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| Tutto giusto, ma se contestualizziamo l'epoca, non credo ci fossero molte basi (che non siano "Oh cavolo, m'hanno dato un altro pilota di robot, come lo interpreto questo?!") per cui il doppiatore o lo stesso direttore avessero grosse idee di come dover impostare la voce del determinato personaggio. Cioè: comincia l'importazione in massa di cartoni giapponesi / tra questi ci sono tante serie incentrate sui robottoni / "Chiamiamo il Mala che è una garanzia, costa poco e lavora in fretta". Fine, non c'è altro. Di certo non mi immagino il direttore di turno (che nel caso di Jeeg, praticamente, era inesistente) che spiega al Mala le intenzioni ecc ecc. Sarà stata più una cosa da accumulo, per cui il doppiatore, conscio di aver dato voce a un personaggio di successo (Actarus), deve trovare il modo di differenziare il nuovo protagonista. E allora pesca nel suo bagaglio di esperienze e si affida al puro talento e la magia è fatta. Ma non mi si venga a dire che c'erano intenzioni di differenziare questo o quello in base alla trama, ai testi giapponesi o che so io... Erano solo 'eroi' ed erano solo 'cartoni', tanto bastava per il direttore e tanto era sufficiente al doppiatore in leggio.
Diverso il discorso sui cattivi, o sul padre di Oscar, o su qualsiasi altro personaggio che non fosse un pilota di robot. Lì per forza di cose il Mala doveva tirare fuori qualcosa di diverso e lavorarci sopra un minimo. Ma dubito che sugli eroi abbia avuto una qualche impostazione dall'alto (che non sia "mi raccomando, facci risparmiare!") , sostanzialmente era lui a decidere come caratterizzare il personaggio, una volta che gli fosse stato descritto per via sommaria. Siempre IMO.
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