Zurigo galeotta, l'Insubria l'amore, passando per un fine settimana da amici in una baita nelle Alpi dell'alto Ticino...
C'é voluto un anno, perché stavo con un altro, il mio primo amore, ma come spesso accade, quando si sta finalmente insieme si scoprono degli altarini che spazzano via tutta la poesia (niente di che... perô il tutto si é "sgonfiato").
Lui (il mio attuale marito) era uno studente universitario modello, con le idee in chiaro (ammetto, ai tempi non le avevo, anzi...), mente scientifica ( che io non ho), silenzioso e taciturno (che io non sono). Tre anni in più di me ma stesso corso, perché lui era partito per l'America dopo che aveva lavoricchiato per pagarsi il viaggio... e tante altre cose che mi affascinavano proprio perché molto diverso da me.
Gli stavo antipatica, pare, perché parlavo troppo e sempre del mio ragazzo (vero!!), perché gli piacevo ma non ero il suo tipo (a suo dire!!
Facevo troppo bella ragazza di buona famiglia, precisina e senza mai lasciare niente al caso... mah! Forse era vero, ma mi sa che esagera!)... Poi arrivano gli esami di fine anno e io ero in crisi di tutto: un anno da schifo, una facoltà che non mi ispirava (volevo diventare dentista, che idea stramba), un ragazzo che mi aveva delusa e una città dura che vivevo come una violenza su di me e la mia personalità (Zurigo): volevo andarmene da li, ma non sapevo che fare.
Un giorno arriva lui, bello come il sole,
e mi dice che doveva lasciare per vari motivi quella città e tornare in Ticino, e mi butta là questa frase: "Perché non vieni a studiare medicina con me in Italia?" L'ho fatto, mi sono lasciata "trasportare" verso quella nuova avventura (ai miei genitori l'idea andava eccome, perché sarei potuta stare ancora a casa, senza il bisogno di cercarmi un appartamento ecc ecc...). E così le pratiche per l'iscrizione, la preparazione all'esame di ammissione l'abbiamo fatta assieme, in quell'estate del '91. Io tenevo quel che si suol dire il piede in due scarpe, ma ben inteso, con lui non c'era stato ancora niente, e non volevo ammettere a me stessa che me ne ero innamorata e che il ragazzo ufficiale dovevo lasciarlo perdere (non mi piace lasciare in genere). Facevo opera di autoconvincimento dicendo che non potevo interessare a quel tipo così diverso da me, e che mi sarebbe ben presto passata (
). Poi l'invito di un'amica in comune (anche lei aveva deciso di lasciare la facoltà a Zurigo) a trascorre tutti (il gruppetto che aveva trascorso l'anno assieme a Zurigo, sia quelli che avrebbero abbandonato la città, o la facoltà o che avrebbero continuato) un fine settimana nella sua casetta sull'alpe (si, proprio quella di Heidi...
), inizio settembre ...
Lui aveva l'auto (una vecchia Mazda della mamma) ed era passato a prendere me e un'altra persona. Mi sono seduta accanto a lui e siamo partiti. La musicassetta (eh si, c'era ancora il mangiacassetta nell'autoradio) era di Cocciante e galeotta fu "Un Cervo a Primavera". Ricordo che lui era vestito con camicia e pantaloni bianchi, il che gli donava un aspetto "Marines" che gli stava proprio bene
Il WE é passato come tanti, ma eravamo sempre vicini, qualche tenerezza (meglio dire carezza), qualche sguardo d'intesa... ricordo di aver pensato, mentre lo osservavo guidare, che "sembravamo già marito e moglie"... con il senno di poi ci avevo visto giusto!!!
Poi l'esame di ammissione all'Università, in cui lui ebbe un colpo non vedendomi sulla lista degli ammessi... eh ci credo, erano in ordine di graduatoria, dal voto più alto a quello più basso , e lui mi aveva cercata "sotto" di lui... non sopra!!!
Iniziano i corsi in ottobre, e lui scopre che avevo acquistato una cassetta di Cocciante uguale alla sua (vero... se non era una cotta quella!!!), e probabilmente questo gli ha dato quella sicurezza che attendeva da tempo per sferrare l'attacco finale!!! Un bacio di quelli da svenimento! Un casino perché mi ero detta che se in teoria potevo tenere il piede in due staffe (ehm...
), in pratica non me lo sarei mai perdonato... e così...
Vabbé, 1 laurea dopo e 11 anni dopo ci siamo finalmente sposati dopo un fidanzamento eterno ... poi é nato un figlio e altri non ne sono nati, abbiamo girovagato un po' a destra e a manca nelle zone francofone, ci siamo specializzati, abbiamo perso qualche genitore purtroppo e ... la vita continua, ... e chissà cosa ancora!!!