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Guerre Stellari, dietro le apparenze, Thread per commenti, discussioni ecc.

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view post Posted on 4/5/2018, 12:43     +1   -1
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Grand Pez di Girella

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Le mie elucubrazioni sono qui https://gonagai.forumfree.it/?t=75623693, per non fare confusione per favore scrivete solo in questo thread se volete commentare, condividere le vostre idee ecc. Grazie :wub:
 
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view post Posted on 15/5/2018, 00:10     +1   -1
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Fratello di Trinità e Bambino

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Risposta veloce perchè il tempo è tiranno (ma conto di ritornare su alcuni argomenti che hai trattato, come Leia e Obi Wan): nessuno mette in dubbio il fatto che Kylo sia una carogna e che ne abbia combinate come il nonno, se non peggio (in realtà non conosciamo TUTTA la carriera di Vader, e in vent'anni e passa chissà cosa non avrà commesso).
Il problema di Kylo è che, nonostante tutta la sua cattiveria, non ha ancora deciso cosa farà da grande: ed è questo a dargli quell'aria, come dici tu, da mezza tacca.
Bisogna capirlo: è buono, e vorrebbe tanto essere cattivo, ma non gli riesce... e allora ne combina di spaventose, nel tentativo di emulare il nonno - che non sarà proprio fierissimo di lui, dato che si era convertito... ma questo punto, Kylo sembra non tenerlo presente.

Credo siano proprio i dubbi adolescenziali, il non voler risolverli, il voler essere quel che non è, il rifarsi a un modello non del tutto corrispondente al vero, la mancanza di coraggio di accettarsi a rendere "mezza tacca" Kylo, che nonostante tutte le sue indubbie carognate non ha la malefica grandezza del nonno, dell'Imperatore e nemmeno di Dooku, di Tarkin o di Darth Maul. Arrivo a dire che come cattivo trovo più rispettabile persino Jabba; Kylo mi ricorda tanto uno di quei ragazzi sbandati e indecisi capaci solo di distruggere e non di costruire, nel bene o nel male. Tanto grigio, insomma, e niente bianco o nero. In questo senso, sì, Kylo è un personaggio figlio della nostra epoca; ma confesso che a tanta indecisione e incoerenza preferisco un sano, convinto cattivo. Gli ignavi, babbo Dante li aveva schiaffati nel Limbo, perché nemmeno Satanasso li voleva attorno.

Insomma, più penso a Kylo più lo vedo scontrarsi col muro di fondo di un vicolo cieco, in cui si è cacciato da solo e da cui non vuol trovar modo di uscire.
 
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view post Posted on 15/5/2018, 09:54     +1   -1
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Grand Pez di Girella

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Guarda, è buffo che tu menzioni Dante; ci pensavo anch’io ultimamente. E dico subito che questa è una mia interpretazione personale, forse molto azzardata; naturalmente non so cos’abbiano in mente gli autori per l’ultimo episodio, questa è solo una mia congettura.

Come già detto nell’altro thread, credo di capire piuttosto bene come funziona la mente di Kylo alias Ben; è molto simile alla mia. E se ho ragione e non sto prendendo una cantonata galattica, basterà che Rey gli dia un minimo di incoraggiamento perché lui attraversi un inferno dantesco in andata e ritorno, solo per esserle vicino. E alla fine probabilmente non vorrà neppure conquistarla ma si accontenterà della sua compagnia.

IMHO. Esperienza personale, più che altro. Comunque mi aspetto risvolti interessanti... :innocent.gif:
 
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view post Posted on 15/5/2018, 18:26     +1   -1
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Un paio di cose veloci.

Non sono convinto che Obi Wan e Joda abbiamo sbagliato a nascondere a Luke la verità sul padre, quando Luke incontra Obi Wan la prima volta non era abbastanza maturo per digerire una simile notizia, probabilmente non gli avrebbe creduto, poi Obi Wan stesso dicendo che suo padre era un buon amico sottointendeva che per lui Anakin fosse una buona persona (Come si vede nella serie The clones War, serie di cartoni canonici) e che Vader fosse un entità malvagia che ha sconfitto e preso il controllo di Anakin, poi è lo stesso Obi Wan che non vuole che Luke vada da Veder non essendo pronto, probabilmente una volta finito l'addestramento gli avrebbero detto la verità perchè ormai Luke sarebbe stato abbastanza maturo per portarne il peso, inoltre ne Obi Wan e be Joda parlano mai di uccidere Veder, ma di confrontarsi, che ha vari significati.

Per quanto riguarda la forza, non ci sono solo il lato chiaro e scuro, hai cartoni di Rebels, altre serie canonica con soggetti di Lucas, si viene a sapere che esiste una creatura chiamata Bendu, che dice di stare a metà tra il lato chiaro e scuro, e di seguire i voleri della forza.

Dì Faded non sappiamo cosa abbia combinato in vent'anni, in rebels di sé che ha addestrato vari inquisitori (Se ne vedono 4 ma si sa che sono di più, dato che se non ricordo male, una dice di chiamarsi sorella 7) nelle arti dei Sith, e li ha mandato in giro per la galassia alla ricerca di Jedi sopravvisuti.
 
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view post Posted on 15/5/2018, 18:58     +1   -1
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Fratello di Trinità e Bambino

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Parliamo di Obi Wan... :)

Per ogni capitolo, cito il tuo testo, poi rispondo di volta in volta.

La minaccia fantasma
- Obi-Wan si assume personalmente il compito di allenare Anakin come Jedi, anche se lui stesso ha appena finito l’apprendistato. Lo aveva promesso a Qui-Gon nel momento della sua morte, ma si riconosce anche la sua convinzione di essere abbastanza saggio e intelligente per educare un bambino potentissimo con la Forza, e di cui tutti gli altri Jedi già sospettavano che potesse trattarsi del Prescelto.


In realtà, era stato Qui Gong a voler addestrare Anakin; morendo, prega Obi Wan di farlo, e si capisce che il giovane, legatissimo al suo maestro, si senta vincolato a quella promessa. Non vedo presunzione o arroganza, solo il voler mantenere la sua promessa. In più, era cosciente che nessun altro Jedi si sarebbe occupato di Anakin, vissuto da tutti come un pericolo e una "rogna": Obi Wan aveva contribuito a portar via il bambino da Tatooine. Che ne sarebbe stato di lui, se non fosse stato addestrato?
In più, Yoda in persona, pur a malincuore, gli dà il suo assenso. Onestamente, avrei trovato più giusto che fosse proprio lui, il più dotato di midichlorian dopo Anakin, ad occuparsi di lui; invece il compito tocca a Obi Wan, con le conseguenze che sappiamo.

L’attacco dei cloni
- Obi-Wan non dimostra nessun rispetto per le capacità di Anakin e continua a tenerlo nell’ombra invece di trattarlo a pari merito; il che nutre la frustrazione del suo padawan. L’atteggiamento del maestro Jedi sembra basato in prima linea su invidia e arroganza, che gli impediscono di accettare che Anakin è molto più dotato di lui.


Più che scarsa mancanza di rispetto, quello di Obi Wan sembra il tentativo di far stare il suo irrequieto e ribelle padawan al suo posto.
Padawan, ripeto: quindi, non poteva essere ancora alla pari col maestro. Purtroppo, Anakin dimostra un ego smisurato e un'incrollabile fiducia nei propri poteri: questo lo rende insofferente e ribelle. Non capisce che sono proprio la sua arroganza, l'impulsività, l'irascibilità e la cocciutaggine i suoi peggiori nemici... aggiungiamo anche il suo bisogno di lodi, ben sfruttato da Palpatine, e abbiamo il quadro completo di questo giovane dotatissimo ma profondamente immaturo, che contrariamente all'altrettanto giovane Spider Man non ha mai imparato che da grandi poteri derivano grandi responsabilità.
Obi Wan non mi è mai sembrato mosso da invidia o arroganza: lo vedo se mai molto preoccupato per il suo padawan, la cui immaturità coniugata a poteri immensi lo rendono una vera e propria bomba ad orologeria.
Obi Wan, insomma, sembra alle prese con un compito davvero troppo immane per lui.

- Anakin ha degli incubi ricorrenti riguardo alla madre. Obi-Wan gli proibisce di andare ad aiutarla dicendo che uno Jedi non deve avere attaccamenti alle persone e invece obbedire alle istruzioni e le decisioni del suo maestro e del Consiglio. Alla fine Anakin è accompagnato da Padmé a cercare sua madre; i suoi incubi si rivelano fondati, la trova moribonda, torturata e non può più fare nulla per lei. Frustrazione e odio esplodono in Anakin facendogli trucidare l’intero villaggio dei tusken che l’avevano rapita.

Corsi e ricorsi... anche Luke si troverà in una simile situazione... il giovane, ancora troppo fragile, che si espone al pericolo del Lato Oscuro. Non vedo spietatezza in Obi Wan, solo ferrea logica: nonostante lo strazio per la madre, Anakin avrebbe dovuto evitare di lasciarsi andare alle passioni. Ancora una volta il giovane fa di testa sua, e compie così il suo passaggio al Lato Oscuro.

La vendetta dei Sith
- Anakin non è accettato come maestro dal Consiglio degli Jedi perché „troppo giovane”. Di rimando, nessuno sembra mai chiedersi se Obi-Wan non era forse troppo giovane, inesperto e immaturo per educare Anakin. (Interessante anche il fatto che l’unico a chiamarlo “Maestro Skywalker” sia il bambino Jedi che si rivolge a lui prima dello sterminio.)


L'impressione è che la scusa "troppo giovane" nasconda l'amara verità "troppo immaturo". Anakin appare ancora una volta irascibile, presuntuoso, arrogante: ben lontano dal Jedi pacato che avrebbe dovuto essere... in confronto a lui, l'altrettanto giovane Obi Wan che aveva preso il piccolo Any per allievo appare molto più maturo e riflessivo.
Immagino che per il bambino Jedi quel giovane così versato nella Forza apparisse come un maestro.

- Obi-Wan segue Padmé sul pianeta Mustafar di nascosto. Si scopre per proteggere la donna incinta, noncurante del fatto che Anakin gli ha tolto la fiducia e che si sta intromettendo tra marito e moglie, con conseguenze fatali.


Ancora una volta, Obi Wan si trova in una situazione difficile: il legame tra Padme e Anakin non dovrebbe esistere, e figuriamoci il matrimonio! In quella situazione si trova preso tra l'affetto che prova per i due giovani e il senso del dovere che lo spingerebbe a cercare di far troncare quel legame. Che doveva fare? Far finta di nulla, denunciare, demandare ad altri il problema...? Sceglie di proteggere Padme. Non aveva certo l'autorità o il potere di tenerla lontana dai guai.

- Obi-Wan finisce il duello finale con il suo padawan tranciandogli le gambe e lascia Anakin a morire mezzo bruciato dalla lava. Non solo non ha la clemenza di dargli il colpo di grazia, lo abbandona con parole piene di astio. Ricordiamoci del suo addio con Qui-Gon: il vecchio maestro Jedi gli aveva lasciato un compito e lo aveva accarezzato. Obi-Wan abbandona Anakin all’orribile destino di cui è in gran parte responsabile, e - ironia peggiore di tutte - al trovarlo in quello stato è Palpatine a chinarsi per un attimo su Anakin e sfiorargli la fronte.

Obi Wan non avrebbe mai voluto fermare il suo padawan, e lo dice chiaramente a Yoda: avrebbe affrontato l'Imperatore, piuttosto. Cioè, sarebbe morto. Yoda gli fa capire che solo lui aveva qualche possibilità di farlo (e perchè non l'ha fatto lui, più possente di Obi Wan?).
Durante il duello, Obi Wan cerca di dissuadere Anakin di attaccarlo: "Sono più in alto, il vantaggio è mio".
Ancora una volta, Anakin fa stupidamente di testa sua: si sente superiore al maestro, pensa forse che le regole comuni per lui non valgano... e Obi Wan fa quel che deve fare.
Non del tutto, però: non riesce a finirlo. Se Anakin è straziato nel corpo e urla tutto il suo furore ("TI ODIO!!!"), Obi Wan è distrutto nell'anima: le sue non sono parole di astio ma di dolore totale. Lui aveva davvero voluto bene ad Anakin, mai avrebbe voluto fare quel che ha fatto: ancora una volta, un compito troppo gravoso per lui.

- Avendo lasciato in vita Anakin, Obi-Wan dà a Palpatine la possibilità di recuperare il sopravvissuto, creare Darth Vader e riuscire così con il suo piano.

Se ne va senza ucciderlo e causa la nascita di Darth Vader: ma lui da subito aveva detto di non poter uccidere Anakin. Yoda aveva preteso troppo da lui.
Palpatine non mi sembra carezzare la fronte di Anakin: lo tocca per vedere se è ancora vivo, IMHO...

Una nuova speranza
Leia si era rivolta a Obi-Wan con il suo messaggio, chiedendogli disperatamente di aiutarla in qualità di sua ultima speranza. Obi-Wan trova l’occasione per collegare il legame con Luke e abbandonare Tatooine insieme con lui, avvicinandolo ai misteri della Forza.
Quando si trovano insieme sulla Stella della Morte, abbandona Luke, Han e Chewbacca per seguire la sua propria causa, quella di chiudere il conto con Vader. Disattiva il raggio magnetico della Morte Nera, ma effettivamente non muove un dito per Leia.


Quando riceve il messaggio di Leia, Obi Wan fa quel che la principessa gli chiede: non salvarla, ma portare C1 su Alderaaan. Finiscono sulla Morte Nera, ma lui non sa che Leia si trova lì (in Leia la Forza è latente al punto che né Vader, né l'Imperatore e nemmeno Obi Wan la percepiscono). Obi Wan fa quel che gli altri non possono fare: raggiungere e disattivare il radiofaro. Ve li immaginate Han e Chewie passare furtivi per i corridoi, distogliere l'attenzione dei soldati...? E Luke ancora non poteva manipolare menti deboli. Solo lui, Obi Wan, poteva riuscire: per la salvezza della Ribellione, dovevano partire al più presto.
Fa comunque qualcosa per Leia e gli altri: ne protegge la fuga duellando con Vader e facendosi uccidere. Piccolezze.

L’Impero Colpisce Ancora
- Obi-Wan compare sotto forma di spirito Jedi alla partenza di Luke da Dagobah e lo avverte con insistenza di tenersi lontano dal Lato Oscuro. Armato della convinzione del proprio ruolo di „guerriero per la giustizia”, Luke soffre un’orribile trauma quando apprende, senza esservi minimamente preparato, che colui che aveva sempre veduto come il suo peggior nemico è in verità suo padre, l’uomo che aveva mentalmente stilizzato come un eroe. Dopo di che Luke si getta nel vuoto dove avrebbe facilmente potuto trovare la morte.
- Profondamente disilluso, Luke si chiede ripetutamente perché il suo vecchio maestro gli aveva detto che Vader aveva ucciso Anakin, mentre in verità si trattava della stessa persona. Se avesse vinto il duello con Vader riuscendo a ucciderlo, sarebbe divenuto un patricida senza neppure avvedersene.

In realtà, è Luke a voler affrontare Vader: Yoda e Obi Wan cercano inutilmente di dissuaderlo. Troppo presto... temono si ripeta quel che era accaduto ad Anakin, che si era trovato a contatto col Lato Oscuro quando ancora non era pronto a reagire.
In più... Obi Wan trascorre in realtà pochissimo tempo con Luke. Come poteva dirgli "Tuo padre? Beh, aveva iniziato bene, poi si è rivelato uno stupido e una carogna, non sono riuscito a farlo fuori e adesso imperversa per tutta la galassia facendo macelli..."
No. Non poteva. Così ha cominciato a dirgli quel che Luke poteva sentire: poi gli avrebbe detto la verità completa.
Purtroppo, non ce n'è stato il tempo.

Il Ritorno dello Jedi
- Obi-Wan appare nuovamente sotto forma di spirito e trova una scusa molto „saggia” (i.e., la verità non è che un punto di vista) invece di accettare il suo madornale errore di non avere detto a Luke la verità. Non si prende nessuna responsabilità, neppure da morto!, anche se il suo allievo ha rischiato di morire per causa sua, il che avrebbe anche significato la fine della speranza di pace per la galassia.

Non è questione di responsabilità: Luke aveva affrontato Vader contro il parere di Yoda e Obi Wan, e papino stesso gli aveva detto la verità. Diciamo che per certi versi Luke si è comportato impulsivamente come Anakin: per fortuna, lui la lezione l'ha imparata.

- Vuole accollargli un compito ancora più arduo: quello di uccidere il proprio padre, seppure a Luke l’idea del patricidio incuta orrore.

Obi Wan aveva dovuto commettere quel che per lui era un fratricidio, visto che amava Anakin come un fratello... e non c'era nessun altro che potesse avere speranze contro Vader, purtroppo. Decisione durissima ancora una volta.

- Nella scena della Sala del Trono Luke, che non ha mai imparato a controllare le sue passioni in base agli avvertimenti di Obi-Wan, ha un eccesso incontrollato d’ira che per poco non lo trascina al Lato Oscuro, finché si avvede di ciò che sta accadendo dentro di lui dopo avere tranciato la mano protetica di Vader. Quando Luke infine si rivolge all’Imperatore proclamandosi uno Jedi e rifiutandosi di stare al suo fianco, questo non è fondato su altro che un casuale colpo di fortuna - il fatto che anche Vader aveva perduto la mano destra, formando una terribile parallela con suo figlio.


Qui Luke fa quel che suo padre non aveva fatto: restare calmo, resistere alla furia e non cedere. Mette in pratica quel che gli hanno insegnato i suoi maestri, insomma, mentre papà non faceva che ignorarli e far di testa sua, senza mai imparare dai propri errori.
Non vedo solo un caso nella decisione di Luke di non seguire l'Imperatore: se fosse stato impulsivo come papà, probabilmente la vista della mano meccanica non l'avrebbe fermato.

Gli Ultimi Jedi
- A lungo termine, Obi-Wan è responsabile del fallimento di Luke come maestro Jedi; questo non ha saputo allenare suo nipote dato il suo perenne rifiuto, influenzato dal suo vecchio maestro, di riconoscere il diritto di esistenza del Lato Oscuro. E la galassia si trova nuovamente in guerra.


Allenando Kylo, Luke si accolla un compito probabilmente superiore alle sue forze; in questo, assomiglia molto a Obi Wan, che di rogne ne aveva avute anche troppe. Kylo è problematico in maniera diversissima da Vader, e forse Luke non riesce a cavarsela con quel garbuglio di dubbi e pulsioni che è suo nipote. Penso che il timore di veder spuntare un altro Vader sia stato troppo: Luke si è lasciato sopraffare dalla paura, e il Lato Oscuro ha trionfato in lui.
IMHO, ho sempre avuto l'impressione che fosse diventato cavaliere Jedi troppo presto, e che abbia sottovalutato il pericolo.
Voler annientare del tutto l'Oscurità è un errore molto umano e, temo, condivisibile. Ci vuole una saggezza davvero superiore per arrivare a questo, e non mi sento di gettare addosso a Obi Wan anche questo fardello. Ne ha già abbastanza.
 
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view post Posted on 17/5/2018, 13:39     +1   -1
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Grand Pez di Girella

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@ Merlino
CITAZIONE
quando Luke incontra Obi Wan la prima volta non era abbastanza maturo per digerire una simile notizia

Guarda, questo è certamente vero e inizialmente ho pensato sempre anch’io che fosse quello il motivo. Ma perché non dire „La storia di tuo padre è lunga e complicata, te la spiegherò un’altra volta?“ Perché una balla tanto grossa? Ormai mi sembra pura e deliberata manipolazione.

CITAZIONE
inoltre ne Obi Wan e be Joda parlano mai di uccidere Veder, ma di confrontarsi, che ha vari significati

È stata l’idea di Luke quella di convertirlo; loro non vedevano alternative. Ricorda il dialogo tra Obi-Wan e lui nel terzo film:
„Non ucciderò mai il mio stesso padre.“
„Allora l’Imperatore ha già vinto.“
In fondo Luke era spacciato: o quei due lo uccidevano, o lui si lasciava convertire al Lato Oscuro, o doveva uccidere Vader e commettere un patricidio. Per fortuna era così sorretto dalla Forza da capire di poter ancora salvare Anakin.

CITAZIONE
Per quanto riguarda la forza, non ci sono solo il lato chiaro e scuro

Non ho seguito le serie canoniche come Rebels o Clone Wars, mi irrita il design (anche se il soggetto mi interesserebbe). Quello che sto tentando di fare è analizzare la linea narrativa delle tre trilogie, e le loro concatenazioni.
Cercando un filo conduttorio, c’è la logica Trilogia Classica = vittoria del Lato Chiaro, Trilogia Prequel = Vittoria del Lato Oscuro. Ero rimasta un po’ sorpresa dallo sviluppo della trilogia sequel, ma cercando una logica, farebbe senso se questa volta i due lati si alleassero. Sto cercando di capire cosa ci vuole dire la storia; non intendevo dire che altre storie collegate alla saga siano inesatte.
 
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view post Posted on 17/5/2018, 16:04     +1   -1
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Grand Pez di Girella

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@ Aster
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Non capisce che sono proprio la sua arroganza, l’impulsività, l’irascibilità e la cocciutaggine i suoi peggiori nemici... aggiungiamo anche il suo bisogno di lodi.

Anakin è dotatissimo ma è un ex schiavo, e per anni non ha nessuno su cui fare appoggio se non il suo maestro (prima di rivedere Padmé). Cosa significa, “stare al suo posto”? Pretendere di essere meno di quello che è? Non è arroganza avvedersi delle proprie capacità, né voler essere apprezzato. Anakin dà sempre tutto (e quel tutto è molto), e viene sempre e solo criticato. Come dovrebbe fare a maturare, senza che nessuno lo apprezzi? Aspettare che la maturità caschi dal cielo?

All’inizio di La vendetta dei Sith Obi-Wan sembra essere cresciuto nel suo ruolo di maestro; ad esempio dice ad Anakin che è forte e saggio, ma che deve ancora portare pazienza. Purtroppo è tardi, c’è già troppa frustrazione accumulata. Anakin è una natura passionale, e non c’è nulla di sbagliato in questo; è continuare a dirgli di sopprimere le sue passioni ad avvelenare il suo spirito. L’autocontrollo è una cosa; sentirsi dire che la propria natura è bacata è disastroso per lo sviluppo personale.

CITAZIONE
nonostante lo strazio per la madre, Anakin avrebbe dovuto evitare di lasciarsi andare alle passioni.

La morte di Shmi è stata soprattutto una cosa: inutile. Obi-Wan ha ancora mancato di compassione. La compassionevole Padmé, nel sentire degli incubi di Anakin, reagisce in maniera molto diversa: gli propone di andare subito su Tatooine a controllare.
“Ma io ho il dovere di proteggerti…”
“Allora mi proteggerai su Tatooine.”
Sono arrivati troppo tardi; se avesse potuto salvare la madre invece di vederla morire (morte cruenta e insensata, per di più), Anakin non avrebbe preso quella brutta piega.

CITAZIONE
L’impressione è che la scusa „troppo giovane“ nasconda l’amara verità „troppo immaturo“. Anakin appare ancora una volta irascibile, presuntuoso, arrogante: ben lontano dal Jedi pacato che avrebbe dovuto essere...

Rimane il fatto che Anakin viene pubblicamente umiliato, e per l’ennesima volta, da coloro che dovrebbero essere i suoi amici e alleati. Non sopportano il fatto che alla sua età sia già così capace. Il nome “Anakin” significa “senza famiglia”; gli Jedi già lo invidiano, e sono doppiamente irritati dal fatto che venga da umili origini. L’invidia è una brutta bestia. E la frustrazione di certo non serve a rendere meno arrogante una persona.

CITAZIONE
In quella situazione si trova preso tra l’affetto che prova per i due giovani e il senso del dovere che lo spingerebbe a cercare di far troncare quel legame.

Nell’incontro con sua moglie Anakin brevemente si anima, rivediamo il giovane idealista di un tempo. La donna vuole convincerlo a mollare tutto e venire con lei, e quasi ci riesce. In quella subentra Obi-Wan, e Anakin si sente tradito. Aveva forse buone intenzioni, ma un tempismo pessimo; così l’ultima speranza di redenzione per Anakin se n’è andata. Anche lui tenta di convincerlo, senza successo; ma non voleva che lo facesse la donna. Credo che Obi-Wan abbia molto sottovalutato Padmé e il suo legame con il marito. Errore fatale.

CITAZIONE
Se ne va senza ucciderlo e causa la nascita di Darth Vader: ma lui da subito aveva detto di non poter uccidere Anakin.

No, lo ha lasciato a un destino peggiore della morte. Ucciderlo subito sarebbe stato più clemente che tranciargli le gambe e lasciarlo a bruciare vivo. Se gli voleva bene, non si è mai notato. Da dove si vede? Qualche volta si vede che lo apprezza, ma affetto? Mai visto.

CITAZIONE
In realtà, è Luke a voler affrontare Vader.

No, lui vuole andare a salvare i suoi amici. Non sa che su Bespine incontrerà Vader. I suoi maestri lo sospettano, ma non glielo dicono.

CITAZIONE
Allenando Kylo, Luke si accolla un compito probabilmente superiore alle sue forze

Vero, ma non immaginava la verità. Di Anakin si sapeva che fosse il Prescelto; Luke era ingenuo, Obi-Wan non aveva voluto vedere i propri limiti finché era troppo tardi.

Nel rivedere i sequel, alla fine ho sentito una gran pena per i due Force user. Santo cielo, sono due giovani, non dovrebbero avere il diritto di essere felici, di godersi un po’ la vita? Invece, solo pesi e responsabilità addosso. Va bene che quando si hanno responsabilità bisogna accettarle e farne il meglio, ma a scapito della propria vita? Gran brutta cosa, fare lo Jedi (o il Sith). Spero che quei due trovino qualche via di mezzo.

L’unico a mettere in dubbio gli insegnamenti degli Jedi e a parlarne con qualcuno (Rey) è Luke; lui stesso dice che era stato uno Jedi a educare e creare Darth Vader, ed è chiaro chi intenda. Luke è cresciuto oltre il suo vecchio maestro, e io lo ammiro molto per questo. Obi-Wan non ha mai neppure raggiunto, e di certo non oltrepassato, la grandezza di Qui-Gon, neppure durante gli anni in esilio dove di certo aveva abbastanza tempo per riflettere.

Non ho mai voluto dire che Obi-Wan fosse una persona di cattive intenzioni; di certo non lo interessano potere o violenza. Ma è molto più debole e meno ammirevole di quanto sembri a prima vista. Non desidero svilire il suo carattere, ma “metterlo al suo posto” (vedi sopra). Non è cattivo, ma è anche tutt’altro che saggio ed eroico.

La trilogia prequel è nata per spiegare la corruzione di Anakin al Lato Oscuro, tema centrale della saga. Colpa della sua arroganza? Certo. Colpa di quel serpente di Palpatine? Indubbiamente. Ma anche delle persone intorno a lui, ristrette di vedute e mancanti di compassione verso il loro prossimo.

Come già dicevo, Obi-Wan è la prova vivente che la via per l’inferno è lastricata di buone intenzioni… in questo caso, l’inferno del suo apprendista.
 
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view post Posted on 17/5/2018, 18:19     +1   -1
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L’impressione è che la scusa „troppo giovane“ nasconda l’amara verità „troppo immaturo“. Anakin appare ancora una volta irascibile, presuntuoso, arrogante: ben lontano dal Jedi pacato che avrebbe dovuto essere...

Rimane il fatto che Anakin viene pubblicamente umiliato, e per l’ennesima volta, da coloro che dovrebbero essere i suoi amici e alleati. Non sopportano il fatto che alla sua età sia già così capace. Il nome “Anakin” significa “senza famiglia”; gli Jedi già lo invidiano, e sono doppiamente irritati dal fatto che venga da umili origini. L’invidia è una brutta bestia. E la frustrazione di certo non serve a rendere meno arrogante una persona.


Continuo ad essere dell'idea che non sia l'invidia a muovere i Jedi "contro" Anakin, ma il timore: hanno per le mani un giovane dotatissimo ma profondamente immaturo (non stiamo qui a vederne i motivi) e quindi del tutto inaffidabile. L'impressione mia è che non sapessero come affrontare quell'anomalia - passami il termine, ma Anakin è qualcosa di totalmente a sé.

Errori? Senza dubbio, ma non commessi per malvagità/invidia/disprezzo per le origini umili (quest'ultima poi proprio non la capisco. Dove la vedi?).
Anakin è per i Jedi un a sorta di bomba pronta ad esplodere, e i loro tentativi di rimetterlo al suo posto, cioè il posto di un allievo dotatissimo, sì, ma non ancora maestro, sembrano volti più che altro a scongiurare il disastro.
Anakin, ripeto, è un'anomalia: gli Jedi lo affrontano come possono, ma non riescono ad insegnargli la calma, la saggezza che gli mancano. Loro mancano come maestri? Sicuramente sì, ma il loro allievo ha anche il torto di non voler imparare quel che per lui sarebbe fondamentale, autocontrollo e umiltà.

L'errore di autovalutazione di Anakin IMHO è questo: sono il più potente di tutti = sono un maestro.
Naturalmente il giovane ha bisogno di sentirsi apprezzato, ma chiede quel che non è possibile dargli: un titolo per cui non ha requisiti fondamentali come maturità, pacatezza e soprattutto pazienza. Un bravo maestro deve averne moltissima, e lui ne è sprovvisto. Obi Wan questo cerca di dirglielo e ridirglielo, ma lui tende sempre a non ascoltare "Tanto io sono bravo e non ho bisogno di quel che dici. Le regole che vanno bene a tutti per me non servono".
Errori gravissimi, che portano a veri e propri disastri... ho conosciuto personalmente una persona geniale che ragionava così. La sua totale mancanza di umiltà lo ha portato al disastro. Lui stesso è stato il proprio peggior nemico... e avrebbe potuto avere tutto.

Perchè Anakin dovrebbe essere un maestro? Per i poteri superiori? Ma un maestro è ben altro, non solo un individuo potente. Indubbiamente il giovane ha problemi enormi (e questa non è una colpa, sia ben chiaro): troppi, per poter insegnare a qualcun altro. Deve prima imparare lui stesso. Purtroppo si è talmente convinto di essere tenuto in scarsa considerazione, e qui c'è lo zampino di Palpatine, da non voler capire quella che è la realtà: poteri enormi richiedono maturità e saggezza.

Certo che Anakin è un tipo passionale, e sicuramente i sentimenti sono un pregio; non lo sono più quando vanno a scapito di riflessione e buon senso. Un esempio? Quando vuole affrontare da solo Dooku, sordo all'ammonimento di Obi Wan ("Lo affrontiamo insieme" "No, è mio!"). Risultato: sconfitta e una mano in meno, oltre alla ferita ricevuta da Obi Wan.

La morte della madre è sicuramente una spinta enorme verso il Lato Oscuro, e la musica in sottofondo lo sottolinea; data però la situazione tesissima e il continuo influsso malefico dell'Imperatore, direi che sarebbe stata solo questione di tempo: Vader era già latente in lui, ogni scatto d'ira, ogni disobbedienza, persino il legame segreto e proibito con Padme sono indici della sua presenza.

Anakin IMHO "doveva" cadere e poi risollevarsi: in questo modo dimostra di essere davvero il prescelto, colui che porta equilibrio nella Forza.
 
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view post Posted on 18/5/2018, 10:33     +1   +1   -1
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Fratello di Trinità e Bambino

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Ho letto i diversi interventi e devo dire che anche io apprezzo la nuova trilogia, non tanto per il personaggio del leader supremo Snoke, che risulta un po' riciclato dal vecchio imperatore e che esce di scena presto senza lasciare il segno, ma appunto per il personaggio di Kylo Ren che rappresenta un'alternativa al classico malvagio tragico bel tenebroso, ma che mostra tutte le sue debolezze, insicurezze il suo lato patetico e in una certa misura commedico.
A proposito della tipologia del "cattivo frignetta" e del doppiaggio italiano ho trovato questo intervento
https://www.themacguffin.it/focus/la-rivin...tivo-frignetta/
sia Kylo che Loki di Thor condividono lo stesso doppiatore italiano (David Chevalier) e alcuni punti in comune nella caratterizzazione e anche nell'aspetto fisico.
Mi viene spontaneo il collegamento in ambito giapponese con la figura ricorrente del cattivo bello e tormentato introdotto proprio dalle serie di Nagahama (es. Combattler e Daimos riproposte in dvd in edicola in tempi recenti) ma di cui forse l'esponente più illustre è Char Aznable di Gundam.
Da qui una considerazione particolare sull'evoluzione e l'ammodernamento del cattivo giovane e umanizzato che abbandona quei tratti perfetti e fascinosi anche nella tragicità tipici dello stile di racconto più serio e morigerato del passato per assumere quelli più tragicomici, farseschi e fortemente umani nella loro fragilità anche "spicciola" (da qui le definizioni di frignetta, viziato ecc..) per allinearsi allo stile dei racconti moderni.
In realtà il discorso è più ampio e sfaccettatto, io ho un po' generalizzato
 
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view post Posted on 18/5/2018, 18:09     +1   -1
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Fratello di Trinità e Bambino

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Parliamo ora di Anakin/Vader.

Per quanto segue, mi riferirò ad Any per indicare il personaggio da bambino, Anakin per il giovane e Vader... beh, per Vader.

Da sempre, IMHO uno dei punti negativi dei prequel era Christensen, che trovo inadatto a Vader: semplicemente, non mi torna. A parte il fatto che non mi piace lui fisicamente, quel personaggio proprio non mi va bene: "quello lì" nella mia testa non è Vader.

Credo d'aver finalmente compreso il motivo di questa mia avversione, e ho dovuto ricredermi: il problema non è Christensen, che continua a non piacermi, ma proprio il personaggio.

Procediamo con ordine.

Chi ha creato la storia ha dovuto agire come un autore di FF, facendo cioè muovere personaggi già esistenti; e il problema, a mio modestissimo parere, è proprio questo.

Vediamo ora Vader, che in qualche modo è il punto di partenza.
Come ci viene presentato?
Come una persona sicura di sé, spiccia, di poche e sferzanti parole, soggetto a collere gelide: lo vediamo minacciare, torturare, uccidere, ordinare nefandezze, il tutto mantenendo un signorile aplomb. Mai lo vediamo sconvolto dall'ira o preda di qualsivoglia sentimento travolgente; al limite la sua voce si fa davvero minacciosa, ma non ha scatti di collera inconsulti.

Nel primo dei prequel, troviamo Vader bambino: il giovanissimo Any è presentato come un personaggio davvero positivo (ci sta, il Lato Oscuro ancora non l'aveva ghermito).
Appare molto generoso e disinteressato, e assolutamente tranquillo su quali siano le sue capacità. Non perde mai la calma: davanti alle provocazioni di Sebulba, reagisce rimanendo pacato e facendo una battuta sarcastica ("Ci credo che tu non mi uccida, poi ti toccherebbe rifondere il valore di uno schiavo").

Questo bambino ha molto in comune col futuro Vader: scopi e ideali a parte, la stessa calma, lo stesso sarcasmo, la stessa sicurezza di sé, la stessa razionalità.

In mezzo, cos'abbiamo? Anakin.
Adesso, capisco che sia nel pieno del passaggio all'età adulta... capisco la frustrazione... capisco il dolore per la mamma, lo sconvolgimento ormonale, l'influsso malefico dell'Imperatore... capisco TUTTO.
Però il ragazzo agisce in maniera diametralmente opposta ad Any e Vader: collerico, focosissimo, impulsivo, irrazionale, irragionevole... Insomma, per quanto sia agitata e sconvolta, una persona agisce a modo suo: Any/Vader IMHO ci sta pochino con tutta questa passionalità sbandierata ed esposta.

Ragazzi, non voglio dire che il personaggio sia concepito male: semplicemente, questo non è Any o Vader. E' tutt'altra persona. Ecco perchè non mi torna.

Insomma: come se vedessimo Mizar trasformarsi nel Koji Kabuto dello Z per poi divenire Zuril.
Vi pare possibile?
A me, no.
 
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view post Posted on 18/5/2018, 19:13     +1   -1
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Fratello di Trinità e Bambino

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La verità alla base delle incongruenze credo che sia la natura di "maschera" dei personaggi, e il paragone con quelli di Goldrake è fortemente chiarificatore in tal senso.
Prendiamo ad esempio il bambino, in tutte le serie c'è ed ha più o meno le stesse caratteristiche o quasi : ammirazione per il protagonista, l'essere piagnucoloso e a volte un viziato, agire avventatamente ecc..Anche se esistono delle differenze da caso a caso (ad es. ho sentito spesso che Mizar è preferito da molti fans al più viziato Shiro), le caratteristiche specifiche del personaggio rimangono simili. Tante volte questi bambini cresciuto hanno dimostrato caratteristiche abbastanza differenti da quando erano piccoli, tanto che è difficile immaginare che siano la stessa persona (es. Burt di Ken il Guerriero che da ladruncolo furbastro diventa un coraggioso e "idealista" capo della resistenza).
Pensare uno Zuril adolescente è effettivamente difficile e soprattutto se deve svolgere il ruolo del protagonista (lo stesso Tetsuya ha subito un ingentilimento lungo gli episodi) e effettivamente Dart Vader nasce come un personaggio adulto di cui è difficile immaginare un'adolescenza.
Già il bambino saggio (o angelico o diabolico) è più facile da immaginare, ma volendo rappresentare un giovane che cede al lato oscuro è facile cadere nella tentazione di raffigurarlo passionale, instabile, deluso dai propri ideali ecc.. finendo per creare un personaggio totalmente distante dall'originale dimezzandone il fascino.
Forse è proprio Vader che non si presta ad essere rappresentato come un protagonista adolescente
 
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view post Posted on 18/5/2018, 21:07     +1   -1
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Devo dire che non ho mai avvertito il bisogno di conoscere il passato di Vader: il mistero IMHO fa parte del fascino dell'uomo con la maschera.
 
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view post Posted on 20/5/2018, 21:55     +1   -1
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Grand Pez di Girella

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D’accordo (mi rimbocco le maniche), ora farò del mio meglio per spiegare il mio punto. Sempre IMHO, naturalmente.

Ho sempre molto amato la trilogia classica di Guerre Stellari, ma francamente fino a pochi mesi fa non ci avevo mai pensato molto sopra. Bene contro Male, alla fine il Bene vince. Non avevo molto amato i prequel, sebbene non li trovassi da buttare come capita a molti fans.
È stato nel vedere i sequel, e a distanza di vent’anni, che ho cominciato a rimuginare e a vedere finalmente l’intera saga come un’opera completa, invece di una trilogia di successo che le altre due hanno maldestramente tentato di copiare. È una storia racchiusa, un puzzle con molte concatenazioni e parallele, e con un messaggio preciso. Ora vi dico qual è il messaggio secondo me - e dico e ripeto che è la mia opinione e interpretazione.

Il punto non è che alla fine il Bene vince sempre. Il punto è che l’amore vince sempre, e non intendo straziante amore romantico; ma compassione, comprensione, scambio di vedute, rispetto, comunicazione, legame con gli altri.

Cominciamo dai classici: perché Luke è l’eroe che (quasi) tutti ammiriamo - perché è uno Jedi e lo Jedi, che sta dalla parte del Lato Chiaro, vince sempre? No. I fans spesso vogliono vedere uno Jedi come una specie di supereroe dotato della Forza e con la spada laser come superarma. La vera superarma di Luke, se così vogliamo, è la sua natura compassionevole. Vuole salvare Leia senza neppure conoscerla, si avvede che il fuorilegge Han in fondo è buono, rischia il tutto per tutto per salvare suo padre. Non sono i suoi maestri a insegnarglielo, è la legge del suo cuore.

Ora capovolgiamo questo atteggiamento. Se la compassione rende forte ed eroica una persona, ciò che la rende debole e alla fine spietata deve essere la mancanza di compassione. Il che ci porta ad Anakin Skywalker.
Anakin è intelligente, buono e dotato, ma è un ex schiavo e non si sa neppure chi sia suo padre. Gli Jedi non lo sopportano sin dall’inizio e non vogliono avere tra loro, incuranti della teoria del Prescelto. Infine viene accettato, ma nessuno riconosce il suo potenziale. Obi-Wan lo tiene nell’ombra, non rispetta né il suo talento né i suoi sentimenti.
Anakin è un uomo di forti passioni e moltissima energia: ha bisogno di utilizzarle, altrimenti soffoca. Obi-Wan, come gli altri maestri Jedi, fallisce come Maestro perché il suo metodo è come coltivare un giardino e aspettarsi che crescano solo ciliegi, e insospettirsi se un giorno spunta un melo.

Guardiamolo nella sua unica scena “eroica”, all’inizio della Vendetta dei Sith: ha finalmente un compito, può usare le sue capacità, affrontare delle sfide. Sorride, è raccolto e sicuro di sé, si vede che è nel suo elemento.

Attached Image: This is Where the Fun Begins

This is Where the Fun Begins

 
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view post Posted on 20/5/2018, 21:56     +1   -1
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Grand Pez di Girella

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Poco dopo avviene la scena nel Consiglio degli Jedi, dove viene pubblicamente umiliato con il rifiuto di farlo Maestro Jedi nonostante adempia tutti i prerequisiti. Guardiamo il contrasto tra lui e gli altri Jedi: Anakin sembra un giovane principe in mezzo a tanti uomini mediocri.

Attached Image: Before the Jedi Council

Before the Jedi Council

 
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view post Posted on 20/5/2018, 21:59     +1   -1
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Grand Pez di Girella

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Gli Jedi, che nei classici avevamo considerato degli eroi, nei prequel ci vengono presentati come persone altezzose, distaccate e di vedute ristrette. Consideriamo Palpatine: il Sith si è trovato in mezzo agli Jedi per 15 anni senza che se ne accorgessero.
Tutto questo è perfettamente logico perché ci spiega il mondo che ha creato Darth Vader. Sarebbe stato troppo comodo e facile dire che la colpa era unicamente sua e del futuro Imperatore, invece questa storia offre una spiegazione filosofica e psicologica approfondita: mancanza di compassione, rispetto, interessamento verso il prossimo.

Aggiungiamo il fatto che uno Jedi non dovrebbe sposarsi: ancora, la condanna alla solitudine. Anakin amava molto sua madre, e quando apprende che sua moglie è incinta le dice che è il giorno più bello della sua vita. Anakin è un uomo di famiglia, ma non gli è ufficialmente permesso esserlo.
I dogmi degli Jedi vogliono contorcere la sua natura, invece di accettare che ha il diritto di esistere. Perché Padmé ama e creda in Anakin imperterrita, fino alla fine? Perché riconosce il suo buon cuore e sa che ha il potenziale di essere un grand’uomo. (Non diversamente dall’atteggiamento di sua figlia, più tardi, con Han Solo.)

E ora scendo su un piano un po’ personale. Da ragazza dovevo stare in un posto dove le persone erano molto al disotto di me riguardo a livello, educazione, intelligenza, ideali. Ma io venivo dall’Italia, e anche senza chiedermi nulla di me quasi tutti erano convinti che fossi una poveraccia venuta in un paese “civile” per trovare un futuro migliore. Non mi davo delle arie, ma neppure leccavo i piedi a nessuno. Così mi guadagnavo la reputazione di essere arrogante.
Conosco benissimo la situazione in cui si trova Anakin: le persone grette ti invidiano ancora di più se sei di più di loro mentre si aspettano che tu sia di meno in base alla tua provenienza. Non puoi fare un passo senza che te lo rinfaccino. Se questa è arroganza - vabbè, che ognuno interpreti come vuole.

Anche a me ha sempre irritato il contrasto tra Hayden Christensen e Lord Vader com’è alla fine, lo so, non è ben riuscito, ma nessuno ha mai detto che i prequel fossero perfetti. Ma non è quello il punto.
Il punto non è tanto far combaciare perfettamente una trilogia con l’altra: era spiegare il motivo per la creazione di Vader mostrandolo come una persona buona e dotata, vittima in gran parte del mondo in cui è cresciuto e vissuto. L’assenza di compassione è il tema della trilogia prequel (vittoria del Lato Oscuro), come la compassione era il tema dei classici (vittoria del Lato Chiaro).
 
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