Parliamo di Obi Wan...
Per ogni capitolo, cito il tuo testo, poi rispondo di volta in volta.
La minaccia fantasma
- Obi-Wan si assume personalmente il compito di allenare Anakin come Jedi, anche se lui stesso ha appena finito l’apprendistato. Lo aveva promesso a Qui-Gon nel momento della sua morte, ma si riconosce anche la sua convinzione di essere abbastanza saggio e intelligente per educare un bambino potentissimo con la Forza, e di cui tutti gli altri Jedi già sospettavano che potesse trattarsi del Prescelto.In realtà, era stato Qui Gong a voler addestrare Anakin; morendo, prega Obi Wan di farlo, e si capisce che il giovane, legatissimo al suo maestro, si senta vincolato a quella promessa. Non vedo presunzione o arroganza, solo il voler mantenere la sua promessa. In più, era cosciente che nessun altro Jedi si sarebbe occupato di Anakin, vissuto da tutti come un pericolo e una "rogna": Obi Wan aveva contribuito a portar via il bambino da Tatooine. Che ne sarebbe stato di lui, se non fosse stato addestrato?
In più, Yoda in persona, pur a malincuore, gli dà il suo assenso. Onestamente, avrei trovato più giusto che fosse proprio lui, il più dotato di midichlorian dopo Anakin, ad occuparsi di lui; invece il compito tocca a Obi Wan, con le conseguenze che sappiamo.
L’attacco dei cloni
- Obi-Wan non dimostra nessun rispetto per le capacità di Anakin e continua a tenerlo nell’ombra invece di trattarlo a pari merito; il che nutre la frustrazione del suo padawan. L’atteggiamento del maestro Jedi sembra basato in prima linea su invidia e arroganza, che gli impediscono di accettare che Anakin è molto più dotato di lui.Più che scarsa mancanza di rispetto, quello di Obi Wan sembra il tentativo di far stare il suo irrequieto e ribelle padawan al suo posto.
Padawan, ripeto: quindi, non poteva essere ancora alla pari col maestro. Purtroppo, Anakin dimostra un ego smisurato e un'incrollabile fiducia nei propri poteri: questo lo rende insofferente e ribelle. Non capisce che sono proprio la sua arroganza, l'impulsività, l'irascibilità e la cocciutaggine i suoi peggiori nemici... aggiungiamo anche il suo bisogno di lodi, ben sfruttato da Palpatine, e abbiamo il quadro completo di questo giovane dotatissimo ma profondamente immaturo, che contrariamente all'altrettanto giovane Spider Man non ha mai imparato che da grandi poteri derivano grandi responsabilità.
Obi Wan non mi è mai sembrato mosso da invidia o arroganza: lo vedo se mai molto preoccupato per il suo padawan, la cui immaturità coniugata a poteri immensi lo rendono una vera e propria bomba ad orologeria.
Obi Wan, insomma, sembra alle prese con un compito davvero troppo immane per lui.
- Anakin ha degli incubi ricorrenti riguardo alla madre. Obi-Wan gli proibisce di andare ad aiutarla dicendo che uno Jedi non deve avere attaccamenti alle persone e invece obbedire alle istruzioni e le decisioni del suo maestro e del Consiglio. Alla fine Anakin è accompagnato da Padmé a cercare sua madre; i suoi incubi si rivelano fondati, la trova moribonda, torturata e non può più fare nulla per lei. Frustrazione e odio esplodono in Anakin facendogli trucidare l’intero villaggio dei tusken che l’avevano rapita.Corsi e ricorsi... anche Luke si troverà in una simile situazione... il giovane, ancora troppo fragile, che si espone al pericolo del Lato Oscuro. Non vedo spietatezza in Obi Wan, solo ferrea logica: nonostante lo strazio per la madre, Anakin avrebbe dovuto evitare di lasciarsi andare alle passioni. Ancora una volta il giovane fa di testa sua, e compie così il suo passaggio al Lato Oscuro.
La vendetta dei Sith
- Anakin non è accettato come maestro dal Consiglio degli Jedi perché „troppo giovane”. Di rimando, nessuno sembra mai chiedersi se Obi-Wan non era forse troppo giovane, inesperto e immaturo per educare Anakin. (Interessante anche il fatto che l’unico a chiamarlo “Maestro Skywalker” sia il bambino Jedi che si rivolge a lui prima dello sterminio.)L'impressione è che la scusa "troppo giovane" nasconda l'amara verità "troppo immaturo". Anakin appare ancora una volta irascibile, presuntuoso, arrogante: ben lontano dal Jedi pacato che avrebbe dovuto essere... in confronto a lui, l'altrettanto giovane Obi Wan che aveva preso il piccolo Any per allievo appare molto più maturo e riflessivo.
Immagino che per il bambino Jedi quel giovane così versato nella Forza apparisse come un maestro.
- Obi-Wan segue Padmé sul pianeta Mustafar di nascosto. Si scopre per proteggere la donna incinta, noncurante del fatto che Anakin gli ha tolto la fiducia e che si sta intromettendo tra marito e moglie, con conseguenze fatali.
Ancora una volta, Obi Wan si trova in una situazione difficile: il legame tra Padme e Anakin non dovrebbe esistere, e figuriamoci il matrimonio! In quella situazione si trova preso tra l'affetto che prova per i due giovani e il senso del dovere che lo spingerebbe a cercare di far troncare quel legame. Che doveva fare? Far finta di nulla, denunciare, demandare ad altri il problema...? Sceglie di proteggere Padme. Non aveva certo l'autorità o il potere di tenerla lontana dai guai.
- Obi-Wan finisce il duello finale con il suo padawan tranciandogli le gambe e lascia Anakin a morire mezzo bruciato dalla lava. Non solo non ha la clemenza di dargli il colpo di grazia, lo abbandona con parole piene di astio. Ricordiamoci del suo addio con Qui-Gon: il vecchio maestro Jedi gli aveva lasciato un compito e lo aveva accarezzato. Obi-Wan abbandona Anakin all’orribile destino di cui è in gran parte responsabile, e - ironia peggiore di tutte - al trovarlo in quello stato è Palpatine a chinarsi per un attimo su Anakin e sfiorargli la fronte.Obi Wan non avrebbe mai voluto fermare il suo padawan, e lo dice chiaramente a Yoda: avrebbe affrontato l'Imperatore, piuttosto. Cioè, sarebbe morto. Yoda gli fa capire che solo lui aveva qualche possibilità di farlo (e perchè non l'ha fatto lui, più possente di Obi Wan?).
Durante il duello, Obi Wan cerca di dissuadere Anakin di attaccarlo: "Sono più in alto, il vantaggio è mio".
Ancora una volta, Anakin fa stupidamente di testa sua: si sente superiore al maestro, pensa forse che le regole comuni per lui non valgano... e Obi Wan fa quel che deve fare.
Non del tutto, però: non riesce a finirlo. Se Anakin è straziato nel corpo e urla tutto il suo furore ("TI ODIO!!!"), Obi Wan è distrutto nell'anima: le sue non sono parole di astio ma di dolore totale. Lui aveva davvero voluto bene ad Anakin, mai avrebbe voluto fare quel che ha fatto: ancora una volta, un compito troppo gravoso per lui.
- Avendo lasciato in vita Anakin, Obi-Wan dà a Palpatine la possibilità di recuperare il sopravvissuto, creare Darth Vader e riuscire così con il suo piano.Se ne va senza ucciderlo e causa la nascita di Darth Vader: ma lui da subito aveva detto di non poter uccidere Anakin. Yoda aveva preteso troppo da lui.
Palpatine non mi sembra carezzare la fronte di Anakin: lo tocca per vedere se è ancora vivo, IMHO...
Una nuova speranza
Leia si era rivolta a Obi-Wan con il suo messaggio, chiedendogli disperatamente di aiutarla in qualità di sua ultima speranza. Obi-Wan trova l’occasione per collegare il legame con Luke e abbandonare Tatooine insieme con lui, avvicinandolo ai misteri della Forza.
Quando si trovano insieme sulla Stella della Morte, abbandona Luke, Han e Chewbacca per seguire la sua propria causa, quella di chiudere il conto con Vader. Disattiva il raggio magnetico della Morte Nera, ma effettivamente non muove un dito per Leia.Quando riceve il messaggio di Leia, Obi Wan fa quel che la principessa gli chiede: non salvarla, ma portare C1 su Alderaaan. Finiscono sulla Morte Nera, ma lui non sa che Leia si trova lì (in Leia la Forza è latente al punto che né Vader, né l'Imperatore e nemmeno Obi Wan la percepiscono). Obi Wan fa quel che gli altri non possono fare: raggiungere e disattivare il radiofaro. Ve li immaginate Han e Chewie passare furtivi per i corridoi, distogliere l'attenzione dei soldati...? E Luke ancora non poteva manipolare menti deboli. Solo lui, Obi Wan, poteva riuscire: per la salvezza della Ribellione, dovevano partire al più presto.
Fa comunque qualcosa per Leia e gli altri: ne protegge la fuga duellando con Vader e facendosi uccidere. Piccolezze.
L’Impero Colpisce Ancora
- Obi-Wan compare sotto forma di spirito Jedi alla partenza di Luke da Dagobah e lo avverte con insistenza di tenersi lontano dal Lato Oscuro. Armato della convinzione del proprio ruolo di „guerriero per la giustizia”, Luke soffre un’orribile trauma quando apprende, senza esservi minimamente preparato, che colui che aveva sempre veduto come il suo peggior nemico è in verità suo padre, l’uomo che aveva mentalmente stilizzato come un eroe. Dopo di che Luke si getta nel vuoto dove avrebbe facilmente potuto trovare la morte.
- Profondamente disilluso, Luke si chiede ripetutamente perché il suo vecchio maestro gli aveva detto che Vader aveva ucciso Anakin, mentre in verità si trattava della stessa persona. Se avesse vinto il duello con Vader riuscendo a ucciderlo, sarebbe divenuto un patricida senza neppure avvedersene.
In realtà, è Luke a voler affrontare Vader: Yoda e Obi Wan cercano inutilmente di dissuaderlo. Troppo presto... temono si ripeta quel che era accaduto ad Anakin, che si era trovato a contatto col Lato Oscuro quando ancora non era pronto a reagire.
In più... Obi Wan trascorre in realtà pochissimo tempo con Luke. Come poteva dirgli "Tuo padre? Beh, aveva iniziato bene, poi si è rivelato uno stupido e una carogna, non sono riuscito a farlo fuori e adesso imperversa per tutta la galassia facendo macelli..."
No. Non poteva. Così ha cominciato a dirgli quel che Luke poteva sentire: poi gli avrebbe detto la verità completa.
Purtroppo, non ce n'è stato il tempo.
Il Ritorno dello Jedi
- Obi-Wan appare nuovamente sotto forma di spirito e trova una scusa molto „saggia” (i.e., la verità non è che un punto di vista) invece di accettare il suo madornale errore di non avere detto a Luke la verità. Non si prende nessuna responsabilità, neppure da morto!, anche se il suo allievo ha rischiato di morire per causa sua, il che avrebbe anche significato la fine della speranza di pace per la galassia.
Non è questione di responsabilità: Luke aveva affrontato Vader contro il parere di Yoda e Obi Wan, e papino stesso gli aveva detto la verità. Diciamo che per certi versi Luke si è comportato impulsivamente come Anakin: per fortuna, lui la lezione l'ha imparata.
- Vuole accollargli un compito ancora più arduo: quello di uccidere il proprio padre, seppure a Luke l’idea del patricidio incuta orrore.Obi Wan aveva dovuto commettere quel che per lui era un fratricidio, visto che amava Anakin come un fratello... e non c'era nessun altro che potesse avere speranze contro Vader, purtroppo. Decisione durissima ancora una volta.
- Nella scena della Sala del Trono Luke, che non ha mai imparato a controllare le sue passioni in base agli avvertimenti di Obi-Wan, ha un eccesso incontrollato d’ira che per poco non lo trascina al Lato Oscuro, finché si avvede di ciò che sta accadendo dentro di lui dopo avere tranciato la mano protetica di Vader. Quando Luke infine si rivolge all’Imperatore proclamandosi uno Jedi e rifiutandosi di stare al suo fianco, questo non è fondato su altro che un casuale colpo di fortuna - il fatto che anche Vader aveva perduto la mano destra, formando una terribile parallela con suo figlio.
Qui Luke fa quel che suo padre non aveva fatto: restare calmo, resistere alla furia e non cedere. Mette in pratica quel che gli hanno insegnato i suoi maestri, insomma, mentre papà non faceva che ignorarli e far di testa sua, senza mai imparare dai propri errori.
Non vedo solo un caso nella decisione di Luke di non seguire l'Imperatore: se fosse stato impulsivo come papà, probabilmente la vista della mano meccanica non l'avrebbe fermato.
Gli Ultimi Jedi
- A lungo termine, Obi-Wan è responsabile del fallimento di Luke come maestro Jedi; questo non ha saputo allenare suo nipote dato il suo perenne rifiuto, influenzato dal suo vecchio maestro, di riconoscere il diritto di esistenza del Lato Oscuro. E la galassia si trova nuovamente in guerra.Allenando Kylo, Luke si accolla un compito probabilmente superiore alle sue forze; in questo, assomiglia molto a Obi Wan, che di rogne ne aveva avute anche troppe. Kylo è problematico in maniera diversissima da Vader, e forse Luke non riesce a cavarsela con quel garbuglio di dubbi e pulsioni che è suo nipote. Penso che il timore di veder spuntare un altro Vader sia stato troppo: Luke si è lasciato sopraffare dalla paura, e il Lato Oscuro ha trionfato in lui.
IMHO, ho sempre avuto l'impressione che fosse diventato cavaliere Jedi troppo presto, e che abbia sottovalutato il pericolo.
Voler annientare del tutto l'Oscurità è un errore molto umano e, temo, condivisibile. Ci vuole una saggezza davvero superiore per arrivare a questo, e non mi sento di gettare addosso a Obi Wan anche questo fardello. Ne ha già abbastanza.