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ANNUSHKA's FICTION GALLERY - solo commenti, solo commenti

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view post Posted on 12/11/2015, 14:35     +1   -1
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A me l'onore di iniziare il thread dei commenti!

Bello, mi è piaciuto: intimo e delicato.
Il tormento di Daisuke è reale e profondo, normale la paura e la commozione di Hikaru: non è facile trovarsi in quella situazione.
Il desiderio che lei lo chiami con il suo nome terrestre è legittimo. La ragazza mostra tutta la sua forza nel chiamarlo più volte Daisuke. Per lei sarà sempre così.
Tenero il finale, molto.

Complimenti! :clap: :clap: :clap: :clap:

Edited by .Luce. - 16/8/2022, 14:21
 
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view post Posted on 12/11/2015, 16:00     +1   -1
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Ancora una volta (anzi, qui per la prima di molte altre volte) Hikaru è chiamata a dare forza a Daisuke. Lo fa nel suo stile, senza imporsi ma trovando le parole giuste. In un nome può esserci tutta una storia: e se i morti reclamano Duke, la Terra ha bisogno di Daisuke. Daisuke che sembra forte, ma è tormentato dai suoi incubi, e che dando finalmente voce al suo passato può cominciare a comprenderlo, forse, col tempo, ad accettarlo.

Brava! :clap: e benvenuta in fan section! Come vedi non c'è bisogno di antistaminici, qui le droghe sono altre e la dipendenza da ff è perniciosa...unica cura, una seconda (e terza, e quarta, ecc.) dose di racconti...

Edited by shooting_star - 20/9/2019, 16:22
 
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view post Posted on 12/11/2015, 16:46     +1   -1
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E, pur avendo per cavalleria lasciato passare prima le signore, mi prendo il piacere di essere il primo maschietto a commentare.
Piacevole nella lettura, tormentata nelle sensazioni: una ff che sposa alcuni dei temi più cari di questa pietra miliare nella storia italiana e lo fa in modo ottimo. Duke/Daisuke/Actarus, bello e tormentato soffre in silenzio come spesso capita agli eroi, ma la gran donna al suo fianco riesce a far aprire il cuore con poche parole ben studiate, mostrando il suo talento e la sua grande anima. Il primo passo di un grande rapporto, qualunque esso voglia essere secondo i nostri canoni e punti di vista: si esce dal mare dei segreti e si inizia ad affrontare insieme un passato fatto di dolore e tormenti che devono essere elaborati, non sepolti, per poter crescere.
I personaggi sono vivi, veri, sentiti: in una parola li hai presi e fatti tuoi, ora a te l'ingrato compito di dare ancora loro voce e anima in futuro.
Noi siamo qui, aspettiamo speranzosi e pronti a leggere :)
 
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view post Posted on 12/11/2015, 21:20     +1   -1
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Ciao carissima e benvenuta nella tua nuova condanna... :diablo: :diablo:

Shooting mi ha rubato le parole
CITAZIONE
...qui le droghe sono altre e la dipendenza da ff è perniciosa...unica cura, una seconda (e terza, e quarta, ecc.) dose di racconti...

... mai parole furono cosi vere...sono enfatica lo so, ma siccome sono in una fase acuta e tralascio "tutto" per il bisogno spasmodico di scrivere, non posso che confermare questa dipendenza (... è come l'actarussite, alla quale non credo che tu sia immune... qui le cronicizzazioni sono all'ordine del giorno.)

Tornando alla tua breve ma intensa FF complimenti. Diretta, descrittiva e "schietta". Trasmetti immagini ed emozioni. Due in particolare le frasi che mi sono piaciute
CITAZIONE
Ha paura di fissare i suoi occhi in quelli di lui. Quel colore del cielo d’estate, quando sorgono le prime stelle, è scomparso, ora si intuisce solo un abisso oscuro.

... gli occhi di lui sono assassini :wub: :wub:
E questa
CITAZIONE
Le è grato di aver dato ascolto alla sua disperazione. Anche lei, di non aver respinto la sua consolazione.

... difficile pensare che non siano destinati a diventare una coppia!!!

:clap: :clap:
 
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view post Posted on 12/11/2015, 23:13     +1   -1
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Siccome gli altri hanno già detto molte cose che condivido, metto il punto sullo stile. Confesso (non è una critica, solo un problema mio!) di amare poco i racconti al presente. In genere mi disturbano, li trovo pesanti; qui non è successo, per cui complimenti! Uno stile leggero, che non vuol dire inconsistente, è una buona garanzia.
Mi ha colpito la scelta di specificare il tono con cui vengono pronunciate le frasi, quasi un'indicazione teatrale: a dire il vero faccio spesso anch'io la stessa cosa, pare di sentire e vedere il personaggio parlare, muovere le mani e il viso.
Mi è piaciuto molto; e bada, sono tutto fuorché una malata di actarussite! :lol:
Complimenti, benvenuta in fan section! Eccellente esordio. :clap: :clap: :clap:
 
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view post Posted on 13/11/2015, 10:50     +1   -1
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CITAZIONE (calatea4 @ 12/11/2015, 14:35)
A me l'onore di iniziare il thread dei commenti!

Il desiderio che lei lo chiami con il suo nome terrestre è legittimo. La ragazza mostra tutta la sua forza nel chiamarlo più volte Daisuke. Per lei sarà sempre così.
Tenero il finale, molto.

Complimenti! :clap: :clap: :clap: :clap:

Grazie! E' un onorone per me essere commentata!
Proprio quel desiderio era ciò che mi ha colpito nell'osservazione di Gerdha, che mi è rimasta impressa ed è stata la scintilla iniziale del raccontino. Sì, lei è forte; allo stesso tempo però, ha bisogno di rassicurarsi e lo fa così, ripetendo il suo nome terrestre, quasi a dire che è un'identità che non passa, che non sarà messa in secondo piano da nulla. Il finale: -sospirone...- lui è sempre protettivo, direi paterno, anche mentre si trova in piena crisi personale. E questo può dar luogo a situazioni e gesti mooolto teneri.
Sono contenta che ti sia piaciuta!

CITAZIONE (shooting_star @ 12/11/2015, 16:00)
In un nome può esserci tutta una storia: e se i morti reclamano Duke, la Terra ha bisogno di Daisuke. Daisuke che sembra forte, ma è tormentato dai suoi incubi, e che dando finalmente voce al suo passato può cominciare a comprenderlo, forse, col tempo, ad accettarlo.

E' vero! E chi ha due nomi porta in sè due storie. Il problema è fare di questo un motivo di forza, non di debolezza. Insomma, bisogna integrarle le proprie storie e lui, anche con l'aiuto di Hikaru, lentamente ci riesce. In fondo, è Duke che combatte, perchè ne ha la capacità, la forza, il senso del dovere; ma è anche Daisuke, perchè ne ha la motivazione profonda, proteggere le persone vive che egli attualmente ama. Un po' difficile combattere solo in memoriam, più realistico lottare per il futuro di qualcuno...

CITAZIONE (josomeda @ 12/11/2015, 16:46)
Il primo passo di un grande rapporto, qualunque esso voglia essere secondo i nostri canoni e punti di vista: si esce dal mare dei segreti e si inizia ad affrontare insieme un passato fatto di dolore e tormenti che devono essere elaborati, non sepolti, per poter crescere.
I personaggi sono vivi, veri, sentiti: in una parola li hai presi e fatti tuoi, ora a te l'ingrato compito di dare ancora loro voce e anima in futuro.
Noi siamo qui, aspettiamo speranzosi e pronti a leggere :)

Grazie! Era proprio questo che volevo raccontare. In fin dei conti, è la crisi dell'ep.1, ma qui c'è una che lo sta a sentire, Actarus non urla solo alla luna... e questo può essere l'inizio di un rapporto serio. Sono contenta di essere riuscita a trasmetterlo. Voce e anima in futuro? Argh! Speriamo... Mi metto ad aspettare un'altra scintilla... Chissà se arriverà... Non chiamate la forestale...

CITAZIONE (pianetaazzurro @ 12/11/2015, 21:20)
Shooting mi ha rubato le parole
CITAZIONE
...qui le droghe sono altre e la dipendenza da ff è perniciosa...unica cura, una seconda (e terza, e quarta, ecc.) dose di racconti...

... mai parole furono cosi vere...sono enfatica lo so, ma siccome sono in una fase acuta e tralascio "tutto" per il bisogno spasmodico di scrivere, non posso che confermare questa dipendenza (... è come l'actarussite, alla quale non credo che tu sia immune... qui le cronicizzazioni sono all'ordine del giorno.)

Tornando alla tua breve ma intensa FF complimenti. Diretta, descrittiva e "schietta". Trasmetti immagini ed emozioni. Due in particolare le frasi che mi sono piaciute
CITAZIONE
Ha paura di fissare i suoi occhi in quelli di lui. Quel colore del cielo d’estate, quando sorgono le prime stelle, è scomparso, ora si intuisce solo un abisso oscuro.

... gli occhi di lui sono assassini :wub: :wub:
E questa
CITAZIONE
Le è grato di aver dato ascolto alla sua disperazione. Anche lei, di non aver respinto la sua consolazione.

... difficile pensare che non siano destinati a diventare una coppia!!!

:clap: :clap:

Beata te! Come ho detto a Joso, io aspetto la scintilla... Però la dipendenza passiva ce l'ho tutta quanta: ancora, ancora ff per favore! Per fortuna che stavolta tra le ultime due ff "toste" è passato poco tempo!!!
La prima frase l'ho aggiunta alla fine, è un'eco della tua poesia che risuonava nella mia mente malata di actarussite...
E la seconda mi sembrava importante, un po' il senso di tutto: sfogarsi va bene, ma se qualcuno ti sta a sentire e ti risponde, è bene pure accettare la risposta e farne tesoro... aiuta a crescere e aiuta in tutti i rapporti!

CITAZIONE (H. Aster @ 12/11/2015, 23:13)
Siccome gli altri hanno già detto molte cose che condivido, metto il punto sullo stile. Confesso (non è una critica, solo un problema mio!) di amare poco i racconti al presente. In genere mi disturbano, li trovo pesanti; qui non è successo, per cui complimenti! Uno stile leggero, che non vuol dire inconsistente, è una buona garanzia.
Mi ha colpito la scelta di specificare il tono con cui vengono pronunciate le frasi, quasi un'indicazione teatrale: a dire il vero faccio spesso anch'io la stessa cosa, pare di sentire e vedere il personaggio parlare, muovere le mani e il viso.
Mi è piaciuto molto; e bada, sono tutto fuorché una malata di actarussite! :lol:
Complimenti, benvenuta in fan section! Eccellente esordio. :clap: :clap: :clap:

Grazie Aster! Mi fa molto piacere aver superato, in un certo senso, il vaglio di una tua preferenza personale che di per sè mi era "avversa"! Accidenti, non me l'aspettavo.
Per le indicazioni sul tono di voce: sì, è vero, mi piaceva immaginare la scena uditivamente e non ho trovato di meglio che fare così. Ho sempre un po' temuto di appesantire, per esempio, di spezzettare troppo il dialogo, però se non è successo, sono contenta. Ricordo che, tra le prime letture dal forum, ci fu la "ff non domestica", il finale di Stella di Fleed. Mi aveva proprio colpito la resa in forma di sceneggiatura, anche con le indicazioni relative a voce e posture dei personaggi, mi aiutava molto a immaginare le scene e a sentirmici immersa.
 
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view post Posted on 13/11/2015, 11:31     +1   -1
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CITAZIONE
La prima frase l'ho aggiunta alla fine, è un'eco della tua poesia che risuonava nella mia mente malata di actarussite...

... bene bene... infatti mi dicevo che qui c'era un'altra vittima!!! Felice di aver "indotto" l'insorgenza di un episodio acuto :asd: :asd: :via: :via: :via: :clap: :clap: :clap:
 
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view post Posted on 22/12/2015, 16:11     +1   -1
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Venusia ha intuito ma si rifiuta di mettere in fila gli indizi. Poverina: cerca di darsi da fare, di limitare il lavoro di Daisuke. Purtroppo questo fa sentire il povero alieno ancora più infermo: gli scombussola una routine che per lui è preziosa perché lo stabilizza. Daisuke è una di quelle persone che se non sono d'aiuto per qualcuno si sentono inutili e senza scopo nella vita: direi una sindrome del crocerossino (e che solo noi le sfigate!). Dopo una giornata di lavoro, la sera la gioia del desco gli sembra troppo pesante da gestire e Daiske fugge per riflettere. Bella la frase: "La fragilità è nella mente, torturata da un pensiero ossessivo: il tempo che passa, in attesa del prossimo attacco... " rende proprio l'idea.
Hikaru ha bisogno di sapere se la prova a cui portano gli indizi sia giusta... il professore è latore della mazzata. Abbracciati si danno sostegno a vicenda. È come se Procton affidasse suo figlio nelle mani della ragazza e lei accetta l'incarico e fa la promessa che parteciperà alla guerra: come sarebbe mai riuscito a dissuaderla il principe con questa determinazione?

Bello, intenso. Complimenti! :clap: :clap: :clap: :clap:
 
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view post Posted on 23/12/2015, 11:53     +1   -1
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Eh sì, il punto è proprio quello. Meglio non “medicalizzare” la situazione prima del tempo – esperienza diretta! - . Se qualcuno che era forte, improvvisamente si scopre fragile, non è scontato trovare subito il tono giusto della vicinanza. Spesso si annaspa un bel po’, prima di capire che fare, come succede a Venusia. E d’altra parte, caratteri già non proprio inclini alla confidenza, facilmente si chiudono ancora di più. Che casino! Meno male che Procton dà la mazzata e insieme dà anche la dritta su come comportarsi… In certi casi è una bella fortuna avere qualcuno più saggio con cui consigliarsi.
Quanto a determinazione (caparbietà? Ostinazione? Cocciutaggine? Fai tu...) Venusia non è seconda a nessuno, nemmeno al suo “bello” crocerossino. E anche lei a crocerossinaggine sta messa bene! D’ora in poi il pensiero ossessivo di Actarus diventerà anche suo, per amore e perché c’è poco tempo per realizzarlo.
Grazie mille!!!!!! Buon Natale!!!!!!!!
 
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view post Posted on 23/12/2015, 13:18     +1   -1
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Giusto! Medaglia d'oro per la crocerossinaggine ai due colombi... o tordi...
Potrebbero farne un business ed aprire una struttura di assistenza per i bisognosi.
Verissimo quel che dici sul dare la giusta misura alla vicinanza: se non ci si è già passati si ha la tendenza a strafare, il consiglio di chi ha più informazioni è necessario.

Buon Natale anche a te!
 
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view post Posted on 23/12/2015, 19:58     +1   -1
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Eccomi finalmente... l'avevo già letta ieri, ma il tempo in questi giorni scivola letteralmente tra le dita...

Bella, mi è piaciuta molto: due ragazzi semplici, almeno in apparenza, che vorrebbero vivere serenamente. Invece no, lui è un dannato: dannato dal destino, dannatamente bello, dannatamente complicato e cosi poteva piacere solo a delle donne maledettamente innamorate di lui. Dolcissima Venusia, che si dà da fare per alleviare le sue sofferenze intuendone solo la gravità dalla reazione a riccio di lui. Cosi facendo la ragazza non fa che sottolineare la disperazione di Duke, che si scopre fragile e nuovamente condannato a morire ma con la necessità di vivere il più a lungo ed intensamente possibile. Lui ha la reazione che chiunque di noi avrebbe nella sua situazione: sentirsi traditi dal proprio corpo, non credere che possa capitare proprio a noi, non accettare una condanna che in quel momento appare impossibile, perché si sta bene e ci si sente in piena forma. Un tarlo interno che ci divora inesorabilmente... situazione purtroppo troppo frequente.
Umon è un padre ma è ancora di più uno scienziato. Freddezza terribile la sua, ma questo non significa che non stia soffrendo, anzi, crede nell'angelo custode, rappresentato da una ragazza acqua e sapone che è tutto fuorché fragile...
Bello, delicato nei termini che hai usato.
Complimenti
:clap: :clap: :clap:
 
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view post Posted on 24/12/2015, 13:49     +1   -1
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Grazie mille ! Hai proprio ragione! Quindi ti ringrazio ancora di più di aver dedicato tempo, merce rara in questi giorni, a fare questo commento che mi colpisce molto. Io ahimè non ho la lucidità e ... il tempo di rispondere nel merito. Lo farò al più presto! Intanto, da cell, al volo, grazie ancora e buon Natale!
 
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view post Posted on 24/12/2015, 18:19     +1   -1
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Buon Natale anche a te... quando scriviamo esce tutto di noi... forse non ce ne rendiamo conto ma poi rileggendo notiamo che abbiamo svelato tutto. Filtriamo i nostri scritti attraverso le maglie della nostra vita, a volte stupenda , altre volte dolorosa, forse troppo, a tal punto da chiederci quanto possiamo riesistere... tanto, più di quanto si possa credere, ma tutto lascia un segno indelebile.

Un abbraccio
 
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icon1  view post Posted on 28/12/2015, 23:32     +1   -1
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E rieccoci qua! Grazie. E' vero, quello che ci succede ci comunica un punto di vista, una chiave di lettura della vita, che emerge in ogni caso, di qualunque cosa si scriva...
Nel tuo commento precedente, mi aveva colpito l'osservazione sul sentirsi traditi dal proprio corpo con quello che segue. Era uno degli aspetti a cui volevo dare voce, una delle cose che penso, ogni volta che guardo la lunga scena finale dell'episodio 30, che mi è sempre sembrata una delle scene più toccanti di tutto l'anime. Tra l'altro, una scena che preferisco guardare nella versione originale o in quella con il doppiaggio storico, perché è accompagnata dalla "Ballata di Daisuke". Invece, inspiegabilmente, nella versione con il nuovo doppiaggio, che seguo in genere, è stata scelta una musica più leggera, che secondo me non è affatto adatta. Nella "Ballata di Daisuke", la musica colma di struggimento per la vita che se ne va si unisce a parole piene di determinazione. Mi pare che siano proprio i sentimenti che si contendono il cuore di Daisuke in questo momento. Ma questo si capisce con chiarezza solo facendo una ricerchina sulle parole - grazie a chi a suo tempo ne postò la traduzione sul forum! - . In italiano DS c'è solo la musica, i primi piani del volto di Daisuke, il gesto finale di portare la mano al braccio, lo scenario del tramonto. Tutto questo mi ha stimolato moltissimo a immaginare i suoi pensieri e sensazioni.
Umon: effettivamente il suo discorsetto come consolazione per Hikaru non è un granché... piuttosto, lui si esprime così. Anche se è angosciato, le sue categorie mentali sono sempre razionali. Quasi quasi, quelle parole costituiscono il suo personale sfogo. Anche lui, in fondo, ha bisogno di parlare con qualcuno (oltre ai colleghi medici) di quello che sta succedendo a suo figlio. Lui lo fa così!
Allora, grazie di nuovo! Contenta di aver comunicato qualcosa. :thx:
 
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view post Posted on 29/12/2015, 15:06     +1   -1
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C'è una frase che si ripete ossessiva per tutto il racconto: "in attesa del prossimo attacco". Qualcosa che fa paura, perché ogni volta potrebbe essere l'ultima, ma che Daisuke spera arrivi prima possibile, per permettergli di porre fine a Vega finché il suo corpo regge... ma per reggere ha bisogno della mente, che sembra essere da un'altra parte, così tesa a pensare al poco tempo che resta da non riuscire a goderlo.
La reazione di Hikaru è quella istintiva di chi è accanto a una persona malata: proteggerla, schermarla... e insieme farle pesare la sua diversità, proprio quello di cui un malato ha meno bisogno. Per assurdo, gli sbraiti di Danbei e la durezza del lavoro sono un aiuto, un modo per sottrarsi ai pensieri che arrivano quando la mente è libera di vagare: pensieri contrastanti, che fanno paura ma con i quali Daisuke deve venire a patti se vuole riuscire a portare a termine il suo compito.
La scena della corsa in moto sulle note di Daisuke no Barado è anche per me una delle più toccanti dell'anime (quante volte mi sono chiesta perché non sia stata disegnata meglio...): mi è sempre sembrato che la musica struggente accompagnasse Daisuke nella sua corsa a riconciliarlo con il suo destino, a renderglielo accettabile; a consolarlo di dover abbandonare ciò che ama ricordandogli che potrà continuare ad esistere solo se lui non cederà all'autocommiserazione.
Le parole di Daisuke quando parla della ferita con il padre sono quelle che ci si aspetta dall'eroe teso solo alla vittoria sul nemico ad ogni costo: quella corsa in moto è l'unico momento in cui ci è concesso immaginare il suo sgomento di fronte alla fine che si avvicina. In questo racconto hai saputo disegnare l'impatto che la notizia del risveglio della cicatrice ha avuto su Daisuke, in modo realistico e coerente con la sua personalità: ed al tempo stesso hai mostrato l'inizio dell'evoluzione di Hikaru da ragazzina innamorata a donna pronta a sostenere l'uomo che ama e a lottare accanto a lui.
Mi è piaciuto moltissimo, brava! :clap: :clap: :clap:
 
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