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CHARLOTTE

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view post Posted on 25/9/2019, 16:15     +1   +1   -1
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Grand Pez di Girella

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CHARLOTTE

Anno di uscita (in Italia) 1980
Produzione Nippon Animation
Episodi 30
Sigla La canzone di Charlotte - I Papaveri blu

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Questa serie entra a pieno titolo nel filone shojo, cioè dei cartoni animati a sfondo sentimentale (o, se si preferisce soap opera). E' inevitabile, guardandone gli episodi, provare la sensazione di un deja vu rispetto ad altre serie: alcuni caratteri sono ripresi da Candy Candy (la ricerca della verità sulle proprie origini), altri vengono mutuati da Heidi (ambientazione nella natura e rapporto con animali). La sceneggiatura è tipica della serie ideata per invitare alla lacrima facile lo spettatore, con un trama tutta la seguire, ma con finale quasi sempre prevedibile.


L'AMBIENTAZIONE

La serie ha due luoghi di ambientazione principali:

Inizia nel ranch del padre André, in Canada, dove la piccola Charlotte cresce con amici ed animali. I primi episodi descrivono questa realtà.
L'imbarco per la Francia spezza la serie in due: a Parigi Charlotte conosce il nonno e le madri, quella "finta" e quella vera. E' la parte centrale e più importante della serie.
Il ritorno in Canada, per restare con la madre e riprendere la vita di sempre.

Una lettera del Cavaliere sembra portare la data del 10 dicembre 1912 (così sembrerebbe). Questo vuol dire che Charlotte è nata ad inizio secolo.
L'unica automobile della serie è quella del medico che deve soccorrere Louis, il che confermerebbe che siamo già nel XX° secolo.

LA TRAMA

Charlotte, figlia di André Mombanc, vive con il padre da quando lui, deciso a lasciare Parigi e la vita aristocratica, decise di costruirsi una vita con la figlioletta, da poco nata dal matrimonio con la giovane Simone, allontanata dal padre per motivi di censo. La vita per Charlotte diventa subito ostica: un incidente in mare le fa perdere le tracce in una sola sera di entrambi i genitori. Così dovrà combattere da sola contro i soprusi dei signorotti del paese, desiderosi di accaparrarsi il ricco patrimonio lasciato dal nobile padre francese.

La svolta arriva dallo zio di Charlotte, Albert, persona senza troppi scrupoli, che la porta a Parigi, con le buone o con le cattive, per ordine di un nonno desideroso di vedere la nipotina dopo anni di silenzio. La permanenza in Francia si rivela una prigionia d'oro, con tanto di manovre subdole e giochi di potere della parentela dell'anziano nonno, il duca di Mombanc, che sembra l'artefice di un piano il cui centro è l'ignara ragazza di campagna.

Proprio a Parigi approda anche il Cavaliere, misterioso benefattore della ragazza, accompagnato proprio dalla madre di Charlotte, decisa a vedere la figlia dopo 12 anni di forzata lontananza. L'incontro con la madre, caloroso e atteso, è il preludio ad altre disavventure: il nonno le divide nuovamente per tenere ancora con sé la nipotina, che nel frattempo riesce a conquistarlo con la sua disarmante sincerità. Lo stesso nonno le organizza il ritorno in Canada, quando comprende che la ragazza ha ormai troppi nemici nella stessa famiglia: dallo zio Albert, che vede minacciata la sua posizione di erede, a Milène, che nutre rancori verso la ragazza per antiche rivalità con la madre.
Si torna in Canada dunque, ma ancora tuoni e lampi all'orizzonte: il ranch è sull'orlo della rovina, aggredito da ogni parte dal signor Gordon, ricco possidente del posto, e da Marie, partita da Parigi con il solo obiettivo di perseguitare la piccola rivale canadese, colpevole di averla umiliata davanti alla nobiltà parigina.
Ci vuole tutta la buona volontà di Charlotte e la solidarietà degli abitanti del paese per restituire alla famiglia (madre e figlia) quella serenità mai provata. La serie si chiude con due partenze e una morte quasi annunciata: quella di un Louis affetto dalla dilagante tubercolosi.

Charlotte
Voce: Paola del Bosco
La ragazza del ranch in Canada, la sigla racconta e sintetizza la sua condizione. La sua sorte sembra segnata da un implacabile destino avverso, contro cui deve quotidianamente lottare ogni giorno della sua vita. Si inizia dalla nascita è senza madre e con una vita in Canada da ricostruire daccapo. Poi arrivano le sciagure, che si danno appuntamento quasi fossero in accordo tra loro: in una sera il mare inghiotte il papà e disperde la madre fino a metà serie.
L'attende una prigione d'oro in Francia, dove i soldi sono presenti in gran quantità, quasi quanto gli avvoltoi che puntano il patrimonio del duca Mombanc, nonno della piccola. Qui affilare gli artigli è d'obbligo per non finire dilaniati dai piani subdoli e spietati dei parenti.
Fortuna che incontra la mamma, donna affettuosa e fedele; fortuna che c'è Louis, ribelle e stranamente affascinante. Infine grande fortuna che c'è il Cavaliere, una specie di Lancillotto che la toglie dai guai al momento giusto. Ma la nostra beniamina ha coraggio da vendere e caparbietà da vero ariete di campagna: quando si mette d'impegno scala mari e monti e arriva al traguardo.

André Mombanc

Voce: Mimmo Palmara
Il papà tanto adorato entra in scena nel primo episodio per narrare le vicende di famiglia, poi si fa ingannare dalla cieca voglia di salvare la moglie Simone e finisce per salutare per sempre anche la figlia. Nobile francese, ha rinunciato a tutto pur di vivere sereno con la donna che ama: peccato che le ragioni di censo lo costringano a salpare per il Canada.
Il passato infatti ritorna, prepotente e implacabile. Lui da Lassù, dove rimane per tutta la serie, segue la figlioletta almeno nel pensiero, ma le cose sono complesse per la sua adorata Charlotte. Il suo ranch se la vede davvero brutta e i suoi animali vengono decimati più dalle grinfie degli avidi compaesani che non dalle malattie.

Simone
Voce: Eva Ricca
Costretta a lasciare Parigi senza nemmeno la figlia a seguito e ritrovata dopo ben dodici anni. Quanto è crudele la vita da aristocratici, si direbbe. Eppure questa dolorosa vicenda spezza-cuore non è il centro della serie. Siamo al 16° episodio quando mamma e figlia, finalmente, si abbracciano. Un episodio carico a sufficienza da essere tra i momenti memorabili della serie, ma non un elemento determinante della serie. Questa donna è un po' il personaggio "spalla" della protagonista: a vedere bene non è determinante per le sorti della figlia. Viene salvata da contrabbandieri che hanno la bontà di trarla in salvo dall'ennesima sciagura familiare, ma per il resto non incide un granché. Donna molto dolce e delicata, ma caratterialmente trainata da una figlia incrollabile per temperamento e principi.
Lei stessa si scusa per aver chiesto uno sciagurato prestito a Gordon. Charlotte la perdona, ma non sarebbe mai cascata nel tranello.

Lo zio Albert
Voce: Gigi Pirarba
Del cugino, André gli è rimasta solo la forte somiglianza. Il resto sembra essersi perso fatalmente. Infido, traditore, ipocrita, sembra disegnato per invitare alla cautela chiunque si fidi ciecamente del proprio parente stretto quasi fosse un secondo genitore. Per Charlotte si rivela subito un nemico, sin dalla partenza per Parigi. Finisce per allearsi con Milène e Marie, giusto per confermare che ogni simile cerca simile.

Sandy
Voce: Vittorio Guerrieri
Il giovanotto vive con il nonno, privo di genitori. Funge da fratello per Charlotte che le sta accanto fin quando non parte, destinazione Parigi. Si ritrovano dopo qualche mese, al rientro dell'amichetta di famiglia, ma per lui inizia l'insidiosa compagnia di Marie, che lo ammalia con il solito fare seducente ma vuoto di sostanza. Rischia di perdere anche l'amicizia della "sua" Charlotte, fin quando non intuisce il giochetto non proprio cristallino della perfida parigina e finisce per combatterla come può.

Il signor Gordon
Voce: Erasmo Lo Presto
La sua avidità è pari solo all'ipocrisia con cui conclude affari e giochi di potere. Appena il suo scomodo compaesano André Mombanc muore, ne approfitta per accaparrarsi la sua tenuta. C'è un solo ostacolo da superare: Charlotte, che a soli 12 anni dimostra la volontà di una tenace leader del ranch paterno.
Il suo espansionismo economico sembra davvero inarrestabile: l'altrui sventura diventa la sua fortuna, l'indigenza economica dei concorrenti è la sua ricchezza. L'elemento di disturbo ce l'ha proprio tra le mura di casa: il figlio (adottato) Sammy, che rema al contrario rispetto alle sue decisioni, tanto al contrario che gli fa rovesciare la barca degli affari quando tutto sembra ormai fatto. Alla fine fallisce il traguardo più rilevante: diventare sindaco.

La signora Gordon
La moglie non è certo da meno del marito: per colmare una personale esigenza genitoriale ha adottato un bambino che proprio non riesce ad essere come i genitori adottivi. Quando muore André Mombanc offre l'adozione a Charlotte, ma l'idea ha le gambe corte quanto le menzogne. Persino l'ingenuità della ragazza ne coglie gli intenti finanziari. Tutta la sua ingordigia viene a galla quando si tratta di incassare la cifra restituita da Simone: si rende conto che la cassaforte è vuota proprio della stessa somma.

Summy Gordon
E' adottato dai Gordon e si vede. In lui Charlotte ha il suo miglior alleato. Piccolo, spesso in fuga da casa, ma dinamico e volenteroso, ne inventa di tutti i colori per renderle più facili le cose. Ruba i soldi dalla cassaforte, svita la ruota del carro del padre, si arrampica in cima alla casa dell'amica per evitarne l'abbattimento.

Il signor Garson
Voce: Gino Donato
Anche lui non brilla per lealtà: morto il suo datore di lavoro le prova tutte per prendere il suo posto. Il fatto è che per primo lui sembra incapace di guidare una struttura tanto complicata. E' la vittima dei suoi piani e succube della moglie che lo ritiene un inetto più di quanto lui non lo pensi di se stesso.

La signora Garson
Voce: Elsa Camarda
Dietro un grande uomo c'è sempre una grande donna: il detto vale anche per i cartoni animati. Questa donna ispira i progetti poco edificanti del marito ed è la prima a farne le spese. L'unica cosa che ben le riesce è di sottolineare l'inettitudine del marito: la sola figlia Belle le tiene il passo e la supera.

Belle
Voce: Emy Eco
Figlia maggiore del signor Garson, servitore di casa Mombanc. Sembra la brutta copia della Iriza vista in Candy. Finché può ne combina a volontà. Ruba lettere, riporta discorsi altrui, trama alle spalle.

Katy

Non si direbbe, ma è la sorella sana della maliziosa Belle. Al contrario della sorella maggiore, la bimba è alleata fedele dell'amica Charlotte, così alleata che si scontra con la sorella per appoggiare le scelte dell'amichetta. Sembrano nate i famiglie diverse.

Il Cavaliere
Voce: Stefano Carraro
Il paragone viene spontaneo, anche se sembra eccessivo: questo sfuggente personaggio ha il fare dello spavaldo Terence, ma l'aspetto di una Albert Andrew in versione francese. Nessuno ne conosce il nome, nemmeno la sorella Milène lo rivela. Un galantuomo di 17 anni che da piccolo vede fuggire la giovane Simone e promette a se stesso di proteggere la donna fin quando sarà in difficoltà.
In effetti lo si vede a cavallo come uno spadaccino d'altri tempi che compie la sua missione e poi svanisce nel nulla, senza nemmeno salutare o farsi salutare.
Tutti si aspettano che alla fine si unisca affettivamente a Charlotte, che ne sembra palesemente invaghita, invece no. Nel fare ritorno in Francia, l'avvenente giovane si porta una fanciulla (Stella), che compare e scompare dalla serie peggio di lui. In pochi fotogrammi li si vede in chiusura di serie.

Louis
Voce: Roberto del Giudice
Un altro personaggio mutuato dalla serie shojo per antonomasia: Candy Candy. Visto così sembra un "doppione" del Cavaliere, ma la sua voglia di evasione, di vita all'aperto, di semplicità ricorda Albert. Il suo sogno è vivere in Canada, anche perché ritiene che la sua salute ne guadagni. L'alleanza con Charlotte è immediata: una mela mangiata alla buona e il feeling scatta. La sua presenza si rivela centrale in più occasioni: la fuga da casa Mombanc riesce grazie al suo provvidenziale intervento. Si può rinunciare difficilmente ad una persona così: ne sa qualcosa Charlotte, che lo vorrebbe sempre al suo fianco.
Rimane, purtroppo, l'unica vittima della serie: a differenza del suo "compagno di malattia" Lowell J. Gray, ci lascia davvero la vita: sul prato di fiori in Canada. Una morte più nobile della vita degli aristocratici ancora in vita.

Il duca Mombanc
Voce: Adriano Micantoni
Il nonno di famiglia, presenza imponente e autoritaria, per tutti. E' così abituato al comando, che anche all'estero (in Canada) segue le elezioni di Sindaco e candida la nuora. Con Charlotte non ha vita facile: la tenacia della nipotina lo spiazza, lo lascia imbarazzato. I primi mesi di permanenza a Parigi sembrano un braccio di ferro tra i due personaggi, che in fondo si stimano e si amano. La cattiveria iniziale dell'uomo si scioglie molto presto, per abilità della nipotina che vince la partita.
E' così disgustato dalle manovre dei suoi nipoti, che alla fine sceglie Sandy quale erede del patrimonio di famiglia. L'unica fotografia che accetta di fare è con la nipote prima di lasciarla partire: la inserirà in un diario che bagnerà con le lacrime di cui nessuno lo riteneva capace. Charlotte apre il suo animo chiuso in una cassaforte che nessuno era riuscito ad aprire.

Il nonno Melville
Ogni volta che compare nella serie è perché sta osservando le meraviglie della volta celeste, grazie alle quali riesce ad interpretare o divinare la realtà meglio di una consumata cartomante. Ha adottato il giovane Sandy e il suo animo è di quelli generosi e aperti: un uomo d'altri tempi. Pur di salvare il ranch di Charlotte inventa il trucco del proiettile di cannone. Ingegnoso, senz'altro, ma non duraturo.
La realtà proprio non gli piace: preferisce dispensare saggi consigli, ma meglio non parlargli di politica e quando il nipote lo candida come sindaco, scappa in cima alla montagna. Lì si vedono meglio le stelle, quelle non tradiscono mai.

Marie Marlowe
Voce: Piera Vidale
La copia di Iriza di Candy Candy. Il grado di gratuita perfidia e malizia è identico, l'unica differenza è che Marie è adottata ed ha l'alibi della carenza affettiva, che colma conoscendo il padre anziano. Chi le calpesta i piedi corre il rischio di incappare in qualche inconveniente di troppo. Charlotte, senza saperlo, si rende colpevole di un imperdonabile affronto: riceve la lettera di Louis che invece sembra (nessuno se ne era accorto) esserne il fidanzato. Succede il finimondo: dall'imbarco (comune) verso il Canada, alla distruzione del ranch paterno.
Poi, il miracolo, inatteso: conosce il padre naturale e allora può rinunciare al ranch.

Spica
Dopo il procione di Candy, prima del koala di Georgie, c'è un criceto, umano quanto i suoi colleghi marsupiali e roditori, ma più piccolo. Charlotte lo chiama Spica, come la stella della sua infanzia. L'accompagnerà ovunque, in nave e nelle stive, uniti nella gioia e nel dolore. A dire il vero l'animaletto rischia grosso al ritorno dalla Francia: lo hanno accusato di spargere la peste sulla nave e lo vogliono gettare in acqua. L'unica salvezza rimane il giovane medico Perkins, affezionato a Charlotte per il suo amore per gli animali. Un giochetto di prestigio (che nessuno ha compreso appieno, spettatore compreso) e il criceto è salvo.

Fiocco
Il nome evoca una capretta nota agli appassionati di serie storiche (vedi Heidi).
Questo agnellino che cresce poco in stazza, ma tanto in intelligenza nel corso degli episodi, è un esempio per qualunque uomo a ricordare quale valore abbia l'amicizia.

La voce narrante: Eva Ricca


LA RECENSIONE
Charlotte e Candy, non tutto uguale


Sono state ampiamente sottolineate le analogie tra serie che, seppure scritte da persone diverse, sembrano ispirarsi agli stessi stati d'animo.
Qui è il caso di approfondire in sintesi le particolarità di questa serie, che contiene alcuni elementi suoi propri:
Combattere oltre ogni difficoltà: Charlotte non si arrende mai. Ogni episodio è strutturato per sottolinearlo: entra nella memoria dello spettatore peggio di una insistente colonna sonora.
La morte del padre, la partenza forzata, la distruzione del ranch, la lontananza degli amici: tutto l'addolora, niente la sconfigge. E' in questo senso uno dei personaggi più positivi e incoraggianti degli anni 80. Più gliene succedono, più ne supera.

La purezza: chiunque nelle avversità è tentato di imboccare la strada dell'astuzia e dell'inganno. Persino lei prova quella strada, ma ogni tentativo è vano. Una delle sfide più difficili che la serie lancia è la capacità di rimanere limpidi nonostante ciò che sta attorno sia corrotto. Charlotte raccoglie la sfida e dimostra che non è impossibile.

La provvidenza: torna una protagonista già incrociata altrove. Qui gli eventi sono ben ideati: il picco massimo si raggiunge con il salvataggio di Spica, quando un medico con il debole per i giochi di prestigio salva il criceto dalla condanna collettiva. Ma non è il solo episodio: nella scialuppa che doveva far fuggire Charlotte dorme il cuoco Matteo che apre un'altra via di salvezza. La serie è costellata di interventi provvidenziali che la sceneggiatura riesce abilmente ad incastonare come gemme nella serie.

Animali e natura: se non fosse per la presenza di esseri umani, sarebbero senz'altro loro i protagonisti della serie. Mucche, pecore, agnellini, criceti. L'unico animale negativo della serie è il serpente che morde il Cavaliere, ma si tratta di un serpente, la cosa non desta alcuna meraviglia.

La frase memorabile della serie: Madre e figlio si riconoscono anche senza essersi mai visti (la venditrice di gamberi).
 
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view post Posted on 25/9/2019, 17:21     +1   -1
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Fratello di Trinità e Bambino

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La serie di Charlotte la ricordo da vecchie messe in onda su Junior tv, però l'ho seguita perlopiù con il nuovo doppiaggio ad opera di Shin Vision, mandato in onda anni fa su Italia 1 e ora su Man ga.
Ad attirarmi sono state le nuove voci alcune delle quali da me molto apprezzate (in primis Eva Padoan che doppia la protagonista, ma anche grandi nomi del doppiaggio italiano come Bruno Alessandro sul nonno o Sandro Acerbo su Zio Albert).
Posto qui la pagina con l'elenco di tutti i vecchi e nuovi doppiatori
www.antoniogenna.net/doppiaggio/anim/charlotte.htm
che magari può tornare utile per integrare la scheda ad inizio thread, senza voler aprire una polemica (ne possibilmente riceverla) nuovo doppiaggio vs vecchio (anche perché pur ricordandomi le puntate, ho una sensazione troppo vaga dei vecchi dialoghi per poter fare confronti e esprimere giudizi).
L'unica cosa che ho notato è che il nome della famiglia aristocratica di Charlotte è stato cambiato diventando Monford nella vecchia edizione rispetto a Mombaum della nuova (e probabilmente nell'originale) e che purtroppo il nuovo adattamento presenta delle censure in alcune scene (almeno nell'edizione Italia 1) e qualche dialogo edulcorato (si cercava di evitare la parola morte sostituendola con sinonimi più blandi).
So quasi per certo (dichiarazioni dell'epoca della casa editrice avvalorate dal fatto che il doppiaggio sia stato completato) che è esistita una versione integrale del nuovo doppiaggio, con i dialoghi non edulcorati e senza censure, pensata per un'edizione dvd Shin Vision mai uscita. Non so se questa pista integrale debba spuntare fuori in un'eventuale edizione di Yamato
 
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Grand Pez di Girella

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Ho visto l'anime solo quello alla prima maniera.
Nella sua prima messa in onda non sempre si vedeva la rete, l'ho visto quindi poco e male.
Due anni fa l'ho guardato dall'inzio alla fine su youtube e mi è piaciuto.

Non è troppo lungo, nè stucchevole; ben fatto, direi :bigeyes:

Ho visto solo il DS (per ora).
 
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@ Luce
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La sua sorte sembra segnata da un implacabile destino avverso, contro cui deve quotidianamente lottare ogni giorno della sua vita.

Insomma un'altra del tipo "portasfiga"... wink3

La sigla è carina però:
 
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view post Posted on 26/9/2019, 07:44     +1   -1
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Secondo il mio punto di vista, non è il tipo porta rogna; il finale è buono e, secondo me, coerente.
 
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Grand Pez di Girella

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Ho capito, qui non si discute da decenni con chi la protagonista sta insieme alla fine (come nel caso di Candy...) :via:
 
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Esatto! Anche perchè lei ha dodici anni all'inizio della storia e il tutto finisce un anno o due dopo; avere amori impegnativi è piuttosto improbo a quell'età.
I riferimenti con Candy sono su alcuni personaggi, gli animali e le meschinità di molti di loro.
Però la trama è coerente, mai pesante e il finale soddisfa.

Vero, la sigla è molto carina, mi è sempre piaciuta.
 
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Anche a mio parere Charlotte non è propriamente una "iettatrice" perché a differenza di Candy Candy le varie disgrazie accadono indipendentemente dalla sua presenza (il nonno che si oppone al matrimonio dei genitori, la malattia di Louis ecc..), Candy invece ogni volta che sembrava aver raggiunto la felicità, le doveva accadere qualcosa di spiacevole e non potendo accadere a lei direttamente la disgrazia colpiva chi le era caro, ispirando al pubblico varie battute sulla sfortuna che portava.
Charlotte invece subisce delle sciagure ma queste sono
A funzionali a metterla in una situazione di disagio per creare i presupposti per la storia
B sulle spalle di altri personaggi il cui destino si "incrocia" con quello della protagonista
 
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view post Posted on 27/9/2019, 15:01     +1   -1
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Grand Pez di Girella

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Qualcuno di voi sa se l'anime si basa su un libro? Come Pollyanna, Peline o Heidi?
 
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C'è la news dell'uscita del cofanetto di Charlotte per Yamato
https://www.mangaforever.net/643124/charlo...ry-yamato-video
Spero che ci sia la versione integrale censurata per la trasmissione su Italia 1 con vari cambi (l'eliminazione di rimandi diretti alla morte, alcuni schiaffi tagliati ecc..). Su Man Ga era mandata in onda con le sigle originali (molto belle) e non con la sigla italiana (che invece era stata ripristinata nell'edizione mediaset).
Sinceramente non so cosa aspettarmi da questo dvd, anche se a quanto ho capito ci sarà solo il nuovo doppiaggio (anche qui non capisco, perché? su Man Ga andavano in onda tante serie con il doppiaggio storico). Personalmente non è un gran danno, il doppiaggio nuovo mi piace molto, quello vecchio purtroppo no, però capisco che per i più nostalgici possa essere una bella magagna
 
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view post Posted on 2/7/2020, 11:17     +1   -1
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Seza doppiaggio nuovo è un uscita nulla almeno x me.
Nn ha neanche tanto senso.
Peccato
 
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Il doppiaggio nuovo c'è sicuramente (non so se in versione integrale o con i tagli per la messa in onda su Mediaset).
Il vecchio doppiaggio e sigla non dovrebbero esserci, a quanto ho capito.
La faccenda è strana, mi chiedo il perché? (volontà di risparmiare avendo già i diritti su una pista italiana?)
 
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view post Posted on 2/7/2020, 16:28     +1   -1
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Scusami Gotan ho scritto male io.
Senza il doppiaggio VECCHIO è un uscita nulla ecc ecc.
Il triplo audio era opportuno
Mah??
 
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CITAZIONE (SACHA MARIANI @ 2/7/2020, 17:28) 
Scusami Gotan ho scritto male io.
Senza il doppiaggio VECCHIO è un uscita nulla ecc ecc.
Il triplo audio era opportuno
Mah??

Ovvio che la Koch non voleva o poteva pagare due doppiaggi, e si è scelto quello Shin Vision, che appartiene a di Sanzo ,che lavora in Yamato.
Chiaro, no ?
 
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view post Posted on 2/7/2020, 19:45     +1   -1
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I punti interrogativi erano proprio x intendere che nn volevano spendere.
A sto punto con uno sforzo avrebbero editato il dvd x tutti
Amen
 
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