Concordo in pieno con Gerdha circa l'episodio 24 e l'OAV del Grande Mazinga: in entrambi gli episodi è evidente il legame tra Actarus e Venusia, e non mi soffermo su questo.
Trovo però francamente sconcertante l'animosità di Gerdha, normalmente molto lucida e razionale nelle sue analisi, verso il personaggio di Naida.
Innanzitutto, Joe, comincio da una tua nota:
<i>Notate che Venusia dice a Naida il nome terrestre di Duke Fleed, che lei non conosceva, per poi correggersi (Nota: per tutta la puntata, Naida lo chiama sempre “Duke”. E’ quasi come se rifiutasse il fatto che Actarus sia sulla Terra e pensi che sia ancora su Fleed)<i>
Non capisco il problema. Naida conosce da sempre Duke come Duke, le è naturale chiamarlo con il suo nome "vero". Che significato può avere per lei il nome terrestre? Nessuno. Non credo sia un rifiuto di Naida di accettare il nuovo status di Actarus, se mai una questione di abitudine. Esattamente come Venusia, che continua a chiamarlo Actarus perchè per lei il nome Duke significa poco.
Concordo sul fatto che, a giudicare da quel che si vede, Venusia sa di Naida ma Naida non sa di Venusia. Actarus ha sicuramente dovuto spiegare a Venusia chi sia Naida, ma penso non abbia fatto altrettanto con Naida per svariati motivi: intanto, è un po' difficile dire alla tua ex, che evidentemente ti ama ancora e che è appena scappata dall'inferno "Sai, io mi sono rifatto una vita con un'altra". Il modo migliore perchè lei si butti dal poggiolo...
...cosa che poi praticamente succede, quando Naida capisce che il suo Duke non è più suo. Lei l'ha dichiarato, continua ad amarlo ancora, quell'amore è stata la forza che le ha permesso di vivere in quegli anni tremendi; poi scopre che il suo amore non serve più a nulla, lui è di un'altra. Questo, e probabilmente anche il senso di colpa (guarito o meno che sia, Duke era stato piocchiato selvaggiamente proprio da lei, è normale che Naida si senta colpevole), è la causa della sua morte.
Actarus non aveva avuto tutti i torti a non dirle tutto... è presumibile che l'avrebbe fatto dopo, quando lei fosse stata più calma, più serena: non ne ha avuto la possibilità, gli eventi sono precipitati.
Circa la scena di Venusia e Naida davanti alla cella: ho sempre dato un'interpretazione totalmente diversa. Per me, Venusia sa che Actarus non ama più Naida, sa di non correre rischi e si mostra gentile. In caso contrario, sarebbe stata IMHO meno sorridente verso Naida: non dico l'avrebbe odiata, trovo difficile immaginare Venusia tenere un comportamento simile, ma avrebbe mostrato una maggior tristezza. Il fatto che poi cerchi di mascherare i suoi sentimenti, per me è dato proprio dal fatto che Venusia sa che Actarus non ama più Naida, e allo stesso tempo sa che Naida ignora questo punto. Non vuole farle del male, insomma... e comunque, penso che in assenza di rivalità, non sia facilissimo mostrare i propri sentimenti verso il proprio uomo davanti alla ex di lui (che, sottolineo, NON SA ANCORA di essere, appunto, ex).
Concordo sul fatto che Naida comprenda allora di essere, appunto, una ex: i suoi gesti, il suo abbassare lo sguardo, le ultime parole che dice a Venusia e il sorriso triste con cui si congeda da lei sono per me rivelatori. Naida ha capito che Actarus ama proprio quella ragazza che le sta accanto. Capisce che anche lei lo contraccambia, che non si tratta di un amoretto da poco; e ama talmente il suo Duke da farsi da parte. In questo punto, la scena è sublime, concordo.
"Debolezza" di Naida? Nel senso di creatura non forte, praticamente "minata"? Vogliamo scherzare? Abbiamo solo una vaga idea di cosa può aver passato una donna splendida come lei prigioniera dei veghiani? E' già un miracolo che sia viva e sana di mente! Semplicemente, è una creatura che ha sofferto troppo e che ha ricevuto l'ennesima mazzata. Quella di troppo.
Non è poi possibile fare un paragone con Venusia (e non voglio toglierle nulla, Venusia è un personaggio che amo moltissimo): le due ragazze hanno storie troppo diverse, hanno avuto esperienze troppo diverse e hanno personalità troppo diverse per essere paragonabili. Sinceramente, sono in totale disaccordo circa il tema dell'episodio come forza di Venusia/debolezza di Naida: siamo sicuri che apprendere che il proprio uomo ami un'altra, comprendere che anche l'altra è innamorata di lui e, invece di cavarle gli occhi e giocarci a biglie, rendersi conto che la cosa migliore sia farsi da parte in maniera definitiva... beh, tutto questo lo vogliamo davvero chiamare debolezza?
Presa di coscienza, disperazione, altruismo totale, sacrificio di sé, perdita di ogni scopo nella propria esistenza, amore oltre ogni egoismo: ci sono infiniti modi per interpretare il personaggio e il gesto di Naida. Debolezza no, IMHO non ci siamo proprio.
In conclusione: la mia interpretazione è totalmente diversa, come ho detto. La mia impressione è che in questa critica Gerdha si sia lasciata... come dire... sviare dalle sue personali simpatie e antipatie.
Comunque, lavoro veramente interessante!