CITAZIONE (Venusia2 @ 13/6/2013, 15:02)
Anche stavolta d'accordo con te Joe.
Rinnovo i ringraziamenti per il lavoro che stai svolgendo.
Il merito è soprattutto di Gerdha.
CITAZIONE (calatea4 @ 13/6/2013, 15:03)
Una ragazza fuori dal comune Venusia lo è di certo: lavora in una fattoria da quando era bambina...tirare su le balle di fieno, strigliare ed addestrare i cavalli, più lavare stirare e quant'altro e vedrete che bicipiti...sembra esile, ma è tutta muscoli, con molta femminilità!
E' posata, riflessiva, non scapestrata come Alcor.
Gherda fa un commento da perfetta femminista (hi hi hi),quando sostiene che Venusia sia più forte di Alcor, io sarei meno categorica, ma va bene lo stesso!!!!
In quanto a forza fisica, in effetti, ho qualche dubbio.
Forse, Gerdha intendeva come forza la "resistenza alle tensioni" di Venusia, cioè a quelle pressioni relative all'utilizzo di macchine volanti e molto veloci come il Delfino Spaziale. Infatti, nel guidare il Goldrake 2 e il Delfino, Venusia ha mostrato qualità notevoli, anche superiori a quelle di Alcor. Ma, per dirla brutalmente, in uno scontro a braccio di ferro o a sollevamento pesi tra lei ed Alcor, non credo che Venusia vincerebbe...lei ha, diciamo, un "altro tipo" di forza, secondo me.
CITAZIONE (calatea4 @ 13/6/2013, 15:03)
Certo che i due ragazzi discutono.
Actarus è un principe, educato per diventare re. Si è trovato in grosse difficoltà (eufemismo!!!!), sul suo pianeta e se l'è dovuta spicciare da solo. Finché Alcor non ha avuto il Goldrake 2 ha combattuto praticamente da solo. E' lui il prode cavaliere; l'amata, bella, forte, intraprendente, ma fuori dai guai, per favore. E non vuol dire essere misogino, fare la guerra fa schifo, e lui lo sa.
Lo credo bene...Duke ha visto sua madre ammazzata a colpi di spada, ha visto suo padre morto, e chissà quanti altri che lui conosceva e amava ha visto morire atrocemente...dopo aver visto coi suoi occhi cos'è davvero la guerra e la morte, come poteva Actarus dare tranquillamente l'assenso a Venusia? La sua resistenza mi sembra ben spiegabile.
CITAZIONE (calatea4 @ 13/6/2013, 15:03)
Venusia anche ha sempre fatto da se. Sicuramente lavora alla fattoria da quando era bambina, dalla morte della madre ha assunto anche le sue competenze. E' decisamente indipendente, e non accetta di essere controllata eccessivamente nè dal padre, nè dal suo uomo. Condividere si, controllare no.
Praticamente tutta la fattoria è stata gestita da Venusia: e non è un'incarico facile. Senza contare che non dev'essere stato facile per lei abbandonare i lavori della fattoria facendoli pesare quasi tutti su suo padre e Mizar per andare in guerra...
CITAZIONE (calatea4 @ 13/6/2013, 15:03)
Riflettevo sulla frase:" Guarda questo pezzo di fieno. Forse potresti pensare che non ha alcun valore; per me ne ha più di tutte le macchine da combattimento che ci siano. Capisci perché vorrei che Venusia non combattesse? ". Anche Venusia quindi, per analogia, è come quel mucchietto di fieno, più importante di tutto, anche se si potrebbe pensare il contrario?
Interessante!
E' un paragone interessante, non ci avevo mai pensato. Ma non so se Actarus pensava a Venusia guardando quel mucchietto di fieno: nessuno penserebbe a Venusia dicendo che "non ha alcun valore" come un normale mucchietto di fieno (e in effetti non è un bel complimento paragonarla a questo, non credo che avrebbe apprezzato...
).
Piuttosto, credo che Actarus volesse dire che la vita semplice, umile, quotidiana, di noi poveri mortali, è infinitamente più preziosa ed importante di quella in cui si va a distruggere guidando un robot gigante. Anche se tutti vorrebbero farlo. Qui Actarus è mostruosamente controcorrente...
CITAZIONE (shooting_star @ 13/6/2013, 15:34)
D'accordo con Joe e anche con Calatea.
Non credo che il fatto che Venusia sia una ragazza abbia particolare importanza; non ho mai avuto dubbi che Actarus volesse tenerla fuori dalla guerra solo per proteggerla.
Il fatto che finalmente Actarus accetti l'aiuto di Venusia, o meglio che ammetta di avere bisogno del suo aiuto, è un'evoluzione importante nel suo carattere: fin dall'inizio della serie lui vorrebbe fare tutto da solo, senza coinvolgere altri.
Soprattutto, credo, perchè nessuno possa rischiare la vita.
Anche per questo, all'inizio, Actarus è stato restio ad accettare l'aiuto di Alcor. Ma il suo altruismo ha dovuto fare i conti con la realtà e con il desiderio degli altri di aiutarlo...senza contare che la faccenda della sua ferita mortale e del suo continuo indebolimento, ad un certo punto, gli ha imposto per forza il fatto di accettare l'aiuto degli altri. E, credo, per lui è una sofferenza sapere che un altro sta rischiando la vita insieme a lui.
CITAZIONE (shooting_star @ 13/6/2013, 15:34)
Se solo dopo molta insistenza accetta l'aiuto di Alcor, che è un pilota esperto anche se di un mezzo quasi inoffensivo, è ovvio che resista il più possibile all'idea di far rischiare la vita a Venusia, proprio per il rapporto speciale che li lega.
E' vero.
CITAZIONE (shooting_star @ 13/6/2013, 15:34)
Mi piace molto il commento finale di Calatea:
CITAZIONE
" Guarda questo pezzo di fieno. Forse potresti pensare che non ha alcun valore; per me ne ha più di tutte le macchine da combattimento che ci siano. Capisci perché vorrei che Venusia non combattesse? ". Anche Venusia quindi, per analogia, è come quel mucchietto di fieno, più importante di tutto, anche se si potrebbe pensare il contrario?
La decisione di Venusia di rischiare la propria vita esattamente come fa lui mette finalmente Actarus e Venusia sullo stesso piano: entrambi potrebbero perdere la propria vita o la persona che amano in combattimento.
A dire il vero, Actarus - secondo me - ha sempre messo Venusia in un piano superiore al suo, mai sullo stesso piano. Il fatto stesso di rischiare la sua vita per proteggere lei significa che, per Actarus, la sua vita vale meno di quella di Venusia. La vita di Venusia quindi è, per Actarus, infinitamente più importante della sua.
Ma la richiesta di Venusia di combattere con lui richiede, per forza, un "abbassamento" del suo valore: la vita di Venusia, così, avrà lo stesso valore di quella di Actarus. Un pareggio che lui non vuole: avrebbe preferito la condizione precedente, in cui Venusia è il "tesoro prezioso" da proteggere con la propria vita. E questo modo di vedere Venusia non è cambiato in Actarus: solo, ha voluto ascoltarla ed ammettere che aveva ragione.
Non so se mi sono spiegato bene, è un argomento piuttosto delicato e difficile da definire...
CITAZIONE (shooting_star @ 13/6/2013, 15:34)
Bel lavoro!
p
Grazie, ma, ripeto, il merito è di Gerdha.