align="center">PREMESSA
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Per spiegare al meglio ciò che penso di quest'opera, sarò costretto a fare spoiler, che provvederò a nascondere tramite l'apposita funzione del forum. Va da sé che, a questo punto, "farsi spoiler" senza aver visto il prodotto sarà una scelta che ricadrà sul singolo.
SCHEDA DI Guerriero corazzato mobile Gundam SEED
Titolo originale: 機動戦士ガンダム SEED;
Titolo italiano ufficiale: -;
Titolo italiano corretto: Guerriero corazzato mobile Gundam SEED;
Paese di produzione: Giappone;
Soggetto originale: Fukuda Mitsuo - Morosawa Chiaki;
Regia: Fukuda Mitsuo;
Sceneggiatura: Morosawa Chiaki;
Produttore: Furusawa Fumikuni;
Charachter deisgn: Hirai Hisashi;
Mecha design: Oukawara Kunio;
Musiche: Sahashi Toshihiko;
Studio di produzione: Sunrise Co. Ltd;
Formato: serie TV composta da 50 episodi di circa 25 minuti l'uno (versione originale) - serie TV composta da 48 episodi di circa 25 minuti l'uno (versione "HD remaster");
Data di pubblicazione: dal 5 ottobre 2002 al 27 settembre 2003 (versione originale) - da gennaio a novembre 2012 (versione "HD remaster");
Disponibilità nel mondo: streaming legale e gratuito sul canale Youtube ufficiale di Gundam,
Gundam.info; Giappone (edizione in DVD e BD edita da Bandai Visual).
LA TRAMA
Anno 71 della Cosmic Era. Tra Natural, esseri umani comuni, e Coordinator, umani geneticamente modificati che vivono nelle PLANT, colonie orbitanti intorno alla Terra, è in corso una guerra, scatenatasi in seguito ad un attentato compiuto dall'Alleanza Terrestre contro le colonie Coordinator. Durante un attacco organizzato da ZAFT, l'esercito delle PLANT, a danno di Heliopolis, una colonia segretamente alleata con le forze terrestri, Kira Yamato, un giovane coordinator che si trovava lì nel tentativo di rimanere neutrale, rimane coinvolto nella guerra. Costretto ad imbarcarsi sulla nave terrestre Archangel, si troverà ad affrontare il suo amico d'infanzia Aslan Zala, entrato nell'esercito Coordinator.
LA MIA OPINIONE
Chiunque sia anche solo vagamente interessato al mondo di
Gundam si sarà sicuramente imbattuto in
Gundam SEED, fortunata serie di inizio anni 2000 che si propose di aggiornare l'originale
Guerriero corazzato mobile Gundam del 1979 ai gusti del pubblico moderno.
Considerate le premesse della serie, non è difficile capire il perché del successo di cui godette: due amici costretti e combattersi l'un l'altro perché appartenenti a fazioni diverse, un conflitto di stampo razziale, manipolazione genetica, ... (oltre ad un buon uso di numerosi brani pop su licenza) le basi per creare una buona serie c'erano tutte.
Purtroppo, lungo il percorso, gli sceneggiatori, i coniugi Mitsuo Fukuda e Chiaki Morosawa, si tirano la zappa sui piedi più e più volte, mandando a monte tutto quel che di buono era stato fatto in sede di stesura del soggetto, e tagliando le gambe a qualsivoglia sviluppo interessante.
Il protagonista della vicenda, Kira Yamato, è probabilmente l'aspetto peggiore dell'intera produzione: in teoria dovrebbe essere il tipico ragazzino timido e sfigato, ma in realtà ha sempre ragione lui, non sbaglia mai (tranne in uno specifico caso, conveniente per la sceneggiatura), ha capacità sovrumane, che diventano quasi comiche nel momento in cui vengono "spiegate", e, in generale, non ha nessuna caratteristica che possa contraddistinguerlo da altri personaggi basati sul suo stesso archetipo.
L'indifferenza che normalmente si proverebbe nei confronti di un personaggio simile, poi, si tramuta in vera e propria antipatia quando si considerano certi gesti spregevoli compiuti dal suddetto; in un episodio, ad esempio, se la fa con quella che in teoria sarebbe la fidanzata di un suo amico, e quando questi, giustamente, chiede spiegazioni, Kira lo prende a male parole e lo minaccia di pestarlo.
Inutile dire che tutto questo rende veramente difficile provare la minima empatia nei confronti di quella che è, senza giri di parole, una delle peggiori Mary Sue (e lo dice una persona che detesta questo termine, spesso usato a sproposito da gente che non ha idea di cosa significhi) mai viste in recenti anni.
Anche il resto del cast è tutt'altro che stellare. Perlopiù si tratta di figurine di cartone senza alcuno spessore, magari anche odiosi, che rimangono sullo sfondo a snocciolare frasette o a imbastire relazioni sentimentali dalla dubbia credibilità. I dialoghi scritti in maniera imbarazzante, che ricalcano tutti la stessa struttura di "personaggio parla e l'altro/gli altri ripete/ono il suo nome durante le pause", non aiutano di certo.
In termini di tresche, la sola ad avere ripercussioni sulla storia è quella tra Maryuu Ramius, capitano della "nave protagonista" Archangel, e il pilota Muu La Flaga, che nell'episodio finale deciderà proprio per via del suo legame con la Ramius di sacrificarsi per proteggere l'Archangel da un colpo che l'avrebbe affondata.
Guerriero corazzato mobile Gundam SEED, come già accennato, tenta di stabilirsi come una versione aggiornata dell'illustre predecessore del 1979 firmato Yoshiyuki Tomino, senza, però, mai riuscirci davvero per via di un'evidente mancanza di comprensione, da parte dei coniugi Fukuda, di numerose nozioni basilari di scrittura e, cosa forse anche più grave, della stessa opera che vorrebbero replicare, col risultato di andare a svilirne le tematiche e i messaggi.
L'originale
Guerriero corazzato mobile Gundam dipingeva un conflitto tra due parti che avevano motivazioni concrete e tra cui non c'erano chiaramente buoni e cattivi. In
SEED, invece, i buoni e i cattivi è facilissimo individuarli fin dalle prime battute, e in maniera anche contraddittoria; la fazione che dovrebbe essere "dei buoni", cioè l'Alleanza Terrestre, è interamente composta di personalità grette e compie azioni fuori di testa, tra cui l'attentato con armi atomiche che da inizio alla guerra con ZAFT, l'esercito delle PLANT. Quest'ultimo, invece, che dovrebbe rappresentare i "cattivi", paradossalmente sta semplicemente rispondendo al bombardamento nucleare dell'Alleanza Terrestre. Questo causerà diversi paradossi nel corso della serie, e costringerà gli autori ad operare un drastico cambio di rotta negli ultimi episodi, in cui l'equipaggio dell'Archangel si alleerà con un'altra fazione, mentre ZAFT e l'Alleanza si punteranno a vicenda armi di distruzione di massa (grottesco il raggio distruggi-pianeti usato da ZAFT, che pare uscito da
Star wars), in un tentativo di far sembrare entrambe le parti ugualmente colpevoli e malvagie, ma che fallisce in quanto, ancora una volta, l'esercito delle PLANT sta semplicemente rispondendo agli attacchi delle forze terrestri.
Clamoroso, tra l'altro, ed emblematico della cattiva scrittura di
Guerriero corazzato mobile Gundam SEED, è il fatto che l'equipaggio dell'Archangel si allei con la nazione neutrale di Orb per convincere ZAFT e l'Alleanza a smettere di imporsi con la forza... imponendosi loro stessi con la forza, tramite
Dio sceso in Terra Kira Yamato che, a bordo del suo scintillante Freedom Gundam, spamma raggi a destra e a manca e disarma tutti gli avversari senza mai fallire.
Alla faccia del
First Gundam e della sua rappresentazione cruda e realistica della guerra. Chiudere un conflitto richiede innumerevoli sacrifici? Ma quando mai! Basta chiamare Kira Yamato, e lui con una spammata di raggi manderà tutti a casa senza un graffio.
Durante il corso della serie, personalmente, mi sono chiesto svariate volte perché il perfettino Kira non prenda con sé i suoi amici per lasciare l'esercito dei Natural, chiaramente razzisti e animati da cattive intenzioni, per unirsi ai buoni Coordinator e porre immediatamente fine alla guerra senza andare a scomodare una nazione neutrale (beh, in teoria neutrale, ma lasciamo stare).
Sarebbe sicuramente stato uno sviluppo più sensato e realistico, vista la situazione dipinta dalla serie, e che avrebbe mandato un messaggio migliore al pubblico, ossia che in guerra si è sempre costretti a schierarsi, e che a quel punto tanto vale farlo con la fazione meno malvagia (in questo caso ZAFT che, ci tengo a sottolinearlo, si sta solo difendendo).
Sempre nell'ambito dello svilire le tematiche dell'originale
Guerriero corazzato mobile Gundam, ritengo degno di nota il ciclo narrativo di Andrew Waltfeld.
Waltfeld è in tutto e per tutto un "clone" di Ramba Ral, personaggio che in
Guerriero corazzato mobile Gundam aveva la funzione di mostrare al pubblico che, dietro l'uniforme diversa di un'altra fazione, ci sono semplicemente altre persone, umanizzando il Principato di Zeon.
Guerriero corazzato mobile Gundam SEED ripete la storyline di Ramba praticamente alla lettera, replicando anche il destino tragico del personaggio.
Di nuovo, però, i Fukuda si incartano e verso la fine della serie fanno miracolosamente "risorgere" Andrew, andando retroattivamente ad eliminare qualsivoglia spessore e/o carica emozionale dietro alla sua caduta (sconcertanti le motivazioni di questa scelta apposte dagli autori, secondo cui "non erano rimasti altri adulti cool da affiancare all'equipaggio dell'Archangel") e facendo sì che lo spettatore prenda meno sul serio le morti dei personaggi che avverranno dopo.
Paradossalmente, l'incapacità di Fukuda e Morosawa come scrittori fa sì che risulti apprezzabile almeno il personaggio di Rau Le Creuset, il vero
villain della serie. Esteticamente simile a Char Aznable (continuando la "tradizione" dei cloni di Char iniziata in
New mobile report Gundam Wing con Zechs Merquise) e risultato di un esperimento, intende sfruttare la tensione tra Natural e Coordinator per accelerare l'estinzione dell'umanità, che trova ripugnante -e, tutto considerato, come dargli torto?
CONCLUSIONE
Tralasciando gli aspetti superficiali o di presentazione, come il design dei vari mobile suit e mobile armour e le ottime musiche (fermo restando che il montaggio è alquanto discutibile, con stacchi d'inquadratura nettissimi e frequenti scavalcamenti di campo),
Guerriero corazzato mobile Gundam SEED è un desolante susseguirsi di idee buone mandate a ramengo da un'esecuzione altalenante, una costante ricerca del colpo di scena facile e del "cool" a tutti i costi, ed una stucchevole retorica pacifista propugnata da personaggi che predicano bene e razzolano malissimo. Un vero peccato.
VOTO
4