-Ataru- |
|
| CITAZIONE (shooting_star @ 25/11/2013, 23:03) Fuocherello... fuochino... Certo che battere l'Imprescindibile Imperatore delle Tenebre è stato semplice come bere un bicchier d'acqua, anzi come versarlo... del resto un Imperatore delle Tenebre, tanto più se Imprescindibile, non dovrebbe emettere luce, ancorché flebile. Ancora una volta Jou Tempesta ha combattuto e vinto l'incoerenza, complimentoni! E si svela anche il sempiterno mistero dell'assenteismo dell'assistente assenteista, condannato al moto perpetuo dalla mancanza di un GPS funzionante. Un dubbio mi pervade: ma Jou Tempesta dovrà prima o poi affrontare il conto alla rovescia finale? O trovandosi in Giappone e non in Europa l'evenienza non avrà occasione di verificarsi? Sigh! Scusa, ma non ho capito la frase finale... All'incoerenza della luce emessa dall'Imperatore delle Tenebre non avevo pensato (l'ho reso in quel modo solo per parodiare l'Imperatore delle Tenebre del Grande Mazinger). Poteva essere l'occasione per far fare un'altra battuta a Jou Tempesta (dopo "non si scherza con la matematica", "non si scherza con la lingua" o roba del genere). CITAZIONE (calatea4 @ 26/11/2013, 07:50) L'assistente assenteista non ha letto i classici: il filo di Arianna, o i sassolini di Pollicino? Magari un cellulare con GPS? Altrimenti potrebbe provare con i pompieri...se non si perdono anche loro (nota autobiografica...). -Noooo è finita la cioccolata!! Noooooooo!!!- Accipicchia l'Imprescindibile Imperatore delle Tenebre ha colpito anche me prima di essere...estinto... Che gusto deve aver provato Jou Tempesta a versare l'acqua sul malvagio fuocherello! L'Assistente Assenteista inizialmente volevo farlo arrivare veramente alla base, perchè la storia sull'Imperatore delle Tenebre doveva essere più lunga (tipo dai 3 ai 5 racconti) e dovevano accadere più cose. Poi all'inizio del secondo racconto ho cambiato idea sulla storia rendendola più breve, e a quel punto l'Assistente Assenteista sarebbe arrivato alla base per nulla, non sarebbe successo alcunché al suo arrivo. Così ho preferito farlo perdere e tornare indietro involontariamente. Quando nel racconto scrivo "chi se l'aspettava che tale personaggio si sarebbe perso", in fondo dico una parte di verità.
|
| |