diga maggiore è in pericolo! Actarus!”
Nessuna risposta: Actarus è ancora svenuto.
Venusia: “Actarus! Alzati, per favore! La diga sarà distrutta!”
Correndo al rallentatore, mentre Actarus riapre gli occhi, Venusia ripete:
Venusia: “Actarus!”
Actarus vede in modo confuso la figura di Venusia che si avvicina: da allora, Goldrake inizia ad alzarsi. Chiaramente, Venusia ha una forte influenza su Actarus.

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Venusia allora accosta le mani alla bocca e ripete:
Venusia: “Actarus! Per favore, eliminali! La grande diga è in pericolo!”
Actarus finalmente si riprende del tutto, e ancora una volta il suo pensiero è soprattutto per Venusia:
Actarus: “No! Se la grande diga sarà distrutta, allora Venusia morirà e con lei tutti gli altri!”
Notate: prima Venusia, poi “tutti gli altri”.

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La distruzione del mostro avviene fuori dall’acqua, come vedete. Un segno nascosto della debolezza di Goldrake. Ma l'episodio non è ancora finito. Dopo la battaglia col mostro di Hydargos, e dopo aver salvato la vita di Venusia, Actarus e Venusia si reincontrano. Actarus ha di nuovo i suoi abiti terrestri.

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Venusia: “Adesso capisco perché tu volevi nascondere la tua identità. Actarus, tu sei il guardiano di questa Terra!”

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Actarus: “Sono molto contento che tu mi abbia capito, Venusia. Inoltre, puoi chiamarmi Duke Fleed.”
Venusia: “Mi piace di più Actarus. Preferisco chiamarti così”.
Actarus: “Grazie.”
Compare una musica romantica di sottofondo: anche questo dice molto.

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Confermando la grande stima che ha Actarus verso di lei, Venusia non ha avuto bisogno di molto tempo per accettare la situazione. Tutto è chiaro per Venusia adesso, tutti i suoi dubbi circa l'uomo che ama se ne sono andati. Actarus è felice, e anche le sue paure se ne sono andate: ha scoperto una donna davvero incredibile di cui fidarsi e da amare. Riuscite ad immaginare che sollievo deve aver provato lui? Non è più necessario mentirle, e può iniziare una nuova fase della loro relazione. Ma lui le ricorda che il suo vero nome è Duke Fleed, non Actarus. Venusia non ha alcuna esitazione: per lei sarà sempre Actarus, questo è il nome con cui lei l’ha conosciuto e lui sarà sempre Actarus per lei. Esattamente le parole che lui sperava di sentire da lei. Beh, si tratta di un tramonto o della luce di un nuovo giorno quello che splende alla fine della puntata, dietro lo Yatsugatake?****

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La prossima puntata ci sarà tra due settimane, Giovedì 2 Maggio.

Se volete scaricare la versione PDF dell'articolo, potete trovarla qui: https://hotfile.com/dl/203555492/c309c3e/3...hgftre.rar.html

Se volete commentare, potete farlo qui: #entry531407995

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Ep. 23: “Distruggete la diga”. Un mostro di Vega si presenta e Goldrake esce. Tornato alla base, Actarus viene rimproverato da Venusia. A causa di un incidente, la ragazza cade in precipizio e obbliga Actarus a rivelare la sua vera identità per salvarle la vita. La ragazza poi viene catturata da Hydargos. Actarus interviene con Goldrake: prima che il mostro distrugga la diga principale, Goldrake lo elimina.

Ep. 31: “Un robot per Alcor”. Alcor invita Boss e la sua banda al ranch. Boss offre il suo Boss Robot ad Alcor. Alcor, Boss e Banta sul Boss robot affrontano i minidischi. Goldrake affronta il mostro. Grazie ad un contributo di Boss, il nemico viene sconfitto.

** Nota1: qui Gerdha fa riferimento alla VF- Versione Francese -, che ha un adattamento errato riguardo al cavallo e che sul forum di lei stava creando problemi di interpretazione dell’episodio).

*** Nota 2: Gerdha in questa analisi aveva scritto che Actarus non ha detto nulla: ma lei aveva scritto questa analisi nell’estate del 2003, basandosi sulla versione italiana del doppiaggio storico (VI DS), che in quel punto, era errata: infatti, lì Duke Fleed tace. Successivamente, Gerdha, rivedendo la serie qualche anno dopo con l’aiuto della sua parente giapponese, scoprì che Duke Fleed nella versione originale (VO) dice “Stupida!” in quel passaggio.

****Nota 3: qui Gerdha fa un riferimento ad una discussione del suo forum sulla location di Goldrake, che nella versione francese (VF) non era assolutamente chiara dal doppiaggio, e al lavoro su Nagaifans sulle locations dell’anime che stava allora facendo.
 
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13 replies since 21/3/2013, 14:45   24348 views
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