| Ho visto questo gioiello al cinema e poi ancora e ancora una volta recuperato il dvd.
Non so a quanti di voi sia familiare il cinema di Laugier, ma è bene prima spendere due parole su questo talentuoso e coraggioso regista.
Egli rappresenta una delle cime più alte non solo per quanto concerne l'horror francese, ma l'horror tutto.
Regista fuori dagli schemi, che non si abbassa a seguire regole commerciali, tira dritto per la sua strada senza guardare in faccia a nessuno.
Amante del cinema italiano, soprattutto quello di Dario Argento, e di un certo tipo di letteratura, Lovecraft in primis, è solito stordire lo spettatore, disorientarlo, portarlo su una strada per poi cambiare repentinamente direzione.
La Casa delle Bambole è uno dei migliori horror degli ultimi anni.
Il film vede due sorelle, estremamente diverse l'una dall'altra, in viaggio con la madre per stabilirsi nella vecchia abitazione di una zia defunta.
L'abitazione in questione, affascinante ed inquietante al tempo stesso, sarà teatro di eventi di rara violenza e brutalità.
Regia e fotografia sono sempre ai massimi livelli, così come al recitazione delle protagoniste.
Il film mescola temi classici del cinema horror, come il tema della "casa infestata", o quello della "casa violata" (home invasion è il termine tecnico, ma non amo le espressioni anglofone), per poi stravolgere il tutto fino alla sconcertante verità.
Gli amanti dell'horror dovrebbero recuperarlo, così come dovrebbero recuperare Martyrs, film del 2008 anch'esso diretto da Laugier; anche in questo caso, film atroce e brutale la cui violenza non è mai fine a sé stessa.
Nota:
Laugier era uno dei nomi presi in considerazione per un eventuale rifacimento di Hellraiser, celebre saga con protagonisti i Cenobiti partorita dalla mente di Clive Barker, ma, avendo in mente una visione troppo nera, pessimistica e dolorosa del film, andò in contrasto con la produzione, la quale era intenzionata a fare un film molto più commerciale avente per vittime il solito guppo di giovani.
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