Questa è la più terrificante che mi sia mai capitata, prendetela sul ridere e con una bella apertura mentale, vi prego...
Una sera di circa 8 anni vado in birreria con gli amici e, se proprio devo dirla tutta, dopo circa un paio ore cominciavo ad essere un po' alticcio
(non sono un grande bevitore quindi mi bastano un paio di cuba libre robusti...): tra una risata e l'altra noto al bancone un ragazzo di colore che riconosco immediatamente, un amico di vecchia data soprannominato da tutti (non chiedetemi perchè...) "Abramo" che somiglia incredibilmente a Eddy Murphy e che ha pure una risata molto simile a quella del suo vecchio doppiatore italiano...
Mi avvicino, vado a salutarlo e parliamo un po' del più e del meno, soprattutto della mountain bike (sua grande passione...) e del judo (che una volta praticava...): la conversazione dure circa 15/20 minuti e poi decido di tornare dai miei amici...
Quando mi appresto a salutarlo mi ne esco con un "Allora Abramo, torna in palesta via, è una vita che non ti si vede!" a cui li mi risponde con un "Si... va bene, ora vediamo... cmq io non sono Abramo!"....
A quel punto mi si gela il sangue...
Il ragazzo, vedendo il mio imbarazzo mi rassicura e mi dice "cmq Abramo lo conosco bene, se vuoi te lo saluto!"...
Io, ancora più imbarazzato per la colossale figura di merda appena rimediata aggiungo tanto per gradire: "guarda... scusami... pensavo che fossi Abramo... ho fatto confusione... sai ho bevuto un po' stasera e... e poi cavolo, VOI SIETE TUTTI UGUALI..."
A ripensarci adesso mi rendo conto di aver detto una bestialità razzista come poche altre ma in quel momento mi venne spontanea...
Il ragazzo (veramente un signore come pochi altri...) sorride e mi risponde "non ti preoccupare, sono cose che capitano! Buona serata!"...
Ci credete se vi dico che dopo tutto questo tempo quando racconto questa storia la mia donna ci ride ancora?