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Il Cigno Nero

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.Luce.
view post Posted on 24/2/2022, 12:17     +1   +1   -1




IL CIGNO NERO

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Titolo originale Black Swan
Lingua originale inglese
Paese di produzione Stati Uniti d'America
Anno 2010
Durata 108 minuti
Genere thriller, drammatico, orrore
Regia Darren Aronofsky
Soggetto Andrés Heinz
Sceneggiatura Andrés Heinz, Mark Heyman, John J. McLaughlin
Produttore Mike Medavoy, Arnold Messer, Brian Oliver, Scott Franklin
Produttore esecutivo Jon Avnet, Brad Fischer, Ari Handel, Jennifer Roth, Rick Schwartz, Tyler Thompson, David Thwaites, Peter Fruchtman
Casa di produzione Cross Creek Pictures
Phoenix Pictures
Protozoa Pictures
Distribuzione in italiano 20th Century Fox
Fotografia Matthew Libatique
Montaggio Andrew Weisblum
Effetti speciali Dan Schrecker
Musiche Clint Mansell
Scenografia Thérèse DePrez
Costumi Amy Westcott


Interpreti e personaggi
Natalie Portman: Nina Sayers / Principessa Odette "Cigno Bianco" / "Cigno Nero"
Mila Kunis: Lily
Vincent Cassel: Thomas Leroy
Barbara Hershey: Erica Sayers
Winona Ryder: Beth Macintyre
Ksenia Solo: Veronica
Kristina Anapau: Galina
Benjamin Millepied: David
Janet Montgomery: Madeline
Sebastian Stan: Andrew
Toby Hemingway: Tom
Sergio Torrado: Sergio
Mark Margolis: Mr. Fithian
Tina Sloan: Mrs. Fithian


Il film è interpretato da Natalie Portman, Mila Kunis e Vincent Cassel, e racconta la rivalità tra due ballerine di danza classica coinvolte nella produzione newyorkese de Il lago dei cigni.
La pellicola è stata il film d'apertura della 67ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia e successivamente è stata presentata al Toronto International Film Festival 2010. Per la sua interpretazione Natalie Portman è stata premiata con l'Oscar alla miglior attrice.

Nina Sayers è una ballerina dotata di grande talento, ma psicologicamente e emotivamente instabile a causa del rapporto morboso con la madre Erica: quest'ultima, un'ex danzatrice mediocre che non è riuscita a fare carriera, appare infatti persino invidiosa del talento di Nina e la tratta come una bambina, facendola dormire in una cameretta la cui porta non può essere chiusa a chiave e che sembra arredata come quella di una dodicenne. Nina in apparenza sembra felice, ma ha tendenze autolesionistiche che lasciano intuire la sua insofferenza a questa condizione e il suo desiderio di liberarsi dal controllo della madre.
Una notte, Nina sogna di essere la protagonista di un'inquietante e oscura versione de Il lago dei cigni. La mattina dopo, il direttore artistico Thomas Leroy annuncia di voler sostituire la prima ballerina, Beth, e di voler allestire come spettacolo di apertura della nuova stagione teatrale proprio Il lago dei cigni: la protagonista sarà interpretata dalla nuova prima ballerina. Nina, sperando di vedere il proprio sogno realizzato, si allena duramente; Leroy alla fine sceglie proprio lei, vedendo la fragile e delicata Nina perfetta per il ruolo del Cigno Bianco, seppur troppo poco passionale ed erotica per quello della sua controparte malvagia, il Cigno Nero.
Leroy, deciso a tirare fuori il lato oscuro di Nina, la mette sempre più sotto pressione. Lo squilibrio mentale già evidente della ragazza peggiora, sia per la tensione provocata da Leroy, sia per la minaccia rappresentata da Lily, una nuova ballerina della compagnia: pur essendo meno talentuosa di Nina, è dotata di una passionalità che fa di lei proprio quel “Cigno Nero” che Nina non riesce ad essere. Fra Nina e Lily si sviluppa un ambiguo rapporto che in breve si deteriora anche a causa di alcune indiscrezioni fatte a Leroy da Lily sul conto di Nina.
Una sera Lily, per migliorare il rapporto con la collega, invita Nina ad uscire. Durante la serata Nina prende una pasticca di ecstasy e si intrattiene sessualmente con degli sconosciuti. Molto più tardi, rientra a casa con Lily e qui ha un rapporto sessuale con lei (che però in seguito Lily negherà, dicendo che è stata una sua allucinazione) dopo un violento alterco con la madre.
Il giorno del debutto si avvicina e lo squilibrio di Nina si acutizza. La ragazza è ormai convinta che Lily voglia prendere il suo posto e comincia ad avere allucinazioni terrificanti, che culminano la sera prima dello spettacolo: Nina, resa folle dall'ennesima visione in cui crede di trasformarsi nel “Cigno Nero”, aggredisce violentemente la madre, per poi perdere i sensi.

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Nina si riprende appena in tempo e, sebbene la madre cerchi in tutti i modi di fermarla, giunge al teatro un attimo prima che Leroy la sostituisca con Lily. Nina appare decisa e profondamente cambiata e Leroy, compiaciuto, accetta di farla andare in scena. Durante il primo atto, però, le stravaganti visioni di Nina riprendono e la ragazza commette un grave errore sulla scena che rischia di rovinare lo spettacolo, facendo infuriare Leroy. Durante l'intervallo, Nina, in lacrime, si rifugia in camerino e qui trova Lily, già con il costume del “Cigno Nero”, pronta a sostituirla, che la deride. Scoppia una lite e Nina finisce con l'uccidere Lily con un coccio dello specchio del camerino, andato in frantumi durante la colluttazione. La morte dell'odiata rivale dà a Nina una sicurezza tutta nuova: la ragazza nasconde il cadavere, torna in scena nei panni del “Cigno Nero” e balla con una sensualità che conquista tutti.

Terminato l'atto, Nina torna in camerino per prepararsi all'ultima parte, nuovamente nei panni del “Cigno Bianco”. Mentre indossa il costume, qualcuno bussa alla porta: è Lily, viva e vegeta, che fa i complimenti a Nina per l'interpretazione e si scusa per i problemi che hanno avuto in passato. Il loro ultimo e tragico litigio si è rivelato perciò essere l'ennesima allucinazione di Nina. Lo specchio del camerino, tuttavia, è davvero rotto, e Nina estrae dal proprio corpo il frammento con cui aveva creduto di colpire Lily. Nina, sconvolta e in lacrime, capisce che il suo avversario non è mai stato Lily e che la rivale non ha mai cercato di rubarle la parte; il vero nemico è sempre stato lei stessa. Nina, a questo punto, si rende conto che non le rimane altro da fare che tornare in scena e interpretare il proprio ruolo fino alla fine.

L'ultimo atto del balletto finisce con Nina che interpreta la morte del “Cigno Bianco” gettandosi da una rupe, dietro cui è nascosto un materasso. La conclusione è accolta da tutto il pubblico con un'ovazione; Leroy, Lily e gli altri ballerini corrono dietro le scene per congratularsi con Nina, scoprendola ferita e insanguinata, affrettandosi a chiamare un'ambulanza. Nina, però, è soddisfatta perché è riuscita ad essere perfetta, da sempre il suo più grande obiettivo.
 
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view post Posted on 24/2/2022, 12:37     +2   +1   -1
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Fratello di Trinità e Bambino

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Ricordo bene il disagio trasmesso da questo film. Le allucinazioni di Nina (una Portman bravissima) spiazzano lo spettatore, che alla fine non riesce davvero a capire cosa sia vero e cosa sia immaginato dalla protagonista: il rapporto con Lily resta ambiguo. Cos'ha davvero immaginato, Nina? Cosa è reale?
Allo stesso tempo, sono tremendi i disturbi di cui soffre Nina, schiacciata da sua madre e dalla sua stessa ambizione di perfezione assoluta. Nina sembra annullarsi per essere la Ballerina Perfetta, ma c'è un prezzo altissimo da pagare.
C'è poi il fatto della sessualità di Nina: apparentemente poco interessata al sesso, sembra invece attratta dal suo alter ego Lily: una probabile omosessualità repressa non può che peggiorare un quadro clinico già preoccupante.
Il mondo della danza è descritto come da incubo: oltre a rivalità, odio, fisici che invecchiano troppo in fretta, carriere stroncate dall'età avanzata (quarant'anni!), sono dolorosamente presenti i "normali problemi" di una ballerina: piedi con unghie spezzate e sanguinanti, vesciche, eterne lotte con il mezzo etto di troppo, pasti da fame per mantenere una linea al limite della malnutrizione. Un film molto bello che presenta un mondo da incubo.
Molti ballerini si scagliarono contro questo film dicendo che mostrava un mondo della danza spietato e che in realtà non esiste.
Confesso che il dubbio mi sia rimasto. Magari non ovunque è così, ma il sistema presentato nel film, con ballerine spinte all'estremo e poi "bruciate" in breve tempo, apparre tristemente plausibile.
 
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.Luce.
view post Posted on 24/2/2022, 13:17     +2   +1   -1




Vidi questo film alla sua uscita nel marzo 2010; andavo ancora a danza e sapevo che avrei fatto una variazione che sognavo da una vita. Kitri, ultimo atto del Don Chisciotte.

Il film è davvero inquietante, mette paura ed è vero che spesso non capisci dove sta il vero e l'immaginazione.
Mi piacque molto la parte del coreografo, all'epoca ancora marito di Monica Bellucci. Anni dopo ho acquistato il dvd, ma non lo guardo quasi mai.

Dunque, il mondo della danza è spietatissimo, io non sono mai stata una professionista, ma anche da allieva ho "assaggiato" ciò che avviene nei Teatri.

Una cosa che davvero non ho mai capito: LA DIETA!!!!!!
Dunque, un giorno un medico mi diede un foglio con scritto sopra quante calorie bruciano al giorno tutti i nostri organi, anche se stai a riposo assoluto. Sono moltissime!
Il lavoro dei ballerini è massacrante, al pari di quello degli atleti, mi chiedo dunque come si possa avere la forza e non morire di stenti con diete da fame. NON ESISTE! Io, pur mangiando, quando mi preparavo per i saggi, dimagrivo!
Anni fa, alla Scala imponevano diete da fame, offendevano pesantemente le ragazze appena più in carne, ci sono state rimostranze, denunce credo.
Ti imponi di mangiare una mela e uno yogurt al giorno, ad esempio: inevitabile prima o poi un attacco di bulimia, perdi muscoli e massa magra che sono indispensabili, si altera il metabolismo, il lato psicologico è devastato.

Allora, un corpo danzante deve essere armonioso, altrimenti perde in grazia. Per armonioso intendo che la persona deve mangiare bene e senza farsi mancare sostanze fondamentali, quindi in virtù dell'esercizio, acquisisce quella magrezza sana e con giusta muscolatura. L'espressione del viso è quella che fa testo: io capisco subito se una è magra per costituzione o anoressia.
Un fisico che ricorda i deportati nei campi di concentramento, non sarà mai armonioso e bello da vedere, anche se l'artista fosse il più bravo del mondo.
Inoltre, mangiando poco, si perdono sali minerali e vitamine, non si riesce più a tirare il collo del piede ad esempio.
Ne so qualcosa io che, per motivi familiari, durante quasi un anno ho mangiato molto poco causa ansia. Si accavallavano i nervi dei piedi (non ballavo più allora), e mi facevano un male terribile.

I piedi sanguinano quando per mesi non usi le punte, poi ti viene il callo e non senti più dolore. La causa può anche essere la calzatura sbagliata, infatti i ballerini professionisti, in genere, si fanno fare scarpe su misura.

Le carriere finscono presto, è vero, però se la ballerina è brava e famosa, una volta in pensione, può sempre cercarsi un agente e mettersi in proprio, ballare ancora molti e molti anni (Margot Fontayn, Carla Fracci). Quelle di fila non credo.


Da ragazzina frequentavo una scuola dove si faceva la visita medica ogni anno. Pesavano le ragazze e lo scrivevano in una cartella, così l'anno dopo vedevano com'eri e chi era cresciuta subiva rimproveri. Al terzo anno ho smesso, non li sopportavo più.


Edited by .Luce. - 25/2/2022, 06:35
 
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view post Posted on 24/2/2022, 13:58     +1   +1   -1
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Lascia ch'io pianga, mia cruda sorte, e che sospiri la libertà

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E' un film che mi piace molto e che ogni volta che lo vedo in tv non posso fare a meno di guardarlo.
Tra le tante critiche negative che ho letto su questa pellicola quella che ha maggiormente colpito anche me è il senso di irritazione che hanno provato tutti coloro che vivono o hanno vissuto nel mondo della danza, offesi per come il regista descrive in modo così superficiale un mondo così duro, fatto di sacrifici e privazioni.
Io non sono una ballerina, non lo sono mai stata data la mia incapacità innata di ballare ma ho una cugina maestra di danza che in questo ambiente vive da quarant'anni e non si discosta poi tanto dal ritratto fatto da Aronofsky, il ritratto di un mondo fatto di tanti sacrifici e tante privazioni ma anche di invidie, rancori e, a volte, anche di soprusi(il post di Luce lo conferma).
Il mondo della danza è difficile, chi studia e chi ha studiato per anni questa bellissima disciplina lo sa meglio di me e sa quanto un essere fragile come Nina ne possa venire risucchiata fino al suo annientamento totale.
La personalità complessa, la sua fragilità, la sua insicurezza, la sua forte condizionalità e condiscendenza nei confronti della dispotica madre mi hanno turbata molto, forse perché in lei rivedo le mie stesse insicurezze e paure.
Ho trovato meravigliosi i venti minuti finali, un apoteosi in crescendo di dramma ed emozioni, accompagnate dalle splendide musiche di Ciaikovskij.
Mai film aveva lasciato dentro di me un simile turbamento, una simile inquietudine interiore.
Grandissima Natalie Portman, mastodontica nella sua interpretazione, alla faccia di chi la considera ancora un’attrice sopravvalutata.
 
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view post Posted on 24/2/2022, 14:05     +1   +1   -1
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CITAZIONE (.Luce. @ 24/2/2022, 13:17) 
Da ragazzina frequentavo una scuola dove si faceva la visita medica ogni anno. Pesavano le ragazze e lo scrivevano in una cartella, così l'anno dopo vedevano com'eri e chi era cresciuta subiva rimproveri. Al terzo anno ho smesso, non li sopportavo più.

Terribile.
Mi ricordo di una mia ex compagna di classe che frequentava una scuola di danza quando eravamo ai primi due anni di superiori, si ammalo' di anoressia a causa della sua ex insegnante di danza che la umiliava sempre per il suo fisico(un po' come fa pure la Celentano ad Amici), ha impiegato tre anni per guarirne del tutto.
 
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.Luce.
view post Posted on 24/2/2022, 14:53     +1   -1




CITAZIONE (Minerva X @ 24/2/2022, 14:05) 
Terribile.
Mi ricordo di una mia ex compagna di classe che frequentava una scuola di danza quando eravamo ai primi due anni di superiori, si ammalo' di anoressia a causa della sua ex insegnante di danza che la umiliava sempre per il suo fisico(un po' come fa pure la Celentano ad Amici), ha impiegato tre anni per guarirne del tutto.

Capisco molto bene, mi dicevano che in certe scuole pesavano le ragazze ogni settimana! =_=
Poi c'erano le insegnanti pazze davvero, quelle che forse avevano inseguito un sogno e non si era realizzato.
Era così una signora di Ravenna, molto quotata, io mai frequentata invece. Faceva preferenze, si intrometteva perfino nella vita sentimentale delle sue allieve.
Una mia compagna di corso, mi disse che quella donna aveva fatto diventare anoressica una sua allieva, dicendole spesso:
"Già che sei poco brava, cosa vuoi essere? Anche grassa? Alta 1,67 e 50 Kg di peso, notate bene.
PAZZA!!!!! Adesso non si fa più, sei molto a rischio con frasi del genere.

In quella dove sono stata 4 anni, ho conosciuto anche ballerini famosi e sono stata contenta di aver studiato con loro, ma la padrona della scuola era troppo fissata col peso. A volte, a fine lezione diceva: "Anna, Luisa, Cristina.... rimanete qui"
E faceva loro una ramanzina che dovevano stare a dieta.

Anche la Celentano comunque, sclera di brutto!
 
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.Luce.
view post Posted on 24/2/2022, 14:56     +1   -1




CITAZIONE (Minerva X @ 24/2/2022, 13:58) 
Mai film aveva lasciato dentro di me un simile turbamento, una simile inquietudine interiore.
Grandissima Natalie Portman, mastodontica nella sua interpretazione, alla faccia di chi la considera ancora un’attrice sopravvalutata.

Vero, e quel film le ha portato fortuna, perchè se non erro si è sposata con un attore-ballerino del film e ha avuto subito una gravidanza felice.
 
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view post Posted on 24/2/2022, 15:16     +1   -1
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L'unico corso di danza che ho seguito, è stato di danza del ventre.
Prima lezione: l'insegnante ci dice che una danzatrice DEVE avere almeno un filo di pancia.
L'ho adorata.
 
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view post Posted on 26/2/2022, 15:01     +1   -1
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Grand Pez di Girella

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Uno dei film che non ho mai osato guardare per non traumatizzarmi. :via:

Non ho mai fatto balletto, ma ho lavorato in teatro per qualche tempo (di amatori, per di più), e anche lì la concorrenza sapeva essere spietata. Invece di un hobby piacevole, un modo per trovare amici e passare tempo insieme, per molti era solo un posto per sfogare il loro narcisismo, usando intrighi, diffamazioni e gomitate nella speranza di avere "successo", cioè ottenere un posto sul palco. Figuriamoci i professionisti...
 
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view post Posted on 26/2/2022, 15:32     +1   -1
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Davvero?
La mia esperienza di teatro amatoriale è stata positiva: ho incontrato persone simpatiche, ci siamo divertiti molto. Ovviamente c'era chi si sentiva più bravo di altri, ma nessuno sgomitava per mettersi in mostra.
Peggio è stato quando ho cantato nel coro: facevo anche parti solistiche, c'è stato chi voleva "rimettermi a posto" e chi sperava di sentirmi steccare. Li ho delusi. Comunque, non ho carattere da stare in un coro, sono troppo individualista e rompiscatole.
 
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.Luce.
view post Posted on 26/2/2022, 16:06     +1   -1




Vi comprendo in pieno.
Sto scrivendo una storia su questa cosa, vediamo cosa ne viene fuori.
 
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.Luce.
view post Posted on 27/2/2022, 09:44     +1   -1




CITAZIONE (H. Aster @ 26/2/2022, 15:32) 
Peggio è stato quando ho cantato nel coro: facevo anche parti solistiche, c'è stato chi voleva "rimettermi a posto" e chi sperava di sentirmi steccare. Li ho delusi.

Che meschinità, non ho parole! E che soddisfazione poi si deve provare se uno stecca? Non so davvero :|
 
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view post Posted on 27/2/2022, 15:45     +1   -1
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Il massimo è stato che il ruolo cantato da me era stato assegnato anni prima a una del coro che provò pochissimo, diede forfait due giorni prima del concerto (panico) e fu sostituita all'ultimo secondo da un soprano lirico.
Il ruolo non è tecnicamente troppo difficile, ma richiede una forte carica emotiva: si tratta di Maria sotto alla croce. V'assicuro che quel tipo di musica medioevale prende parecchio.
Quando cantai, seppi poco prima di entrare in scena che la tizia era nel pubblico, e che sperava di sentirmi steccare, o almeno che sbagliassi qualcosa.
Lo speravano anche un paio di coriste, sue amiche. Mi dissero apposta che lei era nel pubblico.
Purtroppo per loro, non soffro il panico da palcoscenico e saperlo mi fece dare il massimo.
Ebbi parecchi complimenti, e la tizia non si fece vedere. Ho sempre sospettato che in caso avessi sbagliato, avrebbe voluto conoscermi per dirmi le sue impressioni.

Certa gente è così.
 
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.Luce.
view post Posted on 27/2/2022, 16:00     +1   -1




Sei stata brava a preparare in pochi giorni un brano difficile e complimenti per il sangue freddo.
E chi sperava in un fiasco, peggio per lui :val:
 
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view post Posted on 27/2/2022, 16:29     +1   -1
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No, non sono stata io a preparare in pochi giorni quei brani, ma un'altra ragazza.
Io feci mesi di prove per lo spettacolo: all'epoca non avevo ancora studiato canto se non da autodidatta, e affrontai la cosa con serena incoscienza. Sapevo che avrei potuto farcela, e essermi preparata con scrupolo era la mia forza.
 
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