| Se ti ritieni un superfan di Bim Bum Bam, diciamo l'ennesimo nerdaccio che sa già tutto (o pretende di sapere tutto) quello che c'è da sapere, allora è un acquisto inutile. Nel senso, di interviste alla Manera, alla Blanchard o ai tipi del Gruppo 80 ne saranno già girate parecchie ben prima dell'uscita di questa rivista. Le schede sui cartoni cult (che cmq sono parecchie) non aggiungono nulla più che già non sapresti, a parte forse qualche aneddoto qua e là. Dopodiché c'è un'intervista alla D'Avena, un articolone su Fivelandia, un approfondimento di una pagina sulle VHS Bim Bum Bam Video, Proseguono poi altri articoli inerenti ai contenuti non animati: i vari sketch, la Caciotta Fetecchia, le parodie, ecc. Poi un articolo su "i grandi giochi di Bim Bum Bam", giochi nel senso di riproduzione in formato gigante dei più celebri giochi da tavolo (La Spaghettata,ecc. Cose che nemmeno ricordavo di aver visto!). Infine, un bell'articolo su "gli altri Bim Bum Bam", ovvero le trasmissioni per ragazzi che lo anticipavano, o quelle coeve (Ciao ciao eccetera, ma si cita anche quella su Italia7 da cui poi "venne fuori" Carlo Sacchetti), citando anche i cartoni che venivano proposti per la prima volta.
Insomma, a me non dispiace affatto, anche perché mica ricordo tutto quanto vidi nel corso della mia infanzia: alcune cose me le sono dimenticate col tempo ed è bello oggi poterle riscoprire grazie a questa rivista. Dunque se anche tu sei uno che si accontenta e non ha grosse pretese allora direi che vale la pena procurarsela. Altrimenti lascia parlare i rosiconi, alla meglio uno di loro si deciderà a scriverci sopra un libro... (ma poi dovrà anche trovare qualcuno che glielo pubblichi).
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