CITAZIONE (calatea4 @ 12/11/2015, 14:35)
A me l'onore di iniziare il thread dei commenti!
Il desiderio che lei lo chiami con il suo nome terrestre è legittimo. La ragazza mostra tutta la sua forza nel chiamarlo più volte Daisuke. Per lei sarà sempre così.
Tenero il finale, molto.
Complimenti!
Grazie! E' un
onorone per me essere commentata!
Proprio quel desiderio era ciò che mi ha colpito nell'osservazione di Gerdha, che mi è rimasta impressa ed è stata la scintilla iniziale del raccontino. Sì, lei è forte; allo stesso tempo però, ha bisogno di rassicurarsi e lo fa così, ripetendo il suo nome terrestre, quasi a dire che è un'identità che non passa, che non sarà messa in secondo piano da nulla. Il finale: -sospirone...- lui è sempre protettivo, direi paterno, anche mentre si trova in piena crisi personale. E questo può dar luogo a situazioni e gesti mooolto teneri.
Sono contenta che ti sia piaciuta!
CITAZIONE (shooting_star @ 12/11/2015, 16:00)
In un nome può esserci tutta una storia: e se i morti reclamano Duke, la Terra ha bisogno di Daisuke. Daisuke che sembra forte, ma è tormentato dai suoi incubi, e che dando finalmente voce al suo passato può cominciare a comprenderlo, forse, col tempo, ad accettarlo.
E' vero! E chi ha due nomi porta in sè due storie. Il problema è fare di questo un motivo di forza, non di debolezza. Insomma, bisogna integrarle le proprie storie e lui, anche con l'aiuto di Hikaru, lentamente ci riesce. In fondo, è Duke che combatte, perchè ne ha la capacità, la forza, il senso del dovere; ma è anche Daisuke, perchè ne ha la motivazione profonda, proteggere le persone
vive che egli
attualmente ama. Un po' difficile combattere solo
in memoriam, più realistico lottare per il futuro di qualcuno...
CITAZIONE (josomeda @ 12/11/2015, 16:46)
Il primo passo di un grande rapporto, qualunque esso voglia essere secondo i nostri canoni e punti di vista: si esce dal mare dei segreti e si inizia ad affrontare insieme un passato fatto di dolore e tormenti che devono essere elaborati, non sepolti, per poter crescere.
I personaggi sono vivi, veri, sentiti: in una parola li hai presi e fatti tuoi, ora a te l'ingrato compito di dare ancora loro voce e anima in futuro.
Noi siamo qui, aspettiamo speranzosi e pronti a leggere
Grazie! Era proprio questo che volevo raccontare. In fin dei conti, è la crisi dell'ep.1, ma qui c'è una che lo sta a sentire, Actarus non urla solo alla luna... e questo può essere l'inizio di un rapporto serio. Sono contenta di essere riuscita a trasmetterlo. Voce e anima in futuro? Argh! Speriamo... Mi metto ad aspettare un'altra scintilla... Chissà se arriverà... Non chiamate la forestale...
CITAZIONE (pianetaazzurro @ 12/11/2015, 21:20)
Shooting mi ha rubato le parole
CITAZIONE
...qui le droghe sono altre e la dipendenza da ff è perniciosa...unica cura, una seconda (e terza, e quarta, ecc.) dose di racconti...
... mai parole furono cosi vere...sono enfatica lo so, ma siccome sono in una fase acuta e tralascio "tutto" per il bisogno spasmodico di scrivere, non posso che confermare questa dipendenza (... è come l'actarussite, alla quale non credo che tu sia immune... qui le cronicizzazioni sono all'ordine del giorno.)
Tornando alla tua breve ma intensa FF complimenti. Diretta, descrittiva e "schietta". Trasmetti immagini ed emozioni. Due in particolare le frasi che mi sono piaciute
CITAZIONE
Ha paura di fissare i suoi occhi in quelli di lui. Quel colore del cielo d’estate, quando sorgono le prime stelle, è scomparso, ora si intuisce solo un abisso oscuro.
... gli occhi di lui sono assassini
E questa
CITAZIONE
Le è grato di aver dato ascolto alla sua disperazione. Anche lei, di non aver respinto la sua consolazione.
... difficile pensare che non siano destinati a diventare una coppia!!!
Beata te! Come ho detto a Joso, io aspetto la scintilla... Però la dipendenza passiva ce l'ho tutta quanta: ancora, ancora ff per favore! Per fortuna che stavolta tra le ultime due ff "toste" è passato poco tempo!!!
La prima frase l'ho aggiunta alla fine, è un'eco della tua poesia che risuonava nella mia mente malata di actarussite...
E la seconda mi sembrava importante, un po' il senso di tutto: sfogarsi va bene, ma se qualcuno ti sta a sentire e ti risponde, è bene pure accettare la risposta e farne tesoro... aiuta a crescere e aiuta in tutti i rapporti!
CITAZIONE (H. Aster @ 12/11/2015, 23:13)
Siccome gli altri hanno già detto molte cose che condivido, metto il punto sullo stile. Confesso (non è una critica, solo un problema mio!) di amare poco i racconti al presente. In genere mi disturbano, li trovo pesanti; qui non è successo, per cui complimenti! Uno stile leggero, che non vuol dire inconsistente, è una buona garanzia.
Mi ha colpito la scelta di specificare il tono con cui vengono pronunciate le frasi, quasi un'indicazione teatrale: a dire il vero faccio spesso anch'io la stessa cosa, pare di sentire e vedere il personaggio parlare, muovere le mani e il viso.
Mi è piaciuto molto; e bada, sono tutto fuorché una malata di actarussite!
Complimenti, benvenuta in fan section! Eccellente esordio.
Grazie Aster! Mi fa molto piacere aver superato, in un certo senso, il vaglio di una tua preferenza personale che di per sè mi era "avversa"! Accidenti, non me l'aspettavo.
Per le indicazioni sul tono di voce: sì, è vero, mi piaceva immaginare la scena uditivamente e non ho trovato di meglio che fare così. Ho sempre un po' temuto di appesantire, per esempio, di spezzettare troppo il dialogo, però se non è successo, sono contenta. Ricordo che, tra le prime letture dal forum, ci fu la "ff non domestica", il finale di Stella di Fleed. Mi aveva proprio colpito la resa in forma di sceneggiatura, anche con le indicazioni relative a voce e posture dei personaggi, mi aiutava molto a immaginare le scene e a sentirmici immersa.